guerriglia urbana a roma...

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pellarorc
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Minzolini ha già confezionato uin paio di foto di manifestanti in vestiti di nero con le facce di Fini, Bersani e sopratutto Vendola!

i black block........

la statuetta della madonna buttata a terra....no quello no, mi ha dato fastidio sono sincero. Non sono per la chiesa, ma la statuetta della madonnina....no, quello no!mai!!
Mariotta
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Falko ha scritto:Immagino, in buona fede, che la prima responsabilità di tutto ciò sia stata del Questore e a ruota del Prefetto di Roma, sarebbe bastato (10 anni di manifestazioni insegnano, in un paese normale) controllare gli zainetti di ognuno dei manifestanti, magari da FdO preposte nei vari punti di aggregazione(stazione, bus, etc.), erano 400.000? penso bastassero 5000 agenti, un centinaio di persone in mezz'ora si riescono a controllare, è semplice trovare un casco nero dentro uno zainetto e con esso materiale da guerriglia.
Secondariamente: conoscendo il percorso, un divieto di sosta e la rimozione dei cassonetti non era una cosa normalissima da prevedere?

Resto veramente basito, va bene trovare l'imbecille con un estintore preso da qualche parte che distrugge una vetrina, ma riuscire a distruggere un'autovettura o incendiare un cassonetto è segno di pressapochismo nella gestione dell'emergenza, e non è capitato in una città qualunque, ma a ROma, dove c'è una manifestazione alla settimana come minimo.

Non ci casco nella trapola del:"non si pensava accadesse".... l'ignoranza non scusa e sopratutto un cittadino comune se sbaglia paga, quindi non può giustificarsi "non pensando che possa accadere" un fatto.

Quindi Questore e Prefetto subito a casa per incompetenza.

ps. non diamo responsabilità a chi non ne ha.... questi sono dei centri sociali e non dategli altre etichettature che non siano le loro

maroni ieri aveva dichiarato "Siamo pronti"...
Il dolore ci rimette in mezzo alle cose in modo nuovo.
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cozzina1
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se la polizia fosse intervenuta in maniera ferma si sarebbe detto...polizia fascista....
si doveva blindare completamente Roma...chiedere i documenti e schedare tutti....?
ps...sentito adesso un giornalista bloccato da uno dei delinquenti...era italianissimo e romano...
non cerchiamo capri espiatori...i poliziotti hanno fatto il loro dovere...se avessero reagito in maniera forte magari sarebbe chiesto per loro l'arresto...e magari sarebbero stati anche condannati... :salut
gli arrestati (mi pare solo 17)saranno liberati subito?
l'assalto alla camionetta dei carabinieri è di una ferocia inaudita...
L'ignoranza è meno dannosa del confuso sapere.
Cesare Beccaria
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cozzina1
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http://tv.repubblica.it/dossier/indigna ... pagefrom=1

questo è il video con l'assalto al blindato dei carabinieri...
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Cesare Beccaria
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ERIK LARSSON ©
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Vi vedo onestamente preoccupati per questi indignados. Io oggi ho saltato il dolce per la preoccupazione.

Se posso, vorrei, comunicare al forum il mio stato di leggero, ma non troppo menefottismo, per lo stato attuale. Insomma che i giovani si trovino spalle riposate, che il governo proceda per altri 1000 anni (se necessario clonando Silvio Berlusconi o facendo una legge ad hoc per la successione da padre in figlio, come per le monarchie assolute di un tempo) io me ne fotto altissimamente.
Immagine


http://www.youtube.com/watch?v=0hUrcGCQV1g" onclick="window.open(this.href);return false;
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Falko
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Immagino che gli indignados c'entrino poco, sono più preoccupato per gli omini della lego vestiti di nero che sfasciano tutto
Se il destino mi è avverso, peggio per lui!!!

http://www.youtube.com/watch?v=06hr11IO" onclick="window.open(this.href);return false; ... dded#at=13

"La mia rielezione sarebbe al limite del ridicolo" Giorgio Napolitano 14/4/2013
Paolo_Padano
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nel 77 quando ero miliare a roma ho visto gasparri, la russa, fini e allemanno che facevano casino all'università ed oggi fanno i moralisti, fermo restando che il centinaio che oggi hanno distrutto roma sono gli stessi che negli anni 70 si infiltravano nelle mnanifestazioni della sinistra si mormorava che fosse lo stesso regime democristiano a finanziarli
Lillu Fotti: "aundi ioca Spread cu cattu si mu rununu a paremetru zeru"
Lillu Foti: "non bogghiu 'nchinari poi mi rinnu chi vonnnu a squatra mi 'ndi sarbamu"
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sentite bene cosa diceva Cossiga...

http://www.youtube.com/watch?v=Q7WvLwmg ... r_embedded

Non vorrei che silvio si fosse ispirato...
rorschach
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Falko ha scritto:Se non appena toccano un violento vengono processati... cambiare le regole
Ma chi le deve cambiare le regole, l'opposizione? Secondo te perché non le cambiano mai queste regole? :roll:
reggino
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Come previsto
Primo. Cinquecento (o forse meno) teppisti organizzati hanno distrutto la gigantesca e pacifica manifestazione degli Indignati e messo in ginocchio un intero movimento. Il corteo di duecentomila giovani e meno giovani giunti a Roma da tutta Italia e da tutta Europa è stato minato, disarticolato e infine disperso da bande di incappucciati che per cinque ore, praticamente indisturbati hanno tenuto in ostaggio una città, bruciato auto, distrutto banche, saccheggiato negozi, incendiato un blindato dei carabinieri mettendo alle corde forze di polizia numericamente superiori.

Chi sono questi professionisti della guerriglia? Da dove vengono? Chi li guida? Chi li paga? Il ministro Maroni parla di “violenza inaccettabile” ma è mai possibile che malgrado i ripetuti allarmi dell’ intelligence, l’orda abbia potuto agire indisturbata?

Secondo. Non era difficile prevedere che un’enorme concentrazione di popolo in cui confluivano decine di sigle sindacali e movimentiste, priva di un qualsiasi servizio d’ordine, abbandonata a un’improvvisata autogestione diventasse l’habitat ideale della guerriglia annunciata.

Abbiamo visto i manifestanti arrivare allo scontro fisico con i violenti, e perfino bloccarli e consegnarli alle forze dell’ordine. Ma, e lo diciamo agli organizzatori, bisognava pensarci prima. Non vorremmo davvero che la logica dei “compagni che sbagliano” abbia reso ciechi e sordi quanti avrebbero potuto impedire o comunque denunciare l’infiltrazione nel corteo dei manipoli teppisti. I quali hanno inferto al movimento un danno incalcolabile proprio mentre in altre 82 capitali la protesta si dispiegava forte e pacifica.

Terzo. Il governatore Draghi, bersaglio simbolo della protesta, ha usato parole sagge accogliendo le ragioni del 99 per cento costretto a pagare il conto dell’1 per cento, presentato dalla grande finanza mondiale. Ma nessuno poteva pensare che un altro 1 per cento, questa volta armato di spranghe avrebbe potuto fare qualcosa di peggio alla generazione degli indignati.

Il Fatto Quotidiano, 16 ottobre 2011
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reggino
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Blog | di Luca Telese
16 ottobre 2011


Commenta (91) Più informazioni su: 15 ottobre, black bloc, indignati, manifestazione, roma, scontriLa ribellione dei pacifici contro i black bloc
Tutto succede in un attimo: “Toglietevi i cappucci!”. “Vigliacchi!”. “Fascisti!”. “Siete poliziotti travestiti!”. “Siete servi del potere!”. E i manifestanti del corteo – incredibilmente, vista la sproporzione di armamento – a mani nude attaccano i black bloc. Ne riescono a prendere uno rimasto isolato, gli strappano il passamontagna. L’adrenalina va a mille. Sono quindici minuti di guerra e follia, all’incrocio fra via Labicana e via Merulana, nel cuore del corteo, nel cuore della Roma monumentale. Tutto succede quando gli incappucciati corrono a soccorrere il loro compagno. Una falange inizia a tirare petardi ad altezza d’uomo contro i manifestanti, e sampietrini divelti, e bottiglie. Una pioggia di pietra e metallo, contro il corteo finché non arriva la polizia.

Fino a quel momento, gli unici che avevano provato a reggere l’urto dei guerriglieri metropolitani erano stati quelli del servizio d’ordine dei Cobas, i più organizzati. Ne avevamo viste tante, in questi anni, nelle piazze: ma i Cobas soccorsi dai celerini, mai.

Quindici minuti di terrore: uno spezzone di ragazzi in tuta nera in assetto da guerra assalta la Banca popolare del Lazio. Prima arriva lo spezzone di corteo, con i ragazzi – molti giovanissimi e qualche vecchio e cattivo maestro tra di loro – inquadrati in fila orizzontale, con le braccia inanellate uno all’altro circonda l’obiettivo. Poi una squadra di incappucciati con le mazze di legno e metallo rompe i vetri anti-proiettile, e si mette a divellere i pali della segnaletica stradale per usarli come arieti. Un secondo gruppo arriva con i martelli d’acciaio e si mette a battere nelle crepe mentre i primi arretrano. Mentre due anelli di sicurezza bloccano telecamere e fotografi per impedire di filmare, agitando mazze e bastoni, arriva la terza carica, quella che appicca il fuoco.

E’ già accaduto per tutto il pomeriggio, dall’inizio del corteo, in via Cavour, ogni volta che sui marciapiedi viene individuata una banca o un sito militare. In via Cavour una donna ha inseguito un manifestante che stava mettendo una bomba carta prendendolo a schiaffi, altri incappucciati corrono in suo soccorso. Dal corteo partono le prime grida: “Giù le maschere!”. A un altro anziano, sempre a via Cavour, è andata ancora peggio: lo hanno preso a bottigliate, adesso è ancora in ospedale.

Le scaramucce si sono ripetute più volte, lungo il tragitto, fino a quel momento. Ma lì, in via Labicana, dopo i Fori Imperiali, la situazione precipita definitivamente perché i guerriglieri si ritrovano imbottigliati. Non fra due ali di poliziotti, ma tra due spezzoni di corteo non violento, che dimostra di non tollerarli più, che si sposta sui marciapiedi per lasciare al centro della strada i violenti, isolati e identificabili. Ma è un equilibrio impossibile, black bloc a centinaia e famiglie con bambini e anziani nella stessa strada.

In via Labicana la situazione precipita, perché ci sono tre caserme di fila, con la targa del ministero della Difesa sulla porta, metodicamente assaltate, una dopo l’altra. Gli screzi con i Cobas e con i manifestanti si moltiplicano. Le fiamme continuano ad alzarsi con tre auto incendiate (le prime in via Cavour, all’inizio del corteo) una dopo l’altra e con le tre caserme che bruciano.

Quello che i black bloc non avevano previsto è la tenaglia che si crea davanti alla banca e la reazione dei manifestanti pacifici che arrivando con la forza d’impatto di una fiumana umana li pressa e li costringe a guardarsi le spalle. I guerriglieri provano a dissuadere i manifestanti: “Fatevi i cazzi vostri!”. E poi: “Non capite un cazzo! Lasciateci lavorare!”. Non basta, non riesce. Arrivano bordate di fischi, insulti: “Andate via!”. “Non vi vogliamo!”. “Servi!”. In via Labicana si arriva quasi allo scontro fisico quando uno dei manifestanti pacifici si mette a urlare “fascisti” a quelli in nero.

I black bloc sono un parassita che si insinua nel corteo, una pallina di mercurio dentro la colonnina di vetro di un termometro. Ma se le vie di fuga si chiudono, il contenitore del mercurio si rompe, i guerriglieri tornano a unirsi. Gli autonomi mascherati – in pochi istanti – devono fermare tutto il corteo che preme alle loro spalle per proteggersi e mimetizzarsi. Ribaltano due auto per sbarrare i marciapiedi e in mezzo alla strada incendiano cinque cassonetti.

I ragazzi del corteo arretrano. E’ a questo punto che arriva un plotone di agenti anti-sommossa. Non sono tanti, e il contrattacco rabbioso dei black bloc li costringe a trincerarsi in una traversa laterale di via Labicana, via Tasso. Il teatro di battaglia arretra fino all’angolo tra viale Manzoni e via Labicana. Tutto è avvolto nel fumo, i guerriglieri dominano incontrastati per dieci minuti, poi arrivano tre camionette dei carabinieri da viale Manzoni.

A questo punto, per loro, l’unica via di fuga è piazza San Giovanni. Il Corteo nonviolento è spezzato definitivamente. La manifestazione è finita, almeno lì. Decine di migliaia di persone cercano di salvare il corteo spostandosi verso piazzale Ostiense. Ma ormai la giornata sarà ricordata solo per la violenza.

Il Fatto Quotidiano, 16 ottobre 2011
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pellarorc
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sputi e insulti a pannella.

http://tv.repubblica.it/dossier/indigna ... 8369?video

seconod me hanno fatto bene....ognuno ha detto una verità
Un uomo che ha fatto mille battaglie ma anche uno che nn ha mai lavorato nella sua vita e vive di politica da sempre.

che schifo!Pannella pà casa..
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pellarorc
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sul sito della polizia gli agenti si lamentano e qualcuno dice di non capire perchè contro i black block non sono intervenuti subito e non li hanno caricati.
reggino
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pellarorc ha scritto:sputi e insulti a pannella.

http://tv.repubblica.it/dossier/indigna ... 8369?video

seconod me hanno fatto bene....ognuno ha detto una verità
Un uomo che ha fatto mille battaglie ma anche uno che nn ha mai lavorato nella sua vita e vive di politica da sempre.

che schifo!Pannella pà casa..
Non è modo di confrontarsi quello,è da persona incivili trattare in quel modo una persona, perlopiù anziana,che a prescindere da come si è comportato in questi ultimi giorni,è degno di rispetto per le battaglie di civiltà e legalità che ha fatto in passato e che sta facendo ancora adesso.
Io mi asserei avvicinato con garbo ed educazione,e gli avrei chiesto delucidazioni in merito alle scelte politiche che hanno adottato lui e il suo partito in questi ultimi giorni,mai e dico mai avrei assunto un atteggiamento così infame e irrispettoso nei suoi confronti.
Una conto è la critica,la contestazione,un conto è la maleducazione,di cui si sono resi protagonisti quei quattro muccuseddhi e decelebrati.
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_naka ha scritto: chi ti dice che gli infiltrati fossero stranieri ??? cmq l'ordine pubblico chi lo deve garantire se non le f.d.o ?? detto questo li posso pure assolvere x ieri xkè la situazione gli è sfuggita di mano(come sempre, ma se vado in trasferta mi perquisiscono pure nelle mutande) ma quello che dico io è che la violenza si può prevenire o quanto meno si può cercare di subire meno danni possibili....non condivido per niente il percorso dellla manifestazione e si poteva stare + attenti ..... qualcuno ha delle colpe ..lo chiedo a te , chi è il responsabile ??

Mi chiedi chi è il responsabile? Qualcuno ha delle colpe...e mi chiedi chi è il responsabile?

Cioè, io veramente mi faccio 20 km e chiedo asilo alla Svizzera. Cioè Santo Iddio, il macello chi l'ha creato? Perchè occorre prevenire il macello? Negli altri paesi? Negli altri 82 Paesi? Non mi sembra che ci siano stati 82 macelli....

In Italia siamo bravi a fare il processo del moscerino nell'occhio quando si ha la trave nel culo...I responsabili sono quelli lì che devastano tutto. E c'erano infiltrati.

la violenza non la puoi prevenire a meno che non ti riferisci all'educazione civica delle scuole elementari....
...a prescindere, sempre!!!
http://www.youtube.com/watch?v=LTqLCS4U2D4
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Blog | di Fabio Marcelli
16 ottobre 2011


Commenta (0) Più informazioni su: 15 ottobre, indignati, manifestazione, rivoluzione, scontriMai più senza servizio d’ordine
La manifestazione di ieri a Roma è stata impressionante per la partecipazione che ha saputo esprimere. Sicuramente la più grande fra quelle svoltesi in tutto il mondo. Espressione di un movimento vasto e articolato che stride singolarmente con l’afasia e l’incapacità delle forze politiche che dovrebbero rappresentarlo.

I gravi incidenti che si sono registrati ledono indubbiamente l’immagine di questo movimento. Non penso sia ammissibile alcun atteggiamento di accondiscendenza o la ricerca di scusanti sul piano sociologico. I gruppi organizzati che sono arrivati a Roma con l’obiettivo di cercare lo scontro ad ogni costo sono nemici del movimento e come tali vanno trattati. C’è chi, nell’ottica degna piuttosto di teppisti da stadio che di movimenti antagonisti, continua ad identificare le forze dell’ordine come il proprio obiettivo, ovvero si dedica alla devastazione e al saccheggio. Costoro vanno rieducati con tutti i mezzi necessari. La loro azione giova alle forze della conservazione e della reazione e va smascherata in quanto tale.

Tutti coloro che erano presenti in piazza ne erano del resto ben consapevoli, come dimostrato dalle reazioni di sacrosanta indignazione anche nei confronti delle azioni dei teppisti.

Critiche e riserve vanno formulate anche nei confronti della strategia prescelta dalla questura, la quale anziché prevenire le azioni dei gruppi violenti, ha attaccato alla fine della manifestazione indiscriminatamente le persone presenti in piazza San Giovanni, determinando una risposta di massa e quindi aiutando in ultima analisi i teppisti a conseguire il loro obiettivo di dar vita a una sorta di rivolta, degna solo delle masturbazioni mentali di qualche attempato e frustrato ex-settantasettino oramai in pensione.

Vanno peraltro respinte le accuse di “buonismo” formulate dal postfascista Alemanno. Al contrario, sono stati proprio gli attacchi indiscriminati nella logica di Alemanno ad aiutare i gruppetti violenti a conseguire il loro obiettivo politico impedendo una conclusione normale della manifestazione.

Non so se sia stato un elemento del tutto casuale. Certo è che, nella storia delle polizie di ogni luogo e di ogni tempo, assume preciso rilievo la figura dell’”agente provocatore” e che sperare che gli attuali gestori dell’ordine pubblico in Italia si siano definitivamente sbarazzati di questo retaggio potrebbe essere eccessivamente ottimistico. Chissà se qualcuno non abbia voluto in realtà raccogliere i suggerimenti del vecchio Cossiga…

.

Ad ogni modo, il movimento che ha manifestato ieri, in tutte le sue molteplici e variegate componenti organizzate, dai No Tav alla Fiom, dai Cobas agli occupanti del Teatro Valle, da quelli del Cinema Palazzo ai Movimenti per l’acqua, ecc., deve assumersi, anche sul piano organizzativo, le proprie responsabilità, impedendo per il futuro il ripetersi di episodi analoghi.

La rivoluzione è una cosa seria. Essa richiede fra l’altro la neutralizzazione e rottura dell’apparato statale, livelli elevati di auto-organizzazione del movimento di massa, chiarezza di obiettivi di fondo e, last but not least, l’esistenza di un partito rivoluzionario. La rivoluzione democratica che oggi è necessaria e urgente, in Italia come nel resto del mondo e in particolare nell’Occidente capitalistico, dovrà e potrà svolgersi in modo fondamentalmente nonviolento, anche perché sarà l’espressione degli interessi e delle aspirazioni del 99% della società contro il residuo 1% di sfruttatori. E’ bene ricordare che di quel 99% fanno parte sicuramente anche coloro che lavorano nelle forze dell’ordine, nonché, con ogni probabilità, i cittadini che sono rimasti vittime delle inutili devastazioni.

Rivoluzione non equivale certo a promuovere il caos e la lotta di tutti contro tutti, nell’ottica della disgregazione della società perseguita proprio dalle dinamiche del capitalismo selvaggio di Marchionne e dei signori di Wall Street; significa al contrario ipotizzare un ordine superiore, nel quale si possa finalmente affermare l’interesse pubblico contro i privilegi e i poteri incontrollabili di pochi settori, come la finanza. I teppistelli in azione ieri a Roma non hanno ovviamente nulla in comune con tutto ciò, sono solo l’espressione, oltre che di un indubbio disagio sociale che deve trovare però sbocchi ben più contundenti e costruttivi, di una subcultura violenta e marginale, e vanno messi in condizione di non nuocere più a se stessi e agli altri.
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Paolo_Padano ha scritto:nel 77 quando ero miliare a roma ho visto gasparri, la russa, fini e allemanno che facevano casino all'università ed oggi fanno i moralisti, fermo restando che il centinaio che oggi hanno distrutto roma sono gli stessi che negli anni 70 si infiltravano nelle mnanifestazioni della sinistra si mormorava che fosse lo stesso regime democristiano a finanziarli
passaru 40 anni..come fanno ad essere gli stessi?
quindi mi stai dicendo che questi delinquenti sono infiltrati democristiani? li ha mandati Berlusconi o sono fascisti?
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Località: BOIA CHI MOLLA...!!!

La polizia avrebbe dovuto spaccarli senza pietà sti schifosi senza @@...

perchè non vanno a viso scoperto visto che si sentono invincibili, maledetti!

vorrei sapere un pò chi è che li ha istigati... :roll:

Io proverei ad indovinare? :scratch

:evil:
Amaranto Alé
non tifo per gli squadroni ma tifo te
Amaranto è una passione non è un color
la maglia che porti addosso è un'ossession...

Ciao Filippo...

U Catania na teni...!!!
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