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IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA IL BILANCIO DI PREVISIONE

Inviato: 15/09/2011, 19:21
da cuntrastu
Reggio: il Consiglio Comunale approva il bilancio di previsione. E' scontro sul debito con Sorical

di Stefano Perri – A Palazzo San Giorgio una seduta fiume per l’approvazione del bilancio previsionale 2011. Un alternarsi di tensione e confronto dialettico per una discussione che ha spaccato il Consiglio sul futuro (e sul passato) economico della città. La seduta si apre con un minuto di silenzio dedicato al ricordo del compianto dirigente Udc Paolo Mallamaci e un pensiero al volontario di Emergency Francesco Azzarà. “Speriamo che possa presto tornare a Reggio” ha auspicato il Presidente del Consiglio Comunale Sebastiano Vecchio.

LA PREGIUDIZIALE ED IL CASUS BELLI DEL DEBITO CON SORICAL
Ad aprire il dibattito è l’intervento di Nicola Irto, consigliere del gruppo del Partito Democratico, che ha illustrato all’assemblea comunale un documento pregiudiziale rispetto alla votazione del bilancio previsionale. La pregiudiziale sollevata dalla minoranza riguardava in particolare l’assenza del bilancio preconsuntivo utile anche a verificare l’attendibilità delle previsioni di entrata, le incongruenze relative ai vincoli nelle previsioni di entrata derivanti dalla vendita degli alloggi popolari ed in particolare il contenzioso venutosi a creare con la Sorical per il debito del Comune rispetto alle imposte già trattenute sulle forniture idropotabili. “A qualcuno piace dire che siamo ossessionati – ha dichiarato Irto nel suo intervento - si evidentemente siamo ossessionati di verità”.
Accuse, quelle sollevate da Irto, sulle quali hanno voluto immediatamente intervenire Vincenzo Cuzzola, Dirigente del Settore Finanze e Tributi e Leonardo Corbini Presidente del Collegio Revisore dei conti che hanno fornito alcuni dettagli tecnici sulle questioni pregiudiziali poste dalla minoranza: “Come abbiamo ribadito in commissione bilancio non è intendimento dell’Amministrazione aumentare la Tarsu ai cittadini ma di recuperare i fondi agendo sull’evasione fiscale. Ovviamente siamo in fase di previsione, abbiamo messo in piedi uno staff di monitoraggio e capiremo se le stime saranno rispettate entro la fine dell’anno. Io oggi sono molto sereno rispetto a questo. Non condivido affatto i vincoli sui fondi recuperati dalla vendita del patrimonio comunale. I vincoli sono solo procedurali. Dismettere il patrimonio e recuperare l’evasione fiscale sono i due metodi utilizzati da tutti gli enti per sopperire alla mancanza di fondi”.
Una pregiudiziale, quella messa ai voti dai tre consiglieri del Partito Democratico, votata favorevolmente da tutta la minoranza. Si è espresso a favore della pregiudiziale, votando compatto con gli altri consiglieri di minoranza, anche il leader del Polo Civico Giuseppe Bova: “Qui non è un gioco – ha spiegato Bova nella sua dichiarazione di voto - non stiamo tifando per una squadra. La politica non centra nulla col calcio. Il ruolo della minoranza è quello di stimolare la maggioranza a fare meglio. Mi trovo d’accordo con la pregiudiziale sollevata”.
A spiegare i dettagli del tema sollevato dalla minoranza è il coordinatore Massimo Canale: “In tanti hanno chiesto che questa seduta si svolgesse in maniera tranquilla. Excusatio non petita, accusatio manifesta .. Non ci sarebbe bisogno di una richiesta del genere se fossimo in una condizione normale e se il bilancio fosse trasparente e veritiero. Sorical vanta un credito di circa 80 milioni per canoni non pagati per risorse idriche che risalgono indietro nel tempo. Dall’altro lato il Comune vanta una richiesta di risarcimento danni alla Sorical. Secondo quanto ci dice la Sorical con il suo comunicato ufficiale di ieri sera, il Comune con un atto unilaterale ha messo in piedi una sorta di transazione per la quale mettendo insieme il credito e il debito è la Sorical a dovere qualcosa al comune. Ma si tratta di un atto unilaterale! Sorical invece chiede di recuperare il debito vantato nei confronti del Comune. Possiamo noi votare un bilancio che contiene un’ipotesi transattiva che non sta in piedi perché una delle due parti in causa la disconosce poiché la ritiene un atto unilaterale”.
Un’accusa inizialmente respinta al mittente dalla maggioranza: “Tutte le pregiudiziali – hanno spiegato i consiglieri - sono già state ampiamente affrontate durante le sedute di commissione che si sono svolte nei giorni scorsi”.

L’INTERVENTO DEL SINDACO E LA SOSPENSIONE
Ad intervenire nel dibattito è poi lo stesso Sindaco Demi Arena: “Non do risposte tecniche in consiglio. Ho risposto sui quesiti tecnici in commissione e la minoranza si era ritenuta soddisfatta. Ciò nonostante ha ritenuto di presentare comunque la pregiudiziale. Oggi noi parliamo di un bilancio previsionale di appena 3 mesi e mezzo. Su questo non dobbiamo avere fretta o radicalizzare la discussione e buttarla sempre sulla caciara. Ci vuole responsabilità anche per il ruolo istituzionale che ricopriamo. Sugli argomenti dell’ordine del giorno potremmo parlare per ore perché sarebbe il lavoro che la città ci chiede. Ma tutto il resto non lo condivido. Tra poco tempo faremo un’operazione verità sui conti dell’amministrazione comunale. E’ un’esigenza anzitutto nostra. Farò vedere ai cittadini come ho operato e vedremo invece chi ha lavorato nell’ombra. Sono molto turbato della notizia apparsa ieri sera del Comunicato della Sorical. Sono turbato soprattutto dalla tempistica con la quale è stato diramato. Siamo nelle condizioni di poter dimostrare la portata del comunicato, le questione tecniche e come questa comunicazione non ha alcun riflesso sui conti del comune e quindi sull’approvazione del bilancio. Approvo le richieste di approfondimento e chiedo che questo tema sia oggetto di riflessione su questo argomento, anche da parte della città”. Proprio su questo punto il Sindaco ha chiesto tempo per approfondire accuratamente la questione.

LO SFOGO DEL SINDACO ARENA
Alla ripresa è lo stesso Sindaco Demi Arena a prendere la parola. L’obiettivo è quello di spiegare al Consiglio e alla città la situazione del contenzioso con la Sorical. Una vicenda ha spiegato Arena, che prende il via “negli anni 90 e precisamente quando il procuratore Providenti, segnalò la non potabilità dell’acqua invitando il Sindaco dell’epoca a prendere provvedimenti. In quegli stessi anni i cittadini soffrivano perché, in particolare dai pozzi di Arangea veniva estratta acqua salata: una situazione rilevabile da un’ordinanza del sindaco Falcomatà che, nel ’94, dichiarava non potabile l’acqua. Da qui i contenziosi con i quali i reggini ottennero la riduzione del canone dovuto al 50% e la contestazione da parte dell’allora primo cittadino del credito vantato dalla Regione nei confronti del Comune a causa, appunto, della non potabilità: nello specifico, la Giunta Municipale del tempo chiese alla Regione, che vantava un credito di 68 miliardi di lire di pagarne solo 30 in due rate di 15 miliardi. Passaggio ripetuto nel 97 e, poi, nel 98. L’amministrazione guidata da Giuseppe Scopelliti, così come oggi la mia – ha ancora dichiarato Arena - hanno perseguito il medesimo indirizzo, soprattutto per delineare definitivamente la situazione ed evitare contestazioni in futuro. Tornando a tempi più recenti, nel luglio 2007 la Sorical ha ricevuto incarico dalla Giunta Regionale di riaccertare la posizione debitoria nei confronti del Comune per il periodo 1981 - 2004. Palazzo San Giorgio, d’altro canto, ha chiesto sia la riduzione del canone sia il riconoscimento dei costi per le spese sostenute a causa di interventi strutturali da dover attuare per la salinità dell’acqua. Su input degli uffici tecnici comunali, che hanno fornito puntuale documentazione, la Sorical ha depositato alla Giunta Regionale la propria relazione il 20 aprile di quest’anno: da questa si evince che il debito del Comune nei confronti della Regione si attesta a 79.972 milioni euro per la fornitura idrica del periodo in oggetto, mentre i crediti verso il comune ammontano a 91.496 milioni euro. Ecco perchè il Comune vanta un saldo positivo di 11 milioni e mezzo di euro”.
“Il Comune – continua Arena - deve alla Sorical un totale di 15 milioni di Euro al 31 dicembre 2010. La Regione deve al Comune 11 milioni e mezzo di euro. Da Sindaco, per il bene della città, ho ritenuto di proporre alla Sorical che la Regione trasferisca gli 11 milioni e 500mila Euro che ci deve e il Comune si impegni a pagare la differenza. Cosa che noi stiamo facendo attraverso un piano di rientro. Si tratta nei fatti di una somma che noi stiamo già pagando. Ma tutto questo non ha a che fare con il bilancio del Comune. Dico tutto ciò perché a me interessa il bene della mia città. Ci tengo a precisare che il debito del Comune sull’erogazione dell’acqua è di 79 milioni di euro fino al 2004, ma nel bilancio dell’amministrazione Falcomatà-Naccari ne erano iscritti solamente 48 milioni. Significa che solo su questa partita noi ereditiamo un buco di bilancio di 30 milioni. E’ una considerazione che faccio per amore della verità. Io agisco per il bene della città e non per denigrare le amministrazioni pregresse. Dobbiamo capire chi è pro e chi è contro la città. Dobbiamo capire chi agisce per amore della città e chi invece per rivendicazioni personali o di gruppo. Chi vuole fare analisi politiche di pura contrapposizioni non ha a cuore gli interessi della città. C’è chi vuole fare saltare il banco, chi vuole l’operazione verità sperando che i conti siano in disordine, con il fine di fare gli interessi di una cricca. Chi sta da quella parte non si può paragonare a due sindaci che hanno difeso la città sempre e comunque, Falcomatà e Scopelliti. Su questa operazione noi non ci faremo intimidire da nessuno”.

LE REAZIONI DELLA MINORANZA
Un plauso all’intervento di Arena arriva dal consigliere Daniele Romeo. Di parere opposto invece Massimo Canale: “E’ grave che il Sindaco parli degli assenti – dichiara Canale riferendosi alle considerazioni espresse da Arena sul debito delle amministrazioni Falcomatà - la maggioranza non faccia richiami alla pacatezza dei toni se non è capace lei stessa di tenerli pacati. Se la transazione deve essere conclusa con tre soggetti (Comune, Regione e Sorical) è necessario che tutti e tre siano d’accordo. Qui abbiamo un comunicato ufficiale della Sorical che ci dice che non gli sta bene la partita di giro. Non è solo una questione contabile, è un vero e proprio assurdo giuridico. Basta con le capriole. Questo bilancio non veritiero perché si basa su atti giuridici non esistenti”. Leggermente più tenero è il giudizio di Bova: “Il problema è che qui si naviga a vista. Sarebbe interessante capire dove stiamo andando”. Più articolata la spiegazione di Giuseppe Falcomatà: “La vicenda Sorical inizia nel 1994. In presenza di questo contenzioso le Amministrazioni di quegli anni in maniera coscienziosa hanno continuato a mettere da parte nei bilanci le somme relative ai pagamenti fino al 2004. Da li in avanti non solo i pagamenti nei confronti della Sorical non sono stati effettuati, ma i fondi sono stati spesi dalle successive amministrazioni. In ogni caso è una situazione che non trova spazio nell’odierna discussione”. E’ lo stesso Arena, con una replica molto più pacata, a chiudere la querelle: “Mi aspetto dei suggerimenti e delle proposte da tutti i consiglieri comunali, magari troverò i consiglieri dell’opposizione a fianco a me nel tentativo di far giungere i fondi regionali che spettano a Reggio”.
LE RELAZIONI SUL BILANCIO PREVISIONALE
Conclusa la fase della pregiudiziale posta dalla minoranza la parola è poi passata all’Assessore al Bilancio Demetrio Berna: “Abbiamo il dovere di discutere il documento di programmazione. Ne va la vita stessa dell’ente. Avremmo dovuto dedicare maggiore attenzione al bilancio e non alle questioni pregiudiziali”. Berna ha poi relazionato in maniera sommaria sui numeri e le linee guida che hanno prodotto il documento di programmazione dell’anno in corso. E’ poi l’Assessore ai Lavori Pubblici Pasquale Morisani a illustrare le linee politiche che hanno condotto alla costruzione del bilancio previsionale per l’anno in corso. “I principi base – ha spiegato Morisani - sono quelli della concretezza da un lato, non volevamo scrivere un libro dei sogni, e dall’altro quella della responsabilità. Abbiamo voluto numeri sostenibili, che siano riferiti ad operazioni contabili che troveranno poi nel tempo il loro giusto riscontro”. A relazionare a nome della Commissione Bilancio è invece il Presidente, consigliere del Pdl, Demetrio Marino che ha ribadito i concetti e le aspirazioni tecniche prodotte dal lavoro della commissione. Vendita degli alloggi popolari e dismissione del patrimonio edilizio comunale (Miramare e Girasole su tutti), recupero dell’evasione fiscale, modifiche nei rapporti con le società miste, questi gli obiettivi contenuti nel documento. Un lavoro di squadra per il quale il Presidente Marino ha tenuto a ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a portarlo a termine.

GLI APPUNTI DELLA MINORANZA SUL DOCUMENTO PROGRAMMATICO
Ad intervenire sulle relazioni della maggioranza e sul documento di previsione è il consigliere Giuseppe Marino del gruppo del Partito Democratico. “Sono troppe le cose – inizia Marino - sulle quali vorremmo intervenire e non sappiamo neanche da dove iniziare. Questo bilancio è un atto asfittico, privo di speranza. Per usare le parole del Sindaco un bilancio lacrime e sangue. Noi invece volevamo un atto politico, uno strumento di crescita, di investimento, garanzia di futuro per la città. Questo bilancio invece è ancorato al passato. Un pesante fardello grava su questa amministrazione comunale e sulla città. La realtà è che sarà difficile uscire dal disastro in cui ci troviamo. Noi non riconosciamo particolari responsabilità nel Sindaco Arena, ma la verità è sotto gli occhi di tutti ed è davvero scomoda. La verità è una montagna di debiti, le strade groviera, i quartieri senza acqua, la spazzatura per strada e le famiglie senza stipendio. Noi non siamo felici, non godiamo delle sventure della città. Noi amiamo Reggio, vorremmo una città che funziona. Se il Sindaco conosceva la situazione significa che ha mentito ai cittadini. Se non la conosceva significa che è stato ingannato da qualcuno e dovrebbe sentirsi libero di fare una vera operazione verità. I cittadini devono sapere non solo quello che ha fatto Arena, ma anche quello che gli hanno lasciato le amministrazioni precedenti. Il Sindaco prenda le distanze dal modello Reggio”.

L'APPROVAZIONE DEL BILANCIO
Una discussione che è andata avanti fino al tardo pomeriggio e ha coinvolto maggioranza e minoranza in un dibattito con numerosi interventi attorno al tema del bilancio, arricchiti inoltre da una serie di emendamenti presentati dalla minoranza. Un dibattito che in ogni caso non non è riuscito in ogni caso a mettere d’accordo le due ali del Senato cittadino praticamente su nulla. Il dato definitivo, alla fine della lunghissima seduta di Consiglio, è che la città, a metà settembre, a due mesi e mezzo dalla chiusura dell’anno, avrà finalmente il suo bilancio previsionale.

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