doddi ha scritto:Mi adeguo al trend della discussione incurante del luogo in cui mi pare di trovarmi (na specie di circolo di sinistrati canalizzati PerDenti... e si pensava fosse un calesse
) , per scoprire se esiste la democrazia come in casi opposti del recente passato
Prima la ragione
poi il cuore
Buon lavoro Demi ed in bocca al lupo... tappo all'orecchio sinistro e avanti dritti.
Ora, per cercare di
elevare un tantino la discussione (
), che vorrebbe essere di commenti alla politica Scopelliti stravince laddove ha lavorato con la sua testa e và al ballottaggio laddavo lavora con gli altri partiti (tipo forza italia alla provincia). Si dimostra ancora una volta il numero uno in assoluto in Calabria. Ottimo evento in tempi di federalismo
Lunga vita al Principe delle Calabrie
Mi autoquoto e condivido l'analisi di giusva
http://www.strill.it/index.php?option=c ... Itemid=119
Vincono bene Arena e Traversa. La Calabria in controtendenza è firmata Scopelliti
Martedì 17 Maggio 2011 04:08
di Giusva Branca – C’è chi vince chiaramente, chi spera ancora, chi vince anche perdendo, chi perde male, chi malissimo.
Il dato elettorale calabrese, ancora una volta, è in controtendenza
rispetto a quello nazionale che segnala un Pdl in forte difficoltà quasi ovunque; in Calabria, invece, chi esce inequivocabilmente vincitore dal primo giro di consultazioni amministrative è Peppe Scopelliti.
Il dato delle urne, infatti, è chiarissimo: i due candidati targati Pdl e fortemente voluti dal Governatore vincono in modo agevole sia a Catanzaro (Traversa) che a Reggio (Arena).
E, anzi, a Reggio il dato – comunque lusinghiero – che incassa Arena ad personam trova una cornice sontuosa nel risultato delle liste che lo sostenevano (circa 5 punti più avanti), a partire da quella del Pdl e, soprattutto, dalle due più vicine al Presidente della Regione Calabria, “Reggio Futura e “Scopelliti Presidente”, che sommate al Pdl, portano intorno al 40% il consenso secco delle liste gestite direttamente da Giuseppe Scopelliti.
Per i candidati del centrodestra targati Udc la tenzone era – oggettivamente – più difficile; Crotone e Cosenza, territori storicamente di appartenenza centrosinistra, non sono agevoli da espugnare e in questo senso Occhiuto (in vantaggio a Cosenza) pare meglio messo di Dorina Bianchi a Crotone (che si scontra, tra gli altri, col Sindaco uscente Vallone).
Ma procediamo con l’analisi del voto caso per caso
Catanzaro
Come detto il Pdl e Scopelliti stravincono nel nome di Michele Traversa. In realtà la sua vittoria non è mai stata in discussione, troppo il divario di liste, spessore ed esperienza che lo separava dal suo principale avversario, Salvatore Scalzo. Tutto il resto sono coriandoli.
Traversa: incontenibile
Scalzo: vittima sacrificale, ma può guardare avanti
Cosenza
Occhiuto in vantaggio ma potrebbe non bastare, anche se la sinistra, come suo costume, si è frantumata. Paolini supera nettamente i resti di Perugini e del Pd e si lancia immediatamente, in ottica ballottaggio, nella crociata “anti Reggio-centrica”. Resta da capire, da un lato, dove Occhiuto possa recuperare quel quasi che gli serve per scalare la poltrona di Primo Cittadino e, soprattutto, se riuscirà ad agganciare i voti di Nucci (unico esempio, sia pure associato ad alcune liste civiche, in controtendenza di un Fli quasi inesistente) che gli basterebbero esattamente per superare il 50%, e, dall’altro, come farà Paolini ad inventarsi un ticket con quel Perugini osteggiato ferocemente fino a 24 ore fa
Occhiuto: spavaldo
Paolini: il nuovo che avanza
Perugini: il vecchio che retrocede
Nucci: l’ago della bilancia
Crotone
Tiene bene il Sindaco uscente Vallone, ma, soprattutto, si giova della spaccatura tra Bianchi (con le polveri bagnate) e l’eterno Senatore. Il futuro, dando per prevedibile un ticket tra questi due, passa per i voti di Giusy Regalino, “figlia” di una strana coalizione (Api, Demokratici, Manifesto per Crotone e Polo di Centro) di centro puro.
Il suo 17% e la collocazione in pieno centrismo la porta a poter scegliere anche all’ultimo momento una delle due coalizione con la quasi certezze di portare in dote la vittoria
Vallone: resistente
Bianchi: deludente
Senatore: sempreverde
Regalino: la sorpresa che deciderà la contesa
Comune di Reggio
Arena vince e vince bene. Vincono benissimo le sue liste e vince molto bene anche lui, largamente al di sopra delle più rosee aspettative. Scopelliti ha visto bene anche stavolta e lo stesso Arena dimostra credibilità incassando fiducia dalla gente che regala continuità all’esperienza amministrativa degli ultimi 9 anni. Dall’altra parte Canale perde nettamente da un lato ma, dall’altro, mette un punto fermo sul futuro all’interno di un centrosinistra che ha dimostrato di non essere in grado di esprimere niente altro attesa l’impalpabilità, figlia di miopia al limite del masochismo, dei candidati di Idv, Pdci, Sel (cancellati dal panorama politico cittadino) e in considerazione del fisiologico prossimo crepuscolo politico di Bova. Il suo dato, di ben 10 punti superiore alle liste che lo sostenevano, blinda il concetto.
Arena: felice e vincente
Canale: sognatore e fiero
Bova: fa quello che può
Provincia di Reggio
La notizia è lo sgretolamento di Fuda che, però – scherzi delle urne – diventerà decisivo per le sorti finali.
Raffa vanta un distacco tranquillizzante su Morabito (che, nonostante l’evidente boicottaggio subito dalla coalizione, resiste comunque) ma deve cercare da qualche parte i voti necessari per guadagnare il porto e, atteso che il frazionamento è tutto a sinistra, dovrà necessariamente corteggiare Fuda.
Fuda, per parte sua, esprimendo una coalizione della quale fanno comunque parte Pasquale Tripodi e Giuseppe Bova, dovrà provare a convincere o l’uno o l’altro a “riappacificarsi” con quella parte elettorale dalla quale entrambi hanno appena consumato una scissione sanguinosa
Raffa: a un passo dalla meta
Morabito: resiste in pista, nonostante tutto
Fuda: il crepuscolo degli dei