Germania batte Italia. Nel debito pubblico (il sole 24 ore)

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Violins&RosesEnough
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Stavolta Germania batte Italia. Nel debito pubblico
http://www.ilsole24ore.com/art/commenti ... d=AaTx6FSD
Il debito pubblico tedesco, per effetto delle revisioni contabili adottate da Eurostat (che Il Sole 24 Ore aveva anticipato alcune settimane fa), è aumentato di colpo nel 2010 di ben 319 miliardi di euro. Si è innalzato così a 2.080 miliardi, primo debito europeo ad andare oltre la soglia dei 2mila miliardi, sorpassando a tutto gas quello italiano.

La notizia è ora ufficiale. Eurostat, con la prima notifica del 2011, ha incluso nel perimetro del debito pubblico dei Paesi Ue le società veicolo che si sono fatte carico dei salvataggi delle banche pericolanti durante la crisi. Ciò ha comportato per la Germania le conseguenze negative maggiori perché il suo debito pubblico in rapporto al Pil è cresciuto dal 73,5% del 2009 e dal 75,7% inizialmente previsto fino allo scorso ottobre per il 2010, al ben più corposo 83,2% definitivo annunciato ieri. Quello tedesco è dunque diventato il terzo debito pubblico lordo più alto del mondo in valore assoluto, scavalcando di 236 miliardi quello dell'Italia, sceso al quarto posto.
Anche il debito pubblico della Gran Bretagna del 2010, previsto in autunno dalla Commissione europea pari al 77,8%, è stato elevato all'80% del Pil. Per non parlare delle "passività contingenti" accumulate da molti Paesi durante la crisi, cioè di quelle garanzie ed emissioni a favore delle banche che per il momento non sono considerate debito pubblico ma che potrebbero diventarlo in futuro, anche soltanto in parte, se le cose dovessero andare storte. Nel 2010 l'Eurostat ha stimato tali "passività contingenti" pari al 24,7% del Pil per la Gran Bretagna, al 125% per l'Irlanda, al 25,1% per la Grecia, al 15,9% per il Belgio, al 5,6% per la Spagna e al 2,8% per la Germania. L'Italia, per inciso, non ha "passività contingenti" di questo tipo.

Se il debito è una specie di crescita "rubata al futuro", cioè alle generazioni che ci seguiranno, è fondamentale capire quanto sta accadendo in questi anni come conseguenza di quella crisi mondiale nata in America i cui mali non sono stati ancora del tutto estirpati, come evidenziato anche in questi giorni dalle inchieste del Sole 24 Ore sul proliferare incontrollato degli strumenti finanziari. Tra le conseguenze della crisi, nata dall'eccesso di debito privato (negli Stati Uniti come in Spagna, in Irlanda come in Gran Bretagna) non vi sono state solo le cadute dei Pil e l'aumento dei disoccupati in tutto il mondo, ma anche la perdita di enormi quote di ricchezza netta delle famiglie, i disastri bancari e i successivi costi pubblici che essi hanno comportato.
Qualche giorno fa il Fondo monetario internazionale nel suo ultimo "Fiscal monitor" ha previsto che nel 2016 il debito pubblico lordo americano toccherà il 112% del Pil: sarà, cioè, non molto distante dai livelli dell'Italia. Tuttavia, il nostro Paese ha i conti delle famiglie in ordine mentre in America essi non lo sono affatto, essendo tuttora completamente sgangherati ad oltre due anni e mezzo dallo scoppio della "bolla" dei subprime. La Germania aveva sinora gestito con una certa "riservatezza" i dissesti dei suoi istituti bancari, ma alla fine i nodi sono venuti al pettine (e forse ancora non del tutto a giudicare dalla riluttanza delle banche dei Länder a sottoporsi agli stress test). Da ieri non soltanto il debito pubblico americano, su cui Standard and Poor's ha recentemente acceso i riflettori, ma anche quello tedesco è diventato ufficialmente un po' più "italiano".

L'Italia, con il debito pubblico della Prima repubblica, aveva "rubato" a se stessa molta della sua crescita futura: un furto di cui ancora oggi scontiamo le conseguenze. Ma è da quasi un ventennio che il nostro Paese ha bloccato la corsa del suo debito pubblico, il cui rapporto con il Pil prima è sceso per poi risalire in questi ultimi anni più che altro per effetto della diminuzione del Pil. Sono ora gli altri Paesi a rubare a se stessi crescita futura con il debito. Prima l'avevano abbondantemente fatto con i debiti privati, che restano assai elevati. Adesso da quei debiti privati origina come conseguenza anche un aumento, senza precedenti in tempi di pace, del debito pubblico.
Nel 2010 il deficit/Pil italiano è stato pari al 4,6%, non molto superiore a quello tedesco, pari al 3,3%, contro il 7% della Francia, il 9,2% della Spagna, il 10,4% della Gran Bretagna e il 10,6% degli Stati Uniti. Ma quasi tutto il deficit dell'Italia consiste nel pagamento degli interessi sul debito pregresso: è ancora, cioè, una conseguenza di quella crescita futura che avevamo rubato alle nuove generazioni negli anni 80. Gli altri Paesi, invece, stanno rubando ora ai loro giovani la crescita futura, come mostrano chiaramente i bilanci primari previsti dall'Fmi per il 2011. Infatti, quest'anno l'Italia sarà l'unico Paese del G-7 a presentare un avanzo primario (0,2% del Pil). Tutti gli altri Stati, dopo i già disastrosi 2009-2010, avranno ancora dei deficit primari, nella maggior parte dei casi assai consistenti: Stati Uniti (9%), Gran Bretagna (5,5%), Francia (3,3%), Giappone (8,6%), Canada (4,1%), Germania (0,3%).
Crescere è indubbiamente importante ma nell'era post-Lehman Brothers tenere in ordine i conti non lo sarà di meno.
Ma va!?
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aquamoon
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Ho letto superficialmente.
Qual'è la % debito/PIL?
:salut
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ERIK LARSSON ©
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aquamoon ha scritto:Ho letto superficialmente.
Qual'è la % debito/PIL?
:salut
Sicuramente il rapporto deficit/Pil è inferiore a quello Italiano.

Ma se vogliamo fare una piccola scommessuccia, possiamo giocarci il fatto che tra altri due anni la Cruccaina sarà nello stesso stato dell'Italia.
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http://www.youtube.com/watch?v=0hUrcGCQV1g" onclick="window.open(this.href);return false;
Violins&RosesEnough
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Infatti non avevo letto superficialmente, al contrario è superficiale non guardare il trend
Quello tedesco è dunque diventato il terzo debito pubblico lordo più alto del mondo in valore assoluto, scavalcando di 236 miliardi quello dell'Italia, sceso al quarto posto.
Quindi un incremento di 236 mdi in più di rispetto all'incremento di quello italiano + ancora il margine a favore che aveva prima! :oo:
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pab397
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Scusate, ma sarebbe una buona notizia? :???:
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sono talmente comunista che da bambino mi mangiavo da solo
ethan
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pab397 ha scritto:Scusate, ma sarebbe una buona notizia? :???:

direi proprio di no :???:
Violins&RosesEnough
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C'è molto altro, basta informarsi. :read:

http://lemieconsiderazioniinutili.blogs ... veroi.html
Debito pubblico e Germania.Ovvero,i trucchi dei crucchi.
Si sa:la reputazione è tutto.Quando dici Germania,dici precisione,affidabilità,tecnologia e serietà.E questo lo applichiamo a qualsiasi cosa che venga dal quel Paese,o che si faccia in quel Paese.
Anche la politica è migliore.E di conseguenza anche la finanza è migliore.
Negli ultimi tempi gli italiani hanno scoperto un paio di cose di cui hanno ignorato per decenni l'esistenza:lo Spread ed i Bund.Ed hanno imparato che la bontà dei nostri Titoli di Stato si misura col metro degli omologhi made in Germany:i Bund.

E cosa determina il valore e l'appetibilità di un titolo del debito?Il debito pubblico,ovviamente.Ormai siamo tutti diventati esperti della materia,e sappiamo che il nostro debito pubblico ha dimensioni sconce;ragion per cui i mercati,vista la congiuntura economica globale sfavorevole,temono che l'Italia possa non essere in grado di essere più un "buon pagatore" del suo debito.E per converso,siccome la Germania è un Paese con un debito pubblico di molto inferiore al nostro(e quindi più solido),il mercato misura la nostra affidabiltà con un indice che relaziona il rendimento dei nostri titoli nei confronti degli omologhi tedeschi:e questo è il famigerato Spread(o differenziale)Btp-Bund.

Più è basso il differenziale è più i nostri titoli sono ritenuti affidabili e coperti;il che significa meno interessi da pagare ai sottoscrittori,in quanto investimento a basso rischio.Al contrario,quando il differenziale cresce,aumentano anche gli interessi,e con loro il costo del debito che lo Stato contrae.Fin qui tutto normale...

Negli ultimi tempi questo differenziale è schizzato in alto,perchè "improvvisamente" i mercati scoprono che il debito pubblico italiano è un mare magnum di 1890 miliardi di euro,e rappresenta circa il 120% del nostro Pil : maglia nera europea...Ok.

La Germania invece è una nazione virtuosa, precisa, seria e con i conti migliori. Dicono. Ma è tutto vero? Hmm,parrebbe di no!

Ricordate il caso clamoroso dei conti pubblici della Grecia,truccati bellamente per poter entrare nell'Euro(con l'aiuto di Goldman Sachs)?Orrore e sconcerto assalirono tutti gli Stati virtuosi,Germania e Merkel in testa.
Ebbene anche i crucchi,pardòn...tedeschi,fanno i loro sporchi giochini contabili."Possibile?!" direte voi.Possibile,possibile vi dico io.

Sappiate che sono 16 anni che l'impeccabile Germania bara sui suoi conti pubblici,non includendo tra le passività quelle generate dalla Kreditanstalt für Wiederaufbau(KfW),e che ammontano alla bellezza di 428 miliardi di euro.Ma cos'è questo KfW?Si tratta di una sorta di nostra Cassa Depositi e Prestiti,posseduta per l'80% dallo Stato e per il restante 20% dai Länder.La KfW fa mutui a enti locali e piccole e medie imprese. E detiene partecipazioni cruciali in colossi come Deutsche Post e Deutsche Telekom.Mica male,vero?

È vigilata dai ministeri delle Finanze e dell'Industria,e non dalla Bundesbank. Grazie al legame di ferro con lo Stato, la KfW conquista la medaglia d'oro nella classifica mondiale dell'affidabilità, stilata da Global Finance, e il massimo rating da parte di Moody's, Standard Poor's e Fitch:lo stesso della Repubblica federale.
Le sue obbligazioni sono dunque uguali ai Bund. Ma a differenza dei Bund, magicamente non entrano nel conto del debito pubblico. Se vi entrassero,come la logica del Trattato di Maastricht vorrebbe, il debito pubblico tedesco salirebbe da 2.076 miliardi a 2.504 miliardi(di gran lunga il più alto debito pubblico europeo),e la sua incidenza sul prodotto interno lordo 2011 balzerebbe dall'80,7% al 97,4%. Bella differenza,eh?

L'escamotage utilizzato per quest'imbroglio contabile bello e buono,si chiama Esa 95. Si tratta del manuale contabile che esclude dal debito pubblico, a integrazione dei criteri di Maastricht, le società pubbliche che si finanziano con pubbliche garanzie; ma che coprono il 50,1% dei propri costi con ricavi di mercato e non con versamenti pubblici, tasse e contributi.
Per farla più semplice,è pressappoco la stesso schema usato dalla Lehman Brothers per mascherare le passività...Insomma,se KfW si trovasse in crisi di liquidità,alla fine dovrebbe essere sempre lo Stato a dover rispondere del debito.

Ora, come detto in precedenza, la nostra Cassa depositi e prestiti è simile alla KfW, ed è per il 70% del Ministero del Tesoro e per il restante 30% di fondazioni bancarie(quindi privati). La Cdp emette anno dopo anno obbligazioni che godono della garanzia statale e sono collocate dalle Poste sotto forma di buoni e di libretti. Per approssimazione sono almeno 300 miliardi,due terzi reinvestiti in titoli di Stato e un terzo in mutui agli enti locali.
La Cdp emette anche obbligazioni non garantite per una ventina di miliardi destinate alle iniziative per le imprese e detiene partecipazioni rilevanti. Ma il suo debito è per tutta la parte coperta da garanzia pubblica conteggiato nel debito pubblico.

E allora,alla luce di quanto sopra bisognerebbe mettersi d'accordo.Le regole sui bilanci devono essere rigide ed uguali per tutti.Quindi,o anche la Germania conteggia tutte le passività,oppure a Paesi come l'Italia andiamo a scorporare quelle che per la Germania non vengono fatte valere. Fatto ciò il quadro cambia di parecchio,ed alla speculazione internazionale mancherebbero parecchie scuse per azzannarci come sta facendo da un paio di mesi.

Ma qui torniamo sempre sul solito punto dolente:abbiamo una classe politica capace di far valere queste ragioni?Non rispondo perchè sarebbe come sparare sulla Croce Rossa...

In ogni caso siamo vittime di un'Europa e di una moneta che sono cucite addosso al corpo robusto e muscoloso della Germania. Dalla parificazione del valore dell'Euro con quello del Marco a scendere giù, tutto il vecchio continente è stato reso nei fatti un mercato privilegiato della Germania. Mercato in cui hanno sbaragliato la concorrenza prima a livello produttivo-industriale, poi a livello finanziario.

Questo però non può essere detto nè dai politici nè dai media:pena l'accusa infamante di essere anti-europeisti(che vale una scomunica laica).

Deutchland uber alles:appunto...

Stay tuned
Prima o poi pagheranno coi wurstel Big Rocco?
doddi
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E' colpa del supermachoeightwomaninanight che gioca a nascondino con la Merkel, non v'è ombra di dubbio, è lui l'untore :na:
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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penaro
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Bhè in realtà bisogna anche dire che in tempi di crisi la Germania è l'unica a sostenere stabilmente anche una crescita intorno al 3% e con un trend addirittura positivo.
E per fortuna, aggiungerei io, che la locomotiva di europa non si è fermata altrimenti ci sarebbe davvero da piangere


Pil Italia: Ue taglia previsioni a +0,7% nel 2011, Eurozona a +1,6%
Rehn: "Nessun impatto sulla manovra italiana" - Peggiorano anche le stime su Francia (da +1,8 a +1,6%), Gran Bretagna (da + 1,7 a +1,1%) e Olanda (da +1,9 a +1,7%) - Stabile la Polonia (+4%) - Addirittura migliorati i numeri della Germania (da 2,6 a 2,9%).
[Olli Rehn]

La crescita economica rallenta nell'Ue, ma in Italia la situazione è particolarmente grave. Nel 2011 il Pil del nostro Paese crescerà solo dello 0,7%. Il dato è stato rivisto al ribasso dalla Commissione europea, che oggi ha pubblicato le sue previsioni intermedie. Si tratta della stima peggiore fra quelle relative ai sette maggiori paesi europei. A maggio le previsioni parlavano ancora di un +1%. Leggermente meglio di noi la Spagna (+0,8%), che comunque conferma il dato di quattro mesi fa.

Tagliate anche le previsioni su Francia (da +1,8 a +1,6%), Gran Bretagna (da + 1,7 a +1,1%) e Olanda (da +1,9 a +1,7%). Stabile la Polonia (+4%). Addirittura migliorate le stime sulla Germania (da 2,6 a 2,9%). L'Eurozona crescerà mediamente dell'1,6%, l'Ue a 27 dell'1,7%.

Tornando all'Italia, "le previsioni coprono solo il 2011 - spiega Olli Rehn, commissario Ue agli Affari economici e monetari - non ci aspettiamo nessun impatto della minore crescita del Pil sul pacchetto di consolidamento di bilancio italiano, che riguarda il periodo 2012-2014. Faremo una valutazione delle misure della manovra nelle nostre prossime previsioni per il 2012-2013".

http://www.firstonline.info/a/2011/09/1 ... ed273dc76b
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Violins&RosesEnough
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Si può benissimo sostenere il PIL a speso del debito pubblico (ad es. se non ci fosse spreco nella sanità pubblica italiana il nostro PIL scenderebbe ulteriormente, e comunque, paradossalmente, per il PIL sono meglio i malati in ospedale che una cura miracolosa).Tant'è vero che le stime delle variazioni del PIL per i prossimi anni della Germania sono ben inferiori al 3%. Le nubi sono all'orizzonte anche per loro, questione di qualche anno.

Per non parlare di tutto il resto che è citato nell'articolo del Sole24ore riguardo gli altri paesi europei, ad esempio la Gran Bretagna ha bruciato ricchezze enormi dei propri cittadini, ed è esposta a significativi rischi di insolvenza da parte delle sue banche (passività contingenti).

Possiamo poi sorvolare sugli USA che hanno aperto la crisi dei subprime e fanno guerre ovunque? :okok:
Qualche giorno fa il Fondo monetario internazionale nel suo ultimo "Fiscal monitor" ha previsto che nel 2016 il debito pubblico lordo americano toccherà il 112% del Pil: sarà, cioè, non molto distante dai livelli dell'Italia. Tuttavia, il nostro Paese ha i conti delle famiglie in ordine mentre in America essi non lo sono affatto, essendo tuttora completamente sgangherati ad oltre due anni e mezzo dallo scoppio della "bolla" dei subprime.
Tornando alla Ciermania
La Germania aveva sinora gestito con una certa "riservatezza" i dissesti dei suoi istituti bancari, ma alla fine i nodi sono venuti al pettine (e forse ancora non del tutto a giudicare dalla riluttanza delle banche dei Länder a sottoporsi agli stress test). Da ieri non soltanto il debito pubblico americano, su cui Standard and Poor's ha recentemente acceso i riflettori, ma anche quello tedesco è diventato ufficialmente un po' più "italiano".
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penaro
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Violins&RosesEnough ha scritto:Si può benissimo sostenere il PIL a speso del debito pubblico, tant'è vero che le stime delle variazioni del PIL per i prossimi anni della Germania sono ben inferiori al 3%. Le nubi sono all'orizzonte anche per loro, questione di qualche anno.
esatto hai detto benissimo sostenere il pil a spese del debito può essere ed è a mio avviso una strategia ottima in un momemnto di crisi come questo, a patto che ve ne sia la possibilità, e secondo me la "cermania può permetterselo".
Detto questo non sono d'accordo sulle previsioni catastrofistiche semplicemnete perchè la germania ha un'economia reale solida a differenza degli altri paesi e soprattutto nostra che da sempre abbiamo incentivato l'evasione a scapito degli investimenti reali (fino ad ora almeno) e dobbiamo far fornte ad inusitati problemi strutturali.

Per concludere però spero proprio che questi interventi non siano all'insegna del tanto decantato "c'è chi sta peggio" perchè in primis i dati dimostrano che l'Italia è messa maluccio in prospettiva europea (e questa non è una novità) e secondo perchè se la germania della "culona inchiavabile" va a fondo i primi a farne le spese sono proprio gli Italiani. (P.I.G.S. insegna)
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pellarorc
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ERIK LARSSON © ha scritto:
aquamoon ha scritto:Ho letto superficialmente.
Qual'è la % debito/PIL?
:salut
Sicuramente il rapporto deficit/Pil è inferiore a quello Italiano.

Ma se vogliamo fare una piccola scommessuccia, possiamo giocarci il fatto che tra altri due anni la Cruccaina sarà nello stesso stato dell'Italia.
si vabè....
ora nn diciamo fesserie!!! si è arrivati a questa situazione perchè la germania si è fatta carico di problemi di atri paesi.
La germania non è l'italia, come la gran bretagna o la francia. L'italia è un caso a parte.
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pellarorc
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il valore dell'euro e tutta la politica economica europea è costruita sulla germania?
Bè ci credo! Il marco tedesco è sempre stata una moneta forte. La lira era svalutata altre monete europee non potevano essere prese in considerazione. La sterlina è rimasta quindi...si poteva puntare solo sul marco e nn intaccare pià di tanto quello che è il paese più forte economicamente. l'itaila se volesse potrebbe sorpassare la germania ma tra corruzione, sanità, società pubbliche ecc ecc...lo stato butta i soldi fuori dalla finestra.
Reggiotricolore
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Scusate ma .......o questo articolo lo ha scritto Berlusconi o allora sta succedendo qualcosa che non va........

L'Italia è l'unico paese a mantenere stabile (seppur altissimo) il rapporto deficit/pil;
La Germania ha un debito pubblico superiore all'Italia.
Già da quest'anno il rapporto annuale deficit/pil (fissato a -3% max da Maastricht) passerà addirittura in POSITIVO (!!!) a +0.2% mentre gli altri paesi Europei stanno nella merda!
Gli impegni assunti dallo Stato per ripagare i debiti delle banche stanno a 0.0% (Le banche si sono ripagate da sole le perdite avute)
Beh per chi non lo avesse ancora capito è chiarissimo che l'Italia è sotto attacco diretto da parte della finanza e dell'usura internazionale di Wall Street e della City.
La Germania cresce al 2.9%.....e grazie finanzia con il deficit! Mancu i fissa!

E allora ripeto: o questo articolo lo ha scritto Berlusconi o qualche suo maggiordomo con cifre assurde oppure l'Italia, anche se a crescita pressochè zero, è in forte equilibrio. Ergo i nostri BTP dovrebbero stare massimo a 120 e non a 400!!!!!
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aquamoon
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Reggiotricolore ha scritto:Scusate ma .......o questo articolo lo ha scritto Berlusconi o allora sta succedendo qualcosa che non va........

L'Italia è l'unico paese a mantenere stabile (seppur altissimo) il rapporto deficit/pil;
La Germania ha un debito pubblico superiore all'Italia.
Già da quest'anno il rapporto annuale deficit/pil (fissato a -3% max da Maastricht) passerà addirittura in POSITIVO (!!!) a +0.2% mentre gli altri paesi Europei stanno nella merda!
Gli impegni assunti dallo Stato per ripagare i debiti delle banche stanno a 0.0% (Le banche si sono ripagate da sole le perdite avute)
Beh per chi non lo avesse ancora capito è chiarissimo che l'Italia è sotto attacco diretto da parte della finanza e dell'usura internazionale di Wall Street e della City.
La Germania cresce al 2.9%.....e grazie finanzia con il deficit! Mancu i fissa!

E allora ripeto: o questo articolo lo ha scritto Berlusconi o qualche suo maggiordomo con cifre assurde oppure l'Italia, anche se a crescita pressochè zero, è in forte equilibrio. Ergo i nostri BTP dovrebbero stare massimo a 120 e non a 400!!!!!
L'articolo (se così vuoi chiamarlo) non l'ha scritto berlusconi... anche perchè i numeri da te riportati non hanno il significato che tu gli attribuisci.
Quello da te riportato (+0,2%) è la stima di crescita. Il rapporto debito/pil è invece al 120,6%:
(AGI) - Roma, 22 set. - Il debito pubblico italiano si attestera’ al 120,6% nel 2011, al 119,5% nel 2012 per poi scendere al 116,4% nel 2013 e al 112,6% nel 2014. Sono le stime contenute nella nota di Aggiornamento al Documento di economia e finanza (Def). Le precedenti stime del governo indicavano un rapporto debito/Pil al 120% nel 2011, al 119,4% nel 2012, al 116,9% nel 2013 e al 112,8% nel 2014. (AGI) Rm1
http://www.agi.it/news/notizie/20110922 ... 119_5_2012

A te piace prendere i numeri non per quello che sono ma per quello che vorresti fossero...
E' anche per questo che siamo combinati così.
Buona domenica.
:salut
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