Arrestato Mladic
Inviato: 27/05/2011, 0:54
http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/ ... tp/404159/
Il blitz a 80 km da Belgrado:
era ricercato per il massacro
di oltre 8mila civili a Srebrenica
Il presidente Tadic: "Ora in Ue"
BELGRADO
Dopo 15 anni è finita la fuga di Ratko Mladic, il boia di Srebrenica ricercato per genocidio crimini contro l’umanità compiuti quando era alla guida delle forze serbo-bosniache. La notizia della sua cattura in un paesino della Voivodina, nel nord della Serbia, è stata confermata dal presidente serbo, Boris Tadic, e rappresenta una svolta per le aspirazioni di Belgrado per l’ingresso nell’Ue.
L’ex generale -che durante la guerra si era guadagnato la fama di psicopatico vendicativo e che guidò le truppe serbo-bosniache contro l’enclave musulmana, lasciando dietro di sè 8mila morti e migliaia di donne violentate, vedove e orfani di guerra- è stato trasferito nella cella di fronte al tribunale di Belgrado che dovrà giudicare sulla sua estradizione al Trubunale per l’ex Jugoslavia dell’Aja che potrebbe avvenire nel giro di una settimana. L’ultima parola spetterà comunque al ministro della Giustizia serbo.
«Si chiude una pagina molto difficile della nostra storia e si aprono le porte dell’Ue», ha commentato Tadic nella conferenza stampa convocata in fretta e furia per annunciare che le pratiche di estradizione sono già state avviate. Per il presidente serbo l’arresto «lava un’onta» e spiana la strada alla riconciliazione del Paese ma ora si dovrà indagare per scoprire chi abbia aiutato e coperto Mladic durante la sua latitanza. Tadic ha anche chiesto una commissione sotto mandato Onu che indaghi sull’ultimo orrore imputato a Mladic, un giro di traffico di organi in Kosovo. Mladic è il terzo fra i leader serbi ricercati per la guerra bosniaca ad essere assicurato alla giustizia, dopo Radovan Karadzic e Slobodan Milosevic. Ora l’ultimo latitante per le guerre balcaniche resta il leader serbo-croato Goran Hadzic.
L’arresto è avvenuto all’alba, pare in seguito a una soffiata. Milorad Komadic, questo il nome con cui si faceva chiamare, viveva in un villaggio nelle vicinanze della città di Zrenjanin, nella regione della Vojvodina dove già ad aprile si era detto che Mladic si nascondesse.
La notizia dell’arresto è arrivata proprio poche ore dopo una nuova denuncia del procuratore del tribunale Onu per la ex Jugoslavia, secondo cui la Serbia non faceva abbastanza per catturare il criminale di guerra serbo-bosniaco. Barack Obama si è detto «felice» della cattura di Mladic e ha rivolto un pensiero «alle vittime e alle persone che soffrirono la tirannia». Per il ministro degli Esteri, Franco Frattini, l’arresto rappresenta «una vera e propria svolta» e «un test di grande maturità democartica della Serbia che l’avvicina ulteriormente all’Ue».
Il blitz a 80 km da Belgrado:
era ricercato per il massacro
di oltre 8mila civili a Srebrenica
Il presidente Tadic: "Ora in Ue"
BELGRADO
Dopo 15 anni è finita la fuga di Ratko Mladic, il boia di Srebrenica ricercato per genocidio crimini contro l’umanità compiuti quando era alla guida delle forze serbo-bosniache. La notizia della sua cattura in un paesino della Voivodina, nel nord della Serbia, è stata confermata dal presidente serbo, Boris Tadic, e rappresenta una svolta per le aspirazioni di Belgrado per l’ingresso nell’Ue.
L’ex generale -che durante la guerra si era guadagnato la fama di psicopatico vendicativo e che guidò le truppe serbo-bosniache contro l’enclave musulmana, lasciando dietro di sè 8mila morti e migliaia di donne violentate, vedove e orfani di guerra- è stato trasferito nella cella di fronte al tribunale di Belgrado che dovrà giudicare sulla sua estradizione al Trubunale per l’ex Jugoslavia dell’Aja che potrebbe avvenire nel giro di una settimana. L’ultima parola spetterà comunque al ministro della Giustizia serbo.
«Si chiude una pagina molto difficile della nostra storia e si aprono le porte dell’Ue», ha commentato Tadic nella conferenza stampa convocata in fretta e furia per annunciare che le pratiche di estradizione sono già state avviate. Per il presidente serbo l’arresto «lava un’onta» e spiana la strada alla riconciliazione del Paese ma ora si dovrà indagare per scoprire chi abbia aiutato e coperto Mladic durante la sua latitanza. Tadic ha anche chiesto una commissione sotto mandato Onu che indaghi sull’ultimo orrore imputato a Mladic, un giro di traffico di organi in Kosovo. Mladic è il terzo fra i leader serbi ricercati per la guerra bosniaca ad essere assicurato alla giustizia, dopo Radovan Karadzic e Slobodan Milosevic. Ora l’ultimo latitante per le guerre balcaniche resta il leader serbo-croato Goran Hadzic.
L’arresto è avvenuto all’alba, pare in seguito a una soffiata. Milorad Komadic, questo il nome con cui si faceva chiamare, viveva in un villaggio nelle vicinanze della città di Zrenjanin, nella regione della Vojvodina dove già ad aprile si era detto che Mladic si nascondesse.
La notizia dell’arresto è arrivata proprio poche ore dopo una nuova denuncia del procuratore del tribunale Onu per la ex Jugoslavia, secondo cui la Serbia non faceva abbastanza per catturare il criminale di guerra serbo-bosniaco. Barack Obama si è detto «felice» della cattura di Mladic e ha rivolto un pensiero «alle vittime e alle persone che soffrirono la tirannia». Per il ministro degli Esteri, Franco Frattini, l’arresto rappresenta «una vera e propria svolta» e «un test di grande maturità democartica della Serbia che l’avvicina ulteriormente all’Ue».