Referendum: nucleare

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vuoi la costruzione di centrali per produrre energia nucleare?

si
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no
19
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NinoMed
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pab397 ha scritto:Tanto per generare più confusione, oggi, nel promo del TG1, hanno detto che al referendum si voterà il 13 e il 14 :roll:
è stato segnalato più volte e continuano a mandare lo stesso servizio, inizio a pensare male di Minzolini....

Dopo il Tg1, che domenica scorsa aveva annunciato il referendum per il "13 e 14 giugno" anche il Tg2 delle 13 ha sbagliato oggi, due volte, la data delle consultazioni.

Prima un errore della conduttrice che annuncia il voto per ''venerdì e domenica'' poi, nel servizio, ancora una volta lo slittamento della data: ''13 e 14 giugno'' invece che "12 e 13 giugno".


http://tv.repubblica.it/copertina/anche ... ef=HRER3-1
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Paco-P
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Reggiotricolore ha scritto: Per quanto riguarda il quesito sul nucleare, la federazione reggina del MSI-Fiamma Tricolore invita gli elettori a votare “NO” in quanto i cittadini comuni non possono disporre delle conoscenze necessarie per trattare un tema estremamente tecnico come quello nucleare. Tale compito lo vogliamo lasciare all’Agenzia per il nucleare, il cui presidente Umberto Veronesi è persona autorevole e responsabile, oltre ad essere stimatissimo medico di fama mondiale! Ci consentano dunque i cittadini di fidarci più del Dott. Veronesi che del sig. Rossi di turno. La nostra non è un’apertura al nucleare senza se e senza ma, piuttosto vuole accendere una riflessione più approfondita in quanto l’Italia non può rinunciare, senza nemmeno vagliarne le possibilità, all’energia nucleare ed alla sua ricerca rimanendo dipendente da paesi come Francia e Slovenia che posseggono il nucleare e dal quale acquistiamo l’energia ad un prezzo tre volte superiore a quello che di notte tali Stati ci pagano per esportarla! Il nostro quindi è un “NO” a fare per l’ennesima volta la figura dei polli in Europa e nel mondo!


per come la penso io, ma non solo io, l'autorità di controllo che oggi si chiama ISPRA dipartimento nucleare e domani (forse) si chiamerà agenzia nucleare deve essere agnostica ed imparziale.
Ovvero, chi ha il compito di vigilare, sanzionare, approvare non deve essere ne contro e ne pro il nuucleare, le valutazioni sarebbero di certo falsate.
Per quello che so, chi valuta oggi lo fa in maniera distaccata ed ha per fine unicamente la sicurezza della popolazione, attenendosi pedissequamente agli standard ed alle indicazioni internazionali.
Non si lascia certo influenzare da convinzioni personali che ognuno di noi può coltivare.
Reggiotricolore ha scritto: Quello che dagli esperti vorremmo sapere è:
E' vero o non è vero che....
1...........le scorte mondiali di uranio stanno terminando?
2...........le fonti di energia rinnovabile non riusciranno mai a colmare il gap con i combustibili fossili?
3...........nei luoghi vicino alle centrali c'è una maggiore incidenza di malati di tumore e leucemia?
4...........è stato individuato un materiale alternativo all'uranio, pulito, che non genera scorie e produce molta più energia?
5...........l'Italia può colmare il gap accumulato in 24 anni di "chiusura" al nucleare?
questi e tanti altri interrogativi che sono di esclusiva competenza di ESPERTI. Loro dovrebbero rispondere a queste domande e vagliare la nostra convenienza a intraprendere la strada del nucleare.
E sinceramente mi fido degli scienziati e non del signor Scaramozzino del viale Quinto......

nel mio piccolo ti posso rispondere che
1 ne più ne meno del petrolio, diminuiscono i giacimenti CONOSCIUTI a maggiore concentrazione a l'uranio è presente anche alla villa comunale, riguardo al petrolio il prezzo aumenta anche a causa della maggiore difficoltà ad approvvigionarlo
2 non credo e nessuno lo pretende, il mix di energia è la soluzione concettualmente più corretta
3 non che io sappia, lestatisstiche risentono dell'influenza di cherobyl, le centrali centrali nucleari degli ultimi 20 anni applicano il criterio della non rrilevanza radiologica sugli scarichi il che significa che vivere in una casa di tufo, nel lazio, in campania (che hanno il fondo naturale più alto), fare esami diagnostici è più pericoloso che vivere vicino ad una centrale.
i casi di cancro, leucemie ecc ahanno alta incidenza sia per chi vive in città molto inquinate, vicino centri industriali, poli chimici, discariche ma nessuno grida allo scandalo.
4 le filiere sono diverse ad esempio uranio torio sulla quale in italia è stata fatta tanta ricerca, quando la maggior parte dei paeri industrializzati abbandinava il progetto, quella plutonigena, ecc nessuna inquina di meno o almeno non significativamente meno. il concetto di reazione nucleare è sempre quello. aspettiamo la IV generazione dove pare che il "bruciamento" possa essere più spinto e le scorie rappresenterebbero il combustibile...
5 personalemente ritengo di no, non perchè non ci siano le teste, ci sono e come ma lavorano tutti all'estero, sono stimati e ricchi, chi gliela fa fare a tornare per essere presi apesci in faccia e vedersi ii progetti bloccati appena cambia il govero l'umidità o la temperatura... :salut
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Paco-P
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NinoMed ha scritto: Però i citadini sono abbastanza consapevoli che in Italia le scorie non si sanno gestire e nessuno le vuole, ancora abbiamo da smaltire quelle delle centrali dismesse. non abbiamo le competenze per sapere quale centrare può essere installata, ma sappiamo giudicare la nostra classe politica è indietro di decenni, negli altri stati programmano la dismissione di questo tipo di energia, e noi ancora studiamo a come e quando istallarla.
non è così credimi
ad oggi si sa esattamente come fare e cosa fare,
il punto è che in questo paese non è possibile aprire un dibattito serio sul tema

il punto nodale è uno

costruire il deposito nazionale

ma non te lo permettono
senza il deposito, senza i criteri per costruirlo, senza i criteri di accettabilità al suo interno non è consigliabile bruciare soldi per condizionare rifiuti che poi magari devo essere ritrattari per esservi conferiti.

la logica vuole chele cose debbano essere fatte per gradi e con il buon senso
criteri per il deposito
collocazione del deposito
criteri di accettabilità dei rifiuti
condizionamento dei rifiuti in modo da rispettare i criteri

aggiungici che l'autorità di controllo non può e non deve accontentarsi di un prodotto di scarsa qualità e chiede sempre il massimo della sicurezza, il tutto si traduce in un significativo aumento dei costi.
senza le certezze suddette non è il caso di cominciare a spendere
ci sono casi in cui si fa comunque mo sui rifiuti meno rognosi e meno pericolosi.
le competenze ci sono e come
peccato che il governo che vuole attuare un piano nucleare abbia mandato gran parte degli esperti ai giardinetti, mettendoli in pensione perchè tremonti ha deciso che si deve rispermiare...

gente di 62 anni che ha visto le centrali in funzione che ha scritto leggi, guide tecniche, che ha valutato, approvato, fa parte di commissioni tipo UNI, ASME ecc sta ai giardinetti a far passeggiare il cane
e l'ultra ottantenne veronesi, che fa l'oncologo, è a capo dell'agenzia nucleare senza conoscere il quarto di quello che dovrebbe sapere
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NinoMed
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Paco-P ha scritto:
NinoMed ha scritto: Però i citadini sono abbastanza consapevoli che in Italia le scorie non si sanno gestire e nessuno le vuole, ancora abbiamo da smaltire quelle delle centrali dismesse. non abbiamo le competenze per sapere quale centrare può essere installata, ma sappiamo giudicare la nostra classe politica è indietro di decenni, negli altri stati programmano la dismissione di questo tipo di energia, e noi ancora studiamo a come e quando istallarla.
non è così credimi
ad oggi si sa esattamente come fare e cosa fare,
il punto è che in questo paese non è possibile aprire un dibattito serio sul tema

il punto nodale è uno

costruire il deposito nazionale

ma non te lo permettono
senza il deposito, senza i criteri per costruirlo, senza i criteri di accettabilità al suo interno non è consigliabile bruciare soldi per condizionare rifiuti che poi magari devo essere ritrattari per esservi conferiti.

la logica vuole chele cose debbano essere fatte per gradi e con il buon senso
criteri per il deposito
collocazione del deposito
criteri di accettabilità dei rifiuti
condizionamento dei rifiuti in modo da rispettare i criteri

aggiungici che l'autorità di controllo non può e non deve accontentarsi di un prodotto di scarsa qualità e chiede sempre il massimo della sicurezza, il tutto si traduce in un significativo aumento dei costi.
senza le certezze suddette non è il caso di cominciare a spendere
ci sono casi in cui si fa comunque mo sui rifiuti meno rognosi e meno pericolosi.
le competenze ci sono e come
peccato che il governo che vuole attuare un piano nucleare abbia mandato gran parte degli esperti ai giardinetti, mettendoli in pensione perchè tremonti ha deciso che si deve rispermiare...

gente di 62 anni che ha visto le centrali in funzione che ha scritto leggi, guide tecniche, che ha valutato, approvato, fa parte di commissioni tipo UNI, ASME ecc sta ai giardinetti a far passeggiare il cane
e l'ultra ottantenne veronesi, che fa l'oncologo, è a capo dell'agenzia nucleare senza conoscere il quarto di quello che dovrebbe sapere

Paco è proprio questo il punto ;)
con queste premesse il nucleare in italia lo dobbiamo fare?
il mio in italia le scorie non si sanno gestire era prorpio riferito, come dico in seguito, a quanto tu specifici, non è questione di saper fare da parte dei tecnici, ma è questione di non voler fare da parte de ipolitici, i motivi possono essera tanti, ma al momento dico no e quindi vado a votare SI.
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NinoMed ha scritto:
Paco-P ha scritto:
NinoMed ha scritto: Però i citadini sono abbastanza consapevoli che in Italia le scorie non si sanno gestire e nessuno le vuole, ancora abbiamo da smaltire quelle delle centrali dismesse. non abbiamo le competenze per sapere quale centrare può essere installata, ma sappiamo giudicare la nostra classe politica è indietro di decenni, negli altri stati programmano la dismissione di questo tipo di energia, e noi ancora studiamo a come e quando istallarla.
non è così credimi
ad oggi si sa esattamente come fare e cosa fare,
il punto è che in questo paese non è possibile aprire un dibattito serio sul tema

il punto nodale è uno

costruire il deposito nazionale

ma non te lo permettono
senza il deposito, senza i criteri per costruirlo, senza i criteri di accettabilità al suo interno non è consigliabile bruciare soldi per condizionare rifiuti che poi magari devo essere ritrattari per esservi conferiti.

la logica vuole chele cose debbano essere fatte per gradi e con il buon senso
criteri per il deposito
collocazione del deposito
criteri di accettabilità dei rifiuti
condizionamento dei rifiuti in modo da rispettare i criteri

aggiungici che l'autorità di controllo non può e non deve accontentarsi di un prodotto di scarsa qualità e chiede sempre il massimo della sicurezza, il tutto si traduce in un significativo aumento dei costi.
senza le certezze suddette non è il caso di cominciare a spendere
ci sono casi in cui si fa comunque mo sui rifiuti meno rognosi e meno pericolosi.
le competenze ci sono e come
peccato che il governo che vuole attuare un piano nucleare abbia mandato gran parte degli esperti ai giardinetti, mettendoli in pensione perchè tremonti ha deciso che si deve rispermiare...

gente di 62 anni che ha visto le centrali in funzione che ha scritto leggi, guide tecniche, che ha valutato, approvato, fa parte di commissioni tipo UNI, ASME ecc sta ai giardinetti a far passeggiare il cane
e l'ultra ottantenne veronesi, che fa l'oncologo, è a capo dell'agenzia nucleare senza conoscere il quarto di quello che dovrebbe sapere

Paco è proprio questo il punto ;)
con queste premesse il nucleare in italia lo dobbiamo fare?
il mio in italia le scorie non si sanno gestire era prorpio riferito, come dico in seguito, a quanto tu specifici, non è questione di saper fare da parte dei tecnici, ma è questione di non voler fare da parte de ipolitici, i motivi possono essera tanti, ma al momento dico no e quindi vado a votare SI.
i politici leggiferano, danno indirizzi secondo i loro convincimenti
nelle scelte tecniche non entrano e non possono entrare perchè la legge stessa (attuale) e la mission definita per l'agenzia (in ottica futura) non glielo consentono.
ovvero
il politico può dire
nelle mia regione sono disposto ad ospitare il sito di smalitimento nazionale ed il parco tecnologico
datemi i soldi (soldi per le compensazioni eh non per costruire il sito)
qui si ferma
poi si passa o si ripassa ai tecnici
se in quellaa regione non sono presenti luoghi idonei (o non esclusi) si continuano le indagini, si chiedono i permessi ad altri tecnici (non a politici) licenza a costruire, via, vas. ecc (anche se credo che la licenza sia in deroga per questa opera...)
il politico nonentra più
ma la disponibilità quella si che è un passo grosso
credo che si giochi la carriera

non so esattamente a quali premesse tu ti riferisca
buona parte del mio intervento credo sia "rassicurante"
se il problema sono le competenze in pensione
credo che una consulenza possa saltare fuori...
credo...

ma e il controsenso che mi mina nta testa
dici di voler fare
e smantelli gli organi vigilanti
annunci l'agenzia nel 2009
paghi il presidente e i consiglieri da un anno e non assegni il personale.
Attenzione...
l'agenzia non è per la costruzione delle centrali
è
L'ORGANO DI SICUREZZA
non è una novità che prima non c'era
è un ente che dovrebbe rafforzare la capacità dell'organismo attuale in termini di risorse umane

sulla carta quello è

ma sta sulla carta...
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Padre Maronno
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A mio parere il problema del nucleare non è affatto la sicurezza, quanto l'utilità ad oggi...
conosciamo tutti i tempi biblici delle grandi opere italiche, gli interessi che girerebbero attorno a dei progetti così grossi ed il quasi automatico malaffare che ne verrebbe generato...
poi ci sono stati donati sole e vento in abbondanza...e noi li sfruttiamo ancor meno della germania
Si certo, e poi c'era la marmotta che confezionava la cioccolata...Immagine
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NinoMed
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Paco-P ha scritto:..................

non so esattamente a quali premesse tu ti riferisca
buona parte del mio intervento credo sia "rassicurante"
se il problema sono le competenze in pensione
credo che una consulenza possa saltare fuori...
credo...

ma e il controsenso che mi mina nta testa
dici di voler fare
e smantelli gli organi vigilanti
annunci l'agenzia nel 2009
paghi il presidente e i consiglieri da un anno e non assegni il personale.
Attenzione...
l'agenzia non è per la costruzione delle centrali
è
L'ORGANO DI SICUREZZA
non è una novità che prima non c'era
è un ente che dovrebbe rafforzare la capacità dell'organismo attuale in termini di risorse umane

sulla carta quello è

ma sta sulla carta...
senza riportare tutto ti rispondo a questo
le premesse a cui i mi riferisco sono prorpio le tue parole.

io non metto in dubbio il valore dei nostri tecnici, anzi ne sono orgoglioso per quello che sanno fare le nostre menti sia in Italia e soprattutto quanto siano apprezzati all'estero, quindi il problema secondo me non sono le nostre competenze, ma il problema è la nostra politica del dire e non del fare, e ovviamente non mi riferisco solo a quella attuale, ma a quella che abbiamo avuto anche in passato, nessuno ha avuto la voglia e la forza di imporsi per trovare soluzioni, ognuno cerca di tirare acqua al proprio mulino e quindi gli interessi che girano intorno hanno bloccato tutto e bloccheranno tutto anche in futuro, quindi io a sto punto dico, visto che siamo arretrati di anni, cerchiamo altre soluzioni nelle energie rinnovabili visto che li sembrano esserci gli interessi, e visto che tutto il mondo si sta spostando in quella direzione, cerchiamo di adeguarci per tempo e non rimanere indietro nelle scelte "politiche" anche in questo settore.
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kurohata
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io metto in dubbio il valore dei "nostri" tecnici, non per via della loro abilità, intelligenza, volontà; ma per via della loro formazione. La ricerca, in Italia, sta a zero.
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sgabuzzone
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kurohata ha scritto:io metto in dubbio il valore dei "nostri" tecnici, non per via della loro abilità, intelligenza, volontà; ma per via della loro formazione. La ricerca, in Italia, sta a zero.
Proprio perchè non c'è ricerca in Italia la maggior parte, dopo aver concluso il ciclo di studi in Italia, continua la formazione all'estero, e le imprese del settore nucleare per fortuna (degli altri!) non hanno dubbi sulla validità dei nostri tecnici. Vale il problema opposto cosi come rappresentato qualche post addietro. Chi glielo fa fare a tornare in Italia a ricevere pesci in faccia?Buoni si, autolesionisti no
Cosa pretendi da un paese, che ha la forma di una scarpa? (cit.)
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kurohata ha scritto:io metto in dubbio il valore dei "nostri" tecnici, non per via della loro abilità, intelligenza, volontà; ma per via della loro formazione. La ricerca, in Italia, sta a zero.
la ricerca in italia riesce a sopravvivere per la passione che ci mette la gente accontentandosi di un rimborso spese.
Tutto ciò che viene fuori dal sudore della fronte, sacrificio dei rapporti interpersonali e familiari è dovuto ad intuizioni che spesso ci mettono un passo avanti agli altri.
Se poi si avessero anche i fondi pensa che esplosione che potrebbe esserci.

questo per dire che chi lo fa lo fa per passione e per formazione culturale, senso di appartenenza, non per i soldi, quindi chi non ha la formazione non va molto avanti, già non lo fa chi ce l'ha per i motivi di cui sopra.

E' agli occhi di tutti come, quando uno dei nostri giovani "scappa" all'estero in poco tempo, con i mezzi che altri forniscono si fa un nome
e li la solita tiritera della fuga dei cervelli...
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kurohata
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Silvio Berlusconi, mentre si sta ancora votando per i referendum, coglie l'occasione della conferenza stampa a Villa Madama con il premier israeliano per dare praticamente per acquisito il no degli italiani al nucleare, oggetto di uno dei 4 quesiti: "Dovremo dire addio al nucleare, ora forte impegno su energie rinnovabili", ha detto il premier

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ah, quindi il referendum non è inutile :yaho:
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