Arresto per consulente Regione Calabria

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Mariotta
Forumino Malato
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- Arrresto per consulente Regione Calabria


da strill
Lunedì 12 Dicembre 2011 16:54
I militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Milano stanno eseguendo, a Roma, una misura di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Catanzaro,

Antonio Rizzuti, su richiesta dei pm Gerardo Dominjanni e Domenico Guarascio nei confronti di un consulente della Regione Calabria, Massimiliano Napolitano ritenuto responsabile di truffa aggravata in danno della stessa regione, frode in pubblica fornitura e falsità ideologica. I militari stanno anche sequestrando beni e somme di denaro per oltre 2,5 milioni di euro. L'attività spiegano i finanzieri, costituisce lo sviluppo di uno dei filoni investigativi emersi nell'indagine sui 'derivati' condotta dal procuratore aggiunto di Milano, Alfredo Robledo e trasmesso per competenza territoriale alla Procura catanzarese. Gli approfondimenti condotti dalle Fiamme Gialle hanno riguardato operazioni in derivati (swap) relative ad un prestito obbligazionario sottoscritto dalla Regione Calabria per un importo pari a circa 325 milioni di euro (e a due successive rinegoziazioni), in merito alle quali sarebbero stati conseguiti profitti illeciti per circa 25 milioni di euro, parte dei quali (circa 2,5 milioni) risultano "veicolati" in favore del consulente finanziario arrestato. I militari della Guardia di Finanza hanno inoltre sequestrato, in via preventiva, beni mobili ed immobili, oltre a disponibilità finanziarie e conti correnti per un importo complessivo di 2,5 milioni di euro, riconducibili a sette indagati: tra questi, oltre al consulente finanziario, alcuni manager di banca e un dirigente dell'Ente pubblico, nonché lo stesso istituto di credito coinvolto per illeciti amministrativi sulla scorta della Legge 231 del 2001. (ANSA)
Il dolore ci rimette in mezzo alle cose in modo nuovo.
doddi
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Sono anni che un noto giornalista italiano, Claudio Gatti, che collabora con Il Sole 24 Ore, il New York Times e l'International Herald Tribune, si occupa di questa vicenda, con numerosi dossier.
Questo il suo pezzo di oggi

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza- ... d=AabOffTE

Consulente della Regione Calabria arrestato a Roma per truffa. Sotto inchiesta la banca Nomura
di Claudio Gatti


NEW YORK - Svolta in una delle varie inchieste giudiziarie legate alle operazioni in derivati degli enti territoriali. Un consulente della Regione Calabria è stato arrestato questa mattina per truffa aggravata, frode in pubblica fornitura e falsità ideologica, e la banca giapponese Nomura è stata iscritta nel registro degli indagati per violazione della 231, la legge che estende alle società la responsabilità per il reato di truffa a danno di enti pubblici.
Era il lontano 2007 quando Il Sole 24 Ore mise per la prima volta il dito sulla piaga di quei derivati. Denunciando l'uso spericolato di strumenti finanziari spesso incompresi, e soprattutto gli aspetti incestuosi della triangolazione tra banche internazionali, amministratori pubblici e consulenti privati.
L'8 settembre di quell'anno, focalizzammo la nostra attenzione su tre swap fatti dalla Regione Calabria. Più in particolare sulla banca Nomura, che ci risultava aver registrato fortissimi profitti, e sul consulente Massimiliano Napolitano, amministratore e proprietario di ConsulEnti Srl, società di consulenza a cui la Regione aveva affidato un incarico di assistenza sul debito.
Questa mattina Napolitano è stato arrestato a Roma da agenti del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Milano, che da anni indaga sui prodotti derivati. È stato inoltre eseguito il sequestro preventivo di circa due milioni e mezzo di euro, di cui 1,8 da un conto corrente di Nomura, a sua volta iscritta nel libro degli indagati.
A chiedere, e ottenere dal Gip Antonio Rizzuti, queste misure sono stati i sostituti procuratori di Catanzaro Gerardo Dominijanni e Domenico Guarascio, che la primavera scorsa hanno acquisito il fascicolo aperto da Alfredo Robledo, il procuratore aggiunto di Milano che con le sue inchieste sui derivati degli enti territoriali ha fatto da apripista per molti suoi colleghi.
Nel settembre 2007, intervistato da Il Sole 24 Ore, Napolitano aveva ammesso di essere "grande amico" di Mauro Pantaleo, l'allora dirigente del Settore bilancio che aveva gestito e ratificato i tre swap per la Regione, di avergli fatto da consulente in quelle operazioni e di avere avuto prima lo stesso Pantaleo e poi sua moglie come soci in ConsulEnti. Ma aveva negato di essere stato pagato dalla sua controparte, e cioè dall'istituto giapponese. "Nomura non ci ha mai pagato. Con Nomura non ho rapporti", ci disse.
Non era vero. Per quei tre swap, che a Nomura hanno fruttato ben 30 milioni di euro in profitti, almeno dieci volte più della norma, Napolitano ha ricevuto circa 3 milioni di euro. Indirettamente. Perché, con l'attiva partecipazione dei funzionari di Nomura Andrea Giordani e Armando Vallini (entrambi poi dimessisi), quei pagamenti furono fatti attraverso una serie di schermi societari utilizzati sia in Italia che all'estero.
L'unico a uscire indenne da quella infausta triangolazione è Mauro Pantaleo, ex socio di Napolitano in ConsulEnti. In questi anni ha lasciato la Regione e si è trasferito a lavorare per una delle controparti finanziarie, Barclays Capital. Dove fa da advisor nei rapporti con gli enti locali italiani. Insomma, tratta con gli amministratori
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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http://www.regione.calabria.it/index.ph ... Itemid=136

Esposto denuncia del Presidente Scopelliti sui contratti derivati dal 2003 al 2008. La Regione avrebbe subito un danno stimato in 52 milioni di euro
Area d'interesse: Presidenza

Data pubblicazione: 19-07-2011

Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha sottoscritto un esposto denuncia riguardante i contratti derivati conclusi dal 2003 al 2008 dalla Regione Calabria con alcuni istituti bancari. L’esposto è stato depositato oggi presso gli Uffici della sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Catanzaro dall’avvocato Massimiliano Manna dell’Avvocatura regionale. Da tali operazioni, la Regione Calabria avrebbe subito un consistente danno economico, stimato in circa 52 milioni di euro, e per il cui risarcimento è già pendente una causa civile al Tribunale di Catanzaro, che deriverebbe dall’illecita applicazione di commissioni implicite, che, se non fossero state artatamente nascoste, avrebbero impedito la conclusione dei contratti alle condizioni pattuite.
L’esposto costituisce uno degli esiti della complessa attività di ricognizione che l’amministrazione Scopelliti ha dovuto compiere sulla questione. Un’ulteriore iniziativa, in ultimale fase di studio, potrebbe essere costituita dall’adozione di atti di natura amministrativa a concreta tutela del patrimonio dell’Ente in attesa della definizione delle pendenze giudiziarie. m.c.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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cozzina1
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e ora? :o.o:
L'ignoranza è meno dannosa del confuso sapere.
Cesare Beccaria
un giorno senza un sorriso è un giorno perso(C.Chaplin)
suonatore Jones

e ora, ci sarà un indagine. o due.
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