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Reggio, intervista al Sindaco Arena: ''Rispetto le istituzioni ma la Commissione d'accesso ci penalizza''
Martedì 24 Aprile 2012 16:18
di Stefano Perri - Dopo l'intervento di Arena durante la convention del PdL di sabato scorso siamo andati a sentire direttamente dalla voce del Sindaco di Reggio le motivazioni che lo hanno spinto ad un discorso così incisivo di fronte al Segretario del Partito Angelino Alfano.
Sindaco l'altro giorno di fronte al Segretario Alfano lei ha parlato della Commissione d'accesso al Comune di Reggio. Un intervento applaudissimo dalla platea del PdL..
Il discorso dell'altro giorno ha avuto un'eco che neanch'io mi aspettavo, probabilmente perché con quelle parole ho dato voce ad un sentimento diffuso in città sulla situazione che stiamo attraversando.
Ecco. Si riferisce alla Commissione d'Accesso al Comune?
Ho sempre detto chiaramente che noi siamo rispettosi delle Istituzioni. L'opera della Commissione d'accesso è una procedura che è normata da una legge. Siamo a disposizione della commissione. Ma secondo me questa procedura è stata attivata a seguito di una pressione politica nata a livello locale e poi trasferita a livello parlamentare che ha portato addirittura qualche giornalista in sede di insediamento del nuovo Ministro a chiedere già a fine novembre se riteneva di dover disporre la commissione d'accesso a Reggio. Certamente questa procedura è figlia di un clima che non giova alla città. In un momento di difficoltà che l'Italia sta vivendo, e con esso tutti i Comuni, Reggio proprio a causa di questo clima ha molte più difficoltà ad affrontare una situazione che adesso sta cominciando a mettere in crisi la tenuta sociale dell'intero Paese. Da Nord a Sud la crisi sta mietendo vittime, provocando il venir meno di posti di lavoro. Questo scenario rischia di penalizzarci. Rischia di creare una forte tensione sociale. Ho voluto inviare questo messaggio al Partito e ad Alfano, perchè è necessario difendere la città di Reggio Calabria.
Il suo è stato un messaggio chiaro ai vertici del Pdl. Reggio è sempre stata una città chiave per la destra italiana.
E' vero. Reggio per la destra non è una città qualunque. Si tratta della capitale storica della destra per le ragioni che ho ricordato durante il mio intervento. Per ciò che è avvenuto nei primi anni settanta e per ciò che si è verificato dopo, quando la città ha deciso di farsi rappresentare da quegli uomini che l'avevano difesa mettendo a repentaglio anche la loro vita. Oggi ci troviamo in una situazione di grande penalizzazione, anche a causa della Commissione d'accesso.
Ci spieghi, in cosa siamo penalizzati?
Avevamo lavorato sei mesi cercando di mettere a posto la situazione finanziaria cercando di far fronte ad una crisi che, nessuno lo nega, è grave e seria. Avevamo posto le basi per la risoluzione di alcune problematiche con l'obiettivo di riattivare l'economia e mettere in circolo nuove risorse sul nostro territorio. Da quando si è attivata la procedura d'accesso è chiaro che le banche ci chiedono di risolvere prima questo problema. In sostanza questa situazione ha compresso l'attività dell'Amministrazione senza contare quanto viene scalfito l'onore e l'immagine della città. Una città uecentomila abitanti, una città Metropolitana. L'accesso è una cosa che chiaramente produce effetti negativi. Noi lavoriamo e lavoreremo affinché gli ispettori possano rendersi conto della reale situazione. Il clima politico però obiettivamente ha pesato sia all'inizio di questo procedimento ed in generale nei confronti della città.
Dunque quest'Amministrazione cosa chiede ai cittadini?
Io ribalterei il discorso. Se un mio intervento di tre minuti ha suscitato una così grande reazione e così tanto consenso evidentemente il Sindaco, che ha parlato prima da reggino che da Sindaco, ha espresso con forza e veemenza il pensiero di tanti reggini. Probabilmente ho interpretato il sentimento della stragrande maggioranza della città.
Meno di un anno fa questa Amministrazione è stata eletta con più del 56% delle preferenze. Sente ancora questo consenso intorno?
Tre settimane fa è venuta fuori un'indagine sul gradimento dei cittadini nei confronti delle pubbliche amministrazioni. In quel contesto noi siamo cresciuti di un punto percentuale, nonostante la situazione così drammatica e tutte le difficoltà che abbiamo nell'espletare i servizi che in questo momento, lo riconosciamo, non sono qualitativamente in linea con le esigenze della città. Significa che i reggini hanno compreso che quel clima di scontro dei mesi scorsi non serve alla città, anzi la penalizza, e hanno cominciato ad apprezzare il lavoro che l'amministrazione sta facendo.
Il partito, li dove ci sono discorsi politici riguardo questa situazione, deve tenere alta l'attenzione. E' un partito che ha ottenuto il consenso della città negli ultimi 50 anni e adesso si deve fare carico di questo momento particolare. Noi non possiamo pagare per aver espresso dopo 50 anni il Governatore della Calabria. Se il prezzo per esser riusciti ad ottenere il Governo della Regione deve essere quello di far saltare il banco a Reggio, da reggino mi opporrò fino alla morte. E credo che i reggini si siano resi conto che questa è una situazione che può creare seri danni alla città.
Commissione d'accesso a parte, su cosa si lavorerà nei prossimi mesi?
Il nostro lavoro, lo ribadisco, è fortemente compresso da questa situazione. Però noi stiamo lavorando ugualmente per definire la situazione delle Società Partecipate per cercare di risolvere i problemi di pulizia e manutenzione che attualmente ci sono e sono molto sentiti. A breve tireremo le somme di una lavoro che è partito già dai primissimi giorni del nostro insediamento.
Successivamente mi sto facendo promotore di iniziative a livello regionale e nazionale per cercare di raggiungere un riequilibrio dei conti senza gravare sulla pressione fiscale nei confronti dei cittadini. Credo che si possono trovare delle soluzioni per immettere delle risorse fresche nell'economia cittadina, far riprendere le opere pubbliche che specie da noi sono un volano essenziale per lo sviluppo, ricercando nuovi strumenti finanziari. In questo la Cassa depositi e prestiti e gli istituti di credito possono svolgere un ruolo fondamentale. Bisogna lavorare in questo senso tenendo ferma la lucidità necessaria ad affrontare le tante emergenze. Ma per gestire una situazione così seria c'è bisogno del concorso e dell'impegno di tutti. La politica non può parlare alla pancia ma deve parlare al cuore e alla mente dei cittadini.