Tuccio a Benigni:"Comunista ebreo"..."scherzavo"...
Inviato: 07/12/2011, 0:25
Tuccio, assessore di Reggio Calabria, a Benigni: «Comunista ebreo». Poi corregge: «Scherzavo»
di Roberto GalulloCronologia articolo6 dicembre 2011
Tuccio, assessore di Reggio Calabria a Benigni: "comunista ebreo" (LaPresse)Tuccio, assessore di Reggio Calabria a Benigni: "comunista ebreo" (LaPresse)
Ha 1.224 amici su Facebook. Dichiara di parlare inglese e francese ma per non far torto a chi parla e capisce solo l'italiano, l'assessore all'Urbanistica del Comune di Reggio Calabria, Luigi Tuccio, coordinatore cittadino del Pdl, ex Msi, ex An e personaggio vicinissimo al Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti, ha deciso di usare la lingua di Dante. Per usarla proprio contro Roberto Benigni che la Divina Commedia ha portato a rinnovato lustro in giro per il mondo.
Sul suo profilo Facebook Tuccio - che il Sole 24 Ore ha cercato per avere conferma o smentita delle frasi usate e per fugare ogni dubbio di un gesto di pirateria informatica - ha scritto 12 ore fa, come dice lui stesso, nei pressi di Reggio Calabria: "Svegliaaaaa…Abbiamo pagato Benigni per fargli fare l'ennesima filippica contro Berlusconi e la lode della merda! Comunista ebreo miliardario e senza contenuti!". Un'ora dopo, per meglio esplicitare il proprio pensiero, sempre in bacheca dichiara: "…non ho difficoltà a definire ebreo chi è miliardario ed ostenta umiltà e parsimonia in un contesto che non gli è consono. Ciò in ragione di costumi di vita tipici che ritengo attribuire ed assumendone la responsabilità. Il fatto che io non provi simpatia verso il popolo ebreo, non credo sia un'offesa".
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La notizia vista dai nostri blogger
Pronte le reazioni, a partire dal Partito dei comunisti italiani. "L'assessore Tuccio utilizza, indegnamente, le parole comunista ed ebreo - dichiara il segretario cittadino Ivan Tripodi - come termini per offendere e dileggiare qualsiasi essere umano che non gode del suo favore. Tutto ciò è sinonimo, palese e inequivocabile, di totale mancanza della benché minima tolleranza e del rispetto nei confronti del prossimo, comunista o ebreo o nero o zingaro che possa essere".
"Per quanto ci riguarda siamo orgogliosamente comunisti e, altrettanto orgogliosamente, ci sentiamo ebrei, neri, zingari, e non ci faremo intimidire dalle parole di un Tuccio qualsiasi. È comunque, del tutto evidente che le gravissime parole dell'assessore Tuccio rappresentano uno sfregio, non solo alla comunità ebraica italiana e internazionale, ma a tutta la città di Reggio Calabria e all'attonita popolazione reggina, che, sempre, nella loro storia hanno evidenziato aspetti di enorme solidarietà, di profonda tolleranza e di pieno rispetto nei confronti del prossimo".
Il Sole 24 Ore ha rintracciato a Pisa l'assessore Tuccio che dichiara: «Mi occupo di altro nella vita e Facebook è solo un gioco. Stimo Benigni che è un grande artista come Celentano. Il termine ebreo? Ho sbagliato e chiedo scusa. Che sia comunista è evidente. Chiedo scusa anche a Benigni. Questa cosa mi servirà da lezione. Le dimissioni che ha chiesto il Partito dei comunisti? Stiamo parlando di una frase sbagliata e stiamo parlando di un partito che non esiste più se non per qualche rappresentante. Se vogliono mi vengano ad attaccare in giunta sui fatti concreti. Se mi attaccano politicamente va bene ma se mi attaccano per Facebook vuol dire che non altro nulla da aggiungere».
http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com
di Roberto GalulloCronologia articolo6 dicembre 2011
Tuccio, assessore di Reggio Calabria a Benigni: "comunista ebreo" (LaPresse)Tuccio, assessore di Reggio Calabria a Benigni: "comunista ebreo" (LaPresse)
Ha 1.224 amici su Facebook. Dichiara di parlare inglese e francese ma per non far torto a chi parla e capisce solo l'italiano, l'assessore all'Urbanistica del Comune di Reggio Calabria, Luigi Tuccio, coordinatore cittadino del Pdl, ex Msi, ex An e personaggio vicinissimo al Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti, ha deciso di usare la lingua di Dante. Per usarla proprio contro Roberto Benigni che la Divina Commedia ha portato a rinnovato lustro in giro per il mondo.
Sul suo profilo Facebook Tuccio - che il Sole 24 Ore ha cercato per avere conferma o smentita delle frasi usate e per fugare ogni dubbio di un gesto di pirateria informatica - ha scritto 12 ore fa, come dice lui stesso, nei pressi di Reggio Calabria: "Svegliaaaaa…Abbiamo pagato Benigni per fargli fare l'ennesima filippica contro Berlusconi e la lode della merda! Comunista ebreo miliardario e senza contenuti!". Un'ora dopo, per meglio esplicitare il proprio pensiero, sempre in bacheca dichiara: "…non ho difficoltà a definire ebreo chi è miliardario ed ostenta umiltà e parsimonia in un contesto che non gli è consono. Ciò in ragione di costumi di vita tipici che ritengo attribuire ed assumendone la responsabilità. Il fatto che io non provi simpatia verso il popolo ebreo, non credo sia un'offesa".
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Pronte le reazioni, a partire dal Partito dei comunisti italiani. "L'assessore Tuccio utilizza, indegnamente, le parole comunista ed ebreo - dichiara il segretario cittadino Ivan Tripodi - come termini per offendere e dileggiare qualsiasi essere umano che non gode del suo favore. Tutto ciò è sinonimo, palese e inequivocabile, di totale mancanza della benché minima tolleranza e del rispetto nei confronti del prossimo, comunista o ebreo o nero o zingaro che possa essere".
"Per quanto ci riguarda siamo orgogliosamente comunisti e, altrettanto orgogliosamente, ci sentiamo ebrei, neri, zingari, e non ci faremo intimidire dalle parole di un Tuccio qualsiasi. È comunque, del tutto evidente che le gravissime parole dell'assessore Tuccio rappresentano uno sfregio, non solo alla comunità ebraica italiana e internazionale, ma a tutta la città di Reggio Calabria e all'attonita popolazione reggina, che, sempre, nella loro storia hanno evidenziato aspetti di enorme solidarietà, di profonda tolleranza e di pieno rispetto nei confronti del prossimo".
Il Sole 24 Ore ha rintracciato a Pisa l'assessore Tuccio che dichiara: «Mi occupo di altro nella vita e Facebook è solo un gioco. Stimo Benigni che è un grande artista come Celentano. Il termine ebreo? Ho sbagliato e chiedo scusa. Che sia comunista è evidente. Chiedo scusa anche a Benigni. Questa cosa mi servirà da lezione. Le dimissioni che ha chiesto il Partito dei comunisti? Stiamo parlando di una frase sbagliata e stiamo parlando di un partito che non esiste più se non per qualche rappresentante. Se vogliono mi vengano ad attaccare in giunta sui fatti concreti. Se mi attaccano politicamente va bene ma se mi attaccano per Facebook vuol dire che non altro nulla da aggiungere».
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