Venerdì 27 Aprile 2012 13:10
di Stefano Perri - E' stato tratto in arresto
Antonino Tripodi, residente a Montebello Jonico, il pirata della strada alla guida della Maserati (in foto) che ieri sera ha investito il Vitara causando il ferimento di due persone e omettendo successivamente di soccorrerle.
L'uomo, che non risulta titolare del costosissimo mezzo con il quale ha causato l'incidente, è stato immediatamente braccato durante la notte grazie all'instancabile lavoro degli uomini dell'ufficio Volante della Polizia di Stato, coordinati dal Dottore Giuseppe Giliberti, ed in collaborazione con gli uomini del Nucleo Radiomobile della Polizia Municipale, che sono riusciti a chiudere il caso prima del sorgere del sole.
La Maserati, 4000 cc di cilindrata, immatricolata all'estero e successivamente ritargata in Italia, risulta intestata ad un cittadino di origini italiane ma nato a Stoccarda e residente in provincia di Bologna.
Tripodi al momento dell'incidente non era solo ma accompagnato da un passeggero il cui ruolo è attualmente al vaglio degli inquirenti.
A raccontare i dettagli dell'episodio, già documentato nell'articolo di Strill pubblicato pochi minuti dopo l'incidente, è lo stesso Dirigente dell'Ufficio Volanti della Polizia di Stato Dottor Giuseppe Giliberti.
Intorno alle 21:20 di ieri sera è la telefonata di un'anziana signora a segnalare il terribile incidente agli uomini del 113. Immediatamente, allertati i soccorsi, gli agenti si recano sul posto per accertare la dinamica dell'accaduto.
In quegli stessi istanti Antonino Tripodi, ancora non sospettato di essere il colpevole dello scontro e dell'omissione di soccorso, si reca in Questura per denunciare il furto della Maserati avvenuto, secondo quanto lui stesso dichiara convintamente agli operatori, di fronte alla Gelateria Cesare in Piazza Indipendenza.
Le immagini delle telecamere di videosorveglianza del comune di Reggio Calabria accerteranno più tardi il transito della vettura con a bordo il Tripodi nella zona di Piazza Indipendenza intorno alle 21:38, quindi in un orario successivo a quello del furto dichiarato.
Dopo una serie di domande il personale della Polizia di Stato, insospettito dall'insistenza dell'uomo e da alcune circostanze singolari, comprende che la volontà espressa con forza dal Tripodi di denunciare il furto cela in realtà il tentativo di voler nascondere qualche altro reato. Quando l'uomo si sente braccato fa intendere agli agenti della Polizia, seppure non confermandolo, di avere notizie in merito alla localizzazione della Maserati "rubata". Il soggetto esce dunque su una volante insieme agli agenti di Polizia e li guida nel quartiere di Modena Ciccarello suggerendo, in maniera apparentemente casuale, il luogo nel quale è stata poi ritrovata la vettura di lusso.
Nel frattempo sul luogo dell'incidente in via San Francesco gli uomini del Nucleo Radiomobile della Polizia Municipale, congiuntamente agli agenti della Polizia di Stato, rinvengono sull'asfalto, in seguito ai primi accertamenti, la targa ed un pezzo del fregio della Maserati. I feriti a bordo della Suzuki Vitara, una giovane coppia uscita, vengono invece immediatamente trasportati presso il Pronto Soccorso degli Ospedali Riuniti e ricoverati con una prognosi rispettivamente di 15 e 25 giorni.
Con il ritrovamento della Targa della Maserati sul luogo dell'incidente, il disegno criminoso di Antonino Tripodi è stato chiaro. L'uomo, colpevole di aver causato l'incidente e successivamente di aver omesso i soccorsi nei confronti dei feriti che egli stesso ha causato, si era ingegnato ad architettare un alibi per nascondere le sue responsabilità. Alle prime luci del mattino viene tratto in arresto per omissione di soccorso ed è attualmente a disposizione degli inquirenti che stanno accertando altre eventuali responsabilità.
"Si tratta di un risultato di grande valore - commenta il Dirigente Giliberti - che rivela l'importante lavoro di coordinamento che stiamo portando avanti con le altre forze dell'ordine cittadine che ci ha consentito di accertare le responsabilità dell'uomo nel giro di poche ore. La città di Reggio Calabria purtroppo non è nuova ad episodi di questo genere ma grazie all'importante lavoro dei nostri agenti stiamo riuscendo a limitare gli accadimenti di fatti crimosi di questo genere".
http://www.strill.it/index.php?option=c ... &Itemid=88