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Ad ottobre probabile aumento IVA da 21% a 23%

Inviato: 30/04/2012, 11:49
da Andrew
Iva, il piano di Monti: lotta all’evasione
e tagli di spesa per scongiurare l’aumento
Servono 16 miliardi per evitare lo scatto di due punti

ROMA - Il primo obiettivo è scongiurare o quanto meno limitare l’aumento dell’Iva che dovrebbe scattare a ottobre, per quanto poco ambizioso possa sembrare, in realtà è già piuttosto impegnativo visto che si tratta di trovare 3,3 miliardi per quest’anno e 13,1 per il successivo, ossia il gettito atteso dall’incremento di due punti dell’aliquota del 21 per cento e di quella del 10. Parlare di ulteriori interventi di riduzione del prelievo è considerato dal governo quanto mai prematuro, come dimostra anche la scelta di ammorbidire e poi cancellare del tutto nel disegno di legge delega di riforma del fisco ogni riferimento ad un fondo per alimentare la discesa delle aliquote.

I margini insomma sono strettissimi, visto anche il clima di grande incertezza sui mercati internazionali. Ma se la pressione sui titoli di Stato si allenterà, con conseguenze positive anche sull’evolversi della recessione, l’esecutivo potrebbe avere qualche riserva a cui attingere. Alcuni elementi si ricavano dalla lettura del Documento di programmazione economica (Def). Nel capitolo in cui sono analizzate nel dettaglio le tendenze di finanza pubblica per i prossimi anni, viene ricordato che «il gettito derivante dall’attività di accertamento e controllo è stimato su un trend più prudente rispetto a quello mediamente registrato negli ultimi tre anni». In particolare nelle previsioni «non sono stati considerati gli effetti delle misure del decreto legge 78/2010 nel quale le maggiori entrate (circa 9 miliardi in termini strutturali) erano attese quasi esclusivamente dai provvedimenti di contrasto all’evasione».

Insomma, i risultati di importanti strumenti anti-evasione, dal redditometro alla norma che rende esecutivi gli accertamenti, non sono attualmente inclusi nei conti dello Stato: ne consegue che tutto ciò che arriverà si renderà disponibile per la riduzione delle aliquote, a meno che non serva per turare ulteriori falle.

L’altro bacino a cui attingere è quello della revisione delle agevolazioni fiscali. Qui è interessante osservare come la fase attuativa in realtà sia già iniziata: quando si è trattato di trovare risorse aggiuntive per finanziare la riforma del mercato del lavoro, si è scelto di depotenziare due «sconti» sull’Irpef: la deduzione forfettaria sugli affitti e la detrazione sulla quota sanitaria delle polizze Rc auto: entrambe naturalmente facevano parte della lista delle tax expenditures individuate e cifrate dal gruppo di lavoro a suo tempo nominato dal ministro Tremonti, e presieduto dall’attuale sottosegretario all’Economia e Finanze Vieri Ceriani.

Sul fronte della spesa pubblica gli occhi sono puntati sul lavoro di revisione impostato dal ministro Giarda, il quale però finora ha voluto raffreddare facili entusiasmi. Il rapporto che sarà esaminato domani in Consiglio dei ministri non conterrà ricette operative ma solo una ricognizione delle criticità, ministero per ministero. Eventuali decisioni toccheranno al premier. L’obiettivo primario è salvaguardare i risparmi già previsti dalle manovre precedenti e contabilizzati nel Def. Per andare oltre bisognerebbe agire in profondità nella direzione indicata dal secondo decreto di emergenza della scorsa estate (sulla base di un emendamento del senatore Morando): unificazione degli uffici pubblici a livello provinciale, integrazione tra le forze dell’ordine, razionalizzazione dei tribunali.

In questo contesto è presto per dire quali potrebbero essere i prossimi passi: è ragionevole però pensare che l’eventuale riduzione del prelievo parta dall’Irpef che grava sul lavoro, in particolare per i redditi bassi


http://www.ilmessaggero.it/articolo.php ... E_ECONOMIA

Re: Ad ottobre probabile aumento IVA da 21% a 23%

Inviato: 30/04/2012, 12:40
da CALABRESE
Fanno ridere,vanno a colpire sempre le stesse persone,ora mette mano alle detrazioni,complimenti.

Re: Ad ottobre probabile aumento IVA da 21% a 23%

Inviato: 01/05/2012, 17:01
da spiny79
e intanto al parlamento fanno questo:

3 milioni di euro (più IVA) in tre anni, per un totale di 32.800 agende per 630 Deputati...

però a parziale discolpa c'è da dire che sono in vera pelle...

continuiamo a votare questi cialtroni o li mandiamo a casa?