Re: retata anti-ndrangheta: arrestato consigliere regionale
Inviato: 02/12/2011, 15:30
L'ANTIMAFIA NON è MAI ESISTITA e lo dimostra il caso fallara e del suo parrucchiere
Forum
https://www.regginalife.com/forum/
Mariotta ha scritto: Succede tutte le volte che qualcuno di noi interviene su un discorso simile...e francamente è una menata. Io so cosa significa battaglare a Reggio per chi è rimasto, ma so anche cosa vuol dire vivere lontano dai propri affetti in una città che non è la tua, soprattutto quando preferiresti essere dove sei nato e cresciuto . Sarebbe un'altra vita(anche economicamente parlando, almeno risparmiavo 500 eurini di nido al mese) ma purtroppo non c'era altra scelta che quella che abbiamo fatto. Ciò non toglie che, al contrario di altri, che vanno e non si voltano manco indietro,soffriamo per la nostra terra e abbiamo penso il diritto di non doverci sentir dire che non contribuiamo o che è stato più facile andar via. Un difetto del reggino è anche questo,retaggio dei padri greci,guardare al proprio particolare senza porsi nei panni altrui. E mi ci metto in mezzo anche io.
sognatore82 ha scritto:L'ANTIMAFIA NON è MAI ESISTITA e lo dimostra il caso fallara e del suo parrucchiere
Era proprio al titolone di Gazzetta del Sud che pensavo, e cui speravo NON Ti riferissi.UnicaPassione ha scritto:L'articolo lo trovi in prima pagina su Gazzetta del Sud, preso una conferenza stampa della Boccassini.
Le scelte elettorali sono, giustamente, l'unica occasione di pretendere democrazia, legalità e rappresentanza.
Ma se qui si parla di connivenza trasversale e bipartisan tra politica e illegalità (non solo mafia, ndrangheta e camorra) non vedo come fare ad aver fiducia nel voto e nella sua antica potenza risolutrice.
Ovvio che, per fare un esempio, alle elezioni regionali, su tot candidati c'è qualcuno che si salva, c'è qualcuno onesto, ma sarà sempre soggetto a doveri e a ordini di partito e risulterà condizionato in tutto ciò che farà.
Per fortuna lo dico io!!! Quando cambierà questa mentalità e atteggiamento sarà un passo avantigoldenboy ha scritto:per fortuna sull'educazione abbiamo un concetto diverso,se poi tu giudichi maleducato chi la pensa diversamente da te allora c'è poco da direMiranda ha scritto:
Perché è stato maleducato per tutta la conversazione, non ho bisogno di conoscere altro, e che non lo conosco non è esatto, vi conosco tutti molto bene
e poi dove mi hai visto pretendere? ho solo detto e ripetuto lo stesso concetto che dico da sempre ora rafforzato dal fatto che sto mettendolo in pratica, ma chiedere la mia età, dire che sono ragionamenti da ventenni ecc. sono cose senza senso
speriamo lo capiscano in tanti e nelle sedi opportunepeas! ha scritto:
La Boccassini in sostanza,tracciando un parallelismo tra la mafia siciliana anni '80-'90 e questa 'ndrangheta, evidenziava la differenza del pregiudizio politico che avevano i primi (anticomunisti al punto da vedere un complotto della Magistratura politicizzata nel maxiprocesso) rispetto all'unico ideale del profitto, da perseguire con qualsiasi strumento (e quindi appoggiando qualunque partito), dei secondi.
L'eventuale biunivocità di questo legame (e quindi la ricettività dei partiti a queste ingerenze) è tutt'altro discorso.
Ho letto Gazzetta del Sud e qualche altro articolo online a riguardo e, stando a quanto dici, ne esce una lettura distorta rispetto a quanto voleva affermare la Boccassini.peas! ha scritto:
Era proprio al titolone di Gazzetta del Sud che pensavo, e cui speravo NON Ti riferissi.
Continuare a sostenere, ancora oggi(mossi da sentimenti legittimi, puri, trasparenti, come rassegnazione, delusione, impotenza), che sono tutti uguali, ha il controproducente effetto di facilitare chi è più uguale degli altri a mimetizzarsi.
Il discorso della Boccassini in conferenza era abbastanza diverso, ed è stato ribaltato dai vari quotidiani (praticamente tutti, non solo Gazzetta); fortunatamente, però, il video originale è in rete e ciascuno, ascoltandolo, può farsene un'idea.
La Boccassini in sostanza,tracciando un parallelismo tra la mafia siciliana anni '80-'90 e questa 'ndrangheta, evidenziava la differenza del pregiudizio politico che avevano i primi (anticomunisti al punto da vedere un complotto della Magistratura politicizzata nel maxiprocesso) rispetto all'unico ideale del profitto, da perseguire con qualsiasi strumento (e quindi appoggiando qualunque partito), dei secondi.
L'eventuale biunivocità di questo legame (e quindi la ricettività dei partiti a queste ingerenze) è tutt'altro discorso.
Un estratto della conferenza lo trovi, ad esempio, qui:UnicaPassione ha scritto: Ho letto Gazzetta del Sud e qualche altro articolo online a riguardo e, stando a quanto dici, ne esce una lettura distorta rispetto a quanto voleva affermare la Boccassini.
Ora spulcio un po' in rete e provo ad ascoltare il video originale.
Sicuramente è come affermi, ossia che generalizzando non si fa altro che facilitare nella mimetizzazione, ma io mi domando: il povero cittadino, che magari ha anche difficoltà ad informarsi adeguatamente o non ha chissà quale enorme capacità di vedere oltre e di leggere le mille sfumature che questa realtà gli pone davanti, come magari riesci a fare tu, io o pincopallo, come può superare l'ostacolo della X posta nella casella "corretta" una volta trovatosi all'interno della cabina elettorale?
peas! ha scritto:
Un estratto della conferenza lo trovi, ad esempio, qui:
http://www.mediapason.it/milanow/videoD ... 8b9aae80a3
Per il resto, è sicuramente vero quanto dici Tu nel primo post cui ho risposto: è necessario che questa città riprenda a volersi bene e rispettarsi, e che si renda conto che la via più comoda e più breve, quella del cugno e del comparato, è piena di parcheggi in doppia fila, e porta alla ghettizzazione ed al disfacimento socio-culturale. E' tutto un circolo vizioso, e non c'è dubbio che lo sfascio politico dei giorni nostri sia causa ed effetto della logica deviata di questa città marcia.
Lixia ha scritto:mah ...io veramente vi leggo e non capisco, alcuni di voi parlano come se molte delle cose accadute in questi giorni accadono solo a Reggio Calabria .... ho appena finito di leggere l'intero dossier di Repubblica nell' altro topic , in realtà sta solo venendo fuori lo schifo e io sono fiera di provenire da un posto dove la merda viene a galla finalmente e non rimane nascosta e mascherata di legalità come in altri posti di Italia .... è vero siamo andati via e una cosa in più che abbiamo rispetto a chi è rimasto è di aver visto la differenza ...ma c'è differenza e differenza ...non è tutto oro quel che luccica .... io nonostante vado per il mio terzo anno in terra straniera mi volto sempre indietro e torno a Casa mia volentieri nonostante tutto e qui dove vivo chi mi tocca la mia terra e la mia gente i sonori vaffa che partono sono all'ordine del giorno .... e che ben venga un pò di pulizia almeno giù da noi !!!!
Quello che mi è parso più grave nell'intervento della Boccassini è quanto riporta, molto bene, Giusva qua, ed è ciò che a questo "giro di valzer" mi ha sorpreso, se così si può dire.peas! ha scritto:Un estratto della conferenza lo trovi, ad esempio, qui:UnicaPassione ha scritto: Ho letto Gazzetta del Sud e qualche altro articolo online a riguardo e, stando a quanto dici, ne esce una lettura distorta rispetto a quanto voleva affermare la Boccassini.
Ora spulcio un po' in rete e provo ad ascoltare il video originale.
Sicuramente è come affermi, ossia che generalizzando non si fa altro che facilitare nella mimetizzazione, ma io mi domando: il povero cittadino, che magari ha anche difficoltà ad informarsi adeguatamente o non ha chissà quale enorme capacità di vedere oltre e di leggere le mille sfumature che questa realtà gli pone davanti, come magari riesci a fare tu, io o pincopallo, come può superare l'ostacolo della X posta nella casella "corretta" una volta trovatosi all'interno della cabina elettorale?
http://www.mediapason.it/milanow/videoD ... 8b9aae80a3
Per il resto, è sicuramente vero quanto dici Tu nel primo post cui ho risposto: è necessario che questa città riprenda a volersi bene e rispettarsi, e che si renda conto che la via più comoda e più breve, quella del cugno e del comparato, è piena di parcheggi in doppia fila, e porta alla ghettizzazione ed al disfacimento socio-culturale. E' tutto un circolo vizioso, e non c'è dubbio che lo sfascio politico dei giorni nostri sia causa ed effetto della logica deviata di questa città marcia.
doddi ha scritto: Il paradosso è che il sistema si serve delle cosche almeno quanto le cosche si servono del sistema, la permeabilità - anzi piena ricettività – del quale (quella stessa che a Milano cominciano a sperimentare) crea un circolo vizioso di portata dirompente che fiacca le difese immunitarie della società rendendola vulnerabilissima proprio perché esattamente chi (o una parte di chi) dovrebbe vigilare è il primo, per interesse personale, ad aprire le porte al nemico.
In una parola questa si chiama corruzione, di costumi prima che di doveri.
E una società corrotta nell’anima ben difficilmente potrà opporsi a chi la corruzione la pratica.
Proverà sempre a fargli l’occhiolino.
Questo non è assolutamente vero.UnicaPassione ha scritto:Mariotta ha scritto:
Up come dice bene Motociclista qui il problema è più ampio. E forse troppo vasto ormai. Se vai su strill trovi l'articolo di Giusva sulle considerazioni della Boccassini su un territorio ostile, che non è riferito solo ad un porco, come lo chiami tu.
Qui è una marea nera che sommerge quelli che cercano di vivere civilmente. E che hanno un solo strumento possibile oltre gli sforzi che fanno giornalmente. Il voto.
E sul voto ho già detto in passato quello che penso. E che continuo a pensare.
Leggendo altri quotidiani stamattina, ho avuto modo di capire che menti eccellenti nel campo dell'investigazione antimafia hanno capito che la ndrangheta è trasversale, ossia che politicamente parlando ci sono mele marce ovunque, da destra a sinistra. Scoperta dell'acqua calda, aggiungerei.
Il problema è che oltre alla politica, stanno uscendo fuori anche figure rilevanti, figure di spessore, figure che dovrebbero garantire giustizia, equità, correttezza ed il rispetto delle regole. Giudici, agenti di pubblica sicurezza, finanzieri.
Siamo praticamente di fronte ad una situazione paradossale.
Non è la politica che risolve le cose. Non sarà il voto a cambiare le situazioni.
E' la mentalità da paese sottosviluppato (avete letto bene, ho detto sottosviluppato, perchè è questo quello che è Reggio Calabria...) che deve smettere di esserci.
La mentalità del "mindifuttu". La mentalità del "haiu a machina cchiù rossa allura pozzu passari pe prima". La mentalità del "luntanu ru me bizzolu".
E la si cambia prendendo coscienza della realtà in cui si vive. Uscendo fuori, vedendo le altre realtà, trovando le differenze e provando ad importare le cose positive.
Il punto è, e parlo per mia esperienza diretta, che se proponi cose innovative, positive, magari viste altrove, e fai notare le cose palesemente negative che si sono ormai incancrenite nella realtà reggina, passi per quello che non ama la propria città natìa, passi per quello vuole fare il "nordico", passi per quello che sputa nel piatto in cui ha mangiato.
Palesi sono certe risposte che leggo qui dentro, in un forum di reggini.
Ma voi reggini, quelli purosangue, quelli che rimangono fermi nella "loro" terra amata, CHE CAZZO STATE FACENDO DI BUONO PER MIGLIORARE LA TERRA CHE AMATE, ME LO SPIEGATE??
Qualcuno diceva quindi che per poter vivere a Reggio Calabria si deve sopraffare l'altro, come se fosse una foresta, una giungla.
La giungla, se impari a rispettarla, a viverla senza arrampicarti sulle liane, potrebbe diventare un eden. Potrebbe.
Su questo sono d'accordo con te.UnicaPassione ha scritto:peas! ha scritto:
Un estratto della conferenza lo trovi, ad esempio, qui:
http://www.mediapason.it/milanow/videoD ... 8b9aae80a3
Per il resto, è sicuramente vero quanto dici Tu nel primo post cui ho risposto: è necessario che questa città riprenda a volersi bene e rispettarsi, e che si renda conto che la via più comoda e più breve, quella del cugno e del comparato, è piena di parcheggi in doppia fila, e porta alla ghettizzazione ed al disfacimento socio-culturale. E' tutto un circolo vizioso, e non c'è dubbio che lo sfascio politico dei giorni nostri sia causa ed effetto della logica deviata di questa città marcia.
Grazie p!
Esatto, responsabilizzazione personale. Ognuno deve responsabilizzarsi ed iniziare a capire che ogni suo piccolo gesto si ripercuote nel bene o nel male nella società che lo circonda.
C'è chi poi, a 22 anni, rifiuta un posto alla Regione perchè schifato da atteggiamenti mafiosi di alcuni consiglieri regionali e decide di andare a farsi il culo in giro per l'Italia e per il mondo e chi invece abbassa la testa e accetta certe porcherie.
E quasi quasi, il secondo passa per paladino, mentre il primo viene visto come un disertore della patria.
Reggino, forse non ci stiamo rendendo conto di quanto sia radicata la cultura del malaffare nel nostro territorio.reggino ha scritto:
Questo non è assolutamente vero.
Eleggi una classe dirigente seria,competenza,integra sul piano morale,e poi vedi se le cose cambiano o no.
Negli altri Paesi d'Europa c'è una situazione sia politica che morale,nettamente diversamente dalla nostra,perché hanno una classe dirigente che si interessa del bene comune,dove la fedina penale pulita è una regola e non un eccezione,e dove il merito è un elemento necessario e non accidentale per accedere alle cariche pubbliche.
Incominciano a dare il voto a politici onesti e preparati,anziché ai soliti noti,e poi vediamo se la nostra realtà cambia o meno.
E non venite a dirmi che sono tutti uguali,io sono il primo ad essere nauseato dalla politica attuale,però devo riconoscere che se alle regionali e alle comunali scorse avessero vinto: Callipo e Canale,ci sarebbe stata una netta inversione di rotta,e su questo ci metto due mani sul fuoco.
Ho sempre pensato che un magistrato NON dovrebbe esercitare nella città dove è nato e cresciuto, soprattutto se l'ambiente è impregnato di mentalità mafiosa basato sui doveri "di famiglia" come è nel caso nostro e gran parte del sud.UnicaPassione ha scritto:Reggino, forse non ci stiamo rendendo conto di quanto sia radicata la cultura del malaffare nel nostro territorio.reggino ha scritto:
Questo non è assolutamente vero.
Eleggi una classe dirigente seria,competenza,integra sul piano morale,e poi vedi se le cose cambiano o no.
Negli altri Paesi d'Europa c'è una situazione sia politica che morale,nettamente diversamente dalla nostra,perché hanno una classe dirigente che si interessa del bene comune,dove la fedina penale pulita è una regola e non un eccezione,e dove il merito è un elemento necessario e non accidentale per accedere alle cariche pubbliche.
Incominciano a dare il voto a politici onesti e preparati,anziché ai soliti noti,e poi vediamo se la nostra realtà cambia o meno.
E non venite a dirmi che sono tutti uguali,io sono il primo ad essere nauseato dalla politica attuale,però devo riconoscere che se alle regionali e alle comunali scorse avessero vinto: Callipo e Canale,ci sarebbe stata una netta inversione di rotta,e su questo ci metto due mani sul fuoco.
Il termine "ostile" della Boccassini riecheggia nelle mie orecchie e mi sta facendo riflettere su molte circostanze che riguardano tutto ciò che ci circonda.
Callipo o Canale o Tizio o Caio non bastano.
Non può essere una singola forza a sconfiggere questo cancro. Forse non ce lo stiamo ficcando nella zucca questo concetto.
Concordo sul fatto che la classe dirigente debba avere la fedina penale pulita, ma avresti mai pensato che Giudici, Avvocati, Finanzieri, Agenti di Polizia potessero essere cosi infiltrati nel malaffare?
Un giudice, ragazzi, stiamo parlando di un giudice...
UnicaPassione ha scritto:[quote
Reggino, forse non ci stiamo rendendo conto di quanto sia radicata la cultura del malaffare nel nostro territorio.
Il termine "ostile" della Boccassini riecheggia nelle mie orecchie e mi sta facendo riflettere su molte circostanze che riguardano tutto ciò che ci circonda.
Callipo o Canale o Tizio o Caio non bastano.
Non può essere una singola forza a sconfiggere questo cancro. Forse non ce lo stiamo ficcando nella zucca questo concetto.
Concordo sul fatto che la classe dirigente debba avere la fedina penale pulita, ma avresti mai pensato che Giudici, Avvocati, Finanzieri, Agenti di Polizia potessero essere cosi infiltrati nel malaffare?
Un giudice, ragazzi, stiamo parlando di un giudice...
Se un magistrato non può esercitare nella città in cui è nato e cresciuto io penso che sarebbe addirittura preferibile che non faccia il magistrato, il poliziotto o il carabiniere.ciesse ha scritto:Ho sempre pensato che un magistrato NON dovrebbe esercitare nella città dove è nato e cresciuto, soprattutto se l'ambiente è impregnato di mentalità mafiosa basato sui doveri "di famiglia" come è nel caso nostro e gran parte del sud.UnicaPassione ha scritto:Reggino, forse non ci stiamo rendendo conto di quanto sia radicata la cultura del malaffare nel nostro territorio.reggino ha scritto:
Questo non è assolutamente vero.
Eleggi una classe dirigente seria,competenza,integra sul piano morale,e poi vedi se le cose cambiano o no.
Negli altri Paesi d'Europa c'è una situazione sia politica che morale,nettamente diversamente dalla nostra,perché hanno una classe dirigente che si interessa del bene comune,dove la fedina penale pulita è una regola e non un eccezione,e dove il merito è un elemento necessario e non accidentale per accedere alle cariche pubbliche.
Incominciano a dare il voto a politici onesti e preparati,anziché ai soliti noti,e poi vediamo se la nostra realtà cambia o meno.
E non venite a dirmi che sono tutti uguali,io sono il primo ad essere nauseato dalla politica attuale,però devo riconoscere che se alle regionali e alle comunali scorse avessero vinto: Callipo e Canale,ci sarebbe stata una netta inversione di rotta,e su questo ci metto due mani sul fuoco.
Il termine "ostile" della Boccassini riecheggia nelle mie orecchie e mi sta facendo riflettere su molte circostanze che riguardano tutto ciò che ci circonda.
Callipo o Canale o Tizio o Caio non bastano.
Non può essere una singola forza a sconfiggere questo cancro. Forse non ce lo stiamo ficcando nella zucca questo concetto.
Concordo sul fatto che la classe dirigente debba avere la fedina penale pulita, ma avresti mai pensato che Giudici, Avvocati, Finanzieri, Agenti di Polizia potessero essere cosi infiltrati nel malaffare?
Un giudice, ragazzi, stiamo parlando di un giudice...
Ho sempre pensato che un magistrato NON dovrebbe esercitare nella città dove è nato e cresciuto, soprattutto se l'ambiente è impregnato di mentalità mafiosa basato sui doveri "di famiglia" come è nel caso nostro e gran parte del sud.ciesse ha scritto:[quote=
Concordo sul fatto che la classe dirigente debba avere la fedina penale pulita, ma avresti mai pensato che Giudici, Avvocati, Finanzieri, Agenti di Polizia potessero essere cosi infiltrati nel malaffare?
Un giudice, ragazzi, stiamo parlando di un giudice...