L’emergenza immigrazione? Si paga alla pompa di benzina. Più 4 centesimi al litro
L'aumento è arrivato due giorni fa. E domani si raddoppia: +0,19 centesimi per sostenere il Fondo dello spettacolo. L'Unione petrolifera: "Sorpresi e perplessi dalle scelte del ministero dell'Economia
Dopo lo spettacolo ora tocca agli immigrati. Nella notte di martedì 28 giugno, senza alcun preavviso per gli operatori, le accise alla pompa di benzina sono salite di 4 centesimi al litro sia sulla verde che sul diesel per ”fronteggiare lo stato di emergenza umanitaria nel territorio nazionale” dovuto “all’eccezionale afflusso di cittadini appartenenti ai Paesi del Nord Africa”. A questo aumento improvviso delle accise si aggiungerà da domani lo scatto programmato di 0,19 centesimi disposto in aprile per finanziare il Fus (Fondo Unico per lo Spettacolo), il cinema e interventi culturali vari.
”Sorprende e lascia perplessi il modo con cui il ministero dell’Economia ha aumentato le accise dei carburanti di 4 centesimi al litro, a cui peraltro bisogna aggiungere l’IVA in ragione del 20%”, ha sottolineato l’Unione Petrolifera, associazione industriale delle aziende che distribuiscono prodotti petroliferi. In tutto – se si calcolano l’IVA e la fase due del prelievo per il Fus – l’aumento al consumo sarà superiore ai 5 centesimi al litro.
In effetti, la mattina del 29 giugno quasi tutte le compagnie petrolifere si sono adeguate all’aumento delle accise. Sulla base dei dati raccolti da quotidianoenergia.it, i prezzi di verde e diesel sono saliti subito di 4,8 centesimi, con la sola eccezione di Tamoil e TotalErg (in aumento rispettivamente di 4 e 3,8 centesimi).
La stangata del Tesoro sui prezzi della benzina appare ancora più pesante se si pensa che, considerata l’attuale congiuntura del mercato del petrolio, i prezzi sarebbero dovuti addirittura scendere. “Al netto dell’ennesimo balzello, avremmo registrato oggi ribassi nell’ordine dei 2 centesimi circa al litro, in media, per l’effetto del rilascio delle scorte deciso la scorsa settimana dall’Aie (Agenzia Internazionale dell’Energia)”, osserva oggi Staffetta Quotidiana. “Invece ci ritroviamo con rialzi che potrebbero appesantirsi se si considera che i prezzi internazionali si sono di nuovo impennati tra martedì e mercoledì, sulla spinta di un probabile sblocco della crisi greca e dei dati sulle scorte Usa, in calo sia per il greggio che per i prodotti”.
Ancora una volta la tassazione dei carburanti è la “mucca da mungere” preferita dal governo per fronteggiare le emergenze. “Dal 1995 gli aumenti di accisa sono stati introdotti per finanziare la missione nei Balcani, per pagare il contratto dei lavoratori del Trasporto Pubblico Locale o per sostenere il Fondo Unico Spettacolo”, fa notare la Figisc (Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti). “Questa ulteriore accisa è una doccia fredda che interviene proprio in un momento in cui i prezzi stanno diminuendo”.
Più che fredda la doccia è gelida, visto che – secondo quanto osservati da Staffetta Quotidiana – il via all’aumento delle accise è stato dato sul sito internet dell’Agenzia delle Dogane intorno alle 15 del 28 giugno, senza essere seguito da alcun comunicato stampa dell’Agenzia o dal ministero dell’Economia e delle Finanze. Nessuna sorpresa, quindi, se la notizia è passata del tutto inosservata nei telegiornali della sera e nei giornali del 29.
Ma perché puntare sull’effetto sorpresa? Sempre secondo Staffetta Quotidiana, il “pasticcio” sarebbe forse nato “dalla speranza di qualcuno al ministero” che l’aumento dei 4 centesimi al litro potesse essere più che compensato a livello di prezzi alla pompa dai ribassi indotti sulle quotazioni del petrolio dalla decisione dell’Aie di rilasciare le scorte. Purtroppo però – come si è visto – non è andata così e il prezzo della benzina alla pompa è salito di nuovo, indipendentemente dall’andamento dei mercati internazionali.
E se il mercato del greggio dovesse di nuovo surriscaldarsi nei prossimi giorni, il prezzo di verde e diesel potrebbe salire ancora. Anche perché, come ha scritto ilfattoquotidiano.it, l’abbassamento delle imposte sui carburanti al dettaglio in proporzione all’aumento dei prezzi del petrolio sui mercati, previsto dall’ultimo Governo Prodi, e diventato automatico con la legge 133 del 2008, continua a rimanere una pia illusione. Per renderlo efficace servirebbe un decreto del Ministero dell’Economia. Ma Tremonti, al momento, sembra avere altre cose a cui pensare.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06 ... ia/132860/
Non se ne può più
Carburanti, ancora aumenti
Moderatori: NinoMed, Bud, Lilleuro
Non è possibile. Ancora?
Ma gli sembra che le persone a casa hanno l'albero dei soldi?
Ma gli sembra che le persone a casa hanno l'albero dei soldi?
http://www.mrteam.eu" onclick="window.open(this.href);return false;
Caccia Passione Infinita
Me l'ha detto una gitana,
Me l'ha detto con fervor,
lascia la maglia Amaranto ed avrai soddisfazion,
Me l'ha detto una gitana,
Ma io non l'ascolterò,
MEGLIO LA MAGLIA AMARANTO CHE LA COPPA DEI CAMPION!!
Caccia Passione Infinita
Me l'ha detto una gitana,
Me l'ha detto con fervor,
lascia la maglia Amaranto ed avrai soddisfazion,
Me l'ha detto una gitana,
Ma io non l'ascolterò,
MEGLIO LA MAGLIA AMARANTO CHE LA COPPA DEI CAMPION!!
a medicine berlusca a medicine
“Bisogna fare alcune considerazioni. La prima è che sia io che Foti preferiamo vincere piuttosto che perdere (sorride, ndr). Battute a parte" cit. simone Giacchetta 02/01/12
ha fatto la battuta tutti giù a ridere
ha fatto la battuta tutti giù a ridere
- Motociclista
- Forumino Malatissimo
- Messaggi: 1776
- Iscritto il: 11/05/2011, 19:51
l'avevo già aperto io il topic,non ne aprite decine...
fino a quando noi tutti italiani non ci uniremo per jarmare qualche cosa d'importante
loro faranno sempre così
mi ccattu a Renò twizy elettrica a ddu posti (quasi quasi)
http://www.omniauto.it/magazine/15948/r ... nic-prezzi
loro faranno sempre così
mi ccattu a Renò twizy elettrica a ddu posti (quasi quasi)
http://www.omniauto.it/magazine/15948/r ... nic-prezzi
'' A Reggina Esti Comu U viagra... faci 'nchianari i cazzi "
?NinoMed ha scritto:qualcuno ti ha messo le mani in tasca?Shelob ha scritto:Benzina a 1,61 centesimi e diesel a 1,46 centesimi. Non si può andare avanti così
e io pago!!!!
malanova mi hannu!!
Potevano iniziare dopo "l'inveatitura" elettorale a fare piccoli sacrifici ma continui e invece no!hanno preferito dire che andava tutto bene e poi menare con la croce!!!
non se ne può più!bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
l'umento della benzina si rieprcuoterà su tutto!!!pane, acqua, caffè, pasta...tutto di tutto!!!!
malanova mi hannu!!
Potevano iniziare dopo "l'inveatitura" elettorale a fare piccoli sacrifici ma continui e invece no!hanno preferito dire che andava tutto bene e poi menare con la croce!!!
non se ne può più!bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
l'umento della benzina si rieprcuoterà su tutto!!!pane, acqua, caffè, pasta...tutto di tutto!!!!
Ma noi dobbiamo accoglierli,anche clandestini e ricercati!Altrimenti l'etichetta di razzisti e xenofobia non ce l'ha toglie nessuno!miko ha scritto:L’emergenza immigrazione? Si paga alla pompa di benzina. Più 4 centesimi al litro
L'aumento è arrivato due giorni fa. E domani si raddoppia: +0,19 centesimi per sostenere il Fondo dello spettacolo. L'Unione petrolifera: "Sorpresi e perplessi dalle scelte del ministero dell'Economia
Dopo lo spettacolo ora tocca agli immigrati. Nella notte di martedì 28 giugno, senza alcun preavviso per gli operatori, le accise alla pompa di benzina sono salite di 4 centesimi al litro sia sulla verde che sul diesel per ”fronteggiare lo stato di emergenza umanitaria nel territorio nazionale” dovuto “all’eccezionale afflusso di cittadini appartenenti ai Paesi del Nord Africa”. A questo aumento improvviso delle accise si aggiungerà da domani lo scatto programmato di 0,19 centesimi disposto in aprile per finanziare il Fus (Fondo Unico per lo Spettacolo), il cinema e interventi culturali vari.
”Sorprende e lascia perplessi il modo con cui il ministero dell’Economia ha aumentato le accise dei carburanti di 4 centesimi al litro, a cui peraltro bisogna aggiungere l’IVA in ragione del 20%”, ha sottolineato l’Unione Petrolifera, associazione industriale delle aziende che distribuiscono prodotti petroliferi. In tutto – se si calcolano l’IVA e la fase due del prelievo per il Fus – l’aumento al consumo sarà superiore ai 5 centesimi al litro.
In effetti, la mattina del 29 giugno quasi tutte le compagnie petrolifere si sono adeguate all’aumento delle accise. Sulla base dei dati raccolti da quotidianoenergia.it, i prezzi di verde e diesel sono saliti subito di 4,8 centesimi, con la sola eccezione di Tamoil e TotalErg (in aumento rispettivamente di 4 e 3,8 centesimi).
La stangata del Tesoro sui prezzi della benzina appare ancora più pesante se si pensa che, considerata l’attuale congiuntura del mercato del petrolio, i prezzi sarebbero dovuti addirittura scendere. “Al netto dell’ennesimo balzello, avremmo registrato oggi ribassi nell’ordine dei 2 centesimi circa al litro, in media, per l’effetto del rilascio delle scorte deciso la scorsa settimana dall’Aie (Agenzia Internazionale dell’Energia)”, osserva oggi Staffetta Quotidiana. “Invece ci ritroviamo con rialzi che potrebbero appesantirsi se si considera che i prezzi internazionali si sono di nuovo impennati tra martedì e mercoledì, sulla spinta di un probabile sblocco della crisi greca e dei dati sulle scorte Usa, in calo sia per il greggio che per i prodotti”.
Ancora una volta la tassazione dei carburanti è la “mucca da mungere” preferita dal governo per fronteggiare le emergenze. “Dal 1995 gli aumenti di accisa sono stati introdotti per finanziare la missione nei Balcani, per pagare il contratto dei lavoratori del Trasporto Pubblico Locale o per sostenere il Fondo Unico Spettacolo”, fa notare la Figisc (Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti). “Questa ulteriore accisa è una doccia fredda che interviene proprio in un momento in cui i prezzi stanno diminuendo”.
Più che fredda la doccia è gelida, visto che – secondo quanto osservati da Staffetta Quotidiana – il via all’aumento delle accise è stato dato sul sito internet dell’Agenzia delle Dogane intorno alle 15 del 28 giugno, senza essere seguito da alcun comunicato stampa dell’Agenzia o dal ministero dell’Economia e delle Finanze. Nessuna sorpresa, quindi, se la notizia è passata del tutto inosservata nei telegiornali della sera e nei giornali del 29.
Ma perché puntare sull’effetto sorpresa? Sempre secondo Staffetta Quotidiana, il “pasticcio” sarebbe forse nato “dalla speranza di qualcuno al ministero” che l’aumento dei 4 centesimi al litro potesse essere più che compensato a livello di prezzi alla pompa dai ribassi indotti sulle quotazioni del petrolio dalla decisione dell’Aie di rilasciare le scorte. Purtroppo però – come si è visto – non è andata così e il prezzo della benzina alla pompa è salito di nuovo, indipendentemente dall’andamento dei mercati internazionali.
E se il mercato del greggio dovesse di nuovo surriscaldarsi nei prossimi giorni, il prezzo di verde e diesel potrebbe salire ancora. Anche perché, come ha scritto ilfattoquotidiano.it, l’abbassamento delle imposte sui carburanti al dettaglio in proporzione all’aumento dei prezzi del petrolio sui mercati, previsto dall’ultimo Governo Prodi, e diventato automatico con la legge 133 del 2008, continua a rimanere una pia illusione. Per renderlo efficace servirebbe un decreto del Ministero dell’Economia. Ma Tremonti, al momento, sembra avere altre cose a cui pensare.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06 ... ia/132860/
Non se ne può più
Povera Italia...
e meno male anche, provo solo indignazione e vergogna nel sentire ancora nel 2011 parlare la gente in questi termini e scaricare l'aumento dei costi della benzina sugli stranieriLegione ha scritto:Ma noi dobbiamo accoglierli,anche clandestini e ricercati!Altrimenti l'etichetta di razzisti e xenofobia non ce l'ha toglie nessuno!miko ha scritto:L’emergenza immigrazione? Si paga alla pompa di benzina. Più 4 centesimi al litro
L'aumento è arrivato due giorni fa. E domani si raddoppia: +0,19 centesimi per sostenere il Fondo dello spettacolo. L'Unione petrolifera: "Sorpresi e perplessi dalle scelte del ministero dell'Economia
Dopo lo spettacolo ora tocca agli immigrati. Nella notte di martedì 28 giugno, senza alcun preavviso per gli operatori, le accise alla pompa di benzina sono salite di 4 centesimi al litro sia sulla verde che sul diesel per ”fronteggiare lo stato di emergenza umanitaria nel territorio nazionale” dovuto “all’eccezionale afflusso di cittadini appartenenti ai Paesi del Nord Africa”. A questo aumento improvviso delle accise si aggiungerà da domani lo scatto programmato di 0,19 centesimi disposto in aprile per finanziare il Fus (Fondo Unico per lo Spettacolo), il cinema e interventi culturali vari.
”Sorprende e lascia perplessi il modo con cui il ministero dell’Economia ha aumentato le accise dei carburanti di 4 centesimi al litro, a cui peraltro bisogna aggiungere l’IVA in ragione del 20%”, ha sottolineato l’Unione Petrolifera, associazione industriale delle aziende che distribuiscono prodotti petroliferi. In tutto – se si calcolano l’IVA e la fase due del prelievo per il Fus – l’aumento al consumo sarà superiore ai 5 centesimi al litro.
In effetti, la mattina del 29 giugno quasi tutte le compagnie petrolifere si sono adeguate all’aumento delle accise. Sulla base dei dati raccolti da quotidianoenergia.it, i prezzi di verde e diesel sono saliti subito di 4,8 centesimi, con la sola eccezione di Tamoil e TotalErg (in aumento rispettivamente di 4 e 3,8 centesimi).
La stangata del Tesoro sui prezzi della benzina appare ancora più pesante se si pensa che, considerata l’attuale congiuntura del mercato del petrolio, i prezzi sarebbero dovuti addirittura scendere. “Al netto dell’ennesimo balzello, avremmo registrato oggi ribassi nell’ordine dei 2 centesimi circa al litro, in media, per l’effetto del rilascio delle scorte deciso la scorsa settimana dall’Aie (Agenzia Internazionale dell’Energia)”, osserva oggi Staffetta Quotidiana. “Invece ci ritroviamo con rialzi che potrebbero appesantirsi se si considera che i prezzi internazionali si sono di nuovo impennati tra martedì e mercoledì, sulla spinta di un probabile sblocco della crisi greca e dei dati sulle scorte Usa, in calo sia per il greggio che per i prodotti”.
Ancora una volta la tassazione dei carburanti è la “mucca da mungere” preferita dal governo per fronteggiare le emergenze. “Dal 1995 gli aumenti di accisa sono stati introdotti per finanziare la missione nei Balcani, per pagare il contratto dei lavoratori del Trasporto Pubblico Locale o per sostenere il Fondo Unico Spettacolo”, fa notare la Figisc (Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti). “Questa ulteriore accisa è una doccia fredda che interviene proprio in un momento in cui i prezzi stanno diminuendo”.
Più che fredda la doccia è gelida, visto che – secondo quanto osservati da Staffetta Quotidiana – il via all’aumento delle accise è stato dato sul sito internet dell’Agenzia delle Dogane intorno alle 15 del 28 giugno, senza essere seguito da alcun comunicato stampa dell’Agenzia o dal ministero dell’Economia e delle Finanze. Nessuna sorpresa, quindi, se la notizia è passata del tutto inosservata nei telegiornali della sera e nei giornali del 29.
Ma perché puntare sull’effetto sorpresa? Sempre secondo Staffetta Quotidiana, il “pasticcio” sarebbe forse nato “dalla speranza di qualcuno al ministero” che l’aumento dei 4 centesimi al litro potesse essere più che compensato a livello di prezzi alla pompa dai ribassi indotti sulle quotazioni del petrolio dalla decisione dell’Aie di rilasciare le scorte. Purtroppo però – come si è visto – non è andata così e il prezzo della benzina alla pompa è salito di nuovo, indipendentemente dall’andamento dei mercati internazionali.
E se il mercato del greggio dovesse di nuovo surriscaldarsi nei prossimi giorni, il prezzo di verde e diesel potrebbe salire ancora. Anche perché, come ha scritto ilfattoquotidiano.it, l’abbassamento delle imposte sui carburanti al dettaglio in proporzione all’aumento dei prezzi del petrolio sui mercati, previsto dall’ultimo Governo Prodi, e diventato automatico con la legge 133 del 2008, continua a rimanere una pia illusione. Per renderlo efficace servirebbe un decreto del Ministero dell’Economia. Ma Tremonti, al momento, sembra avere altre cose a cui pensare.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06 ... ia/132860/
Non se ne può più
Povera Italia...
Pickwick ha scritto:La percentuale di scemi del movimento 5 stelle supera anche il grande sud di Miccichè...
Benzina senza freni, picco al Sud 1,64 a litro
Non si fermano i rialzi dei carburanti dopo il record segnato ieri
05 luglio, 10:23 http://www.ansa.it
ROMA - Non si fermano i rialzi dei carburanti dopo il record segnato ieri per la benzina. Eni torna a muovere benzina e diesel - segnala QuotidianoEnergia.it - aumentando i prezzi raccomandati di 1,2 centesimi per entrambe i prodotti. Di contro IP taglia il prezzo raccomandato del solo diesel di 0,5 centesimi. Crescono di conseguenza i prezzi praticati sul territorio, sulla scia del doppio rincaro delle accise decretato dal Governo (in tutto 4,19 centesimi + Iva) e degli aggiustamenti delle compagnie, arrivando a toccare nel Sud punte massime fino a 1,641 euro al litro per la benzina, mentre per il diesel si rilevano picchi di 1,510 euro. Salgono anche le no-logo. n A livello Paese, il prezzo medio praticato della benzina (in modalità servito) risulta compreso tra l'1,589 euro al litro degli impianti IP e Tamoil all'1,595 euro al litro dei punti vendita Esso (no-logo a 1,502). Per il diesel il prezzo medio praticato nazionale passa dall'1,467 euro dei punti vendita Eni e TotalErg all'1,480 euro/litro degli impianti Shell (no-logo a 1,376 euro/litro). Il Gpl si posiziona tra lo 0,739 euro/litro dei punti vendita Eni allo 0,754 degli impianti IP e Shell (a 0,727 euro/litro le no-logo).
Non si fermano i rialzi dei carburanti dopo il record segnato ieri
05 luglio, 10:23 http://www.ansa.it
ROMA - Non si fermano i rialzi dei carburanti dopo il record segnato ieri per la benzina. Eni torna a muovere benzina e diesel - segnala QuotidianoEnergia.it - aumentando i prezzi raccomandati di 1,2 centesimi per entrambe i prodotti. Di contro IP taglia il prezzo raccomandato del solo diesel di 0,5 centesimi. Crescono di conseguenza i prezzi praticati sul territorio, sulla scia del doppio rincaro delle accise decretato dal Governo (in tutto 4,19 centesimi + Iva) e degli aggiustamenti delle compagnie, arrivando a toccare nel Sud punte massime fino a 1,641 euro al litro per la benzina, mentre per il diesel si rilevano picchi di 1,510 euro. Salgono anche le no-logo. n A livello Paese, il prezzo medio praticato della benzina (in modalità servito) risulta compreso tra l'1,589 euro al litro degli impianti IP e Tamoil all'1,595 euro al litro dei punti vendita Esso (no-logo a 1,502). Per il diesel il prezzo medio praticato nazionale passa dall'1,467 euro dei punti vendita Eni e TotalErg all'1,480 euro/litro degli impianti Shell (no-logo a 1,376 euro/litro). Il Gpl si posiziona tra lo 0,739 euro/litro dei punti vendita Eni allo 0,754 degli impianti IP e Shell (a 0,727 euro/litro le no-logo).
- Shelob
- Apprendista Forumino
- Messaggi: 87
- Iscritto il: 14/06/2011, 14:32
- Località: Dalla parte giusta dello Stretto.
Shelob ha scritto:NinoMed ha scritto:qualcuno ti ha messo le mani in tasca?Shelob ha scritto:Benzina a 1,61 centesimi e diesel a 1,46 centesimi. Non si può andare avanti così
Nino ancora sto cercando di capire cosa intendessi
Ah, nel frattempo mio marito ieri mattina sulla 106 l'ha pagata a € 1,65/lt
-
- Forumino Praticante
- Messaggi: 174
- Iscritto il: 11/06/2011, 18:19
Benzina e assicurazioni sono fuori controllo..e nn ce speranza che diminuiscano...l'unica speranza(molto febile)e che x lo meno si stabilizzino.