Adelante con juicio
Inviato: 14/10/2011, 0:00
http://www.strill.it/index.php?option=c ... &id=110065
Arena ribalta il tavolo: "Mi prendo carico di responsabilità, ma dipendenti, dirigenti e professionisti facciano la loro parte fino in fondo"
Giovedì 13 Ottobre 2011 17:35
di Giusva Branca –(foto di Marco Costantino) “Gli stipendi ai dipendenti hanno un senso solo se prodotti, i dipendenti pubblici
devono avere la certezza di prendere lo stipendio ma devono produrre”. Il Sindaco Demetrio Arena non ha più dubbi: si deve andare avanti, superare questo momento di crisi che investe non solo Reggio Calabria ma molti comuni italiani e il primo passo da fare è “colpire” chi non lavora per il bene collettivo.
Arena rovescia il tavolo dell’approccio con la cosa pubblica, la sostenibilità stessa della pubblica Amministrazione: “Col federalismo” – arringa Arena – “ci attende una stagione di vere e proprie rivoluzioni culturali, non possiamo ancorarci al passato o piangerci addosso, i dipendenti pubblici devono avere la certezza di prendere lo stipendio ma devono produrre”.
Il concetto è serio e pesante, Arena lo sa bene e approfitta del silenzio sceso in sala per scandire bene parole e concetti: “Ci va benissimo il sistema premiale” – dice ancora Arena - “però i soldi si daranno solo se si è operato per raggiungere l’obiettivo. Presto” – continua Arena – “ai tavoli di trattativa i rappresentanti delle aziende porranno il problema della distorsione di trattamento tra i dipendenti delle aziende stesse (sofferenti per la difficoltà dei trasferimenti dal Comune alle aziende) e i dipendenti comunali che dovrebbero, invece, concorrere alla risoluzione dei problemi”.
Arena non nasconde difficoltà né momento della città: “L’amministrazione comunale sta soffrendo” – dice Arena – “e il primo passo per uscirne è rendere efficiente l’apparato burocratico. Prima di procedere a tagli su settori delicati quali il sociale, cosa che sarà l’extrema ratio” – specifica Arena – “dobbiamo far di tutto per recuperare risorse aggredendo l’evasione fiscale e l’abusivismo urbano”. Il primo cittadino non vuole essere il “capro espiatorio” e nel ribadire che “farà di tutto per tirar su la sua città” dice: “Il destino della comunità non dipende né dal sindaco ne dall’assessore ma da tutti; ad esempio” – prosegue Arena – “dobbiamo chiedere scusa alla città per i problemi causati dal settore Urbanistica, un settore strategico per il nostro territorio ma che purtroppo è stato un ufficio che ha reso poco, non ha dato un servizio adeguato alla comunità. A giorni, però” – spiega il Sindaco – “risolveremo il problema organizzativo di questo settore iniziando a nominare un dirigente che, supportato da uno staff competente, aiuterà i dipendenti allo smaltimento delle pratiche del Condono edilizio. Un ringraziamento lo devo fare alla società Recasi” – prosegue il primo Cittadino – “che, nonostante le difficoltà, ha messo a disposizione dell’Amministrazione comunale i suoi professionisti per aiutarci. Non ho avuto il tempo di andar a stringere le mano ai dipendenti comunali perché in questi mesi sono stato impegnato con le numerose emergenze che hanno investito la nostra città” – rivela Arena – “ma lo farò presto perché sono convinto che debbano sentire da un lato la fiducia del vertice ma anche il peso della responsabilità derivante dal ruolo pubblico”.
Alla domanda se con questo stato di cose, con questo organico, numerico e qualitativo, l'Amministrazione potrà riuscire nella "rivoluzione culturale" e, in concreto, nel porre in essere le strategie operative messe in campo Arena risponde: "Non posso pormo adesso questo problema. Non possiamo fallire, ne andrebbe di mezzo la sorte della città, già schiacciata da un peso pregresso notevole e che deve cercare una marcia in più, uno spunto, per ripartire, quello spunto al quale sono chiamate tutte le categorie, nessuno escluso; io " - chiarisce Arena - "posso metterci 20 ore al giorno di lavoro e la mia faccia, ma da questa storia se ne esce solo tutti assieme".
L’ultima stoccata investe il senso di responsabilità collettivo e dopo aver bacchettato gli operatori dell’Amministrazione tocca a cittadini e professionisti: “Da oggi in poi, combatteremo con tutte le nostre forze e i nostri mezzi chi ha rovinato Reggio” – scandisce Arena – “ e nell’’abusivismo territoriale un ruolo importante lo hanno fatto i tecnici. Loro” – prosegue Arena – “saranno i primi ad essere coinvolti in questo percorso di rinascita e legalità ma coinvolgeremo la comunità perché da soli non si va da nessuna parte e in questo senso chiedo maggiore senso di responsabilità ai professionisti affinchè si sforzino di presentare pratiche idonee e non cercare a tutti costi escamotage per l’approvazione”.
Arena ribalta il tavolo: "Mi prendo carico di responsabilità, ma dipendenti, dirigenti e professionisti facciano la loro parte fino in fondo"
Giovedì 13 Ottobre 2011 17:35
di Giusva Branca –(foto di Marco Costantino) “Gli stipendi ai dipendenti hanno un senso solo se prodotti, i dipendenti pubblici
devono avere la certezza di prendere lo stipendio ma devono produrre”. Il Sindaco Demetrio Arena non ha più dubbi: si deve andare avanti, superare questo momento di crisi che investe non solo Reggio Calabria ma molti comuni italiani e il primo passo da fare è “colpire” chi non lavora per il bene collettivo.
Arena rovescia il tavolo dell’approccio con la cosa pubblica, la sostenibilità stessa della pubblica Amministrazione: “Col federalismo” – arringa Arena – “ci attende una stagione di vere e proprie rivoluzioni culturali, non possiamo ancorarci al passato o piangerci addosso, i dipendenti pubblici devono avere la certezza di prendere lo stipendio ma devono produrre”.
Il concetto è serio e pesante, Arena lo sa bene e approfitta del silenzio sceso in sala per scandire bene parole e concetti: “Ci va benissimo il sistema premiale” – dice ancora Arena - “però i soldi si daranno solo se si è operato per raggiungere l’obiettivo. Presto” – continua Arena – “ai tavoli di trattativa i rappresentanti delle aziende porranno il problema della distorsione di trattamento tra i dipendenti delle aziende stesse (sofferenti per la difficoltà dei trasferimenti dal Comune alle aziende) e i dipendenti comunali che dovrebbero, invece, concorrere alla risoluzione dei problemi”.
Arena non nasconde difficoltà né momento della città: “L’amministrazione comunale sta soffrendo” – dice Arena – “e il primo passo per uscirne è rendere efficiente l’apparato burocratico. Prima di procedere a tagli su settori delicati quali il sociale, cosa che sarà l’extrema ratio” – specifica Arena – “dobbiamo far di tutto per recuperare risorse aggredendo l’evasione fiscale e l’abusivismo urbano”. Il primo cittadino non vuole essere il “capro espiatorio” e nel ribadire che “farà di tutto per tirar su la sua città” dice: “Il destino della comunità non dipende né dal sindaco ne dall’assessore ma da tutti; ad esempio” – prosegue Arena – “dobbiamo chiedere scusa alla città per i problemi causati dal settore Urbanistica, un settore strategico per il nostro territorio ma che purtroppo è stato un ufficio che ha reso poco, non ha dato un servizio adeguato alla comunità. A giorni, però” – spiega il Sindaco – “risolveremo il problema organizzativo di questo settore iniziando a nominare un dirigente che, supportato da uno staff competente, aiuterà i dipendenti allo smaltimento delle pratiche del Condono edilizio. Un ringraziamento lo devo fare alla società Recasi” – prosegue il primo Cittadino – “che, nonostante le difficoltà, ha messo a disposizione dell’Amministrazione comunale i suoi professionisti per aiutarci. Non ho avuto il tempo di andar a stringere le mano ai dipendenti comunali perché in questi mesi sono stato impegnato con le numerose emergenze che hanno investito la nostra città” – rivela Arena – “ma lo farò presto perché sono convinto che debbano sentire da un lato la fiducia del vertice ma anche il peso della responsabilità derivante dal ruolo pubblico”.
Alla domanda se con questo stato di cose, con questo organico, numerico e qualitativo, l'Amministrazione potrà riuscire nella "rivoluzione culturale" e, in concreto, nel porre in essere le strategie operative messe in campo Arena risponde: "Non posso pormo adesso questo problema. Non possiamo fallire, ne andrebbe di mezzo la sorte della città, già schiacciata da un peso pregresso notevole e che deve cercare una marcia in più, uno spunto, per ripartire, quello spunto al quale sono chiamate tutte le categorie, nessuno escluso; io " - chiarisce Arena - "posso metterci 20 ore al giorno di lavoro e la mia faccia, ma da questa storia se ne esce solo tutti assieme".
L’ultima stoccata investe il senso di responsabilità collettivo e dopo aver bacchettato gli operatori dell’Amministrazione tocca a cittadini e professionisti: “Da oggi in poi, combatteremo con tutte le nostre forze e i nostri mezzi chi ha rovinato Reggio” – scandisce Arena – “ e nell’’abusivismo territoriale un ruolo importante lo hanno fatto i tecnici. Loro” – prosegue Arena – “saranno i primi ad essere coinvolti in questo percorso di rinascita e legalità ma coinvolgeremo la comunità perché da soli non si va da nessuna parte e in questo senso chiedo maggiore senso di responsabilità ai professionisti affinchè si sforzino di presentare pratiche idonee e non cercare a tutti costi escamotage per l’approvazione”.