PROCESSO AI BLOCCHI STRADALI
"Camionisti strumentalizzati
una protesta davvero inutile"
Intervista - parla Francesco Del Boca presidente Unatras che raccoglie le principali associazioni dell'autotrasporto, contrario a queste proteste di piazzadi VINCENZO BORGOMEO
"Camionisti strumentalizzati una protesta davvero inutile"
La federazione che raccoglie le principali associazioni dell'autotrasporto, la Unatras che rappresenta l'85% del settore e ha 90 mila aderenti, non ha aderito allo sciopero di oggi, ma il caos è stato totale. Possibile? Come si è arrivati a paralizzare l'Italia?
"Sono una minoranza - spiega Francesco Del Boca presidente Unatras - ma sono riusciti a bloccare una decina di zone strategiche. Se vuole sapere la mia opinione ho l'impressione che si tratti di squadre specializzate che si spostano velocemente da un luogo all'altro per paralizzare la viabilità. Sono molto organizzati ma stanno giocando sulla pelle della gente che si ferma. Vogliono far capire che così risolveranno i loro problemi ma non è vero. Noi abbiamo portato a casa cose i importanti".
Anche voi avevate annunciato una grande mobilitazione, ma poi siete tornati sui vostri passi soddisfatti delle promesse del governo. Ci spieghi allora quello che gli altri camionisti in strada non hanno capito.
"Si, noi avevamo dichiarato di voler fare sciopero, poi abbiamo deciso di sospenderlo, perché alcune richieste sono state ricevute subito dal governo, altre sono in dirittura d'arrivo. Abbiamo trovato una grande disponibilità: nello specifico il governo ha riconosciuto la necessità di mantenere i fondi per l'autotrasporto, i costi della sicurezza, la trimestralizzazione sulle accise dei carburanti, hanno accettai poi di rivedere profondamente la normativa sui divieti di circolazione
(che potrebbero addirittura diminuire di 30 giorni). Per questo abbiamo sospeso lo sciopero annunciato".
Non le faccio nessuna domanda, si rivolga lei direttamente ai camionisti che stanno bloccando l'Italia.
"Io sono solidale con alcuni di loro, con chi ha grandi problemi, ma la restituzione della accise trimestrali va nella direzione giusta. Quindi pur comprendendo le loro ragioni dopo l'incontro con il governo e la disponibilità ad accettare in toto tutta la nostra piattaforma di rivendicazioni, devo dire che questa protesta sia un po' strumentalizzata da chi li ha organizzati".
Però anche loro sono camionisti. Non pensa che questa loro dura protesta possa ostacolare la vostra trattativa?
"Noi abbiamo fatto capire al governo in tutti i modi che non condividiamo questo tipo di protesta. Fra l'altro, ripeto, sono pochi i posti in Italia dove ci sono questi blocchi. Blocchi peraltro illegali".
Torniamo ai camionisti in strada. Come è possibile che si possano far strumentalizzare su una cosa così importante?
"Penso che fra i camionisti ai blocchi stradali ci sia molta disinformazione, non vorrei usare parole grosse ma penso a volte che siano stati usati. Chi lavora e viaggia non ha tempo di informarsi. E magari non sa nemmeno quali sono stati i risultati del nostro accordo".
Che succede ora?
"Disagi a tutti i cittadini, risultati per queste associazioni zero. Ripeto, è fondamentale riuscire a spiegare a questi camionisto cosa sta succedendo davvero, qual è la realtà della protesta e quali sono stati gli accordi fra il governo e Unatras".
Deve ammettere però che siamo al disastro: se perfino i camionisti non sanno perché sono in strada a bloccare il traffico si figuri gli automobilisti che rimangono intrappolati in questi maxi ingorghi. Così è onestamente difficile avere la solidarietà di chi è al di fuori del vostro mondo.
"Raccontando cose non vere si può perfino arrivare ad avere la solidarietà dei cittadino, ma le ripeto, oggi rispetto ad un mese fa - quando anche noi avevamo proclamato il maxi sciopero - la situazione è molto cambiata. I blocchi stradali li avevamo annunciati noi. Poi il governo ci è venuto incontro e abbiamo deciso di rimuovere la lotta sindacale. Queste proteste non hanno senso".
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