comune di rivarolo commissariato per infiltrazioni mafiose

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TORINO
Dopo Leinì, tocca a Rivarolo. Il Consiglio comunale è stato sciolto per infiltrazioni mafiose. La decisione è arrivata ieri, firmata dal ministro degli Interni, Anna Cancellieri e controfirmata dalla presidenza del Consiglio dei ministri. Il provvedimento era nell’aria da tempo, dopo che l'operazione antimafia Minotauro, a giugno, aveva portato in carcere 150 persone, compreso l’ex segretario comunale di Rivarolo, Antonino Battaglia.

La documentazione sequestrata a novembre dalla Dda di Torino e dai carabinieri, sottoposta al vaglio prima del prefettura, poi del ministro degli Interni, non ha lasciato spazio a dubbi. Appalti sospetti (compresi lavori pubblici) affidati sempre agli stessi cartelli, voti in cambio di favori e società create ad hoc per favorire le ‘ndrine locali. Ce n’era abbastanza per mettere a soqquadro l'attività amministrativa della città canavesana. Il sindaco, Fabrizio Bertot, annuncia ricorso: «Leggerò le motivazioni per avere un quadro più chiaro e valutare con i miei legali le prossime mosse. Il ricorso è doveroso, se non altro nei confronti di una città che viene macchiata da un’accusa infamante».

La notizia arriva nel tardo pomeriggio a Rivarolo. A quell’ora Fabrizio Bertot è seduto ai tavolini del Caffè del Municipio, il bar che si affaccia di fronte alla casa comunale. In molti si fermano a salutarlo, gli chiedono che cosa è successo e che cosa accadrà. Pacche sulle spalle e attestati di stima. Una donna gli domanda: «Signor sindaco cosa dobbiamo aspettarci?» Lui abbozza un sorriso: «Mi chiami ex sindaco». C'è poco da scherzare, però. Il provvedimento di scioglimento è basato su motivazioni che gli inquirenti e la stessa presidenza del Consiglio dei ministri giudicano fondati e importanti. Si parla di rapporti tra la politica locale e ‘ndrangheta. C'è la storia dei voti chiesti agli esponenti della criminalità calabrese da Battaglia per la scalata alle Europee di Bertot, nel 2009. C'è la vicenda legata a «Rivarolo Futura», società a responsabilità limitata costituita per il 51% dal Comune di Rivarolo e per il 49% da Asa, l'azienda, poi fallita, che gestiva lo smaltimento di rifiuti nell’Alto Canavese. Dalle casse della società, per gli inquirenti, sarebbero spariti svariati milioni di euro: un giro di denaro del quale è scomparsa ogni documentazione fiscale. E poi i lavori affidati sempre agli stessi imprenditori, in particolare ad Antonino Occhiuto, titolare della Iso Scavi (la ditta che anni fa aveva effettuato i lavori per la riqualificazione di via Ivrea), finito in carcere perché considerato il capo della «Bastarda», la locale della 'ndrangheta che gestiva ogni genere di affari tra Rivarolo e i Comuni del circondario.

Nel mirino c'è entrata pure l'Asa: una gallina dalle uova d'oro da sfruttare e sulla quale le cosche volevano posare le mani sapendo di poter ottenere l'aiuto incondizionato, tra gli altri, anche del sindaco rivarolese. Un dettaglio messo nero su bianco sull’ordinanza del gip Silvia Salvadori, che nel giugno scorso aveva firmato l'ordine di cattura nell’ambito dell'operazione Minotauro. Bertot, per altro mai indagato, si è sempre difeso. E continua a farlo anche oggi, dopo la notizia dello scioglimento del Consiglio comunale: «Per me Occhiuto era solo un conoscente, niente di più».

Rivarolo è sciolta. Resta l’incognita su Chivasso dove la Commissione Antimafia ha chiesto una proroga, che scadrà a luglio. Ma nel frattempo il vecchio Consiglio è decaduto. Ci sono state le elezioni. C’è un sindaco nuovo. Se Commissariamento sarà coglierà tutti di sorpresa.

Intanto fioccano le reazioni politiche. Antonio Pitassi, coordinatore provinciale Fli: «È il segno della presenza del governo, che sta utilizzando quella linea dura necessaria per combattere ogni tipo di criminalità organizzata». Per Andrea Buquicchio, capogruppo Idv in Regione: «Lo scioglimento del Consiglio contribuirà a bonificare il Comune dopo troppi anni di mala gestione». In difesa del primo cittadino si erge dall’ex consigliere provinciale, Ettore Puglisi: «Sono certo che Bertot saprà e vorrà tornare immediatamente a lavorare per il territorio che ha amministrato fino ad oggi».
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spiny79
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è un cancro, ovunque vanno fanno danni...

urgono leggi speciali contro la ndrangheta...

30 anni di reclusione senza alcun tipo di sconto di pena per ogni appartenente ad una cosca o per chi fa affari o favorisce la stessa in qualsiasi modo, senza concorso esterno e caxxate simili, senza possibilità di chiedere rito abbreviato ecc...

se tu hai a che fare con la ndrangheta sei uno di loro, anche se non fai parte di una famiglia, anche se ti chiami gruber e sei nato in alto adige, anche se sei uno stimato professionista...

inoltre cosa molto importante è confiscare immediatamente tutti gli immensi patrimoni che le cosche possiedono, se togli loro il potere economico gli dai una mazzata incredibile, altro che prestanome, intestazioni fittizie, società all'estero e conti correnti cifrati...

solo così si combatterà la ndrangheta, altrimenti vinceranno sempre loro...

è arrivata l'ora di scegliere da che parte stare...
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Regmi
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spiny79 ha scritto:è un cancro, ovunque vanno fanno danni...

urgono leggi speciali contro la ndrangheta...

30 anni di reclusione senza alcun tipo di sconto di pena per ogni appartenente ad una cosca o per chi fa affari o favorisce la stessa in qualsiasi modo, senza concorso esterno e caxxate simili, senza possibilità di chiedere rito abbreviato ecc...

se tu hai a che fare con la ndrangheta sei uno di loro, anche se non fai parte di una famiglia, anche se ti chiami gruber e sei nato in alto adige, anche se sei uno stimato professionista...

inoltre cosa molto importante è confiscare immediatamente tutti gli immensi patrimoni che le cosche possiedono, se togli loro il potere economico gli dai una mazzata incredibile, altro che prestanome, intestazioni fittizie, società all'estero e conti correnti cifrati...

solo così si combatterà la ndrangheta, altrimenti vinceranno sempre loro...

è arrivata l'ora di scegliere da che parte stare...
Puta caso il colore politico della Giunta, fatto salvo eventuali eccezioni, sempre quello è.

Leggendo queste proposte mi stavo chiedendo cosa penseranno quelli che hanno
(direttamente o indirettamente) votato
e ancor di più candidato
tutti quei personaggi autoctoni emersi da tante inchieste.
...E non sono pochi
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
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spiny79
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Regmi ha scritto:Puta caso il colore politico della Giunta, fatto salvo eventuali eccezioni, sempre quello è.
Leggendo queste proposte mi stavo chiedendo cosa penseranno quelli che hanno
(direttamente o indirettamente) votato
e ancor di più candidato
tutti quei personaggi autoctoni emersi da tante inchieste.
...E non sono pochi
sì, ma come dice il dott. gratteri, il problema è più grave, perchè la ndrangheta non è nè di destra nè di sinistra, ma quando sceglie di schierarsi lo fa con chi più le conviene, e sceglie quali politici contattare anche dopo le elezioni...

per cui la cosa importante è dare pene durissime verso tutti, è rendere non più conveniente fare lo ndranghetista o fare affari con loro...
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pellarorc
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rivarolo è quasi quasi più scandaloso di bordighera!

incredibile....
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