BORSA SOTTO ASSEDIO

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unico
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Dopo il venerdì nero e la decisione della Consob di stringere sulle vendite allo scoperto, piazza Affari si conferma la peggiore tra le Borse europee: l’indice Ftse Mib cede il 4,13% a 18.260 punti e l’All Share il 3,92% a 19.019 punti. Crollano le banche, con Intesa Sanpaolo che arriva a cedere l’8,1%. Molto male anche Unicredit. LE QUOTAZIONI. Si inasprisce lo spread tra i Btp e il Bund tedesco: il differenziale segna l'ennesimo record dalla nascita dell'euro toccando quota 304


Milano - Giornata di passione, come da manuale. Dopo l'ennesimo venerdì nero e la decisione della Consob di stringere sulle vendite allo scoperto, piazza Affari riapre la settimana con una seduta in forte ribasso. Ribasso che è generalizzato nelle principali piazze finanziarie del Vecchio Continente. Dopo una apertura a -1,20%, Piazza Affari peggiora ancora. Si inasprisce lo spread tra i Btp e il Bund tedesco: segna l'ennesimo record dalla nascita dell'euro toccando quota 274 punti. Dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dal leader della Confindustria Emma Marcegaglia arriva un accorato appello alla politica per difendere il Paese dagli attacchi della speculazione e affrontare le prove difficili.

Piazza Affari in ribasso Gli indici di Piazza Affari sono senza freno: l’indice Ftse Mib cede il 4,13% a 18.260 punti e l’All Share il 3,92% a 19.019 punti. Milano si conferma in forte difficoltà, la peggiore tra le piazze europee, dopo l’apertura negativa di Wall Street. Crollano le banche, con Intesa Sanpaolo che arriva a cedere l’8,1%. "Ci aspettiamo che dopo la definitiva approvazione della manovra le attuali tensioni sui mercati diminuiscano", commenta il numero uno della società di trading online IG Markets Italia, Alessandro Capuano davanti alla debacle di Piazza Affari. Gli operatori ricordano che il mercato italiano è tenuto sottopressione sia per il suo debito pubblico che per le attese sull’approvazione della manovra finanziaria. Il sostegno della cancelliera tedesca Angela Merkel, "fiduciosa" sul fatto che l’Italia riesca a realizzare le riforme necessarie per ristabilire la fiducia nella zona euro non ha fermato la speculazione. A circa un’ora dalla chiusura dei mercati sono fermi in asta di volatilità Telecom (valore teorico -5,66%), Unicredit (-6,09%). Pesante Bpm (-6,59%) e Fiat (-5,73%).

Record per i Cds e i Bot Cresce il valore dei Credit default swaps (Cds) italiani e aumenta il divario tra i titoli di Stato e i Bund tedeschi. Il certificato a 5 anni è salito di 30 punti base al nuovo record di 279 punti base. Nuovi massimi storici anche per i Cds portoghesi a 1.090 punti, irlandesi a 970 punti, greci a 2.300 punti e spagnoli a 338 punti. I Cds sono, in sintesi, contratti derivati che coprono l’acquirente di un’obbligazione dal rischio fallimento dell’emittente. Si allarga anche lo spread tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi, ovvero la forbice di rendimento. Il differenziale si è
allargato fino a 290 punti base nel timore che la crisi del debito possa allargarsi anche al nostro paese. In pratica anche se lo Stato italiano offre quasi un punto percentuale in più sui propri titoli per renderli appetibili (5,58% sugli schermi di Bloomberg), al mercato non basta e preferisce ancora Francoforte a Milano. Si aspetta infatti che i conti pubblici italiani siano ancora deboli e che il Governo per finanziare il debito sarà costretto a emettere ancora più titoli offrendo un rendimento ancora maggiore.

Appello alla coesione nazionale Per difendere il paese dagli attacchi della speculazione bisogna restare uniti. E' questo l'appello che sia Napolitano sia la Marcegaglia lanciano alle celebrazioni dei cent'anni del Viminale. "Oggi più che mai - spiega il capo dello Stato - dovrebbe sprigionarsi nel nostro Paese un impegno di coesione nazionale di cui c’è bisogno per affrontare le difficili prove che sono all’ordine del giorno"....




Fonte: il giornale
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citrosodina
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il paese rischia di fallire e con esso la gente con i propri risparmi..
ma non sembra ce ne sia percezione..


nel frattempo Silvio pensa ai problemi seri e si reca al festa del Milan...
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unico
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Purtroppo non tutti capiscono o si informano su certi temi..qui si rischia di fare la fine della Grecia..
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rorschach
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Ma non possono dare l'incarico a Tremonti e fare un governo di unità nazionale, visto che Berlusconi non c'è più con la testa? Non penso ci sarebbero problemi a trovare una maggioranza che lo sostenga, vista la situazione, eppure...

ma tu guarda se dobbiamo fallire in questo modo indegno senza far nulla :bha:
Paolo_Padano
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parecchi un anno fa il sottoscritto citò la grecia e Boemo, non so se scrive ancora, approfondì il mio pensiero.
Lillu Fotti: "aundi ioca Spread cu cattu si mu rununu a paremetru zeru"
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pellarorc
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Ieri sera un economista in tv diceva che una situazione del genere era prevedibile.
C'erano già stati degli attacchi all'euro.
L'italia non se ne è preoccupata.
L'instabilità politica porta a questo ed era prevedibile. E ora? ora che in Borsa sono stati bruciati i guadagni degli ultimi 2 anni? Il crollo delle borse non è una cosa da sottovalutare. Cercano di infonddere ottimismo ma...siamo "quasi "alla frutta per questo governo completamente incapace.
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kurohata
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ma mi sapete spiegare in lingua umana cosa sta succedendo? "bruciati 8 mila miliardi" chibboli riri? "se il mercato ha un alibi poi si accanisce", "titolo del credito a picco", ah? ieu v'gggiuru chi non fici nenti... aiuto!
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citrosodina
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non direi l'instabilità ma la miopia totale del governo a focalizzare e risolvere i problemi del paese...
con i venti di crisi fino ad ora sempre a dire che siamo solidi, sicuri, che le nostre banche sono tra le migliori in europa..
senza investire sul futuro, perpetuando gli sprechi, senza provvedimenti strutturali ma sempre recuperando denaro con i soliti condoni consegnando un paese vecchio, senza prospettive e futuro per i nostri figli...
Hanno passato l'80% del loro tempo per risolvere i loro problemi e la riforma giudiziaria mentre il terreno stava crollando sotto i piedi..
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pellarorc
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citrosodina ha scritto:non direi l'instabilità ma la miopia totale del governo a focalizzare e risolvere i problemi del paese...
con i venti di crisi fino ad ora sempre a dire che siamo solidi, sicuri, che le nostre banche sono tra le migliori in europa..
senza investire sul futuro, perpetuando gli sprechi, senza provvedimenti strutturali ma sempre recuperando denaro con i soliti condoni consegnando un paese vecchio, senza prospettive e futuro per i nostri figli...
Hanno passato l'80% del loro tempo per risolvere i loro problemi e la riforma giudiziaria mentre il terreno stava crollando sotto i piedi..
Si è sempre detto che gli italiani nn avevano problemi perchè per natura risparmiano e i risparmi in banca degli italiani sono tra i più alti al mondo. Non siamo insomm aun popolo spendaccione ma risparmiatore, compeltamente diversi dagli anglosassoni.
Ma questo nn può rimanere un punto di forza dopo anni di crisi.

Cmq l'euro continua a perdere sul dollaro ma questo nn deve preoccuparci, anzi secondo me è un bene. Per paesi come l'italia una moneta forte può essere un ostacvolo alle esportazioni.

Quello che mi preoccupa sono sopratutto i soldi degli italiani in fondi pensioni o fondi di investimento che già vedono un guadagno risicato, ora chissà quando avranno perso.
Chi ha investito in titoli 10mila euro tra qualche mese verrà il proprio guadagno bruciato dalla tassa tremonti e quindi andrà addirittura sotto!

Gli italiani torneranno a tenersi i soldi fermi sul cc e i mercati gireranno forse solo con i soldi stranieri.
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kurohata
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io sono per il buon vecchio "sutta o materassu"
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unico ha scritto:Purtroppo non tutti capiscono o si informano su certi temi..qui si rischia di fare la fine della Grecia..


MA MAGARI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

MA MAGARI SI FINISSE COME IN GRECIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ALMENO CON UN'INSURREZIONE COME DIO COMANDA!!!!!!!!!!!!!

Questa gente lotta, perchè non ha un pezzo di pane a tavola.... In italiam il più povero ha il cellulare, il pc, internet e i vestiti. Quella gente non ha neppure lo stretto indispensabile.



NELL'INSURREZIONE RISORGERA' L'AURORA!!
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PERCHE' SAI CERTE EMOZIONI,
SPECIALMENTE SE SINCERE,
LE CONSERVI NELLA MENTE
E DIVENTANO BANDIERE!!!! ANCHE SE TUTTI...NOI NO!
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Siamo un paese sempre sotto osservazione da parte dei mercati e quindi molto vulnerabile per via dell'immenso debito pubblico accumulato.

Dopo la gran cassa fatta intorno alla manovra economica, tutti si aspettavano qualcosa di epocale, si parlava subito di 40 miliardi di rientro, ed invece cosa ti fa questo governo di furbetti ? Partorisce il classico topolino; per di più diluendola in quattro anni e rendendola alquanto aleatoria sul piano della fattiva realizzazione (vedi riforma fiscale).

La manovra, inotre, non contenendo alcuna misura per lo sviluppo, non può reggere solo su tagli indiscriminati per il contenimento del deficit senza proporre anche misure atte ad aumentare il PIL, una situazione paradossale che i mercati non hanno mancato di sottolineare.

Quello che sta accadendo sono solo segnali per cambiare rotta, sono ammonimenti di quello che può accedere in un prossimo futuro non tanto lontano, l'Europa monetaria si deve dare anche regole di politica economica certe e sicure, essere più decisa e meno titubante, altrimenti si rischia di preparare le condizioni per scatenare la tanto temuta tempesta, quella che non dà scampo a nessuno perché perfetta.
S'a Reggina è na malatia, prima Gallo e poi Saladini sunnu i so merici curanti.
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Fonte tgcom
12:02 - Dopo il "venerdì nero" della scorsa settimana quando i titoli di Stato sono stati investiti da una ondata di vendite allarmistiche, continua a sprofondare la Borsa di Milano. Pesa il clima di paura da contagio dopo le difficoltà di Grecia, Irlanda e Portogallo. E la manovra varata dal governo non convince i mercati, lasciando terreno fertile agli speculatori. Ed ora, spiega il docente di economia internazionale dell’Università di Bergamo ed ex docente della Bocconi, Francesco Arcucci, bisogna intervenire con un'imposta straordinaria.
Che cosa sta succedendo in Italia?
Prima di tutto serve fare una premessa: la crisi che stiamo vivendo non riguarda i Paesi in quanto tali, ma la finanza pubblica. L’azienda dello stato, non il paese Grecia, ha evidentemente un disastroso e preoccupante rapporto tra entrate e uscite. Debiti enormi hanno mandato in grandissima difficoltà la pubblica amministrazione. E la stessa situazione riguarda altri paesi come Portogallo, Spagna e Italia che, come ha recentemente sottolineato Draghi, hanno una pubblica amministrazione che deve provvedere alla più popolosa area sottosviluppata d’europa. In Italia, poi, bisogna mettere in contro i privilegi della politica. Molti non lavorano ma vivono di politica, quindi c'è una seconda voce di uscite nel bilancio italiano. Tutto questo ha reso precaria la nostra situazione, non come italia ma come pubblica amministrazione.

Perché l'Italia sta affondando proprio ora?
Perché i mercati per un po’ ci hanno graziato. I mercati lavorano come i lupi, aggrediscono i più deboli. E ora tocca a noi. Come detto, dal punto di vista dell'amministrazione pubblica abbiamo le stesse debolezze degli altri Paesi colpiti. Tra poco potrebbe toccare ad altri.

Alcuni Paesi andrebbero "lasciati fallire"?
In certi casi potrebbe rappresentare la soluzione migliore, soprattutto quando c'è uno squlibrio di lungo termine come sta avvenendo in Grecia e come, speriamo davvero, non avvenga in Italia.

Quanto rischiamo?
Impossibile dire cose si rischia davvero. Certo paghiamo decenni di mala finanza pubblica che possono portare a situazionsimili.

Come si potrebbe intervenire per allontare lo spettro della Grecia?
Ad esempio con interventi speciali. Forse una patrimoniale, comunque un'imposta straordinaria.

Le banche italiane potrebbero essere l'obiettivo di investitori stranieri?
Non credo, anche le banche staniere hanno problemi. Credo che nessuno vorrà comprare le banchre italiana.

La Manovra appena varata quanto ha inciso?
La Manovra per me è stata una delusione. Aver detto che i priviegi della casta politica vanno tagliati è una "burletta" che i mercati non hanno gradito.

E' un semplice assestamento del mercato oppure è una crisi di lungo termine?
I mercati sono molto razionali, prendersela con gli speculatori è sbagliato. Se avessimo i conti in ordine se la prenderebbero con altri.
Alberto Catalano
Il dolore ci rimette in mezzo alle cose in modo nuovo.
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Mariotta ha scritto:Fonte tgcom
12:02 - Dopo il "venerdì nero" della scorsa settimana quando i titoli di Stato sono stati investiti da una ondata di vendite allarmistiche, continua a sprofondare la Borsa di Milano. Pesa il clima di paura da contagio dopo le difficoltà di Grecia, Irlanda e Portogallo. E la manovra varata dal governo non convince i mercati, lasciando terreno fertile agli speculatori. Ed ora, spiega il docente di economia internazionale dell’Università di Bergamo ed ex docente della Bocconi, Francesco Arcucci, bisogna intervenire con un'imposta straordinaria.
Che cosa sta succedendo in Italia?
Prima di tutto serve fare una premessa: la crisi che stiamo vivendo non riguarda i Paesi in quanto tali, ma la finanza pubblica. L’azienda dello stato, non il paese Grecia, ha evidentemente un disastroso e preoccupante rapporto tra entrate e uscite. Debiti enormi hanno mandato in grandissima difficoltà la pubblica amministrazione. E la stessa situazione riguarda altri paesi come Portogallo, Spagna e Italia che, come ha recentemente sottolineato Draghi, hanno una pubblica amministrazione che deve provvedere alla più popolosa area sottosviluppata d’europa. In Italia, poi, bisogna mettere in contro i privilegi della politica. Molti non lavorano ma vivono di politica, quindi c'è una seconda voce di uscite nel bilancio italiano. Tutto questo ha reso precaria la nostra situazione, non come italia ma come pubblica amministrazione.

Perché l'Italia sta affondando proprio ora?
Perché i mercati per un po’ ci hanno graziato. I mercati lavorano come i lupi, aggrediscono i più deboli. E ora tocca a noi. Come detto, dal punto di vista dell'amministrazione pubblica abbiamo le stesse debolezze degli altri Paesi colpiti. Tra poco potrebbe toccare ad altri.

Alcuni Paesi andrebbero "lasciati fallire"?
In certi casi potrebbe rappresentare la soluzione migliore, soprattutto quando c'è uno squlibrio di lungo termine come sta avvenendo in Grecia e come, speriamo davvero, non avvenga in Italia.

Quanto rischiamo?
Impossibile dire cose si rischia davvero. Certo paghiamo decenni di mala finanza pubblica che possono portare a situazionsimili.

Come si potrebbe intervenire per allontare lo spettro della Grecia?
Ad esempio con interventi speciali. Forse una patrimoniale, comunque un'imposta straordinaria.

Le banche italiane potrebbero essere l'obiettivo di investitori stranieri?
Non credo, anche le banche staniere hanno problemi. Credo che nessuno vorrà comprare le banchre italiana.

La Manovra appena varata quanto ha inciso?
La Manovra per me è stata una delusione. Aver detto che i priviegi della casta politica vanno tagliati è una "burletta" che i mercati non hanno gradito.

E' un semplice assestamento del mercato oppure è una crisi di lungo termine?
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http://www.repubblica.it/economia/2011/ ... -19002188/
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Lillo sei uno ha scritto:Siamo un paese sempre sotto osservazione da parte dei mercati e quindi molto vulnerabile per via dell'immenso debito pubblico accumulato.

Dopo la gran cassa fatta intorno alla manovra economica, tutti si aspettavano qualcosa di epocale, si parlava subito di 40 miliardi di rientro, ed invece cosa ti fa questo governo di furbetti ? Partorisce il classico topolino; per di più diluendola in quattro anni e rendendola alquanto aleatoria sul piano della fattiva realizzazione (vedi riforma fiscale).

La manovra, inotre, non contenendo alcuna misura per lo sviluppo, non può reggere solo su tagli indiscriminati per il contenimento del deficit senza proporre anche misure atte ad aumentare il PIL, una situazione paradossale che i mercati non hanno mancato di sottolineare.

Quello che sta accadendo sono solo segnali per cambiare rotta, sono ammonimenti di quello che può accedere in un prossimo futuro non tanto lontano, l'Europa monetaria si deve dare anche regole di politica economica certe e sicure, essere più decisa e meno titubante, altrimenti si rischia di preparare le condizioni per scatenare la tanto temuta tempesta, quella che non dà scampo a nessuno perché perfetta.
L'europa deve dare delle linee guida di politica economica e fiscale.
E si è tutti d'accordo oppure nulla. Non ha senso che ogni singolo paese detti le regole economiche e fiscail. Ci vogliono dei paletti e sopratutto un certo raggio di autonomia e un altri di sottomissione all'europa. O così oppure le difficoltà ci saranno sempre. Il punto è che tutto ciò che diciamo gli economisti lo sanno ma anche in momenti di crisi c'è chi guadagna, anche in momenti c'è chi si arricchisce e chi ci gode.
Noi abbiamo il peggio in campo. Un ministro dell'economia che sembrava avesse la testa sulle spalle si è rivelato un quaquaraqua piegato ai voleri della politica che pensa ai consensi e nn ai veri problemi. la politica italian oggi pensa a domani mattina e nn al futuro vero. Berlusconi pensa solo di rimanere in stallo fino al 2013 e poi ripartire con le promesse.
Angelino, giuseppino, franciscu e totò ponnu rassari futtiri, perchè sempre il cavaliere detterà le regole!E se a lui non gliene fotte nulla, perchè ad altri con il culo pieno dovrebbe interessare?
I politici oggi guardano alle loro tasche e ai loro ambiti e se con poco ottengono consensi tutto il resto è noia!
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pellarorc ha scritto:
L'europa deve dare delle linee guida di politica economica e fiscale.
E si è tutti d'accordo oppure nulla. Non ha senso che ogni singolo paese detti le regole economiche e fiscail. Ci vogliono dei paletti e sopratutto un certo raggio di autonomia e un altri di sottomissione all'europa. O così oppure le difficoltà ci saranno sempre. Il punto è che tutto ciò che diciamo gli economisti lo sanno ma anche in momenti di crisi c'è chi guadagna, anche in momenti c'è chi si arricchisce e chi ci gode.
Noi abbiamo il peggio in campo. Un ministro dell'economia che sembrava avesse la testa sulle spalle si è rivelato un quaquaraqua piegato ai voleri della politica che pensa ai consensi e nn ai veri problemi. la politica italian oggi pensa a domani mattina e nn al futuro vero. Berlusconi pensa solo di rimanere in stallo fino al 2013 e poi ripartire con le promesse.
Angelino, giuseppino, franciscu e totò ponnu rassari futtiri, perchè sempre il cavaliere detterà le regole!E se a lui non gliene fotte nulla, perchè ad altri con il culo pieno dovrebbe interessare?
I politici oggi guardano alle loro tasche e ai loro ambiti e se con poco ottengono consensi tutto il resto è noia!
Un altro grosso problema è quello che abbiamo un governo che resta in piedi a dispetto dei Santi, un governo che ha perso ogni sorta di credibilità ed assediato in ogni senso (scandali, rovesci elettorali, indagini giudiziarie, beghe interne ecc.), una crisi che sta trascinando anche il paese verso il baratro. Il governo si regge per forza di inerzia.

Ma la cosa ancora più problematica, nonché paradossale, è che non esiste un'alternativa valida. Stiamo attraversando un periodo di profonda crisi in tutti i sensi. Spero solo che il berlusconismo non sia rimpianto, perché altrimenti ci sarebbe da suicidarsi :sad:
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Lillo sei uno ha scritto: l'Europa monetaria si deve dare anche regole di politica economica certe e sicure, essere più decisa e meno titubante, altrimenti si rischia di preparare le condizioni per scatenare la tanto temuta tempesta, quella che non dà scampo a nessuno perché perfetta.
Mi permetto di estrapolare questo passo, e di rilevare in grassetto il verbo servile, perché mi pare assolutamente il cuore del problema che abbiamo davanti (per la verità da almeno trent'anni) :thumright

Il conservatorismo europeo si è dimostrato totalmente incapace di agire in difesa dell'interesse pubblico, sia nei riguardi dello sviluppo sia nei riguardi della riduzione del debito, spacciando questa incapacità latente, troppo spesso semplice connivenza con gli interessi privati (vedasi prerogative attribuite alle agenzie di rating, assurdo mostro partorito dalla deregulation), per difesa di un fantomatico interesse nazionale, soprattutto in sedi multilaterali come le organizzazioni internazionali economiche e la stessa UE. L'interesse nazionale non solo non è stato difeso, ma si è perpetrato un autentico scippo di sovranità nei confronti di Paesi come Grecia e Irlanda.

Tutto questo, ovviamente, salvo sparare a zero oggi nei confronti delle agenzie di rating - dopo averle rese potenti macchine da guerra nei confronti del debole - o dello scomodo - di turno - così come si sparò a zero contro l'assenza di regole sovranazionali che limitassero l'agire impazzito della grande finanza mondializzata - dopo avere partorito, sostenuto e difeso la deregolamentazione come l'essenza della libertà economica in antitesi allo statalismo.

Solo l'Europa ci salverà dagli europei.

Da quegli europei.
Come la bianca ala dell'albatros sul monotono respiro del Pacifico, così, vagabonda per vagare, va la vela del vero marinaio.
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i mercati sono come i lupi, i mercati ci hanno graziato, gli speculatori ci hanno preso di mira... questo è un sistema malato. Se ritiro 100 euro in posta la posta sa chi sono, quanto ho ritirato, a che ora e da quale postamat... perchè gli "speculatori" sono invisibili?
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Lillo sei uno ha scritto:
pellarorc ha scritto:
L'europa deve dare delle linee guida di politica economica e fiscale.
E si è tutti d'accordo oppure nulla. Non ha senso che ogni singolo paese detti le regole economiche e fiscail. Ci vogliono dei paletti e sopratutto un certo raggio di autonomia e un altri di sottomissione all'europa. O così oppure le difficoltà ci saranno sempre. Il punto è che tutto ciò che diciamo gli economisti lo sanno ma anche in momenti di crisi c'è chi guadagna, anche in momenti c'è chi si arricchisce e chi ci gode.
Noi abbiamo il peggio in campo. Un ministro dell'economia che sembrava avesse la testa sulle spalle si è rivelato un quaquaraqua piegato ai voleri della politica che pensa ai consensi e nn ai veri problemi. la politica italian oggi pensa a domani mattina e nn al futuro vero. Berlusconi pensa solo di rimanere in stallo fino al 2013 e poi ripartire con le promesse.
Angelino, giuseppino, franciscu e totò ponnu rassari futtiri, perchè sempre il cavaliere detterà le regole!E se a lui non gliene fotte nulla, perchè ad altri con il culo pieno dovrebbe interessare?
I politici oggi guardano alle loro tasche e ai loro ambiti e se con poco ottengono consensi tutto il resto è noia!
Un altro grosso problema è quello che abbiamo un governo che resta in piedi a dispetto dei Santi, un governo che ha perso ogni sorta di credibilità ed assediato in ogni senso (scandali, rovesci elettorali, indagini giudiziarie, beghe interne ecc.), una crisi che sta trascinando anche il paese verso il baratro. Il governo si regge per forza di inerzia.

Ma la cosa ancora più problematica, nonché paradossale, è che non esiste un'alternativa valida. Stiamo attraversando un periodo di profonda crisi in tutti i sensi. Spero solo che il berlusconismo non sia rimpianto, perché altrimenti ci sarebbe da suicidarsi :sad:
l'alternativa esiste!50 milioni di italiani over 18 sono l'alternativa!
nn diciamo sciocchezze.

Cmq..molte aziende grosse come multinazionali si stanno trasferendo dal veneto verso l'austria e la slovenia perchè lì c'è una stabilità politica che nn crea sorprese ogni lunedì o prima di ogni elezione!
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