dismissione del patrimonio edilizio (e immobiliare in futuro

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nosacciu
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http://www.mediterraneonline.it/2011/07 ... -edilizio/


Reggio Calabria 16 luglio 2011 – Le innovazioni normative che hanno interessato gli enti locali nel corso dell’ultimo decennio, dapprima con il d.l. 25.9.2001 n. 351, che ha introdotto la disciplina sulle dismissioni del patrimonio delle pubbliche amministrazioni, e successivamente con il d.l. 25.6.2008 n. 112, che ha voluto imprimere una forte accelerazione alle dismissioni del patrimonio dei comuni, hanno comportato un radicale cambiamento nella filosofia gestionale del patrimonio. E’ andata consolidandosi la consapevolezza che il patrimonio rappresenti non soltanto un bene statico da conservare, peraltro come da sempre concepito dalle Pubbliche amministrazioni, ma uno strumento dinamico da utilizzare e gestire in modo efficiente ed economico per il migliore perseguimento delle finalità pubbliche.
Nasce dunque una nuova cultura, che impone una rimeditazione sul concetto della gestione del patrimonio immobiliare: la gestione economica del patrimonio stesso assurge da questo momento anche a strumento di riequilibrio finanziario e di promozione economica e sociale della collettività di riferimento. Il legislatore avverte dunque la necessità che gli enti locali prendano coscienza e conoscenza della loro consistenza patrimoniale, attraverso misure di snellimento e di velocizzazione delle procedure amministrative, e quindi abbiano una nuova consapevolezza nella nuova corretta gestione e valorizzazione di tali risorse: ciò sia perché il rendimento del proprio patrimonio è stato storicamente sempre modesto, sia perché la vetustà che spesso lo caratterizza richiede frequenti interventi di manutenzione.
In tale contesto dunque va ricondotta l’ importante iniziativa dell’ odierna conferenza stampa, ove l’ amministrazione comunale, nell’ ambito di una avvertita esigenza di adeguarsi ai citati dettami normativi, e al fine di caratterizzare l’attività politico programmatica ad una razionalizzazione dei costi e ad uno sviluppo delle entrate, intende imprimere una forte accelerazione alle dismissioni del patrimonio immobiliare, avviando la pubblicazione di un bando avente per oggetto la vendita di n. 1272 immobili di edilizia residenziale pubblica.
E proprio nell’esigenza di imprimere maggiore efficienza ed efficacia all’azione gestionale della dismissione, il Settore Patrimonio ha predisposto un bando di vendita avente quali destinatari i titolari dei relativi contratti di locazione, che in maniera innovativa contiene alcune criticità che disciplinano la procedura di partecipazione e di vendita, e che consente di contemperare una duplica esigenza: offrire ai concittadini affittuari un’opportunità di esercitare l’opzione di acquisto in prelazione ricevendo al riguardo a domicilio una comunicazione completa di tutti i dati finanziari dell’operazione di acquisto, e pertanto senza avere l’onere di recarsi presso gli uffici comunali per ricevere informazioni, e all’Ente di perfezionare gli atti di compravendita in tempi perentoriamente definiti in un arco temporale di 6 mesi.
Dunque, gli affittuari disporranno di un termine previsto nel bando in giorni 45 dalla sua pubblicazione, per partecipare all’opzione d’acquisto, inviando al Comune di Reggio Calabria apposita istanza di partecipazione, corredata dalla quietanza di avvenuta regolarizzazione dei canoni di locazione ed oneri eventualmente pendenti, unitamente ad una cauzione di € 1.000 che verrà stornata in sede di regolarizzazione del prezzo di compravendita, in sede di stipula contrattuale, che dovrà perfezionarsi perentoriamente nel termine contenuto nell’apposito invito di convocazione che invierà l’ente. La mancata presentazione nel giorno e nell’ora stabiliti nell’avviso di convocazione comporterà la decadenza del beneficio dell’opzione di acquisto, unitamente all’incameramento della cauzione, e quindi alla collocazione dell’immobile sul mercato.

l'ho indovinata con 6 mesi d'anticipo :thumright anche se l'aveva confermato anche lui in sede di presentazione come sindaco
Pickwick ha scritto:La percentuale di scemi del movimento 5 stelle supera anche il grande sud di Miccichè...
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Sorprende la frase :"Nasce dunque una nuova cultura, che impone una rimeditazione sul concetto della gestione del patrimonio immobiliare: la gestione economica del patrimonio stesso assurge da questo momento anche a strumento di riequilibrio finanziario e di promozione economica e sociale della collettività di riferimento", da legge regionale (v non ricordo il numero ne la data di emissione) imposta da bova i fondi ricavati dal patrimonio immobiliare edilizio possono essere reinvestiti unicamente nell'edilizia quindi nella costruzione di nuove case popolari, quindi c'è l'intenzione da parte di Arena di vendere altro oltre le case popolari in futuro? oltretutto fino a qualche anno fa si parlava di un comune sanissimo, adesso c'è la necessità di vendere i beni immobiliari. Ma sopratutto, la domanda più importante da porsi è: se le povere famiglie che abitano le case popolari non si ritrovassero i soldi per comprare l'immobile dovrebbero lasciare casa?
Pickwick ha scritto:La percentuale di scemi del movimento 5 stelle supera anche il grande sud di Miccichè...
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come al solito chi paga poi è sempre il cittadino bisognoso..
Se chi abita nelle case popolari non può permettersi l'aquisto voglio vedere cosa succederà..
Cominciassero a risparmiare su altro..
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Motociclista ha scritto:come al solito chi paga poi è sempre il cittadino bisognoso..
Se chi abita nelle case popolari non può permettersi l'aquisto voglio vedere cosa succederà..
Cominciassero a risparmiare su altro..
no ma non solo l'ho scritto sopra, non riesco più a trovare il numer odi legge e il comma, ma so che esiste me ne parlò lo stesso bova qualche tempo fa una volta uscita prima ancora di scopelltii alla regione, è una legge regionale per i comuni e il ricavato del patrimonio edilizio può essere reinvestito solo sull'edilizia: se io comune vendo una casa popolare devo reinvestire quei soldi per altre case popolari sennò mi vengono bloccati i ricavati

non esiste ne in cielo ne in terra quel che dice...
Pickwick ha scritto:La percentuale di scemi del movimento 5 stelle supera anche il grande sud di Miccichè...
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Ultima modifica di nosacciu il 25/07/2011, 9:46, modificato 1 volta in totale.
Pickwick ha scritto:La percentuale di scemi del movimento 5 stelle supera anche il grande sud di Miccichè...
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Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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Motociclista come al solito hai centrato il problema.
Altri usano le interpretazioni giuridiche a loro uso e consumo....aldilà della dottrina bisognerebbe fare i conti con lo status delle famiglie che occupano tale patrimonio e dalle quali non si può certo ipotizzare l'ootenimento delle risorse finanziarie per fronteggiare i debiti della mala gestio comunale.
Una considerazione fra tutte: ma il Signor Sindaco perchè non ci spiega come mai gli spazi comuni del patrimonio edilizio, seppure riscattato dai privati, sono rimasti nelle disponibilità del Comune il quale si è dovuto sobbarcare le ristrutturazione degli stessi.
Negli ultimi 5 anni vi assicuro che sono stati tanti gli stabili con tutti gli appartamenti riscattati che sono stati ristrutturati a spese del comune a causa dei verbali di assenza di sicurezza ad opera dei vigili del fuoco .
Ce lo spieghi l'illustrissimo, poi ci può continuare a gettare fumo negli occhi.
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fred2010 ha scritto:Motociclista come al solito hai centrato il problema.
Altri usano le interpretazioni giuridiche a loro uso e consumo....aldilà della dottrina bisognerebbe fare i conti con lo status delle famiglie che occupano tale patrimonio e dalle quali non si può certo ipotizzare l'ootenimento delle risorse finanziarie per fronteggiare i debiti della mala gestio comunale.
Una considerazione fra tutte: ma il Signor Sindaco perchè non ci spiega come mai gli spazi comuni del patrimonio edilizio, seppure riscattato dai privati, sono rimasti nelle disponibilità del Comune il quale si è dovuto sobbarcare le ristrutturazione degli stessi.
Negli ultimi 5 anni vi assicuro che sono stati tanti gli stabili con tutti gli appartamenti riscattati che sono stati ristrutturati a spese del comune a causa dei verbali di assenza di sicurezza ad opera dei vigili del fuoco .
Ce lo spieghi l'illustrissimo, poi ci può continuare a gettare fumo negli occhi.
:salut
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Pickwick ha scritto:La percentuale di scemi del movimento 5 stelle supera anche il grande sud di Miccichè...
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ho sbagliato legge, in realtà è una legge nazionale
Comma modificato dalla Legge 136 del 30 aprile 1999, Art. 4.
5. L'alienazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica è consentita esclusivamente per la realizzazione di programmi finalizzati allo sviluppo di tale settore.


Con l'espressione edilizia residenziale pubblica ci si riferisce comunemente a tre tipologie di operazioni edilizie che vedono l'attivazione della pubblica amministrazione per offrire ai consociati degli immobili abitativi in proprietà, in locazione o in superficie.
Il ruolo concretamente svolto dall'Amministrazione contribuisce a differenziare le tre suddette tipologie:
1) Nella cosiddetta edilizia residenziale sovvenzionata l'ente pubblico edifica direttamente il fabbricato, mediante finanziamenti integralmente pubblici. Si tratta di una tipologia di intervento risalente ma tuttora molto diffusa.
2) Fin dagli inizi del XX secolo, all'edilizia residenziale sovvenzionata si è affiancata l'edilizia residenziale agevolata. In questo caso, l'amministrazione incentiva l'edificazione residenziale attribuendo specifiche agevolazioni creditizie alle imprese costruttrici.
3) La forma di edilizia residenziale pubblica più recente è l'edilizia residenziale convenzionata, che spesso viene confusa con la precedente. Ciò che accomuna le due forme è il fatto che in entrambe l'immobile abitativo è realizzato dal privato. In caso di edilizia convenzionata, tuttavia, l'ente pubblico non offre agevolazioni creditizie ma attribuisce direttamente beni o contributi all'impresa costruttrice.

credo che le nostre case popolari facciano capo al punto 1
Pickwick ha scritto:La percentuale di scemi del movimento 5 stelle supera anche il grande sud di Miccichè...
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In relazione a quanto sta accadendo riguardo l'alienazione del patrimonio edilizio comunale,vorrei cercare di far chiarezza. Oltre il gia citato, da Demetrio Naccari Carlizi , decreto legge 112/2008 ’art. 13, comma 2, lettera c che obbligherebbe a destinare “i

proventi delle alienazioni alla realizzazione di interventi volti ad alleviare il disagio abitativo”, credo si debba parlare del decreto Legge 136 del 30 aprile 1999, Art. 4. Comma 5 “L'alienazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica è consentita esclusivamente per la realizzazione di programmi finalizzati allo sviluppo di tale settore.”. Prima di parlare di vendita, ritengo che sia fondamentale chiedere alla maggioranza quali sarebbero questi -programmi finalizzati allo sviluppo di- questo settore. Finora ho sentito parlare solamente di rifocillamento delle casse comunali il che andrebbe contro all'articolo da me citato e a quello citato da Naccari Carlizi. Credo sia corretto e previsto dalla legge, dunque, che la maggioranza informi i cittadini del programma che intendono perseguire per lo sviluppo dell'edilizia residenziale pubblica.

http://www.strill.it/index.php?option=c ... &Itemid=99
Pickwick ha scritto:La percentuale di scemi del movimento 5 stelle supera anche il grande sud di Miccichè...
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http://www.strill.it/index.php?option=c ... &Itemid=86


Reggio: assessore Curatola su dismissione patrimonio: "Ad oggi oltre mille caparre versate"
Sabato 22 Ottobre 2011 16:32
“Un successo straordinario, che sta andando al di là delle più ottimistiche aspettative, come dimostrano le oltre mille caparre, che in totale superano il milione di euro, già versate per esercitare il diritto di prelazione sull’acquisto dell’alloggio: percentuale elevatissima rispetto il numero degli effettivi aventi diritto”.
Questo il commento dell’assessore comunale al Patrimonio Edilizio, Walter Curatola, il quale monitora costantemente l’andamento del programma di dismissione del patrimonio edilizio comunale, soprattutto in considerazione del termine ultimo per l’invio, tramite raccomandata, dell'istanza che è fissato lunedì 24 ottobre (senza ulteriori proroghe) e per la quale farà fede il timbro postale.
“Gli uffici della Reges – sottolinea Curatola – hanno lavorato straordinariamente di sabato mattina ed a ritmo sostenuto dal momento che la maggior parte delle adesioni per il versamento dell’acconto di mille euro le abbiamo ricevute proprio durante questa settimana. Ecco perché, essendo lunedì l’ultimo giorno utile, gli sportelli della Società resteranno aperti al pubblico con orario continuato, precisamente dalle 8 alle 18, cosicché sia possibile soddisfare tutta la mole di richieste che stanno provenendo, in maniera assolutamente entusiasta, da parte degli aventi diritto. A questo proposito – aggiunge l’assessore – vorrei formulare una raccomandazione ai cittadini che si sono subito attivati per divenire proprietari degli alloggi di cui pagano la locazione al Comune: dopo aver versato la caparra è necessario inoltrare la raccomandata; non basta solo il versamento alle casse preposte in quanto è obbligatorio che questo venga accompagnato dalla missiva che, ripeto, deve essere spedita entro e non oltre il 24 ottobre. Per ulteriori informazioni, comunque, sarà disponibile lunedì mattina anche il personale del Patrimonio Edilizio al Ce.Dir. I numeri eccezionali che stanno scandendo l’operazione di dismissione – precisa ancora Curatola – non fanno altro che far tacere tutte le voci contrarie ad un programma che invece si sta dimostrando all’altezza delle aspettative dei reggini. Si voleva far passare l’idea che il Comune avesse intenzioni di tipo speculativo, invece la seria campagna informativa condotta da agosto, cioè quando è stato emesso il bando, sino a qualche giorno fa, ha prodotto i suoi effetti ed attesta la fiducia dei nostri concittadini nell’amministrazione guidata dal sindaco Demetrio Arena. A questo punto – conclude l’assessore al Patrimonio Edilizio – è palese che le parole, le polemiche strumentali condotte ad hoc, la ricerca di eventuali lacune nel progetto di dismissione siano state superate dalla volontà popolare che, supportata da questo enorme successo, ha scelto di condividere l’azione dell’Ente aderendo in termini numerici sorprendenti, pur nel momento dell’annuncio delle relazioni ministeriali. Sabato 29 alle 10, quindi, insieme al sindaco Arena, terremo a palazzo San Giorgio una conferenza stampa per informare la Città di quanto si sta realizzando tramite la procedura di dismissione e fornendo dati certi e solidi”.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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nosacciu ha scritto:ho sbagliato legge, in realtà è una legge nazionale
Comma modificato dalla Legge 136 del 30 aprile 1999, Art. 4.
5. L'alienazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica è consentita esclusivamente per la realizzazione di programmi finalizzati allo sviluppo di tale settore.


Con l'espressione edilizia residenziale pubblica ci si riferisce comunemente a tre tipologie di operazioni edilizie che vedono l'attivazione della pubblica amministrazione per offrire ai consociati degli immobili abitativi in proprietà, in locazione o in superficie.
Il ruolo concretamente svolto dall'Amministrazione contribuisce a differenziare le tre suddette tipologie:
1) Nella cosiddetta edilizia residenziale sovvenzionata l'ente pubblico edifica direttamente il fabbricato, mediante finanziamenti integralmente pubblici. Si tratta di una tipologia di intervento risalente ma tuttora molto diffusa.
2) Fin dagli inizi del XX secolo, all'edilizia residenziale sovvenzionata si è affiancata l'edilizia residenziale agevolata. In questo caso, l'amministrazione incentiva l'edificazione residenziale attribuendo specifiche agevolazioni creditizie alle imprese costruttrici.
3) La forma di edilizia residenziale pubblica più recente è l'edilizia residenziale convenzionata, che spesso viene confusa con la precedente. Ciò che accomuna le due forme è il fatto che in entrambe l'immobile abitativo è realizzato dal privato. In caso di edilizia convenzionata, tuttavia, l'ente pubblico non offre agevolazioni creditizie ma attribuisce direttamente beni o contributi all'impresa costruttrice.

credo che le nostre case popolari facciano capo al punto 1

Belle parole:
letto sul quotidianodellacalabria di ieri 22 pag 6 del "FESTIVAL DELLE PARTITE DI GIRO",
e i fondi vincolati per imprese edili hanno finanziato mostre di scultura, bagni al mare e amenità simili....

Chi garantisce che il festival non proseguirà, forse Arena??
ma allora non ho capito niente,
avevo capito che i 10 milioni da vendita di case popolari erano destinati al ripiano (sic!) del buco di bilancio.
E chi garantirà il "PUNTUALE RISPETTO DELLA LEGGE"???
e come si traduce in dialetto reggino???

:beer2: :beer2:
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Una boccata d'ossigeno per il Comune. Positiva la dismissione del patrimonio
Giovedì 27 Ottobre 2011 14:31


di Grazia Candido

Una boccata d’ossigeno per l’Amministrazione Comunale che "mette a tacere i miscredenti” esibendo con orgoglio i risultati della dismissione del patrimonio edilizio. A Palazzo San Giorgio, questa mattina, il sindaco Demetrio Arena, insieme all’assessore al Patrimonio edilizio Walter Curatola, al segretario generale Pietro Emilio e al dirigente alle Finanze Vincenzo Cuzzola, ha dato alla città la “prima risposta di un percorso avviato già da qualche mese e che vede entrare nelle casse comunali 26.693.064 di euro”. “L’operazione ha avuto inizio con il bando pubblicato lo scorso 24 agosto e in questi due mesi, l’Amministrazione ha incontrato i cittadini interessati mediante assemblee pubbliche tenute nei vari quartieri assieme ai consiglieri delegati di ogni singola zona – ha esordito l’assessore Curatola – E’ stato possibile raggiungere gli obiettivi che il Sindaco ci aveva affidato grazie al lavoro sinergico svolto assieme alla società in house Sati e a quelle miste Recasi e Reges. Su 1.764 alloggi vendibili ben 1.194 cittadini hanno versato la caparra manifestando quindi, la volontà di acquistare l’immobile. Un grande risultato, quasi 7 cittadini su 10 hanno aderito alla proposta di vendita da parte dell’Amministrazione comunale dimostrando altresì grande fiducia nei nostri confronti nonostante il periodo di enorme difficoltà vissuto dall’ente. Il 55% dei cittadini aventi titolo all’acquisto – continua l’assessore comunale - ha dichiarato la volontà di pagare in contanti mentre il restante 45% ha scelto la rateizzazione in più anni. Ciò significa che il Comune di Reggio Calabria introiterà subito 18.284.749 milioni di euro mentre 8.408.315 milioni nel corso dei prossimi anni”. E non finisce qui perché l’operazione di dismissione del patrimonio ha consentito di recuperare morosità pregresse per un totale di Euro 427.862,66 “facendo venire – aggiunge Curatola - alla luce situazioni di inadempienze non più tollerabili da parte della comunità”. L’assessore comunale oltre ad illustrare tutte le attività svolte, ribadisce la “volontà dell’Amministrazione di rimettere in vendita gli alloggi per i quali ad oggi i legittimi assegnatari non hanno ancora manifestato l’opzione di acquisto, attraverso un prossimo nuovo bando che prevederà inoltre, la dismissione anche degli immobili di Via Cava, Rione Marconi, Oliveto, San Sperato”. Ma oltre agli alloggi, il Comune metterà in vendita anche il patrimonio terriero, gli immobili ex Ipab, l’hotel Miramare, l’Italcitrus e il Villino Benassai. “Da lunedì – tuona l’assessore Curatola – gli uffici preposti invieranno la comunicazione di messa in mora a tutti coloro i quali non hanno regolarizzato la propria posizione pagando i canoni regressi”. A spiegare i motivi amministrativi per i quali gli alloggi del complesso Polidea di Pellaro dovranno essere oggetto di ulteriore approfondimento è il segretario generale Emilio mentre è il dirigente del settore Finanze Cuzzola a porre l’attenzione sul fatto che “questa operazione amministrativa anticipa i percorsi legati al federalismo fiscale e demaniale”. “Le somme incassate - aggiunge ancora - consentiranno di programmare obiettivi legati al risanamento e allo sviluppo”. “A chi ha generato in questi ultimi mesi terrorismo psicologico diamo oggi una risposta concreta con fatti che mettono in evidenza la capacità della nostra Amministrazione di essere operativa ed efficiente – conclude il sindaco Arena – La crisi che investe tutti gli enti locali può essere affrontata con strumenti quali appunto la dismissione del patrimonio edilizio. Noi questo percorso lo abbiamo avviato per tempo ed è merito dell’Amministrazione di centrodestra aver già attivato procedure sin dagli anni scorsi sotto la sindacatura di Scopelliti. Riteniamo che le somme che incasseremo ci permetteranno di avere maggiore liquidità per far fronte alle esigenze di imprese, fornitori e società miste e rimettere in piedi un sistema virtuoso e meritocratico”. In conclusione il primo cittadino rilancia un messaggio “a chi ha ritenuto di attivare procedure giudiziarie per recuperare i propri crediti”. “Il percorso che abbiamo avviato - aggiunge – consentirà di soddisfare in meno tempo coloro i quali invece, hanno atteso che il Comune potesse avere tali disponibilità finanziarie considerando che i tempi di definizione davanti all’Autorità giudiziaria saranno certamente più dilatati”.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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doddi ha scritto:http://www.strill.it/index.php?option=c ... &id=111321

Una boccata d'ossigeno per il Comune. Positiva la dismissione del patrimonio
Giovedì 27 Ottobre 2011 14:31


di Grazia Candido

Una boccata d’ossigeno per l’Amministrazione Comunale che "mette a tacere i miscredenti” esibendo con orgoglio i risultati della dismissione del patrimonio edilizio. A Palazzo San Giorgio, questa mattina, il sindaco Demetrio Arena, insieme all’assessore al Patrimonio edilizio Walter Curatola, al segretario generale Pietro Emilio e al dirigente alle Finanze Vincenzo Cuzzola, ha dato alla città la “prima risposta di un percorso avviato già da qualche mese e che vede entrare nelle casse comunali 26.693.064 di euro”. “L’operazione ha avuto inizio con il bando pubblicato lo scorso 24 agosto e in questi due mesi, l’Amministrazione ha incontrato i cittadini interessati mediante assemblee pubbliche tenute nei vari quartieri assieme ai consiglieri delegati di ogni singola zona – ha esordito l’assessore Curatola – E’ stato possibile raggiungere gli obiettivi che il Sindaco ci aveva affidato grazie al lavoro sinergico svolto assieme alla società in house Sati e a quelle miste Recasi e Reges. Su 1.764 alloggi vendibili ben 1.194 cittadini hanno versato la caparra manifestando quindi, la volontà di acquistare l’immobile. Un grande risultato, quasi 7 cittadini su 10 hanno aderito alla proposta di vendita da parte dell’Amministrazione comunale dimostrando altresì grande fiducia nei nostri confronti nonostante il periodo di enorme difficoltà vissuto dall’ente. Il 55% dei cittadini aventi titolo all’acquisto – continua l’assessore comunale - ha dichiarato la volontà di pagare in contanti mentre il restante 45% ha scelto la rateizzazione in più anni. Ciò significa che il Comune di Reggio Calabria introiterà subito 18.284.749 milioni di euro mentre 8.408.315 milioni nel corso dei prossimi anni”. E non finisce qui perché l’operazione di dismissione del patrimonio ha consentito di recuperare morosità pregresse per un totale di Euro 427.862,66 “facendo venire – aggiunge Curatola - alla luce situazioni di inadempienze non più tollerabili da parte della comunità”. L’assessore comunale oltre ad illustrare tutte le attività svolte, ribadisce la “volontà dell’Amministrazione di rimettere in vendita gli alloggi per i quali ad oggi i legittimi assegnatari non hanno ancora manifestato l’opzione di acquisto, attraverso un prossimo nuovo bando che prevederà inoltre, la dismissione anche degli immobili di Via Cava, Rione Marconi, Oliveto, San Sperato”. Ma oltre agli alloggi, il Comune metterà in vendita anche il patrimonio terriero, gli immobili ex Ipab, l’hotel Miramare, l’Italcitrus e il Villino Benassai. “Da lunedì – tuona l’assessore Curatola – gli uffici preposti invieranno la comunicazione di messa in mora a tutti coloro i quali non hanno regolarizzato la propria posizione pagando i canoni regressi”. A spiegare i motivi amministrativi per i quali gli alloggi del complesso Polidea di Pellaro dovranno essere oggetto di ulteriore approfondimento è il segretario generale Emilio mentre è il dirigente del settore Finanze Cuzzola a porre l’attenzione sul fatto che “questa operazione amministrativa anticipa i percorsi legati al federalismo fiscale e demaniale”. “Le somme incassate - aggiunge ancora - consentiranno di programmare obiettivi legati al risanamento e allo sviluppo”. “A chi ha generato in questi ultimi mesi terrorismo psicologico diamo oggi una risposta concreta con fatti che mettono in evidenza la capacità della nostra Amministrazione di essere operativa ed efficiente – conclude il sindaco Arena – La crisi che investe tutti gli enti locali può essere affrontata con strumenti quali appunto la dismissione del patrimonio edilizio. Noi questo percorso lo abbiamo avviato per tempo ed è merito dell’Amministrazione di centrodestra aver già attivato procedure sin dagli anni scorsi sotto la sindacatura di Scopelliti. Riteniamo che le somme che incasseremo ci permetteranno di avere maggiore liquidità per far fronte alle esigenze di imprese, fornitori e società miste e rimettere in piedi un sistema virtuoso e meritocratico”. In conclusione il primo cittadino rilancia un messaggio “a chi ha ritenuto di attivare procedure giudiziarie per recuperare i propri crediti”. “Il percorso che abbiamo avviato - aggiunge – consentirà di soddisfare in meno tempo coloro i quali invece, hanno atteso che il Comune potesse avere tali disponibilità finanziarie considerando che i tempi di definizione davanti all’Autorità giudiziaria saranno certamente più dilatati”.
l'assessore curatola... e in ogni caso, non sto criticando l'idea di venderli, anche se, quei pochi che non hanno potuto riscattare l'immobile cosa faranno adesso? La mia critica era in realtà in riferimento al riutilizzo del ricavato per rimpinguare il bilancio, per legge illegale.
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Cominciassero a risparmiare su altro..
rimane affittuario se dimostra di essere in regola con i pagamenti dell'affitto.. :salut
L'ignoranza è meno dannosa del confuso sapere.
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in questo bando comunque mi pare di avere capito che non rientrano gli alloggi ex IACP per intenderci gli alloggi residenziali del ministero difesa..che seguono un altro iter...
:salut
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Reggio: nuova sorpresa per la dismissione del patrimonio edilizio
Lunedì 31 Ottobre 2011 13:56

Di seguito la nota diffusa dall'ufficio stampa del Comune di Reggio Calabria
Chiusura col botto per la dismissione del patrimonio edilizio. Il Sindaco Arena con l’Assessore al patrimonio, Walter Curatola, accompagnati dal dirigente al ramo Emilio ed alle finanze Cuzzola, avevano già comunicato alla stampa ed alla città i considerevoli numeri relativi alla vendita delle case di edilizia popolare nella giornata giovedì 27 ottobre, pensando che si trattasse di dati definitivi.
Ma sabato arriva la sorpresa, con ulteriore impennata delle vendite: altre 380 caparre sono giunte sul conto corrente postale della Reges, accuratamente predisposto, che portano da 1194 a 1575 il numero di cittadini che hanno voluto aderire all’iniziativa, promuovendo a pieni voti, dunque, l’azione amministrativa di Arena e Curatola che sin dall’inizio si sono detti certi della bontà dell’intervento.
Il bando era scaduto il 24 ottobre e la tardività dell’arrivo delle ultime caparre è stata causata dai tempi di trasferimento delle somme, tramite Poste Italiane S.p.a., e quindi pienamente rientranti nei termini.
“Un evento che ha dell’incredibile – sono state le parole dell’Assessore Curatola – che ci stupisce e ci inorgoglisce ulteriormente perché ci da la certezza di aver agito con perspicacia, interpretando e trasformando in azione le esigenze dei cittadini. Basti pensare che il novanta per cento degli aventi diritto ha voluto comprare la casa nella quale vive. La cifra mi porta a ritenere che si trattasse, allora, di una vera e propria necessità quella di divenire proprietari degli immobili, che acquisteranno così un nuovo valore, grazie alla gestione privata, e porteranno un incremento alle casse del Comune che va oltre quello sperato. Un vero e proprio servizio quello che siamo riusciti a fornire ai cittadini dando nuovo impulso alla lungimiranza del Governatore Scopelliti che, nelle vesti di Sindaco della città, lanciò l’iniziativa nel 2009. Oltre alla vendita degli alloggi un ulteriore importante risultato è stato quello di aver recuperato 500 mila euro di canoni arretrati che rimpinguano ulteriormente le casse comunali. Il dato finale? Passiamo dai 26 milioni e 600 mila euro agli oltre 35 milioni per questa prima fase del progetto. Credo non ci sia altro da aggiungere: i numeri parlano da soli e spero che vengano letti a chiare cifre da parte di alcuni esponenti di sinistra che, noncuranti dei dati e della schiacciante realtà, continuano a dar vita a sterili polemiche, che non tengono conto delle cifre da capogiro che l’operazione ha regalato alle finanze municipali e, soprattutto, non considerano che l’Amministrazione comunale è riuscita ad interpretare ed a rispondere a quella che si è rivelata una vera e propria esigenza dei cittadini fornendo un vero e proprio servizio alla comunità. Già in settimana procederemo a concludere il primo atto di vendita e proseguiremo le nostre attività secondo la tabella di marcia stabilita, confortati, ed ancor più motivati, dalla certezza di aver agito risolvendo concretamente le necessità dei cittadini”.
Fe.Mor



:o.o:
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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aquamoon
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...La cifra mi porta a ritenere che si trattasse, allora, di una vera e propria necessità quella di divenire proprietari degli immobili, che acquisteranno così un nuovo valore, grazie alla gestione privata, e porteranno un incremento alle casse del Comune che va oltre quello sperato. Un vero e proprio servizio quello che siamo riusciti a fornire ai cittadini dando nuovo impulso alla lungimiranza del Governatore Scopelliti che, nelle vesti di Sindaco della città, lanciò l’iniziativa nel 2009. Oltre alla vendita degli alloggi un ulteriore importante risultato è stato quello di aver recuperato 500 mila euro di canoni arretrati che rimpinguano ulteriormente le casse comunali. Il dato finale? Passiamo dai 26 milioni e 600 mila euro agli oltre 35 milioni per questa prima fase del progetto. Credo non ci sia altro da aggiungere: i numeri parlano da soli e spero che vengano letti a chiare cifre da parte di alcuni esponenti di sinistra che, noncuranti dei dati e della schiacciante realtà, continuano a dar vita a sterili polemiche, che non tengono conto delle cifre da capogiro che l’operazione ha regalato alle finanze municipali e, soprattutto, non considerano che l’Amministrazione comunale è riuscita ad interpretare ed a rispondere a quella che si è rivelata una vera e propria esigenza dei cittadini fornendo un vero e proprio servizio alla comunità. Già in settimana procederemo a concludere il primo atto di vendita e proseguiremo le nostre attività secondo la tabella di marcia stabilita, confortati, ed ancor più motivati, dalla certezza di aver agito risolvendo concretamente le necessità dei cittadini”.
Nel festival del grottesco, un'operazione come quella della vendita del patrimonio edilizio... da pezza a colore si trasforma in una parure di smeraldi da esibire.
Si dice che gli introiti andranno a tamponare la situazione debitoria del Comune ma non si dice che la cifra prevista non copre nemmeno un quarto del debito pregresso.
Badare al proprio futuro, in termini di aspettative sull'erogazione dei servizi e stigmatizzando la situazione debitoria dell'Ente comunale è per l'estensore della nota stampa postata "una sterile polemica che non tiene conto delle cifre da capogiro che l'operazione ha regalato..."
Perchè, affezionatissimi forumini, nella neolingua dei quattro rubagalline che ci amministrano, portare i gioielli al Monte di Pietà è "risolvere concretamente la necessità dei cittadini" con operazioni di alta ingegneria finanziaria che (cit.) regalano cifre da capogiro...
Regalano?
Cifre da capogiro?
A parte il fatto che con 35 o 40 milioni non paghiamo nemmeno il debito con la Sorical (che non fa parte degli 80 o 160 segnalati)... dov'è la Politica?
Bastava un funzionario della Gabetti o di Tecnocasa per vendere gli alloggi... ed Equitalia per incassare... c'era bisogno della Giunta?
E poi: se la strategia di mezzarena è quella di vendere il vendibile per tappare i buchi di bilancio prodotti dal suo datore di lavoro nonchè padrino politico...
esauriti i beni alienabili immediatamente (le case, 35, 40, 50 milioni) cosa tenteranno di vendere dopo?
In sintesi:
il Comune ritiene di avere conseguito un grande successo proponendo e vendendo una parte del patrimonio edilizio. Facciamo finta sia così.
Vogliamo parlare dei debiti del Comune, di come sono stati prodotti e cosa fare per restituire all'Ente una dignità finanziaria?
O riteniamo sufficiente la risposta del sindaco (... le faremo sapere) e non ci pensiamo più?
Io penso che il Comune sia lì lì per sprofondare, mezzarena no.
:salut
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nosacciu ha scritto:
doddi ha scritto:http://www.strill.it/index.php?option=c ... &id=111321

Una boccata d'ossigeno per il Comune. Positiva la dismissione del patrimonio
Giovedì 27 Ottobre 2011 14:31


di Grazia Candido

Una boccata d’ossigeno per l’Amministrazione Comunale che "mette a tacere i miscredenti” esibendo con orgoglio i risultati della dismissione del patrimonio edilizio. A Palazzo San Giorgio, questa mattina, il sindaco Demetrio Arena, insieme all’assessore al Patrimonio edilizio Walter Curatola, al segretario generale Pietro Emilio e al dirigente alle Finanze Vincenzo Cuzzola, ha dato alla città la “prima risposta di un percorso avviato già da qualche mese e che vede entrare nelle casse comunali 26.693.064 di euro”. “L’operazione ha avuto inizio con il bando pubblicato lo scorso 24 agosto e in questi due mesi, l’Amministrazione ha incontrato i cittadini interessati mediante assemblee pubbliche tenute nei vari quartieri assieme ai consiglieri delegati di ogni singola zona – ha esordito l’assessore Curatola – E’ stato possibile raggiungere gli obiettivi che il Sindaco ci aveva affidato grazie al lavoro sinergico svolto assieme alla società in house Sati e a quelle miste Recasi e Reges. Su 1.764 alloggi vendibili ben 1.194 cittadini hanno versato la caparra manifestando quindi, la volontà di acquistare l’immobile. Un grande risultato, quasi 7 cittadini su 10 hanno aderito alla proposta di vendita da parte dell’Amministrazione comunale dimostrando altresì grande fiducia nei nostri confronti nonostante il periodo di enorme difficoltà vissuto dall’ente. Il 55% dei cittadini aventi titolo all’acquisto – continua l’assessore comunale - ha dichiarato la volontà di pagare in contanti mentre il restante 45% ha scelto la rateizzazione in più anni. Ciò significa che il Comune di Reggio Calabria introiterà subito 18.284.749 milioni di euro mentre 8.408.315 milioni nel corso dei prossimi anni”. E non finisce qui perché l’operazione di dismissione del patrimonio ha consentito di recuperare morosità pregresse per un totale di Euro 427.862,66 “facendo venire – aggiunge Curatola - alla luce situazioni di inadempienze non più tollerabili da parte della comunità”. L’assessore comunale oltre ad illustrare tutte le attività svolte, ribadisce la “volontà dell’Amministrazione di rimettere in vendita gli alloggi per i quali ad oggi i legittimi assegnatari non hanno ancora manifestato l’opzione di acquisto, attraverso un prossimo nuovo bando che prevederà inoltre, la dismissione anche degli immobili di Via Cava, Rione Marconi, Oliveto, San Sperato”. Ma oltre agli alloggi, il Comune metterà in vendita anche il patrimonio terriero, gli immobili ex Ipab, l’hotel Miramare, l’Italcitrus e il Villino Benassai. “Da lunedì – tuona l’assessore Curatola – gli uffici preposti invieranno la comunicazione di messa in mora a tutti coloro i quali non hanno regolarizzato la propria posizione pagando i canoni regressi”. A spiegare i motivi amministrativi per i quali gli alloggi del complesso Polidea di Pellaro dovranno essere oggetto di ulteriore approfondimento è il segretario generale Emilio mentre è il dirigente del settore Finanze Cuzzola a porre l’attenzione sul fatto che “questa operazione amministrativa anticipa i percorsi legati al federalismo fiscale e demaniale”. “Le somme incassate - aggiunge ancora - consentiranno di programmare obiettivi legati al risanamento e allo sviluppo”. “A chi ha generato in questi ultimi mesi terrorismo psicologico diamo oggi una risposta concreta con fatti che mettono in evidenza la capacità della nostra Amministrazione di essere operativa ed efficiente – conclude il sindaco Arena – La crisi che investe tutti gli enti locali può essere affrontata con strumenti quali appunto la dismissione del patrimonio edilizio. Noi questo percorso lo abbiamo avviato per tempo ed è merito dell’Amministrazione di centrodestra aver già attivato procedure sin dagli anni scorsi sotto la sindacatura di Scopelliti. Riteniamo che le somme che incasseremo ci permetteranno di avere maggiore liquidità per far fronte alle esigenze di imprese, fornitori e società miste e rimettere in piedi un sistema virtuoso e meritocratico”. In conclusione il primo cittadino rilancia un messaggio “a chi ha ritenuto di attivare procedure giudiziarie per recuperare i propri crediti”. “Il percorso che abbiamo avviato - aggiunge – consentirà di soddisfare in meno tempo coloro i quali invece, hanno atteso che il Comune potesse avere tali disponibilità finanziarie considerando che i tempi di definizione davanti all’Autorità giudiziaria saranno certamente più dilatati”.
l'assessore curatola... e in ogni caso, non sto criticando l'idea di venderli, anche se, quei pochi che non hanno potuto riscattare l'immobile cosa faranno adesso? La mia critica era in realtà in riferimento al riutilizzo del ricavato per rimpinguare il bilancio, per legge illegale.


per legge illegale cosa significa?
Il dolore ci rimette in mezzo alle cose in modo nuovo.
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