Re: Santanchè...
Inviato: 14/04/2012, 18:09
A proposito di verita' storiche pare che a far su e giu' tra gli appennini non l'abbia vista nessuno...le solite esagerazioni della propaganda del partito dei compagni del secolo scorso.
E che c'entra tutto questo con l'argomento in questione?doddi ha scritto:Il riferimento alla Jotti mi pare sia dato alla sua vita privata quando a 26 anni, in un'era che non e' la nostra, mando' a scatafascio il matrimonio di Pasubio Togliatti, grande amico e compagno fidato di Stalin, con Rita Montagnana, e quell'uomo aveva ben 26 anni piu' di lei. Eravamo nell'immediato dopoguerra.onlyamaranto ha scritto:Dunque, ricapitoliamo...Nilde Jotti ha fatto la staffetta partigiana rischiando la pelle, è stata deputata per cinquant'anni, ha ricoperto la carica di Presidente della Camera dal 1979 al 1992, quindi diventa Presidente quando Palmiro Togliatti era già abbondantemente scomparso (muore infatti nel 1964);
la Minetti è stata igienista dentale, e la unica attività pubblica per la quale verrà ricordata è stata quella di procacciatrice di giovani donne per i bunga bunga e quella di essere andata in questura a Milano a prelevare la nipote di Mubarak(!!!).
La Santanchè non perde occasioni per sparare cazzate e infamie.
Avra' fatto pure su e giu' per gli appennini emiliani ma senza quell'ala protettiva, senza essersi portata a letto colui che ha consegnato Istria e Dalmazia ai compagni titini, insabbiando a lungo gli eccidi delle Foibe, chi puo' dire cosa sarebbe stato della carriera politica ed istituzionale della "santa" della sinistra comunista ?
Secondo me paragoni di questo senso sono dettati dall'invidia(mi riferisco alla Santanchè) che si ha nei confronti di una Donna che il ruolo di Presidente della Camera(scelta dal parlamento)lo ha rivestito con grandissima autorevolezza,grande senso dello Stato,e immenso sacrificio ed impegno,all'epoca che una donna assumesse un incarico del genere era difficilissimo,molto ma molto più difficile di quanto lo sia oggi,e il solo fatto che la Iotti e la Bonino siano arrivati ai livelli in cui sono arrivati,dimostra quanto fossero(e sono) palesi le loro abilità politiche.Donne che hanno fatto della serietà,della coerenza,e dell'amore verso i propri ideali, le loro più grandi virtù.Persone come la Santanchè o la Minetti,o qualche altra ragazzetta del pdl,dovrebbero prendere come esempio da politici di grandissimo calibro come la Iotti,e non screditarle,anche se capisco che spesso certi attacchi sono dettati dalla gelosia nei confronti di una persona che nella sua carriera ha fatto tanto sia per il partito,che per le donne,che per il Paese,al contrario della Santanchè che ha cambiato nella sua breve carriera politica un paio di partiti per ragioni di convenienza,per le donne non ricordo iniziative a favore,e non ricordo che abbia fatto nulla di buono per il nostro Paese,semmai ha fatto qualcosa di buono per le sue sacchette.Più Iotti e meno Santanchè,ci vorrebbero in questo Paese.onlyamaranto ha scritto:[quote="
E che c'entra tutto questo con l'argomento in questione?
Si parla di similitudini di carriere tra la Jotti e la Minetti: la Jotti divenne presidente della Camera ben 15 anni dopo che Togliatti morì, restò Presidente della Camera per ben tre legislature, divenne deputata al Parlamento ben prima di stare con Togliatti, la Minetti invece? ora che Berlusconi è uscito di scena, quali grandi azioni politiche, quali grandi idee, proposte, azioni, sta portando avantti? che carriera politica ha davanti a sè? restiamo sulla notizia, please...
anche perchè già il solo proporre queste similitudini e questi paragoni è semplicemente pazzesco...
Paolo_Padano ha scritto:la minetti nei banchi del nostro parlamento lombardo ha aperto bocca solo per presentarsi e per leccarsi un calippo alla bovette nella pausa lavoro
La similitudine non è sul valore ma sul rapporto con il capo.onlyamaranto ha scritto:E che c'entra tutto questo con l'argomento in questione?doddi ha scritto:Il riferimento alla Jotti mi pare sia dato alla sua vita privata quando a 26 anni, in un'era che non e' la nostra, mando' a scatafascio il matrimonio di Pasubio Togliatti, grande amico e compagno fidato di Stalin, con Rita Montagnana, e quell'uomo aveva ben 26 anni piu' di lei. Eravamo nell'immediato dopoguerra.onlyamaranto ha scritto:Dunque, ricapitoliamo...Nilde Jotti ha fatto la staffetta partigiana rischiando la pelle, è stata deputata per cinquant'anni, ha ricoperto la carica di Presidente della Camera dal 1979 al 1992, quindi diventa Presidente quando Palmiro Togliatti era già abbondantemente scomparso (muore infatti nel 1964);
la Minetti è stata igienista dentale, e la unica attività pubblica per la quale verrà ricordata è stata quella di procacciatrice di giovani donne per i bunga bunga e quella di essere andata in questura a Milano a prelevare la nipote di Mubarak(!!!).
La Santanchè non perde occasioni per sparare cazzate e infamie.
Avra' fatto pure su e giu' per gli appennini emiliani ma senza quell'ala protettiva, senza essersi portata a letto colui che ha consegnato Istria e Dalmazia ai compagni titini, insabbiando a lungo gli eccidi delle Foibe, chi puo' dire cosa sarebbe stato della carriera politica ed istituzionale della "santa" della sinistra comunista ?
Si parla di similitudini di carriere tra la Jotti e la Minetti: la Jotti divenne presidente della Camera ben 15 anni dopo che Togliatti morì, restò Presidente della Camera per ben tre legislature, divenne deputata al Parlamento ben prima di stare con Togliatti, la Minetti invece? ora che Berlusconi è uscito di scena, quali grandi azioni politiche, quali grandi idee, proposte, azioni, sta portando avantti? che carriera politica ha davanti a sè? restiamo sulla notizia, please...
anche perchè già il solo proporre queste similitudini e questi paragoni è semplicemente pazzesco...
Rogerever ha scritto:Doddi, perdi tempo.....
doddi ha scritto:Rogerever ha scritto:Doddi, perdi tempo.....
Spero che a furia di ripetere qualche zucca divenga penetrabile.
La Santanchè non gode del mio gradimento, le sua capacità manageriali come tenutaria mi interessano ancora meno ma la verità, parallela, storica è innegabile.Regmi ha scritto:Trovo fantastici gli argomenti per giustificare quella che
in altri tempi
più che la tenutaria di una casa chiusa di infimo ordine
non potrebbe fare.
pab397 ha scritto:Il commento più azzeccato mi sembra quello che ho letto sul blog di Spinoza.
La Santanchè: "La Minetti come Nilde Iotti". Rispetto alla Santanchè.
Sempre molto acuto Spinoza.pab397 ha scritto:Il commento più azzeccato mi sembra quello che ho letto sul blog di Spinoza.
La Santanchè: "La Minetti come Nilde Iotti". Rispetto alla Santanchè.
Regmi ha scritto:Sempre molto acuto Spinoza.pab397 ha scritto:Il commento più azzeccato mi sembra quello che ho letto sul blog di Spinoza.
La Santanchè: "La Minetti come Nilde Iotti". Rispetto alla Santanchè.
Che poi, come si possa non cogliere manco la differenza che intercorre tra tenutaria di casa, prostituta e amante
credo che rimarrà un mistero destinato a restare chiuso nel profondo delle nostre nausebonde condotte fognarie.
pure a te è venuta la fissazione della Santanchè...goldenboy ha scritto:http://tg24.sky.it/tg24/cronaca/2012/04 ... feste.html
Ruby, Berlusconi: “Travestimenti? Erano gare di burlesque”
L’ex premier si è presentato a sorpresa in Aula per un’udienza del procedimento che lo vede imputato per concussione e prostituzione minorile. Parlando ai giornalisti ha poi aggiunto: “Mantengo le ragazze perché hanno la vita rovinata da questo processo”
L'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si è presentato a sorpresa in tribunale venerdì 20 aprile a Milano per un'udienza del cosiddetto processo Ruby, in cui è imputato per concussione e prostituzione minorile. E' la prima volta che l'imprenditore e leader del Pdl partecipa al processo. Per la stessa vicenda, è in corso un procedimento parallelo che vede imputati il giornalista Emilio Fede, l'impresario Lele Mora e la consigliere regionale lombarda del Pdl Nicole Minetti per induzione alla prostituzione. In una pausa del processo l’ex premier ha detto, in riferimento ai bonifici fatti ad alcune ragazze che partecipavano alle presunte feste di Arcore: “Io mantengo queste ragazze perché hanno la vita rovinata da questo processo”. E sulle serate e i travestimenti delle ragazze: "Erano gare di burlesque".
Nell’udienza del 20 aprile Giorgia Iafrate, funzionaria della questura di Milano in servizio la notte in cui la giovane marocchina Karima el Mahrough, detta Ruby, arrivò in questura dopo essere stata fermata per furto e poi rilasciata dopo l’intervento di Silvio Berlusconi, ha detto di essere andata dalla ragazza e di averle chiesto personalmente se fosse la nipote dell'ex presidente egiziano Hosni Mubarak. "Lei mi disse di no e che talvolta si spacciava per la nipote di Mubarak", ha detto Iafrate. Rispondendo alle domande del pm Sangermano, che insieme al procuratore aggiunto Ilda Boccassini rappresenta la pubblica accusa, Giorgia Iafrate ha raccontato di essere andata quella sera a parlare direttamente con la ragazza dopo aver ricevuto una telefonata del capo di gabinetto Pietro Ostuni il quale le riferì di avere ricevuto la telefonata del presidente del Consiglio con cui si segnalava che era stata portata in questura una ragazza egiziana e che era stata indicata come la nipote di Mubarak.
Lo stesso capo di Gabinetto Pietro Ostuni, sentito come testimone in Aula, ha spiegato che ad un certo punto quella sera si convinse che la giovane "non fosse nipote di Mubarak" ma che non informò ne' il questore ne' la stessa presidenza del Consiglio perché "un margine di dubbio dentro di me c'era". Pietro Ostuni ha spiegato di essersi "convinto", a differenza di quanto gli era stato segnalato da Silvio Berlusconi, che la ragazza portata quella sera in questura non era la nipote di Mubarak quando i sottoposti gli riferirono, dopo i primi accertamenti, che la minorenne "non era egiziana e che il padre faceva l'agricoltore".
All'epoca dei fatti e della sua frequentazione sessuale con Berlusconi - secondo l'accusa dei pm - la ragazza era minorenne. Secondo la difesa, l'ex premier non ha mai avuto rapporti con Ruby e la telefonata fatta da Berlusconi alla questura per chiedere di rilasciarla affidandola a Minetti fu frutto della convinzione che la ragazza fosse realmente parente di Mubarak.