pd nel caos

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reggino
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Renzi come amministratore non mi è affatto piaciuto,infatti non vede l'ora di abbandonare la propria città-certo che non verrà rieletto-e di partecipare alle primarie del csx nella sparanza di riuscire a battere sia Bersani che Vendola(cosa tutt'altro che probabile).
Secondo me è il nuovo Calearo,tempo pochi mesi,farà la sua stessa fine.
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UnVeroTifoso
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reggino ha scritto:Renzi come amministratore non mi è affatto piaciuto,infatti non vede l'ora di abbandonare la propria città-certo che non verrà rieletto-e di partecipare alle primarie del csx nella sparanza di riuscire a battere sia Bersani che Vendola(cosa tutt'altro che probabile).
Secondo me è il nuovo Calearo,tempo pochi mesi,farà la sua stessa fine.
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"Nani su iddi e vvonnu a tutti nani;
Nci vannu terra terra, peri e mmani;
E pa malignità brutta e superba,
Ccà non crisci chi erba, erba, erba"
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reggino
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UnVeroTifoso ha scritto:
reggino ha scritto:Renzi come amministratore non mi è affatto piaciuto,infatti non vede l'ora di abbandonare la propria città-certo che non verrà rieletto-e di partecipare alle primarie del csx nella sparanza di riuscire a battere sia Bersani che Vendola(cosa tutt'altro che probabile).
Secondo me è il nuovo Calearo,tempo pochi mesi,farà la sua stessa fine.
Molto meglio il duo Civati - Serracchiani! :thumleft
non c'è paragone,ma anche Orfini e Marino non sono male.
Io sono convinto che se il secondo fosse stato il candidato del csx per la la presidenza della Regione Lazio,avrebbe stravinto contro quella tamarra della Polverini.
Io sono per valorizzare questi giovani,non chi ragiona come vecchi democristiani nonostante la sua giovane età,come il baby inciucione Renzi.
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doddi
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http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AaBFf5FE


Matteo Renzi: «Bene la lettera della Bce il Pd deve essere coerente»

Stretta sulle pensioni con l'estensione del metodo contributivo per tutti. Mettere la patrimoniale solo dopo aver tagliato la spesa pubblica. Liberalizzare le professioni, abolire il valore legale del titolo di studio. Anche queste idee faranno parte del "Big bang" di Matteo Renzi, l'iniziativa che partirà da venerdì a Firenze alla stazione Leopolda. Un presidio pre-primarie, ma lui nega.

Il Pd per il dopo-Berlusconi candida Monti: secondo lei è in grado di sostenere un Governo che ha al primo punto la riforma delle pensioni?
Il Governo è alla frutta ma i problemi del centro-sinistra non sono più rinviabili. C'è un ciclo che si chiude e l'antiberlusconismo non basta più, servono idee. Per quel che vale preferisco le elezioni però non vorrei che questa discussione coprisse il tema essenziale: quali idee ha il Pd. La nostra iniziativa serve a questo.

Non mi ha risposto, concorda con le riforme che chiede l'Europa? E il Pd è in grado di sostenerle?
Mi ritrovo nella lettera della Bce. E non condivido l'atteggiamento prevalente del Pd che invoca l'Europa quando conviene e ne prende le distanze se propone riforme scomode. Dobbiamo essere coerenti: sulle pensioni è stato un errore del Governo Prodi abolire lo scalone-Maroni. Ora ci ritroviamo al punto di partenza. Sono per estendere a tutti il contributivo: non è pensabile che a fronte di un allungamento della aspettativa di vita non si faccia nulla.

Nel suo partito si preferisce parlare di un meccanismo di incentivi/disincentivi per non spaccare la sinistra.
Mi sembrano palliativi. Preferisco che contestualmente alla riforma delle pensioni si aboliscano i vitalizi, come ha già proposto Enrico Letta. Un Parlamento non può legiferare sugli assegni dei lavoratori e non sui vitalizi dei deputati e senatori. Ora o mai più.

La Bce mette nel mirino la spesa, da dove si comincia?
Dai costi della politica, dimezzamento dei parlamentari e dei consiglieri regionali, incluse le indennità, abolizione delle province. In questi dieci anni la spesa è cresciuta nonostante la stretta sugli enti locali. È come se ci fosse un rubinetto centrale rotto che perde. E questo comporta che paghiamo di più in interessi sul debito pubblico che in educazione: uno Stato che spende più per le colpe dei padri che per il futuro dei figli non ha orizzonti di sviluppo.

Debito pubblico uguale patrimoniale sui cittadini?
Dipende. Se avviamo il risanamento possiamo chiedere ai cittadini di partecipare a una "ricapitalizzazione" dell'Italia spa. Se lo Stato resta com'è, con un rubinetto che perde, i soldi finirebbero nel tubo rotto. Se facciamo le cose per bene la patrimoniale non è una tassa sulla ricchezza ma un'assicurazione sul futuro.

Ma è di centro-sinistra fare le riforme chieste dalla Bce: dalle pensioni all'art.18?
La sinistra deve innovare. Non può difendere i diritti dei garantiti e lasciar fuori gli esclusi. Chiedere a un lavoratore di lavorare un anno o due di più per avere un asilo nido in più, credo sia equo. E credo che preoccuparsi dei trentenni precari o dei cinquantenni espulsi dal mercato del lavoro sia più di sinistra che discutere dell'articolo 18. Rabbrividisco a sentire certe posizioni contro la lettera Bce lanciate da chi non prenderebbe voti nemmeno nel suo condominio.

Perchè ce l'ha tanto con la Cgil e il sindacato?
Nel sindacato ci sono tante persone serie. Non mi convince però un sindacato che consolida la sua struttura con relazioni e servizi e che ha il 54% di iscritti tra i pensionati. Perchè non ci sono i ragazzi? É normale che in un sindacato i lavoratori siano in minoranza?

Come si sente trattato nel Pd, la sente l'insofferenza?
Il Pd? Quale Pd?

Lo chiedo a lei.
Il Pd sono i suoi elettori, non i dirigenti chiusi in via del Nazareno. E gli elettori si esprimono con le primarie.

Alla Leopolda scalda i muscoli per le primarie?
Da venerdì a domenica candidiamo le idee, non qualcuno.

Le idee devono avere una faccia.
Ce l'avranno.

Se si vota nel 2012 si faranno le primarie? O sarà Bersani il leader?
Si devono fare, le facciamo pure per eleggere un segretario cittadino figurarsi per chi si candida a premier.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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Continuazione del topic sulla vittoria in Molise ?????????
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goldenboy ha scritto:Continuazione del topic sulla vittoria in Molise ?????????


Riesci a leggere senza spararle? :scrolleye:

Dai golden ... :wink
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doddi ha scritto:
goldenboy ha scritto:Continuazione del topic sulla vittoria in Molise ?????????


Riesci a leggere senza spararle? :scrolleye:

Dai golden ... :wink

Ma dai..c'è un paese in crisi totale,un PDL con mille spaccature interne,un accordo con ls Lega che traballa sulle pensioni di anzianità,una maggioranza che tiene grazie a Scilipoti e si parla di Pd nel caos...contenti voi
doddi
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goldenboy ha scritto:
doddi ha scritto:
goldenboy ha scritto:Continuazione del topic sulla vittoria in Molise ?????????


Riesci a leggere senza spararle? :scrolleye:

Dai golden ... :wink

Ma dai..c'è un paese in crisi totale,un PDL con mille spaccature interne,un accordo con ls Lega che traballa sulle pensioni di anzianità,una maggioranza che tiene grazie a Scilipoti e si parla di Pd nel caos...contenti voi
Non confonderti, il post non è per il pd nel caos ma per le buone idee, a mio avviso, di Renzi. Nel topic si parla anche di lui, non mi pareva il caso di aprirne di nuovi.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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Renzi non si vuole candidare come leader della coalizione di csx,ben sapendo che non prenderebbe neanche il 2%.
A Firenze, città di sinistra,è dovuto andare al ballottaggio contro l'ex portiere della fiorentina Galli,per vincere.
Io personalmente di lui,Follini,Letta,Fioroni,ne farei tranquillamente a meno.
Preferisco D'Alema a Renzi,quantomeno il primo ha dimostrato ampiamento di saper fare una buona politica estera,il secondo ha talmente malamministrato la propria città,che pochi centimetri di neve,per usare le parole di Rossi-presidente della Toscana-hanno creato enormi casini nella sua Firenze.
Meglio Civati e Serracchiani,parlano di meno,e agiscono di più.
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per quel poco oche lo vedo in TV quel Renzi mi sembra minorato ma forse è nato così :?:
Lillu Fotti: "aundi ioca Spread cu cattu si mu rununu a paremetru zeru"
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Pd: Musi si dimette da commissario regionale del partito calabrese
di scirocco, 27/10/2011 17:30
“Il mio compito si conclude oggi, consegnando il regolamento per lo svolgimento dei congressi ed i nominativi dei presidenti delle commissioni di garanzia provinciali. Un mandato che cessa oggi per non vanificare quell’unità di intenti registratasi per realizzare i congressi”.


Adriano Musi
Lo afferma, in una nota, il commissario del Pd Calabria, Adriano Musi, che aggiunge: “Se l’impedimento al pieno dispiegarsi delle libertà di scelta degli iscritti è il commissario; se l’impedimento alle libere primarie per la scelta dei candidati nazionali è il commissario; se l’impedimento a migliori risultati per il Pd calabrese, in armonia con quanto già seminato nelle elezioni regionali 2010, è il commissario; se l’impedimento al pieno realizzarsi della democrazia nel partito, senza personalismi e litigi da comari, è il commissario; se l’alfa e l’omega di tutti i problemi calabresi è il commissario, allora il commissario, nell’interesse dei calabresi, se ne va. Un commissario, – aggiunge – orgogliosamente ciociaro, che vuole smentire i facili profeti, i quali, descrivendo il commissariamento, lo definirono ‘l’unico a guadagnarcì. Il commissario crede che gli unici a doverci guadagnare dovrebbero essere i calabresi e la Calabria e mi auguro che questo possa realizzarsi. Il commmissario – continua Musi, – se ne va per l’unità del partito; se ne va per farlo vincere. Se ne va, ma, calabresi – conclude – fatevi sentire con il vostro ‘mo basta’”.
L'ignoranza è meno dannosa del confuso sapere.
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Paolo_Padano ha scritto:per quel poco oche lo vedo in TV quel Renzi mi sembra minorato ma forse è nato così :?:
nato minorato... :scratch :?:
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cozzina1 ha scritto:Pd: Musi si dimette da commissario regionale del partito calabrese
di scirocco, 27/10/2011 17:30
“Il mio compito si conclude oggi, consegnando il regolamento per lo svolgimento dei congressi ed i nominativi dei presidenti delle commissioni di garanzia provinciali. Un mandato che cessa oggi per non vanificare quell’unità di intenti registratasi per realizzare i congressi”.


Adriano Musi
Lo afferma, in una nota, il commissario del Pd Calabria, Adriano Musi, che aggiunge: “Se l’impedimento al pieno dispiegarsi delle libertà di scelta degli iscritti è il commissario; se l’impedimento alle libere primarie per la scelta dei candidati nazionali è il commissario; se l’impedimento a migliori risultati per il Pd calabrese, in armonia con quanto già seminato nelle elezioni regionali 2010, è il commissario; se l’impedimento al pieno realizzarsi della democrazia nel partito, senza personalismi e litigi da comari, è il commissario; se l’alfa e l’omega di tutti i problemi calabresi è il commissario, allora il commissario, nell’interesse dei calabresi, se ne va. Un commissario, – aggiunge – orgogliosamente ciociaro, che vuole smentire i facili profeti, i quali, descrivendo il commissariamento, lo definirono ‘l’unico a guadagnarcì. Il commissario crede che gli unici a doverci guadagnare dovrebbero essere i calabresi e la Calabria e mi auguro che questo possa realizzarsi. Il commmissario – continua Musi, – se ne va per l’unità del partito; se ne va per farlo vincere. Se ne va, ma, calabresi – conclude – fatevi sentire con il vostro ‘mo basta’”.

era ura :evil: :evil: :evil:
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Il PD in Calabria...ma chi é? dove sono i suoi uomini, le sue proposte, le sue battaglie, per me partito inesistente, impalpabile, irritante nella sua pochezza di iniziativa politica, non so chi salvare, proprio non ci riesco

"...e qualcosa rimane
tra le pagine chiare e le pagine scure... "
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enzi-Bersani Idee contro i dinosauri



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IL «GIOVANE» Renzi e il «vecchio» Bersani. Il duello continua, con parole dure come pietre, per dirla con Silone, sull’asse Firenze-Napoli. Il «giovane», che ha lanciato il tema della «rottamazione» della vecchia politica e dei vecchi politici un anno fa, sempre dalla Leopolda continua con l’assalto ai dinosauri del partito. Tre nomi su tutti: Bersani, D’Alema, Veltroni. Vecchi e senza idee nuove da proporre alla società italiana per il governo del Paese. Le cento idee che, assicura Renzi, usciranno da questa Leopolda 2. Che faranno fare il salto di qualità alla proposta renziana che supera la mera questione generazionale, con la sostanza di una nuova politica. E mentre tutti gli attori più significativi del centrosinistra — dallo stesso Bersani, che ha rotto gli indugi, a Vendola, che lo dà per scontato, e a Di Pietro, gli amiconi del «patto di Vasto» — si affannano a candidarsi alle primarie di coalizione, Renzi spariglia di nuovo: sono queste idee, non le persone, che si candidano alle primarie per la sfida più importante, per conquistare il governo del Paese, per avviare il dopo Berlusconi. Prudenza o tattica prima dell’attacco finale, del grande azzardo, o dentro o fuori, come furono le primarie fiorentine del 2009 contro tutti i big del partito?

SE IL «GIOVANE» scalpita, il «vecchio» perde le staffe. E contrasta le intemperanze fiorentine con espressioni che non si addicono a un leader: scalcia come un asino. Peggio ancora Vendola che lo bolla come simpatico «vecchio di destra», cadendo nel vetero comunismo della peggiore tradizione leninista che «scomunica» l’avversario dandogli del fascista. Nervi a fior di pelle. Eppure Renzi ha posto una questione al suo partito, il Pd, e al centrosinistra come coalizione: quella del rinnovamento. Dei programmi e degli attori che li andranno a interpretare. Ed è sempre nobile quando ci si rivolge ai cittadini per offrire una nuova proposta di governo. Per essere credibili. E la questione generazionale non è secondaria, senza evocare i Blair, gli Aznar, lo stesso Clinton che, ancor più giovani, hanno lasciato la politica dopo le premiership.

QUANDO VENDOLA sfiduciava il primo governo Prodi, nel 1998, Matteo Renzi era all’Università. Quando Renzi era all’asilo, nel 1980, Bersani entrava trionfalmente nel governo della Regione Emilia Romagna, presieduto da Lanfranco Turci, come assessore ai Servizi Sociali (1980-1985). Veniva confermato assessore al Lavoro e alla Formazione Professionale nel successivo (1985-1990) governo Turci e assessore alla Programmazione e agli Affari Istituzionale nel governo di Enrico Boselli (1990-1995). Poi finalmente il governo lo fece lui, nel 1995, prima di spiccare il volo per Roma, ministro dell’Industria nel primo governo Prodi, quello sfiduciato da Vendola nel ’98. Bersani c’era nel ’91 quando Occhetto cancellò il Pci, dopo il crollo del Muro di Berlino (1989), assessore regionale già da undici anni nell’Emilia fiore all’occhiello del comunismo europeo. Non si può essere buoni per tutte le stagioni, dice Renzi, in sostanza, al suo partito. Cosa si può dare di nuovo? Nelle nostre pagine politiche ospitiamo un servizio di Francesco Ghidetti che chiede a vari esponenti del centrosinistra di giudicare le misure contenute nella lettera di Berlusconi all’Unione europea e che l’Ue ha approvato. La nuova, vecchia Babele di ricette politico-economiche dell’armata Pd-Sel-Idv è tutta lì. Come se il ’98 e il 2008 non ci fossero stati. Prodi li ricorda entrambi. E anche gli italiani.
di Pierluigi Visci
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Roma, 29 ottobre 2011 - "Renzi sei il vecchio": è la provocazione panciata attraverso Radio 24 dal leader di Sel Nichi Vendola che ha commentato così l’evento organizzato da Matteo Renzi alla ex stazione Leopolda di Firenze.

NOI ANTAGONISTI - "Considero Renzi una persona molto interessante, molto simpatica, con una cultura politica essenzialmente di destra. Lo considero incapace di porre il tema della fuoriuscita dal disastro che il liberismo, in un trentennio, ha compiuto nel mondo intero e quindi mi sento molto antagonista delle ragioni di Renzi". “E invece sento una sensibilità’ comune a quella di Pierluigi Bersani nella ricerca di quella giustizia sociale che deve essere il cuore di una politica di alternativa. Considero la querelle generazionale inappropriata, una maschera che nasconde le cose".

AFFONDO FINALE - "Renzi è molto più giovane di me e di Bersani ma è molto più vecchio culturalmente e politicamente di me e di Bersani. Renzi - conclude Vendola - è vecchio quanto è vecchia la rivoluzione liberista nel mondo”.
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I radicali: "Il Pd? Pensa solo alla Chiesa"
Staderini sancisce il divorzio: "Per noi sbocco autonomo"
Al congresso di Chianciano, aspettando Pannella, è il segretario ad attaccare Bersani e i democratici: "C'è un piano per farci fuori. Ma noi abbiamo già una proposta di riforma contro la partitocrazia". Fischi all'inviato della Bindi



Marco Staderini (a destra) durante un sit-in dei Radicali italiani (ANSA / PR)
Chianciano Terme, 29 ottobre 2011 - Ormai era nell'aria, adesso è praticamente ufficiale. Alle prossime elezioni i radicali italiani guidati da Mario Staderini non rinnoveranno l'accordo col Pd, già scricchiolante da alcune settimane. Riuniti a congresso a Chianciano Terme, i radicali mettono sotto accusa Pierluigi Bersani per il reato di aver proposto ''il voto politico consentendo a Berlusconi di restare al Governo''. E' questo l'inatteso contenuto della relazione che il segretario del Pr, ha rivolto al decimo congresso, assente per oggi Marco Pannella. ''Quella di Bersani - ha detto Staderini, tra gli applausi della platea - è una tattica perdente perché le elezioni non arrivano mai, le dimissioni del premier non si vedono e del governo tecnico non c'è neanche l'ombra". Segue stoccata: "E poi accusano noi di andare a cena con Berlusconi e di rifiutare i giochetti per far mancare il numero legale a Montecitorio''.


ADDIO PD - Questo è stato solo l'antipasto. Foriero di una portata ben più pesante: "Il Pd e i suoi alleati vogliono farci fuori perché troppo impegnati a chiedere voti alla chiesa nella prossima campagna elettorale''. Per il numero due dei radicali italiani ci sarebbe dunque un preciso piano per escluderli, esattamente come vorrebbe Rosy Bindi (ndr, presidente del Pd), dopo le polemiche sull'esclusione dall'Ici dei beni ecclesiali. Così, di fronte a tanti presunti tranelli e trabocchetti, il partito autoproclamatosi gandiano intende adottare contromisure, naturalmente rivoluzionarie: Staderini annuncia quindi ''una proposta di riforma autonoma dei radicali'' contro 60 anni di partitocrazia (Pd compreso) con uno ''sbocco elettorale autonomo''.

AIUTO ALLA DESTRA - La svolta, letta in controluce, potrebbe essere una minaccia seria: caduto Berlusconi, il pianeta pannelliano potrebbe tornare a dare una mano al centrodestra. A Michele Ventura, vice presidente dei deputati e rappresentante ufficiale del Pd al congresso, è toccato, non senza coraggio, raccogliere i cocci e respingere fermamente gli attacchi a Bersani. I radicali, si sa, ripudiano la violenza, e di fatto non la praticano mai. Ma nei confronti del parlamentare del Pd, quando parla dal palco, non sono mancati fischi e ironie: segno evidente che la frattura dei radicali con i democratici è ormai un dato di fatto. Almeno a livello di dirigenza. Più incerto lo schieramento della base, che il giorno dopo la cena dello stato maggiore del partito a Palazzo Grazioli subissò il sito internet dei radicali di critiche e insulti.
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cozzina1 ha scritto:Roma, 29 ottobre 2011 - "Renzi sei il vecchio": è la provocazione panciata attraverso Radio 24 dal leader di Sel Nichi Vendola che ha commentato così l’evento organizzato da Matteo Renzi alla ex stazione Leopolda di Firenze.

NOI ANTAGONISTI - "Considero Renzi una persona molto interessante, molto simpatica, con una cultura politica essenzialmente di destra. Lo considero incapace di porre il tema della fuoriuscita dal disastro che il liberismo, in un trentennio, ha compiuto nel mondo intero e quindi mi sento molto antagonista delle ragioni di Renzi". “E invece sento una sensibilità’ comune a quella di Pierluigi Bersani nella ricerca di quella giustizia sociale che deve essere il cuore di una politica di alternativa. Considero la querelle generazionale inappropriata, una maschera che nasconde le cose".

AFFONDO FINALE - "Renzi è molto più giovane di me e di Bersani ma è molto più vecchio culturalmente e politicamente di me e di Bersani. Renzi - conclude Vendola - è vecchio quanto è vecchia la rivoluzione liberista nel mondo”.
Ho letto alcune proposte di Renzi,per me sono incompatibili con l'idea che ho di sinistra.
Lui apprezza le ricette di Berlusconi-che per me sono fallimentari-e infatti lo critica per non averle applicate.
Io gli consiglio di uscire fuoir dal csx,e di andarsene nel terzo polo, se non addirittura nel pdl,le sue idee sono in netto contrasto con quelle della maggioranza del pd,sel,idv e fds.
Non ha senso stare in questo schieramento politico,viste le sue posizione neoliberiste.
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reggino ha scritto:
cozzina1 ha scritto:Roma, 29 ottobre 2011 - "Renzi sei il vecchio": è la provocazione panciata attraverso Radio 24 dal leader di Sel Nichi Vendola che ha commentato così l’evento organizzato da Matteo Renzi alla ex stazione Leopolda di Firenze.

NOI ANTAGONISTI - "Considero Renzi una persona molto interessante, molto simpatica, con una cultura politica essenzialmente di destra. Lo considero incapace di porre il tema della fuoriuscita dal disastro che il liberismo, in un trentennio, ha compiuto nel mondo intero e quindi mi sento molto antagonista delle ragioni di Renzi". “E invece sento una sensibilità’ comune a quella di Pierluigi Bersani nella ricerca di quella giustizia sociale che deve essere il cuore di una politica di alternativa. Considero la querelle generazionale inappropriata, una maschera che nasconde le cose".

AFFONDO FINALE - "Renzi è molto più giovane di me e di Bersani ma è molto più vecchio culturalmente e politicamente di me e di Bersani. Renzi - conclude Vendola - è vecchio quanto è vecchia la rivoluzione liberista nel mondo”.
Ho letto alcune proposte di Renzi,per me sono incompatibili con l'idea che ho di sinistra.
Lui apprezza le ricette di Berlusconi-che per me sono fallimentari-e infatti lo critica per non averle applicate.
Io gli consiglio di uscire fuoir dal csx,e di andarsene nel terzo polo, se non addirittura nel pdl,le sue idee sono in netto contrasto con quelle della maggioranza del pd,sel,idv e fds.
Non ha senso stare in questo schieramento politico,viste le sue posizione neoliberiste.
posso essere d'accordo con te..(non entro nel merito delle politiche di sinistra) ma su una cosa devi convenire che ha ragione...si parla spesso di dare largo ai giovani (soprattutto a sinistra) e mi pare che lui lo urli con grande forza ..
per il resto comunque rimane il problema renzi... :thumright
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reggino ha scritto:
cozzina1 ha scritto:Roma, 29 ottobre 2011 - "Renzi sei il vecchio": è la provocazione panciata attraverso Radio 24 dal leader di Sel Nichi Vendola che ha commentato così l’evento organizzato da Matteo Renzi alla ex stazione Leopolda di Firenze.

NOI ANTAGONISTI - "Considero Renzi una persona molto interessante, molto simpatica, con una cultura politica essenzialmente di destra. Lo considero incapace di porre il tema della fuoriuscita dal disastro che il liberismo, in un trentennio, ha compiuto nel mondo intero e quindi mi sento molto antagonista delle ragioni di Renzi". “E invece sento una sensibilità’ comune a quella di Pierluigi Bersani nella ricerca di quella giustizia sociale che deve essere il cuore di una politica di alternativa. Considero la querelle generazionale inappropriata, una maschera che nasconde le cose".

AFFONDO FINALE - "Renzi è molto più giovane di me e di Bersani ma è molto più vecchio culturalmente e politicamente di me e di Bersani. Renzi - conclude Vendola - è vecchio quanto è vecchia la rivoluzione liberista nel mondo”.
Ho letto alcune proposte di Renzi,per me sono incompatibili con l'idea che ho di sinistra.
Lui apprezza le ricette di Berlusconi-che per me sono fallimentari-e infatti lo critica per non averle applicate.
Io gli consiglio di uscire fuoir dal csx,e di andarsene nel terzo polo, se non addirittura nel pdl,le sue idee sono in netto contrasto con quelle della maggioranza del pd,sel,idv e fds.
Non ha senso stare in questo schieramento politico,viste le sue posizione neoliberiste.
posso essere d'accordo con te..(non entro nel merito delle politiche di sinistra) ma su una cosa devi convenire che ha ragione...si parla spesso di dare largo ai giovani (soprattutto a sinistra) e mi pare che lui lo urli con grande forza ..
per il resto comunque rimane il problema renzi... :thumright
si,ma giovani che comunque devono avere idee compatibili col programma del csx.
E' come se io m'iscrivo e faccio politicamente attivamente nella destra di storace,e chiedo:matrimoni tra gay,adozioni per i gay,cittadinanza per gli immagrati e introduzione del reato di omofobia,e poi m'incazzo se Storace mi dà del matto.
Se ho queste idee,vado in un altro partito,non nella destra di Storace.
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