Partiti, «ABC» difendono i rimborsi elettorali
Inviato: 17/04/2012, 7:21
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ROMA - La Camera prova ad accelerare l'iter della proposta di legge firmata dai leader di maggioranza Angelino Alfano, Pierluigi Bersani e Pier Ferdinando Casini per inasprire controlli e sanzioni sui bilanci dei partiti ma, alla vigilia del voto dell'Aula sulla proposta di Gianfranco Fini di assegnarla in sede legislativa, è polemica sulle parole con cui 'Abc' accompagnano il testo di un solo articolo che porta la loro firma e quella dei capigruppo dei partiti che sostengono il governo: "Cancellare del tutto i finanziamenti pubblici, destinati ai partiti, già drasticamente tagliati dalle manovre finanziarie del 2010-2011, sarebbe un errore drammatico", si legge nella relazione illustrativa. Insorgono l'Idv, i radicali e la Lega che promette di opporsi all'esame rapido, senza passaggio in Assemblea, del provvedimento.
Il testo, sostanzialmente identico all'emendamento al decreto in materia di semplificazione tributaria dichiarato inammissibile da Fini, porta la data 12 aprile scorso, lo stesso giorno in cui è arrivato lo stop alla proposta di modifica presentata in commissione Finanze alla Camera. Nessun taglio ai finanziamenti pubblici ai partiti, né slittamenti della prevista rata di luglio, quindi. "La strada maestra" per questo, scrivono i firmatari, sono le proposte di legge all'esame della commissione Affari Costituzionali della Camera di attuazione dell'articolo 49 della Costituzione, attese in Aula a maggio. Con la proposta targata Abc invece "intendiamo approvare anticipatamente, nei tempi più rapidi possibili, una nuova normativa sulla trasparenza e sui controllo". La via più rapida è l'assegnazione in sede legislativa alla commissione Affari Costituzionali del testo. Fini l'ha chiesta oggi ma l'iter rapido potrebbe essere messo a rischio dall'opposizione di Lega e Radicali.
La proposta infatti è iscritta all'ordine del giorno della seduta di domani pomeriggio e dalla maggioranza si dà per scontato che passi. Ma per il regolamento della Camera basta l'opposizione di un decimo dei componenti dell'Assemblea, cioè 63 deputati, a farla sfumare. Pierguido Vanalli della Lega ha già annunciato che il suo gruppo si opporrà ma, ammesso che sia presente domani in forze nell'Emiciclo, non sarebbe sufficiente. I deputati del Carroccio sono 59, servirebbe quindi un aiutino. Che potrebbe arrivare dai sei deputati radicali del Pd che tuttavia oggi con Maurizio Turco fanno sapere che non si opporranno alla legislativa se verrà assicurata la diretta televisiva delle dichiarazioni di voto finali dalla Commissione.
Il presidente dei deputati di Fli, Benedetto Della Vedova, si dice "sicuro che Maroni non vorrà mettersi di traverso" all'assegnazione in sede legislativa. E precisa che l'approvazione direttamente in Commissione non vuol dire che in quella sede non possano essere apportate delle migliorie. Lui stesso, nonostante sia tra i firmatari della pdl di maggioranza, annuncia un emendamento di Fli che proporrà il taglio del finanziamento. Anche per il leader Idv, Antonio Di Pietro, va fatto di più: "La politica deve dare il buon esempio cominciando a tagliare gli sprechi e le vagonate di soldi pubblici incassati. La politica non può far finta di niente e ignorare le condizioni del Paese. Il provvedimento all'acqua di rose proposto da Alfano, Bersani e Casini è una presa in giro per i cittadini e per la dignità delle istituzioni. Se si continua così i cittadini arriveranno con i forconi davanti Montecitorio".
Partiti, Vendola: Finanziamento necessario, ma non sia faraonico
ROMA - - "Il finanziamento pubblico è una necessità, quello che è insopportabile è il carattere faraonico. La mia proposta è: uno, che non circolino tutti questi soldi; due, che i soldi non siano usati per acquisizioni immobiliari o investimenti nel mercato azionario ma esclusivamente per i rimborsi di spesa elettorali; tre, bisogna imporre per legge la trasparenza anche delle erogazioni dei privati dai 5 mila euro in su; infine bisogna imporre un tetto alle spese delle campagne elettorali". Sono le proposta che a Sky TG24 ha avanzato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, durante L'intervista di Maria Latella.
Quanto al testo di riforma presentato dalle forze di maggioranza, Vendola ha aggiunto: "Non sono soddisfatto, mi pare un testo di legge che non affronta con radicalità l'emergenza e lo scandalo che si è determinato a partire dalle vicende della Lega".
http://www.lapoliticaitaliana.it/Agenzi ... 5&id=57226
ROMA - Rosy Bindi difende il finanziamento pubblico ai partiti, un sistema, ammette la presidente dell'assemblea nazionale del Pd in una intervista all'Unità, «nel quale le mele marce possono annidarsi» e che «va cambiato e democratizzato».
Oltre ai controlli sui tesorieri, aggiunge, «è evidente che si dovrà affrontare anche il tema della consistenza dei rimborsi elettorali, purché si parta dalla riaffermazione decisa del principio che il finanziamento pubblico ai partiti è necessario e, per quanto mi riguarda, nettamente preferibile a quello privato».
«Io non voglio - avverte Bindi - una politica prigioniera delle lobby, l'America da questo punto di vista insegna».
Alfano: Bilanci controllati, verifica ad Authority - Sul finanziamento ai partiti «il prossimo passo» è un ddl «che migliori e rafforzi il sistema dei controlli e tutti i canoni di trasparenza dei bilanci», per consentire un più profondo controllo da parte dell'opinione pubblica, e la cui veridicità sia «controllata da una autorità indipendente». Lo ha detto il segretario del Pdl, Angelino Alfano, intervenuto ad un incontro tenutosi alla Stmicroelettronics di Catania.
Di Pietro in piazza: Ultima rata rimborsi Idv a sociale - «Dal governo Berlusconi al governo Monti abbiamo assistito e assistiamo tutti i giorni a promesse di ciò che si farà domani. Fino ad oggi non sono stati presi quei provvedimenti per le fasce sociali più deboli a cominciare dagli esodati, da coloro che non hanno lavoro o non arrivano a fine mese». Lo ha affermato il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che questa mattina sta partecipando alla manifestazione contro la riforma delle pensioni indetta da Cgil, Cisl e Uil.
«Per questo, l'Italia dei Valori ha deciso di partecipare alla manifestazione di oggi e, con un gesto concreto, ha proposto al Parlamento l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e la rinuncia all'ultima rata dei rimborsi pari a 164 milioni di euro - ha concluso -. Quei soldi potrebbero essere dati al ministro Fornero proprio per provvedere alle emergenze sociali. Se ciò non dovesse accadere, l'Idv è pronta a consegnare la sua quota al ministro del Lavoro tramite un assegno circolare».
Sondaggio Swg: Il 49,9% è per il non voto - Il partito del non voto è al 49,9%: è il risultati di un sondaggio Swg realizzato in esclusiva per 'Agorà' su Rai Tre. Attualmente, dunque, un elettore su due non ha intenzione di votare: il dato, spiega una nota della trasmissione, accorpa indecisi (31,7%) e astenuti (18,2 %).
Montezemolo: Hanno perso anche il senso della dignità - «I partiti, dopo aver dimostrato di aver perso il senso del ridicolo, ora hanno anche perso il senso della dignità». A dirlo è stato l'ex presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano un commento sull'acceso dibattito scatenatosi sul finanziamento ai partiti.
«Su questo tema - ha spiegato Montezemolo - mi è molto difficile non dire qualcosa di duro perché, nonostante questa apparente volontà di riformare il finanziamento ai partiti, non si parla del tema più importante e cioè l'enorme quantità di denaro pubblico che va ai partiti stessi: è il vero scandalo».
http://www.lapoliticaitaliana.it/Artico ... 3&id=57113
di cosa parliamo?
ROMA - La Camera prova ad accelerare l'iter della proposta di legge firmata dai leader di maggioranza Angelino Alfano, Pierluigi Bersani e Pier Ferdinando Casini per inasprire controlli e sanzioni sui bilanci dei partiti ma, alla vigilia del voto dell'Aula sulla proposta di Gianfranco Fini di assegnarla in sede legislativa, è polemica sulle parole con cui 'Abc' accompagnano il testo di un solo articolo che porta la loro firma e quella dei capigruppo dei partiti che sostengono il governo: "Cancellare del tutto i finanziamenti pubblici, destinati ai partiti, già drasticamente tagliati dalle manovre finanziarie del 2010-2011, sarebbe un errore drammatico", si legge nella relazione illustrativa. Insorgono l'Idv, i radicali e la Lega che promette di opporsi all'esame rapido, senza passaggio in Assemblea, del provvedimento.
Il testo, sostanzialmente identico all'emendamento al decreto in materia di semplificazione tributaria dichiarato inammissibile da Fini, porta la data 12 aprile scorso, lo stesso giorno in cui è arrivato lo stop alla proposta di modifica presentata in commissione Finanze alla Camera. Nessun taglio ai finanziamenti pubblici ai partiti, né slittamenti della prevista rata di luglio, quindi. "La strada maestra" per questo, scrivono i firmatari, sono le proposte di legge all'esame della commissione Affari Costituzionali della Camera di attuazione dell'articolo 49 della Costituzione, attese in Aula a maggio. Con la proposta targata Abc invece "intendiamo approvare anticipatamente, nei tempi più rapidi possibili, una nuova normativa sulla trasparenza e sui controllo". La via più rapida è l'assegnazione in sede legislativa alla commissione Affari Costituzionali del testo. Fini l'ha chiesta oggi ma l'iter rapido potrebbe essere messo a rischio dall'opposizione di Lega e Radicali.
La proposta infatti è iscritta all'ordine del giorno della seduta di domani pomeriggio e dalla maggioranza si dà per scontato che passi. Ma per il regolamento della Camera basta l'opposizione di un decimo dei componenti dell'Assemblea, cioè 63 deputati, a farla sfumare. Pierguido Vanalli della Lega ha già annunciato che il suo gruppo si opporrà ma, ammesso che sia presente domani in forze nell'Emiciclo, non sarebbe sufficiente. I deputati del Carroccio sono 59, servirebbe quindi un aiutino. Che potrebbe arrivare dai sei deputati radicali del Pd che tuttavia oggi con Maurizio Turco fanno sapere che non si opporranno alla legislativa se verrà assicurata la diretta televisiva delle dichiarazioni di voto finali dalla Commissione.
Il presidente dei deputati di Fli, Benedetto Della Vedova, si dice "sicuro che Maroni non vorrà mettersi di traverso" all'assegnazione in sede legislativa. E precisa che l'approvazione direttamente in Commissione non vuol dire che in quella sede non possano essere apportate delle migliorie. Lui stesso, nonostante sia tra i firmatari della pdl di maggioranza, annuncia un emendamento di Fli che proporrà il taglio del finanziamento. Anche per il leader Idv, Antonio Di Pietro, va fatto di più: "La politica deve dare il buon esempio cominciando a tagliare gli sprechi e le vagonate di soldi pubblici incassati. La politica non può far finta di niente e ignorare le condizioni del Paese. Il provvedimento all'acqua di rose proposto da Alfano, Bersani e Casini è una presa in giro per i cittadini e per la dignità delle istituzioni. Se si continua così i cittadini arriveranno con i forconi davanti Montecitorio".
Partiti, Vendola: Finanziamento necessario, ma non sia faraonico
ROMA - - "Il finanziamento pubblico è una necessità, quello che è insopportabile è il carattere faraonico. La mia proposta è: uno, che non circolino tutti questi soldi; due, che i soldi non siano usati per acquisizioni immobiliari o investimenti nel mercato azionario ma esclusivamente per i rimborsi di spesa elettorali; tre, bisogna imporre per legge la trasparenza anche delle erogazioni dei privati dai 5 mila euro in su; infine bisogna imporre un tetto alle spese delle campagne elettorali". Sono le proposta che a Sky TG24 ha avanzato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, durante L'intervista di Maria Latella.
Quanto al testo di riforma presentato dalle forze di maggioranza, Vendola ha aggiunto: "Non sono soddisfatto, mi pare un testo di legge che non affronta con radicalità l'emergenza e lo scandalo che si è determinato a partire dalle vicende della Lega".
http://www.lapoliticaitaliana.it/Agenzi ... 5&id=57226
ROMA - Rosy Bindi difende il finanziamento pubblico ai partiti, un sistema, ammette la presidente dell'assemblea nazionale del Pd in una intervista all'Unità, «nel quale le mele marce possono annidarsi» e che «va cambiato e democratizzato».
Oltre ai controlli sui tesorieri, aggiunge, «è evidente che si dovrà affrontare anche il tema della consistenza dei rimborsi elettorali, purché si parta dalla riaffermazione decisa del principio che il finanziamento pubblico ai partiti è necessario e, per quanto mi riguarda, nettamente preferibile a quello privato».
«Io non voglio - avverte Bindi - una politica prigioniera delle lobby, l'America da questo punto di vista insegna».
Alfano: Bilanci controllati, verifica ad Authority - Sul finanziamento ai partiti «il prossimo passo» è un ddl «che migliori e rafforzi il sistema dei controlli e tutti i canoni di trasparenza dei bilanci», per consentire un più profondo controllo da parte dell'opinione pubblica, e la cui veridicità sia «controllata da una autorità indipendente». Lo ha detto il segretario del Pdl, Angelino Alfano, intervenuto ad un incontro tenutosi alla Stmicroelettronics di Catania.
Di Pietro in piazza: Ultima rata rimborsi Idv a sociale - «Dal governo Berlusconi al governo Monti abbiamo assistito e assistiamo tutti i giorni a promesse di ciò che si farà domani. Fino ad oggi non sono stati presi quei provvedimenti per le fasce sociali più deboli a cominciare dagli esodati, da coloro che non hanno lavoro o non arrivano a fine mese». Lo ha affermato il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che questa mattina sta partecipando alla manifestazione contro la riforma delle pensioni indetta da Cgil, Cisl e Uil.
«Per questo, l'Italia dei Valori ha deciso di partecipare alla manifestazione di oggi e, con un gesto concreto, ha proposto al Parlamento l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e la rinuncia all'ultima rata dei rimborsi pari a 164 milioni di euro - ha concluso -. Quei soldi potrebbero essere dati al ministro Fornero proprio per provvedere alle emergenze sociali. Se ciò non dovesse accadere, l'Idv è pronta a consegnare la sua quota al ministro del Lavoro tramite un assegno circolare».
Sondaggio Swg: Il 49,9% è per il non voto - Il partito del non voto è al 49,9%: è il risultati di un sondaggio Swg realizzato in esclusiva per 'Agorà' su Rai Tre. Attualmente, dunque, un elettore su due non ha intenzione di votare: il dato, spiega una nota della trasmissione, accorpa indecisi (31,7%) e astenuti (18,2 %).
Montezemolo: Hanno perso anche il senso della dignità - «I partiti, dopo aver dimostrato di aver perso il senso del ridicolo, ora hanno anche perso il senso della dignità». A dirlo è stato l'ex presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano un commento sull'acceso dibattito scatenatosi sul finanziamento ai partiti.
«Su questo tema - ha spiegato Montezemolo - mi è molto difficile non dire qualcosa di duro perché, nonostante questa apparente volontà di riformare il finanziamento ai partiti, non si parla del tema più importante e cioè l'enorme quantità di denaro pubblico che va ai partiti stessi: è il vero scandalo».
http://www.lapoliticaitaliana.it/Artico ... 3&id=57113
di cosa parliamo?