da nostalgica ONORE A LORO

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kurohata
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sarebbe la stessa cosa per piazza Pol Pot. Quindi smettetela di fare: faccia di serpente non mi hai fatto niente, che siete RIDICOLI, mostrate almeno un barlume di intelligenza per favore
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aquamoon
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doddi ha scritto: Tempo di guerra e tempo di pace...pare che il numero possa essere
100.000.000
Le foibe vanno ai comunisti, mi pare ovvio, almeno. Su questo si e' fatta chiarezza.
Il tuo ribadire, senza tenere alcun conto dei rilievi che ti vengono fatti, numeri... e basta, non può che obbligarmi a porti la seguente domanda:
Posto che il tuo insistere sui morti causati dai regimi comunisti non sia estemporaneo o casuale,
si chiede, direttamente ed univocamente,
di conoscere quale sia la tua tesi.
Ovvero, dato per scontato che davanti all'efferatezza di chi uccide un proprio simile non ci sono giustificazioni di sorta, nel tuo riproporre meccanicamente le vittime del comunismo,
cos'è che vuoi dimostrare?
Non mi pare che, almeno nel nostro spazio virtuale, ci sia o ci sia stato mai qualcuno che ha difeso o giustificato la barbarie (per esempio) dei gulag,
non mi risulta che qualcuno abbia mai cercato di nascondere quei crimini, peraltro svelati dal successore di Stalin, Khruscev e non Courtois.
In definitiva, nessuno contesta il fatto che il comunismo si sia, come per qualunque altro regime, macchiato di crimini, nessuno si sogna nemmeno lontanamente di difendere sia pure ideologicamente le schifezze di Pol Pot... ma tu continui, implacabile come una lapide,
a postare numeri... di parte, come se tutte le altre filosofie politiche (comprese ovviamente quelle religiose) non avessero, ne corso della loro Storia, fatto pure di peggio.
Il cimitero è pieno di lapidi, perchè dovremmo soffermarci su quella che vuoi mostrarci?
:salut
Sventurata la terra che ha bisogno di eroi
doddi
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aquamoon ha scritto:
doddi ha scritto: Tempo di guerra e tempo di pace...pare che il numero possa essere
100.000.000
Le foibe vanno ai comunisti, mi pare ovvio, almeno. Su questo si e' fatta chiarezza.
Il tuo ribadire, senza tenere alcun conto dei rilievi che ti vengono fatti, numeri... e basta, non può che obbligarmi a porti la seguente domanda:
Posto che il tuo insistere sui morti causati dai regimi comunisti non sia estemporaneo o casuale,
si chiede, direttamente ed univocamente,
di conoscere quale sia la tua tesi.
Ovvero, dato per scontato che davanti all'efferatezza di chi uccide un proprio simile non ci sono giustificazioni di sorta, nel tuo riproporre meccanicamente le vittime del comunismo,
cos'è che vuoi dimostrare?
Non mi pare che, almeno nel nostro spazio virtuale, ci sia o ci sia stato mai qualcuno che ha difeso o giustificato la barbarie (per esempio) dei gulag,
non mi risulta che qualcuno abbia mai cercato di nascondere quei crimini, peraltro svelati dal successore di Stalin, Khruscev e non Courtois.
In definitiva, nessuno contesta il fatto che il comunismo si sia, come per qualunque altro regime, macchiato di crimini, nessuno si sogna nemmeno lontanamente di difendere sia pure ideologicamente le schifezze di Pol Pot... ma tu continui, implacabile come una lapide,
a postare numeri... di parte, come se tutte le altre filosofie politiche (comprese ovviamente quelle religiose) non avessero, ne corso della loro Storia, fatto pure di peggio.
Il cimitero è pieno di lapidi, perchè dovremmo soffermarci su quella che vuoi mostrarci?
:salut
Ma perdonami ti risulta che qualcuno stia celebrando le nefandezze commesse dal fascismo? O che ne voglia nascondere le responsabilita' storiche?
Certo che sei curioso co sti' pistolotti...
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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aquamoon
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doddi ha scritto: Ma perdonami ti risulta che qualcuno stia celebrando le nefandezze commesse dal fascismo? O che ne voglia nascondere le responsabilita' storiche?
Certo che sei curioso co sti' pistolotti...
Non ti perdono per niente.
Ti ho fatto una domanda ed hai risposto a piacere.
Rinnovo:
citando Courtois alla stessa maniera con la quale un Cristiano cita la Bibbia,
cosa vuoi dimostrare?
:salut
Chiedere è lecito, rispondere è cortesia. Se ce l'hai bene, altrimenti me ne farò una ragione.
emoticon a scelta.
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aquamoon ha scritto:
doddi ha scritto: Ma perdonami ti risulta che qualcuno stia celebrando le nefandezze commesse dal fascismo? O che ne voglia nascondere le responsabilita' storiche?
Certo che sei curioso co sti' pistolotti...
Non ti perdono per niente.
Ti ho fatto una domanda ed hai risposto a piacere.
Rinnovo:
citando Courtois alla stessa maniera con la quale un Cristiano cita la Bibbia,
cosa vuoi dimostrare?
:salut
Chiedere è lecito, rispondere è cortesia. Se ce l'hai bene, altrimenti me ne farò una ragione.
emoticon a scelta.
La mia tesi e' stata ripetuta decine di volte.
Sono fermamente convinto che affinche' ci sia piena consapevolezza della nostra storia sia necessaria la messa al bando del comunismo intero, con tanto di simboli, colori annessi e connessi.
Cosa che come ben sappiamo pian piano sta' avvenendo.
Sono sempre cortese anche con gli isterici. :okok:
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doddi ha scritto:
aquamoon ha scritto:
doddi ha scritto: Ma perdonami ti risulta che qualcuno stia celebrando le nefandezze commesse dal fascismo? O che ne voglia nascondere le responsabilita' storiche?
Certo che sei curioso co sti' pistolotti...
Non ti perdono per niente.
Ti ho fatto una domanda ed hai risposto a piacere.
Rinnovo:
citando Courtois alla stessa maniera con la quale un Cristiano cita la Bibbia,
cosa vuoi dimostrare?
:salut
Chiedere è lecito, rispondere è cortesia. Se ce l'hai bene, altrimenti me ne farò una ragione.
emoticon a scelta.
La mia tesi e' stata ripetuta decine di volte.
Sono fermamente convinto che affinche' ci sia piena consapevolezza della nostra storia sia necessaria la messa al bando del comunismo intero, con tanto di simboli, colori annessi e connessi.
Cosa che come ben sappiamo pian piano sta' avvenendo.
Sono sempre cortese anche con gli isterici. :okok:
Effettivamente, te ne do atto, è da sempre che ci massacri i “maroni” con questa storiella.
Ora, siccome tu sei una persona molto pratica intelligente e acculturata, avrai senz’altro pensato allo scenario che, in Italia,
si determinerebbe se, tanto per fare un esempio, io, Aquamoon, Mohammed, Suonatore e tutti gli altri ci dissolvessimo.
Immagino tu abbia pensato a delle contromisure da adottare, a delle difese da prendere, a come reagire...

Detto ciò, con spirito costruttivo ti chiedo:
quando il tuo agognato desiderio si trasformerà in realtà, all’atto pratico cosa succederà nel nostro Paese?
Secondo te, a fronte di un simile cataclisma epocale, che ricadute ci saranno sulla gente comune? Come reagirà la stessa?
Quali vie d’uscita intravedi per la gente Italica?

Ti sarei oltremodo grato se rispondessi, non perché sono superstizioso,
ma semplicemente perché avendo compreso le tue visioni (da non intendere come acutezza visiva) non vorrei,
da subito, continuare a trastullarmi all'infinito leggendo le stesse.
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
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doddi ha scritto: Sono fermamente convinto che affinche' ci sia piena consapevolezza della nostra storia sia necessaria la messa al bando del comunismo intero, con tanto di simboli, colori annessi e connessi.
Cosa che come ben sappiamo pian piano sta' avvenendo.
Sono sempre cortese anche con gli isterici. :okok:
Isterici?
Isteria è un termine che è stato utilizzato nella psichiatria dell'Ottocento per indicare una tipologia di attacchi nevrotici molto intensi, di cui erano generalmente vittime soggetti femminili. Il termine viene dal greco Hustéra, utero. Infatti nell'antica Grecia si considerava causa di sintomi di questo tipo nelle donne uno spostamento dell'utero.
http://it.wikipedia.org/wiki/Isteria

Ma... li leggi i post o li quoti per fare lo spiritoso?

nessuna emoticon.
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aquamoon ha scritto:
doddi ha scritto: Sono fermamente convinto che affinche' ci sia piena consapevolezza della nostra storia sia necessaria la messa al bando del comunismo intero, con tanto di simboli, colori annessi e connessi.
Cosa che come ben sappiamo pian piano sta' avvenendo.
Sono sempre cortese anche con gli isterici. :okok:
Isterici?
Isteria è un termine che è stato utilizzato nella psichiatria dell'Ottocento per indicare una tipologia di attacchi nevrotici molto intensi, di cui erano generalmente vittime soggetti femminili. Il termine viene dal greco Hustéra, utero. Infatti nell'antica Grecia si considerava causa di sintomi di questo tipo nelle donne uno spostamento dell'utero.
http://it.wikipedia.org/wiki/Isteria

Ma... li leggi i post o li quoti per fare lo spiritoso?

nessuna emoticon.
Tu li leggi invece?

Mi faccia il piacere :mrgreen:
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http://ildispaccio.it/reggio-calabria/3 ... -in-piazza


Contro Piazza Almirante, il movimento antifascista reggino si da appuntamento domani in piazza


È pressoché infinito l'elenco di sigle che si è dato appuntamento domani alle 9.30 a Piazza Orange per protestare contro la proposta di intitolare lo spazio all'o storico segretario del Msi e mai pentito repubblichino, Giorgio Almirante, portata avanti dalla Fiamma Tricolore e ben vista da tutto il centrodestra cittadino. Uno schiaffo per attivisti e simpatizzanti della sinistra, ex partigiani, sindacalisti, ma anche semplici cittadini che non riconoscono in Almirante un simbolo democratico nè democraticamente condiviso dalla maggioranza della città. All'insegna della parola d'ordin,e mutuata dal pensiero di Antonio Gramsci, "La scuola insegna ma non ha scolari", gli antifascisti della città si sono dati appuntamento domani in piazza per un'iniziativa che – dicono – "unirà protesta e riflessione". Dopo un reading durante il quale verranno messi a confronto testi fascisti e antifascisti, che per gli organizzatori vuole essere un "momento in cui ricorderemo (anche e soprattutto a chi lo ha dimenticato) qual è la nostra Storia e quali sono i valori ed i principi della nostra Democrazia scolpiti nella Costituzione della Repubblica italiana nata dalla Resistenza al nazi-fascismo", in piazza ci saranno microfoni aperti per chiuque voglia partecipare alla riflessione collettiva su quella che gli attivisti definiscono una vera e propria "emergenza socio-culturale che deve essere affrontata anche e soprattutto alla luce delle nefaste conseguenze sociali, etiche e culturali, provocate dalla crisi in atto". Un'emergenza particolarmente palese – secondo gli il movimento antifascista cittadino – a Reggio Calabria, "città dalle "strane" combinazioni , dove forze antidemocratiche si aggirano non troppo sommessamente per le stanze di Palazzo San Giorgio, lo specchio dei cittadini; dove richiami ideologici pericolosi tentano di imporsi; dove qualcuno "punisce" un ragazzo che ha la sola "colpa" (per loro, sia chiaro) di amarne un altro dello stesso sesso; dove ogni tentativo di progresso sociale e culturale viene minacciato e distrutto; dove la violenza rischia di divenire il linguaggio della miseria sociale". Sono questi i motivi che hanno spinto il movimento antifascista cittadino a fare quadrato e a mobilitarsi contro l'iniziativa di Fiamma. Un appuntamento, quello di domani mattina a Piazza Orange, che per gli attivisti non è che "il punto di partenza, la "scintilla" dalla quale si accenderà un percorso condiviso attraverso un definito progetto culturale e sociale che auspichiamo trovi sempre maggiore attenzione e consenso. E se è vero che "tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo" – concludono – Noi il nostro passato non abbiamo alcuna intenzione di dimenticarlo, e lo serberemo tenendolo come monito per il futuro".
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doddi ha scritto:http://ildispaccio.it/reggio-calabria/3 ... -in-piazza


Contro Piazza Almirante, il movimento antifascista reggino si da appuntamento domani in piazza


È pressoché infinito l'elenco di sigle che si è dato appuntamento domani alle 9.30 a Piazza Orange per protestare contro la proposta di intitolare lo spazio all'o storico segretario del Msi e mai pentito repubblichino, Giorgio Almirante, portata avanti dalla Fiamma Tricolore e ben vista da tutto il centrodestra cittadino. Uno schiaffo per attivisti e simpatizzanti della sinistra, ex partigiani, sindacalisti, ma anche semplici cittadini che non riconoscono in Almirante un simbolo democratico nè democraticamente condiviso dalla maggioranza della città. All'insegna della parola d'ordin,e mutuata dal pensiero di Antonio Gramsci, "La scuola insegna ma non ha scolari", gli antifascisti della città si sono dati appuntamento domani in piazza per un'iniziativa che – dicono – "unirà protesta e riflessione". Dopo un reading durante il quale verranno messi a confronto testi fascisti e antifascisti, che per gli organizzatori vuole essere un "momento in cui ricorderemo (anche e soprattutto a chi lo ha dimenticato) qual è la nostra Storia e quali sono i valori ed i principi della nostra Democrazia scolpiti nella Costituzione della Repubblica italiana nata dalla Resistenza al nazi-fascismo", in piazza ci saranno microfoni aperti per chiuque voglia partecipare alla riflessione collettiva su quella che gli attivisti definiscono una vera e propria "emergenza socio-culturale che deve essere affrontata anche e soprattutto alla luce delle nefaste conseguenze sociali, etiche e culturali, provocate dalla crisi in atto". Un'emergenza particolarmente palese – secondo gli il movimento antifascista cittadino – a Reggio Calabria, "città dalle "strane" combinazioni , dove forze antidemocratiche si aggirano non troppo sommessamente per le stanze di Palazzo San Giorgio, lo specchio dei cittadini; dove richiami ideologici pericolosi tentano di imporsi; dove qualcuno "punisce" un ragazzo che ha la sola "colpa" (per loro, sia chiaro) di amarne un altro dello stesso sesso; dove ogni tentativo di progresso sociale e culturale viene minacciato e distrutto; dove la violenza rischia di divenire il linguaggio della miseria sociale". Sono questi i motivi che hanno spinto il movimento antifascista cittadino a fare quadrato e a mobilitarsi contro l'iniziativa di Fiamma. Un appuntamento, quello di domani mattina a Piazza Orange, che per gli attivisti non è che "il punto di partenza, la "scintilla" dalla quale si accenderà un percorso condiviso attraverso un definito progetto culturale e sociale che auspichiamo trovi sempre maggiore attenzione e consenso. E se è vero che "tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo" – concludono – Noi il nostro passato non abbiamo alcuna intenzione di dimenticarlo, e lo serberemo tenendolo come monito per il futuro".
Firme raccolte democraticamente. Il resto è noia.
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http://www.strill.it/index.php?option=c ... &Itemid=99

Il potere agisce su molti fronti, uno di questi è l’insospettabile fronte geografico. La disposizione e la descrizione geografica non sono mai frutto del caso, ma sono sempre funzionali alla politica. I nomi dei paesi e delle città generalmente hanno origine o da una caratteristica geografica locale o dal nome del fondatore o del proprietario di un antico fondo. Il nome di un luogo, dunque, è una manifestazione geografica della cultura ovvero un simbolo. In particolare la dimensione spaziale che si esplicita nel ribattesimo del nome dei luoghi ha enorme importanza pratica nell’esercizio del potere per due motivi sostanziali: costituisce una formidabile legittimazione per un regime e tende a dare un certo tipo di versione riguardo la memoria storica di una società. Così i luoghi, da parte irriducibile di mondo, diventano spazi, cioè punti geometrici. Quindi se gli arnesi dello studio geografico sono le tecniche di manipolazione simbolica il potere ne può fare largo uso per rappresentare nel modo più funzionale la superficie terrestre. Geografia e cartografia hanno avuto da sempre anche una funzione politica e ideologica, in questo senso la toponimia, disciplina che studia i nomi dei luoghi, è asservita all’uso e all’abuso dei diversi governi che tendono a infrangere la consueta denominazione popolare a favore di altri benefici. Il potere politico, quindi, scrive la storia anche tramite la toponomastica, intitolare la via più importante di Reggio Calabria a Garibaldi scrive la storia in senso pro Garibaldi, come a voler dire "a noi Garibaldi ci piace", "Garibaldi ha fatto una cosa positiva". Questa è esattamente una legittimazione, uno schierarsi da una certa parte, tramite la funzione del "dare un nome". Leggere una cartina geografica, leggerne i nomi dei luoghi, delle piazze, delle vie, equivale a leggerne la storia. Molti paesi, comuni, quartieri della nostra città e della nostra provincia sono intitolati a Santi della tradizione Cattolica: Santa Caterina, San Brunello, villa San Giuseppe, Villa San Giovanni e potremmo continuare per molto ancora; ciò esprime la forte tradizione religiosa della nostra terra. Non è per meriti o per importanza che si nomina un luogo, anche Adolf Hitler è stato un personaggio molto importante nella storia europea, ma nessuno si permetterebbe mai di intitolargli qualcosa, questo perchè è opinione comune (anche mia) che sia stato un dittatore sanguinario, colpevole di crimini contro l'umanità. Non sarebbe dunque mai (ci mancherebbe altro) socialmente accettata l'idea di Viale Hitler o Piazza Adolf Hitler. Chiaro è l'esempio di un piccolo paesino della Lucania: originariamente portava il nome di Salvia (per via dell'abbondanza di questa pianta nei suoi territori), successivamente all'aggressione subita dal re Umberto I per mano di Giovanni Passannante (nato a Salvia), il paese cambiò nome in Savoia di Lucania, ciò per espiare la colpa di aver dato i natali a all'aggressore del re.Voler intitolare piazza Orange, a Giorgio Almirante è dunque una questione ideologica, non lo si vuol fare solo perchè è un personaggio importante della politica italiana, parlare dei suoi meriti è solo uno specchietto per le allodole, un palliativo, trattasi altresì di marcare il territorio, riuscite ad immaginare un Italo Falcomatà che pensa a Viale Almirante?

Giorgio Almirante è stato sicuramente una personalità importante nel panorama politico italiano, ma quale? quella politica italiana asservita alle idee razziste, quella politica fascista che ha fatto calare il buio nell'Italia intera e di cui ancora paghiamo le conseguenze. La bonifica di certi personaggi e di certe idee che si perpetua ormai da anni dovrebbe preoccupare chi vuole vivere in uno stato libero, bisogna essere sempre vigili e attenti di fronte al revisionismo storico. Giorgio Almirante fu segretario di redazione de "La difesa della razza", fu colui che dichiarò di voler votare favorevolmente alla richiesta di ricostituzione del Partito Fascista, a mio avviso poco contano le lacrime per Berlinguer. Il goffo tentativo di nascondere tutto ciò dietro un dito ritengo sia deplorevole, ma nello stesso momento preoccupante
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