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Fratture su bimbo di 3 anni, arrestata la madre

Inviato: 11/03/2012, 19:18
da cozzina1
Fratture su bimbo di 3 anni, arrestata la madre
da cozzina1 » 1 minuto fa

Fratture su bimbo di 3 anni, arrestata la madre
In carcere anche convivente, secondo coppia bimbo caduto in casa
11 marzo, 16:13


Il bimbo sta meglio, nei prossimi giorni verrà trasferito in un'altra struttura e di lui si occuperà il padre, torinese, da cui era stato sottratto lo scorso ottobre. Al momento, dopo tutti gli accertamenti medici, dovrebbe essere escluso il rischio di danni permanenti. Per quelle lesioni, botte di ogni tipo, e non solo, la squadra Mobile di Ferrara ha arrestato la madre e il patrigno. Botte tenute nascoste, al pediatra (il bimbo, tre anni, non è stato mai fatto visitare a Ferrara) come alla gente, visto che quando la madre usciva di casa con lui lo infagottava, non per il freddo ma per nascondere lividi, ematomi, bruciature. Maltrattamenti e lesioni gravi, per oltre 40 giorni di prognosi, le accuse mosse dagli inquirenti ferraresi. Che hanno raccolto subito l'allarme lanciato il 28 febbraio, quando il bimbo venne portato in ambulanza in ospedale: "E' caduto da solo e ha sbattuto contro lo spigolo di un mobile", dissero mamma e convivente ai medici. Invece, dopo altri esami sono emerse fratture alla mascella, alle costole, un ematoma in testa e conseguente trauma cranico, ecchimosi e lividi, e bruciature su tutto il corpo. Un quadro con immagini impressionanti, hanno spiegato oggi in questura gli inquirenti, che si sono dovuti calare in questo inferno quotidiano, nascosto dalle quattro mura di una casa in via Argine Ducale, dove viveva la famigliola. Un inferno venuto alla luce al momento del ricovero, seguito dalla scoperta di altri segnali e dall'avanzare di quei dubbi. Supportati dalle indagini dell'ufficio di polizia del Sant'Anna, ufficio minori e squadra Mobile, coordinati dal pm Barbara Cavallo. Che una volta raccolte prove importanti (gravi indizi, al momento e tali restano, spiega il magistrato) ha chiesto un fermo di polizia giudiziaria: l'arresto. Poi trasformato in un ordine di carcerazione del gip Monica Bighetti proprio a tutela del bambino, e soprattutto per evitare inquinamento delle prove in questa indagine-lampo condotta per capire se era il piccolo che sbatteva dappertutto (mero scrupolo investigativo e null' altro) o se erano madre e patrigno a farlo con lui. Con violenza, crudeltà e senza consapevolezza di ciò di cui sono accusati. Perché, ribadiscono gli inquirenti, i due continuano a ripetere che è tutta colpa del bambino. Un bambino come tanti a tre anni, vivace e incontenibile. Che per punizione il patrigno costringeva a docce gelate in pieno inverno. Oppure gli vietava il cibo senza nessuna ragione, in questo ambiente familiare degenerato, per nulla sotto il controllo della madre che avrebbe dovuto tutelarlo: la donna, del resto, non avrebbe fatto nulla contro quegli atti di umiliazione gratuiti. Ora i due dovranno riflettere sulle accuse che li hanno trascinati in carcere: soprattutto lei che, come spiega il magistrato, ha un concorso morale. La sua presenza passiva ha rafforzato gli atti del convivente: lui colpiva, lei non ha fatto nulla per evitarlo.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 73489.html

la sterilizzazione per queste bestie in questo caso non dovrebbe essere considerato reato..ma un bene per l'umanità...

Re: Fratture su bimbo di 3 anni, arrestata la madre

Inviato: 12/03/2012, 14:40
da goldenboy
cozzina1 ha scritto:Fratture su bimbo di 3 anni, arrestata la madre
da cozzina1 » 1 minuto fa

Fratture su bimbo di 3 anni, arrestata la madre
In carcere anche convivente, secondo coppia bimbo caduto in casa
11 marzo, 16:13


Il bimbo sta meglio, nei prossimi giorni verrà trasferito in un'altra struttura e di lui si occuperà il padre, torinese, da cui era stato sottratto lo scorso ottobre. Al momento, dopo tutti gli accertamenti medici, dovrebbe essere escluso il rischio di danni permanenti. Per quelle lesioni, botte di ogni tipo, e non solo, la squadra Mobile di Ferrara ha arrestato la madre e il patrigno. Botte tenute nascoste, al pediatra (il bimbo, tre anni, non è stato mai fatto visitare a Ferrara) come alla gente, visto che quando la madre usciva di casa con lui lo infagottava, non per il freddo ma per nascondere lividi, ematomi, bruciature. Maltrattamenti e lesioni gravi, per oltre 40 giorni di prognosi, le accuse mosse dagli inquirenti ferraresi. Che hanno raccolto subito l'allarme lanciato il 28 febbraio, quando il bimbo venne portato in ambulanza in ospedale: "E' caduto da solo e ha sbattuto contro lo spigolo di un mobile", dissero mamma e convivente ai medici. Invece, dopo altri esami sono emerse fratture alla mascella, alle costole, un ematoma in testa e conseguente trauma cranico, ecchimosi e lividi, e bruciature su tutto il corpo. Un quadro con immagini impressionanti, hanno spiegato oggi in questura gli inquirenti, che si sono dovuti calare in questo inferno quotidiano, nascosto dalle quattro mura di una casa in via Argine Ducale, dove viveva la famigliola. Un inferno venuto alla luce al momento del ricovero, seguito dalla scoperta di altri segnali e dall'avanzare di quei dubbi. Supportati dalle indagini dell'ufficio di polizia del Sant'Anna, ufficio minori e squadra Mobile, coordinati dal pm Barbara Cavallo. Che una volta raccolte prove importanti (gravi indizi, al momento e tali restano, spiega il magistrato) ha chiesto un fermo di polizia giudiziaria: l'arresto. Poi trasformato in un ordine di carcerazione del gip Monica Bighetti proprio a tutela del bambino, e soprattutto per evitare inquinamento delle prove in questa indagine-lampo condotta per capire se era il piccolo che sbatteva dappertutto (mero scrupolo investigativo e null' altro) o se erano madre e patrigno a farlo con lui. Con violenza, crudeltà e senza consapevolezza di ciò di cui sono accusati. Perché, ribadiscono gli inquirenti, i due continuano a ripetere che è tutta colpa del bambino. Un bambino come tanti a tre anni, vivace e incontenibile. Che per punizione il patrigno costringeva a docce gelate in pieno inverno. Oppure gli vietava il cibo senza nessuna ragione, in questo ambiente familiare degenerato, per nulla sotto il controllo della madre che avrebbe dovuto tutelarlo: la donna, del resto, non avrebbe fatto nulla contro quegli atti di umiliazione gratuiti. Ora i due dovranno riflettere sulle accuse che li hanno trascinati in carcere: soprattutto lei che, come spiega il magistrato, ha un concorso morale. La sua presenza passiva ha rafforzato gli atti del convivente: lui colpiva, lei non ha fatto nulla per evitarlo.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 73489.html

la sterilizzazione per queste bestie in questo caso non dovrebbe essere considerato reato..ma un bene per l'umanità...

non ci sono parole per questi infami