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Re: Dopo le tasse i tagli?

Inviato: 27/05/2012, 12:19
da doddi
http://www.ilpersonale.it/pf/articolo/9 ... licenziati


Relazione sullo stato della PA: i dipendenti sospesi dal servizio o licenziati
Recuperati anche 8 milioni di euro per lavoro svolto senza autorizzazione o in nero

Nel 2010 gli ispettori di Palazzo Vidoni hanno recuperato, in collaborazione con la Guardia di Finanza, oltre 8 milioni di euro per lavoro svolto da pubblici dipendenti senza autorizzazione o addirittura in nero. Il dato è contenuto nella Relazione sullo stato della PA 2010-2011 che il ministro Renato Brunetta ha recentemente presentata al Parlamento.

Dalle indagini svolte dal Reparto Tutela Pubblica Amministrazione della Guardia di Finanza, di recente potenziato proprio su richiesta dello stesso ministro Brunetta, sono stati scoperti infatti circa 500 dipendenti pubblici in posizione irregolare e sono state erogate multe per quasi 24 milioni di euro (che dovranno essere versate all'Agenzia delle Entrate ) alle società e agli enti che hanno conferito tali incarichi. Gli 8 milioni di euro illegittimamente percepiti come compenso dai dipendenti dovranno invece essere restituiti dagli stessi alle amministrazioni di appartenenza, che li inseriranno nel fondo di produttività o comunque nei fondi di spesa destinati al personale. Sono in tutto 13 i dirigenti e funzionari (tra cui un ingegnere, un avvocato, un architetto con funzioni di responsabilità nella rispettiva amministrazione, un medico e diversi infermieri) che hanno indebitamente percepito somme per oltre centomila euro.

Già all'inizio della legislatura, il rapporto di collaborazione dell'Ispettorato della Funzione pubblica con la Guardia di Finanza aveva consentito accertamenti su un numero doppio di dipendenti rispetto all'anno precedente, il recupero di quasi 9 milioni di euro (rispetto al milione e mezzo del 2007) e la verbalizzazione in favore dell'Agenzia delle Entrate di un importo di oltre 23 milioni di euro, dieci volte superiore rispetto a quello pregresso.

In ottemperanza alle norme sulla trasparenza introdotte dal ministro Brunetta, la Guardia di Finanza ha anche effettuato sopralluoghi ispettivi presso Comuni e Aziende sanitarie e ospedaliere, al fine di esaminare la documentazione relativa a incarichi e consulenze. Sono state riscontrate diverse inadempienze agli obblighi di pubblicazione di tali dati sul sito web dell'amministrazione o di comunicazione alla banca dati del Dipartimento della Funzione pubblica. Le relazioni con l'individuazione dei dirigenti responsabili di tali inosservanze sono state trasmesse alle Procure della Corte dei Conti.

La Relazione al Parlamento presentata dal ministro Brunetta evidenzia anche l'attività svolta dall'Ispettorato della Funzione pubblica sotto il profilo disciplinare dei dipendenti pubblici. Sono stati monitorati a campione oltre 2.000 procedimenti disciplinari che, con tempi medi di istruttoria peraltro ridotti rispetto all'anno precedente, hanno comportato la sospensione dal servizio di 544 dipendenti (53% dei casi per negligenza o inosservanza delle disposizioni di servizio, 30% per assenze, 11% per reati commessi, 5% per doppio lavoro e 1% per irreperibilità alla visita fiscale) e il licenziamento di altri 105 (36% dei casi per reati commessi, 33% per assenze, 29% per negligenza o inosservanza delle disposizioni di servizio e 2% per doppio lavoro).

(FONTE: Ministero della p.a. e dell'innovazione)

Re: Dopo le tasse i tagli?

Inviato: 27/05/2012, 15:08
da doddi
http://www.ilgiornale.it/interni/diffic ... comments=1


"Difficile dire dove sono gli sprechi maggiori" Ma Giarda promette tagli per 100 miliardi

Ammonta a 100 miliardi la spesa pubblica potenzialmente aggredibile nel breve periodo, mentre è di 300 miliardi quella che richiede un intervento al lungo periodo. Purtroppo è lo stesso ministro Giarda ad ammettere che chiedersi quali sono i settori nei quali ci sono gli sprechi maggiori di denaro pubblico è "una domanda difficilissima"



di Andrea Indini - 27 maggio 2012, 13:53


Chiedersi quali sono i settori nei quali ci sono gli sprechi maggiori di denaro pubblico è una domanda difficilissima. Impossibile da rispondere perché l'elenco sarebbe troppo lungo.

E a gettare la spugna, a non voler fare questo elenco lunghissimo, è proprio il ministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda, alle prese con la spending review. Così, pur promettendo immediati tagli alla spesa pubblica, il braccio armato del premier Mario Monti sembra brancolare nel buio.

Non sono bastati sei lunghi mesi per conoscere la macchina mangia soldi? Non è bastato affidarsi a un super commissario, a un altro tecnico che dicesse ai tecnici come e dove andare a tagliare? Non sono bastati i continui annunci, le promesse e i buoni propositi a entrare con vigore nella pubblica amministrazione ed eliminare decenni di sprechi acquisiti? Sembrerebbe proprio di no. Perché, almeno per il momento, dal ministro Giarda arrivano solo promesse. Cifre, sì. Ma senza sapere gli obiettivi che verranno colpiti dal governo. In una intervista a Radio Vaticana il ministro per i Rapporti con il Parlamento ha annunciato in pompa magna che la spesa pubblica "potenzialmente aggredibile nel breve periodo" ammonta a circa 100 miliardi di euro. Cifra che sale a 300 miliardi grazie, però, a un intervento protratto nel lungo periodo.

Giarda ha spiegato che la ricerca di "risparmi e tagli agli sprechi riguarda l’intero settore pubblico dallo Stato al più piccolo dei comuni" dal momento che "l’intero Paese non si è ancora adattato alle nuove condizioni economiche". Insomma, secondo il ministro non ci sono posti o sezioni in cui ci siano sprechi maggiori: i primi 100 miliardi da tagliare interesseranno lo Stato, gli enti previdenziali, le Regioni e gli enti locali. Il ministro ha assicurato che il lavoro di revisione della spesa pubblica non sta incontrando "resistenze" da parte dei dicasteri che, proprio in questi giorni, stanno stendendo i progetti di ristrutturazione delle loro attività. La dead line è prevista per fine maggio. Poi dovrebbe, appunto, arrivare un primo elenco di tagli. Secondo Giarda il bilancio dello Stato è molto simile a quello di una famiglia che, dopo la nascita di un nuovo bambino deve "riguardare ai vizi accumulati nel passato". Questo si traduce, a livello pubblico, in un taglio degli sprechi, nella correzione delle inefficienze e nella rinuncia a interventi che non si possono più affrontare per le mutate condizioni.

Ancora una volta Giarda ribadisce che l'obiettivo di Monti e del governo è quello di ridurre le tasse dei cittadini ed emettere qualche titolo di debito in meno. Fiduciosi, i cittadini aspettano con ansia i tagli e l'equità promessi dal Professore quando è arrivato a Palazzo Chigi. Per il momento, però, a fare i sacrifici sono stati sempre i soliti noti, tanto che nelle ultime settimana è montata l'ira degli italiani. Adesso il governo non può sprecare l'occasione: mantenere le promesse fatte riducendo gli sprechi e abbassando le tasse

Re: Dopo le tasse i tagli?

Inviato: 27/05/2012, 19:31
da EktorBaboden
:zzz:

Re: Dopo le tasse i tagli?

Inviato: 27/05/2012, 20:56
da Paolo_Padano
pe prima cosa arresterei tutti i govenratori e presidenti di province e comuni che in questi anni hanno sprecato milairdi di euro, in nomine di super dirigenti con stipoendi da 150 mia euro all'anno fate i conti: 20 regioni, un centinaio di province e le migliaia dicomuni, ecco chi licenzierei non i lavoratori che protanoa casa dai 1000 ai 1.500 euro, questi sono gli stipendi pubblici degli impiegati normali. Poi sis ono inventati indennità varie da dare agli amici degli amici. Sono sufficienti normali controlli

Re: Dopo le tasse i tagli?

Inviato: 27/05/2012, 20:59
da onlyamaranto
Paolo_Padano ha scritto:pe prima cosa arresterei tutti i govenratori e presidenti di province e comuni che in questi anni hanno sprecato milairdi di euro, in nomine di super dirigenti con stipoendi da 150 mia euro all'anno fate i conti: 20 regioni, un centinaio di province e le migliaia dicomuni, ecco chi licenzierei non i lavoratori che protanoa casa dai 1000 ai 1.500 euro, questi sono gli stipendi pubblici degli impiegati normali. Poi sis ono inventati indennità varie da dare agli amici degli amici. Sono sufficienti normali controlli

Sono d'accordo, che si metta prima mano a chi ruba i superstipendi tipo quello che si è fatto pagare le vacanze alle Antille da un noto faccendiere e ladro, ma gli esempi potrebbero essere tantissimi, a destra come a sinistra i ladri sono di ogni colore, anzi il colore per loro non ha nessuna importanza

Re: Dopo le tasse i tagli?

Inviato: 29/05/2012, 22:02
da doddi
Certo che pero' leggere di tagli individuati per cifre che vanno da 100 mld. sin da subito per arrivare a 300 nel giro di qualche anno fa venire una rabbia soprattutto quando ti si chiedono sacrifici su sacrifici per mantenre questo carrozzone che e' diventato un vero e proprio cancro che inoltre produce danni ben maggiori grazie alla corruzione e relativi indotti assortiti.

Re: Dopo le tasse i tagli?

Inviato: 30/05/2012, 13:02
da goldenboy
Si parla al momento di spesa rivedibile per 80 miliardi di €,non di tagli per 80 miliardi...



http://www.governo.it/GovernoInforma/sp ... index.html

Re: Dopo le tasse i tagli?

Inviato: 30/05/2012, 13:30
da rca
Paolo_Padano ha scritto:Sono sufficienti normali controlli
Si, e io vorrei una commissione della lapponia che operasse in teleconferenza.

Re: Dopo le tasse i tagli?

Inviato: 30/05/2012, 14:42
da doddi
goldenboy ha scritto:Si parla al momento di spesa rivedibile per 80 miliardi di €,non di tagli per 80 miliardi...



http://www.governo.it/GovernoInforma/sp ... index.html

Leggi meglio, è la stessa, identica cosa, in particolare questo passo che chiarisce oltre ogni dubbio, inoltre il rivedibile è grassettato e virgolettato.
Riporto testualmente dal link:

Nel complesso, la spesa pubblica “rivedibile’’ nel medio periodo è pari a circa 295 miliardi di euro. A breve termine, la spesa rivedibile è notevolmente inferiore, stimabile in circa 80 miliardi. Nell’attuale situazione economica, il Governo ha ritenuto necessario un intervento volto alla riduzione della spesa pubblica per un importo complessivo di 4,2 miliardi, per l’anno 2012, al quale tutte le amministrazioni pubbliche devono concorrere. Questo importo potrebbe servire, per esempio, a evitare l’aumento di due punti dell’IVA previsto per gli ultimi tre mesi del 2012.



Una riduzione di 4,2 miliardi, da ottenersi in 7 mesi (1° giugno-31 dicembre 2012) equivale a 7,2 miliardi su base annua e corrisponde perciò al 9% della spesa rivedibile nel breve periodo (80 miliardi).

Re: Dopo le tasse i tagli?

Inviato: 30/05/2012, 14:56
da goldenboy
doddi ha scritto:
goldenboy ha scritto:Si parla al momento di spesa rivedibile per 80 miliardi di €,non di tagli per 80 miliardi...



http://www.governo.it/GovernoInforma/sp ... index.html

Leggi meglio, è la stessa, identica cosa, in particolare questo passo che chiarisce oltre ogni dubbio, inoltre il rivedibile è grassettato e virgolettato.
Riporto testualmente dal link:

Nel complesso, la spesa pubblica “rivedibile’’ nel medio periodo è pari a circa 295 miliardi di euro. A breve termine, la spesa rivedibile è notevolmente inferiore, stimabile in circa 80 miliardi. Nell’attuale situazione economica, il Governo ha ritenuto necessario un intervento volto alla riduzione della spesa pubblica per un importo complessivo di 4,2 miliardi, per l’anno 2012, al quale tutte le amministrazioni pubbliche devono concorrere. Questo importo potrebbe servire, per esempio, a evitare l’aumento di due punti dell’IVA previsto per gli ultimi tre mesi del 2012.



Una riduzione di 4,2 miliardi, da ottenersi in 7 mesi (1° giugno-31 dicembre 2012) equivale a 7,2 miliardi su base annua e corrisponde perciò al 9% della spesa rivedibile nel breve periodo (80 miliardi).
forse dobbiamo intenderci sul rivedibile...che non vuol dire tagliabile(per capirci) tutto, ma soggetto a revisione .. :salut

Re: Dopo le tasse i tagli?

Inviato: 30/05/2012, 16:18
da doddi
goldenboy ha scritto:
doddi ha scritto:
goldenboy ha scritto:Si parla al momento di spesa rivedibile per 80 miliardi di €,non di tagli per 80 miliardi...



http://www.governo.it/GovernoInforma/sp ... index.html

Leggi meglio, è la stessa, identica cosa, in particolare questo passo che chiarisce oltre ogni dubbio, inoltre il rivedibile è grassettato e virgolettato.
Riporto testualmente dal link:

Nel complesso, la spesa pubblica “rivedibile’’ nel medio periodo è pari a circa 295 miliardi di euro. A breve termine, la spesa rivedibile è notevolmente inferiore, stimabile in circa 80 miliardi. Nell’attuale situazione economica, il Governo ha ritenuto necessario un intervento volto alla riduzione della spesa pubblica per un importo complessivo di 4,2 miliardi, per l’anno 2012, al quale tutte le amministrazioni pubbliche devono concorrere. Questo importo potrebbe servire, per esempio, a evitare l’aumento di due punti dell’IVA previsto per gli ultimi tre mesi del 2012.



Una riduzione di 4,2 miliardi, da ottenersi in 7 mesi (1° giugno-31 dicembre 2012) equivale a 7,2 miliardi su base annua e corrisponde perciò al 9% della spesa rivedibile nel breve periodo (80 miliardi).
forse dobbiamo intenderci sul rivedibile...che non vuol dire tagliabile(per capirci) tutto, ma soggetto a revisione .. :salut
E' proprio quello che intendevo dirti, a mio avviso "rivedibile" vuol dire eliminabile.
Nel secondo passo, se leggi bene, quando menzione i 4,2 mld di TAGLI /riduzioni (ossia 7,2 mld su base annua) in sette mesi dice che sarebbero solo il 9% di 80 mld, ossia il resto da rivedere nel breve.

295 mld di tagli a regime, nel lungo periodo, mi sembra una cifra verosimile.
Per avere una idea grandezza di ciò che si spende, al netto degli interessi, siamo a 900 mld annui .

Re: Dopo le tasse i tagli?

Inviato: 05/06/2012, 1:06
da doddi
http://www.agi.it/in-primo-piano/notizi ... oi_la_pace


Duello Fornero-Patroni Griffi sui licenziamenti, poi la pace
22:16 04 GIU 2012




(AGI) - Roma, 4 giu. - Duello a distanza tra il ministro del Lavoro Elsa Fornero e il il ministro per la Funzione Pubblica, Filippo Patroni Griffi sui licenziamenti nel pubblico impiego.

Griffi annuncia che la legge delega del governo sul lavoro dei dipendenti pubblici "non conterra' una richiesta specifica". Ma la titolare del Welfare insiste: auspico una parita' tra pubblico e privato.

A fine serata pero' arriva la pace con una nota congiunta dei due ministri: "I licenziamenti sono una sanzione e possono essere un deterrente. Dunque sono uno strumento, non l'unico". "Il primo obiettivo della delega che presto sara' discussa dal Consiglio dei ministri - aggiungono i ministri - e' migliorare la Pubblica Amministrazione. Il secondo e' renderla piu' efficiente. Il terzo e' aumentare la sua produttivita'. Il quarto e' fare in modo che sia piu' trasparente". "L'importante e' che ci sia una Pubblica Amministrazione al servizio dei cittadini e di un sistema economico inclusivo". "Tenendo conto delle specificita' del pubblico impiego, auspico che ci sia il piu' possibile parita' di trattamento tra lavoratori del settore privato e lavoratori del settore pubblico", afferma Fronero da Torino. "Io sono per le pari opportunita', - aggiunge - che non riguardano solo uomini e donne, ma anche lavoratori pubblici e privati, lavoratori extracomunitario e nativi". Ed ancora "c'e' un concetto piu' ampio e mi parrebbe un contrasto con il mio mandato se dicessi che le cose dovrebbero andare diversamente".
"Non si dica che il ministro vuole la liberta' di licenziare i lavoratori del pubblico impiego", puntualizza in seguito.
"Quello del pubblico impiego non e' un mercato - prosegue Fornero - c'e' una delega a un mio collega di Governo, che si sta occupando di questo e io rispetto le deleghe date dal Presidente". Il disegno di legge delega sulla riforma del mercato del lavoro dei dipendenti pubblici che il Governo si accinge ad approvare "non conterra' disposizioni specifiche sui licenziamenti (disciplinari, ndr), ma sulla materia si rimettera' al Parlamento", afferma il ministro per la Funzione Pubblica, Griffi. La delega e' "sostanzialmente pronta anche se bisognera' aspettare un po' prima che approdi al Consiglio dei Ministri. La delega sulla riforma del lavoro pubblico e' sostanzialmente pronta ma - aggiunge il ministro - ci sono un po' di contrasti e c'e' un'aggravante perche' sono sepolto in Parlamento per l'iter dell'anticorruzione e non so se mercoledi' potro' essere in Consiglio dei Ministri". E riguardo alle presunte polemiche con il ministro Fornero, il ministro de ha liquidate come ricostruzioni di chi non conosce. "Con il ministro Fornero non ci sono pero' contrasti sono - chiarisce - a livello di commentatori politici e di politici per la non conoscenza dettagliata del testo". "Non viene meno la valutazione del merito nella valutazione. Non c'e alcuna intenzione di far venir meno il merito individuale ma si tratta di far funzionare meglio il sistema che fino ad oggi non ha funzionato". E il vero problema e' chi paga l'eventuale indennizzo sui licenziamenti disciplinari. "Se si prevede che la responsabilita' di pagare l'eventuale indennizzo (al lavoratore, n.d.r.) sia del dirigente - spiega Patroni Griffi - non ci sara' piu' nessun licenziamento. Se, invece, non sara' prevista la responsabilita' del dirigente (sempre nel caso si indennizzo per licenziamento disciplinare, n.d.r.) finira' per pagare 'Pantalone' andando a carico delle casse dello Stato.
Questo - sottolinea Patroni Griffi - e' il problema pratico".
Sciogliere il nodo dei licenziamenti "non sara' semplicissimo" per il Parlamento, perche' bisogna definire la "responsabilita' dei dirigenti per il pagamento degli eventuali indennizzi".
"Occorre trovare un equilibrio". Basta gettare benzina sul fuoco. Abbiamo siglato un'intesa e va rispettata", afferma il dipartimento del Pubblico Impiego Ugl commentando le parole di Fornero. "Il ddl - si legge - che sara' presentato al consiglio dei ministri deve recepire quanto sottoscritto dal Governo e dalle parti sociali. Frasi del genere creano solo allarmismo e al momento non abbiamo bisogno di questo. La pubblica amministrazione - conclude la nota - va si' riorganizzata, ma non sulla pelle dei lavoratori: c'e' bisogno di abbattere i veri sprechi intervenendo duramente su esternalizzazioni e consulenze, valorizzando i dipendenti pubblici e non penalizzandoli". "Quello della ministra del Lavoro e' un modo populista e semplicistico di mettere gli uni contro gli altri, un atteggiamento irresponsabile", dice Rossana Dettori, segretaria generale dell'Fp-Cgil Nazionale. "Il suo impegno sul tema delle pari opportunita' - prosegue Dettori - ha prodotto solo risultati modesti o simbolici, in alcuni casi persino controproducenti. Se l'attenzione di cui parla e' la stessa che ha portato all'istituzione dei tre giorni di congedo di paternita' - osserva - le consigliamo uno sforzo maggiore".
"Per parificare il trattamento tra lavoratori pubblici e privati il ministro Fornero chieda al Parlamento di modificare il testo di legge sulla riforma del mercato del lavoro sull'articolo 18, ripristinando il reintegro in caso di licenziamento illegittimo per motivi economici e disciplinari", sottolinea in una nota il segretario generale della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo. "Sarebbe un atto di giustizia, di equita' e di difesa della civilta' del lavoro - osserva - e' intollerabile, che a fronte di una disoccupazione devastante e dell'incapacita' del governo Monti di favorire la crescita del Paese, il ministro del Lavoro chieda solo licenziamenti piu' facili". (AGI) .


...siamo ai dettagli, il problema adesso risiede in chi pagherebbe l'indennizzo nei licenziamenti per "motivi disciplinari". La soluzione ci sarebbe: puntate nel culo con milioni di volontari per darne esecuzione.

Spending review, tagli alla spesa

Inviato: 14/06/2012, 23:44
da NinoMed
Spending review, tagli 2012 a 5 mld da 4,2 - Giarda
giovedì 14 giugno 2012 19:40


ROMA (Reuters) - Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, conferma che il governo vuole aumentare i tagli attesi dalla spending review nel 2012 a "circa 5 miliardi" dai 4,2 annunciati il 30 aprile scorso.

"I maggiori tagli serviranno per aumentare i fondi destinati alle aree terremotate", aggiunge il ministro spiegando che il Consiglio dei ministri affronterà il dossier domani.

Il governo vuole rendere operativi i risparmi di spesa attraverso un decreto legge che dovrebbe essere varato comunque prima del Consiglio Ue del 28 e 29 giugno.

Una fonte governativa spiega che con tutta probabilità il comitato sulla spending review si riunirà martedì 19 giugno per fare il punto sull'operazione.

Oltre a garantire gli obiettivi di deficit concordati con l'Unione europea e a reperire nuovi fondi con cui finanziare la ricostruzione in Emilia Romagna, in questa fase l'obiettivo principale della spending review è rimandare al 2013 l'aumento dell'imposta sul valore aggiunto previsto negli ultimi tre mesi del 2012, che dovrebbe costare poco più di 3 miliardi.

Ridurre la spesa pubblica di 5 miliardi tra giugno e dicembre del 2012 equivale ad avere circa 8,5 miliardi di risparmi strutturali dal 2013. Se invece i tagli si riferissero al secondo semestre la dote aumenterebbe a 10 miliardi dal prossimo anno. Risorse cospicue ma non sufficienti a compensare del tutto il mancato aumento dell'Iva, dal quale il Tesoro si aspetta 13,12 miliardi nel 2013 e 16,4 miliardi nel 2014.

La vera partita si giocherà a settembre. A condizione di trovare le risorse necessarie, il governo sterilizzerà l'Imposta sul valore aggiunto attraverso la Legge di stabilità, che deve essere varata entro metà ottobre. L'alternativa sarebbe limitare solo in parte l'aumento dell'Iva.

L'operazione è complessa ed è resa più complicata dall'andamento negativo del gettito tributario erariale, che nei primi quattro mesi dell'anno ha mostrato un calo di 3,5 miliardi rispetto alle più recenti previsioni del governo, diffuse il 18 aprile scorso con il Documento di economia e finanza (Def).

Il ministero dell'Economia si è impegnato a ridurre l'indebitamento in rapporto al Pil all'1,7% nel 2012 e allo 0,5% nel 2013, anno nel quale il saldo di bilancio dovrebbe mostrare un avanzo in termini strutturali, cioé al netto del ciclo e delle una tantum.


http://borsaitaliana.it.reuters.com/art ... 1T20120614

Re: Spending review, tagli alla spesa

Inviato: 15/06/2012, 9:55
da kimba
e tagliate pure i buoni spesa
anzichè mangiare pesce 3 volte alla settimana
lo mangiate 2 volte ed una terza comprate i bastoncini findus

Re: Spending review, tagli alla spesa

Inviato: 15/06/2012, 14:25
da doddi

Re: Spending review, tagli alla spesa

Inviato: 15/06/2012, 14:48
da NinoMed
doddi ha scritto:Nino c'era anche questo: http://www.regginalife.com/forum/viewto ... f=9&t=4570
:thumright

Re: Dopo le tasse i tagli?

Inviato: 18/06/2012, 1:33
da doddi
Anche PG si fornerizza...


http://www3.lastampa.it/economia/sezion ... tp/458729/


Economia
17/06/2012 -

Spending review anche per gli statali: organici tagliati del 5%

FRANCESCO SEMPRINI

roma
Sacrifici in cambio di efficienza. Il governo guarda ai tagli nella pubblica amministrazione. E Filippo Patroni Griffi punta a responsabilizzare l’esercito degli statali chiedendo loro di essere «i protagonisti della rinascita del Paese».

Il prezzo da pagare è quello di un ridimensionamento e un riordino del settore eliminando quei punti deboli messi a nudo dalla «spending review», per «ottenere economie ma anche efficienza». Alla Funzione pubblica, infatti, si sta lavorando a un pacchetto di interventi a tutto campo: dall’alto al basso, dal centro alle periferie. Si parte dai grandi numeri con un taglio del 5% degli organici rispetto al tetto massimo di personale, si prosegue con una riduzione delle retribuzioni, si introduce una sorta di prepensionamento per i dirigenti e si procede a una sfoltita dei buoni pasto.

Queste le principali direttive che tuttavia saranno applicate con le dovute distinzioni. Il taglio delle piante organiche non toccherà con molta probabilità tutte le amministrazioni e la percentuale del 5% è quindi un’indicazione di media. Per i dirigenti l’esonero dal servizio riguarderebbe coloro che hanno 40 anni di contributi e che quindi potranno mantenere l’80% dello stipendio, ma non del trattamento economico complessivo, fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione. Si starebbe anche ragionando sulla possibilità di rivedere il rapporto tra dirigenti e funzionari (stabilendo la proporzione di 1 a 40 ad esempio) così come quella di rivedere il rapporto tra dipendenti e metri quadrati, in modo da avere un uso razionale degli spazi. Questo però implicherà con grande probabilità la chiusura di alcune sedi.

Dal punto di vista delle strutture, invece, «dobbiamo lavorare alla semplificazione dei livelli di governo per evitare duplicazioni e perché il cittadino sappia a chi deve rivolgersi per ottenere un determinato provvedimento», avverte Patroni Griffi. Ecco allora che di 107 amministrazioni sulle quali si può intervenire, al netto delle tre a statuto speciale, si punta a tagliarne il 20%, vale a dire quelle sotto i 300 mila abitanti. Una riduzione che secondo quanto trapela - coinvolgerebbe automaticamente anche le prefetture, gli istituti scolastici, e forse anche le questure. Si valuta anche la creazione di nuovi consorzi di comuni e l’accorpamento di numerosi enti. Una manovra a tenaglia quella di Patroni Griffi, che secondo l’Unione delle province italiane, potrebbe far risparmiare circa 3 miliardi di euro. Il varo è previsto per la fine di giugno nonostante l’opposizione della Cgil il cui leader, Susanna Camusso, avverte: «Tagliare le retribuzioni pubbliche non è fare spending review».

Il tecno-governo prosegue così la sua marcia per la rinascita del Paese, dopo aver incassato il via libera del «decreto sviluppo» dal quale cerca la spinta per far ripartire la locomotiva economica. Entro il 28 giugno, inoltre, potrebbe sciogliersi il nodo della riforma del lavoro: «Devo arrivare al Consiglio europeo con la legge sul mercato del lavoro altrimenti l’Italia perde punti», avverte Mario Monti da Bologna.

Re: Dopo le tasse i tagli?

Inviato: 18/06/2012, 9:09
da goldenboy
Si parla di prepensionamenti per gli statali,magari si riesce a svecchiare un pò e rendere un pò più efficiente l'apparato burocratico ...

Re: Dopo le tasse i tagli?

Inviato: 18/06/2012, 19:37
da Lillo sei uno
Polillo, sottosegretario all'Economia propone anche di tagliare sette giorni di ferie in meno per alzare Pil.

Lavorare una settimana in piu' per aumentare la produttività.

Complimenti, dopo la finanza creativa, anche l'economia creativa :thumleft

Che geni questi professori :cheers

Re: Dopo le tasse i tagli?

Inviato: 18/06/2012, 20:10
da ndria
Lillo sei uno ha scritto:Polillo, sottosegretario all'Economia propone anche di tagliare sette giorni di ferie in meno per alzare Pil.

Lavorare una settimana in piu' per aumentare la produttività.

Complimenti, dopo la finanza creativa, anche l'economia creativa :thumleft

Che geni questi professori :cheers
Ricordiamo che questo governo di macellai è sostenuto da PDL, PD e TERZO POLO!
:salut