Motociclista ha scritto:E una magra consolazione il non averlo votato...peccato però che paghiamo tutti i loro danni..._naka ha scritto:questo vi meritate tutti voi che votate questa gentaglia che ci ha portato al dissesto...orgoglioso di non far parte di quel 70 % che ha votato scopelliti....sono schifato !
ricordi cosa ti ho scritto qualche post fa a proposito di scapagnini già medico del berlusca e responsabile del dissesto del comune di catania, salvato dal regalo del Berlusca attarverso i fondi fas?
Ecco qui, tra un annetto tutto a posto e saranno ancora in circolazione
Dal corrsera
Catania
Buco di bilancio al Comune Condanna a 2 anni e 9 mesi per l' ex sindaco Scapagnini
CATANIA - I bilanci comunali vennero taroccati evitando il dissesto finanziario. Il buco nei conti fu coperto sulla carta e poi ripianato solo grazie al generoso intervento del governo Berlusconi che staccò un assegno da 140 milioni. Dopo anni arriva una parola di verità sulla stagione in cui Catania è stata a un passo dalla bancarotta con strade al buio, servizi tagliati e creditori davanti al municipio. Ieri il giudice monocratico Alfredo Cavallaro ha condannato per falso ideologico aggravato e continuato l' ex sindaco e medico del premier Umberto Scapagnini, oggi parlamentare pdl. E con lui i tecnici e le due giunte che partorirono gli artifici contabili per occultare, nei bilanci 2004 e 2005, un buco rispettivamente di 40 e 42 milioni. L' ex sindaco e i suoi assessori sono stati condannati a 2 anni e 9 mesi. Leggero sconto di pena per gli assessori della seconda giunta Scapagnini tra i quali l' ex senatore finiano Nino Strano e l' ex deputato udc Filippo Drago. Per tutti interdizione dai pubblici uffici per il periodo della pena. Condanne più severe di quelle che avevano chiesto i pm Giuseppe Gennaro ed Andrea Ursino. Ma non è tutto. Gli ex amministratori dovranno risarcire anche le parti civili e tra queste lo stesso Comune di Catania e l' associazione CittàInsieme da sempre in prima linea nel denunciare il malaffare. L' esito del processo non era scontato anche perché nell' udienza preliminare era caduta l' accusa di abuso d' ufficio. A suo tempo, dopo le denunce dell' opposizione, la grave situazione finanziaria di Catania fu accertata anche dalla Corte dei conti. Per coprire il buco di bilancio la giunta Scapagnini inserì all' attivo i proventi della vendita di beni non alienabili. Il crack era ormai palese e doveva essere solo ufficializzato. Ma arrivò il regalo da Roma a ripianare tutto. Alfio Sciacca RIPRODUZIONE RISERVATA
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