doddi ha scritto:
Tornado in topic io non ritengo criminale, ignorante, incivile, maleducato, servo, ecc..., chi ha idee POLITICHE diverse dalle mie, e questo dovrebbe essere esaustivo per significare ciò che differenzia me, e tanti altri, da chi pervicacemente continua e tenere determinati atteggiamenti utilizzando reiteratamente questi termini.
Considerando che sono tra quelli che usa spesso il termine servo, mi son sentito tirare la giacchetta e provo a dire qualcosa ancorchè OT.
Prima chiediamo aiuto al dizionario Italiano:
http://dizionari.corriere.it/dizionario ... ervo.shtml
SERVO:
[sèr-vo] agg., s.
• • agg.
• 1 lett. Schiavo; servile
• 2 fig. Soggiogato da un vizio, da una passione: essere s. del fumo
• • s.m.
• 1 Chi vive in stato di dipendenza o di soggezione nei confronti di altri, spec. in usi spreg.: s. del nemico || s. della gleba, in epoca feudale, contadino che lavorava la terra alle dipendenze di un signore
• 2 Addetto ai lavori domestici alle dipendenze di privati
• 3 estens. Chi si mette a disposizione di una persona, di un'istituzione o di un ideale con dedizione totale: s. dello Stato
• • sec. XIII
SERVILE :
[ser-vì-le] agg.
• 1 Proprio di un servo, da servo: condizione s.
• 2 spreg. Privo di dignità, vile, adulatorio: animo s.; privo di originalità o di iniziativa personale
SERVILISMO:
[ser-vi-lì-smo] s.m.
• • Tendenza a sottomettersi in modo meschino a persone più potenti, per timore o per opportunismo, rinunciando alle proprie convinzioni e soffocando la propria personalità SIN piaggeria: s. verso il capoufficio
• • a. 1877
dal quale si deduce che l’essere tale non dipende dalle proprie idee politiche ne da una costrizione. Diciamo che trattasi di puro fattore genetico che ti (in senso lato) spinge alla incomprimibile necessità di avere sempre un padrone. Indi non sono le idee politiche a determinarli ma, caso mai, le stesse possono riflettere una condizione.
Tanto dovevo
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.