E Nickyllino fà bis, in meno di 24 ore doppietta, si vede che gli è piaciuto
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Politica
12/04/2012 -
Sanità, nuova indagine su Vendola
Nichi Vendola, governatore della Regione Puglia
Vendola indagato: avrebbe favorito la nomina di un primario a Bari
Il governatore della Puglia ancora
nei guai per una transazione
da 45 milioni con un ospedale.
Coinvolti anche due ex assessori
pugliesi e un vescovo
Un'altra indagine in meno di 24 ore sulla testa di Nichi Vendola. Il presidente della Regione Puglia ha ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini della Procura di Bari su una transazione da 45 milioni conclusa tra il governo regionale e l'ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti. I reati ipotizzati sono abuso d'ufficio, peculato e falso.
Dopo l'avviso di garanzia notificato ieri per concorso in abuso d'ufficio su presunte pressioni per la nomina di un primario, Vendola si ritrova coinvolto in un'altra vicenda giudiziaria. Tra gli indagati ci sono anche gli ex assessori alla sanità Alberto Tedesco e Tommaso Fiore, il vescovo della diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, mons.Mario Paciello e don Mimmo Laddaga, direttore dell’ospedale ecclesiastico Miulli di Acquaviva. «Si tratta di un atto transattivo del 2009 - spiega Fiore - sul quale il Consiglio di Stato si deve ancora esprimere».
L' indagine condotta dai pm Desirèe Digeronimo, Francesco Bretone e Marcello Quercia - nasce come costola della maxi inchiesta sull' associazione a delinquere, guidata dall'ex assessore Alberto Tedesco, che per anni avrebbe gestito una parte della sanità pugliese. Tedesco aveva seguito anche l'accordo con l' ente di Acquaviva delle Fonti. Atto poi però concluso e ratificato dalla successiva composizione della giunta Vendola. Il problema riguarda proprio quella delibera, poi annullata in autotutela dalla stessa giunta Vendola e che oggi, dopo un contenzioso col Miulli finito davanti al Consiglio di Stato, sta costringendo la Regione a restituire all'ente di Acquaviva differenze tariffarie per 150 milioni di euro.
«Qualche ora fa ho ricevuto la notifica di una richiesta di proroga di indagini da parte del GIP di Bari - scrive Vendola nel suo sito internet - Si tratta di un procedimento penale del quale non avevo mai avuto alcuna notizia. Dal tenore dell’atto non sono in grado di capire ciò che mi sarebbe addebitato, ma, considerati i nomi coinvolti, deduco che si tratti di questioni relative all’Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti». E continua: «Sono rammaricato di aver ricevuto solo oggi questa notizia, perché se la stessa mi fosse stata comunicata appena ventiquattrore prima, come è nel mio costume, avrei potuto informare la stampa e l’opinione pubblica in una unica soluzione». Il riferimento è alla notizia che il governatore della Puglia ha comunicato ieri ai giornalisti: l'avviso di chiusura indagini che ha ricevuto per la nomina del professore Sardelli a primario dell'ospedale San Paolo di Bari.