Poliziotto uccide rapinatore
Inviato: 30/06/2011, 22:49
E ora mi aspetto una medaglia d'onore all'agente e non una condanna per omicidio colposo. Spero che la giustizia non combini un'altra delle sue.
http://corrieredelmezzogiorno.corriere. ... 6294.shtml
AVERSA A MORIRE PASQUALE PILLERI, 31ENNE DI SANT'ARPINO
Tentano di rubargli il motorino,
poliziotto spara e uccide rapinatore
A fare fuoco è stato un agente di polizia fuori servizio.
Minacciato con la fidanzata dal malvivente armato
ha estratto la pistola e centrato l'uomo con quattro colpi
CASERTA - Uno sparo nel buio, poi altri tre. Un agente della polizia di Stato reagisce al tentativo di rapina di una coppia di malviventi e ferisce a morte uno dei due, mentre l’altro scappava via impaurito. Il delitto è avvenuto in una traversa di piazza Marconi, ad Aversa, proprio di fronte alla chiesetta di «Succurre miseri» che era destinata in passato a ospitare i condannati a morte che dovevano essere giustiziati l’indomani proprio in piazza Marconi. Questa piazza la sera diventa un mega parcheggio che serve i ristoranti della zona (cinque nel raggio di 500 metri) ed è la zona preferita dai rapinatori e dai ladri d’auto. Scarsamente illuminata poi la traversa che prende il nome dalla chiesetta è un punto ideale per compiere le rapine. Strada stretta, ma ampie possibilità di fuga visto che a 200 metri da quell’incrocio si possono raggiungere i centri della provincia di Napoli, Lusciano, Trentola e la superstrada.
I due rapinatori (il morto è un pregiudicato di 30 anni, Pasquale Pilari, di Sant’Antimo) hanno individuato l’agente fuori servizio che stava viaggiando sul suo motociclo assieme alla fidanzata. La presenza di una donna seduta sul sellino posteriore, la giovane età del guidatore hanno fatto pensare a un «colpo facile». È arrivata quindi la frase di prassi: «Dammi questa moto», ma non la consegna. L’agente (questa la prima ricostruzione fatta dagli uomini del commissariato Ps di Aversa, sul posto anche il dirigente, il vice questore Luigi Del Gaudio) ha fatto finta di scendere per consegnare il motoveicolo, ma contemporaneamente ha estratto la sua pistola e ha fatto fuoco battendo sul tempo Pasquale Pilari che aveva in mano una calibro 9x21 con il colpo in canna. I quattro colpi esplosi dall'arma del poliziotto hanno raggiunto in pieno il pregiudicato, mentre il complice scappava a piedi e si dileguava nel dedalo di vicoli del centro storico, probabilmente a bordo di una moto con la quale i due erano arrivati da Sant’Antimo ad Aversa. Il soccorso del 118 e il trasporto in ospedale sono stati inutili, il rapinatore è deceduto proprio mentre la scientifica stava compiendo i suoi rilievi e iniziava l’interrogatorio della coppia per ricostruire l’esatto svolgimento dei fatti. La pistola 9x21 è stata trovata dov’era caduto il rapinatore: matricola abrasa per questa micidiale automatica. In mattinata sarà mandato un rapporto all’autorità giudiziaria che esaminerà il caso.
Nell’afosa mattinata i commenti sull’episodio sono disparati: commozione per la morte di un trentenne, ma anche piena solidarietà all’agente che ha reagito al tentativo di rapina. Nella zona, raccontano alcuni residenti del centro storico, i proprietari dei locali sorvegliano di sera le auto dei clienti, con il telefonino sempre a portata di mano per avvertire polizia o carabinieri nel caso di rapine. Con l’avvicinarsi delle ferie estive aumentano nella zona i furti (così come a Natale o a Pasqua) assieme alle estorsioni. Una situazione quella dell’ordine pubblico che preoccupa non poco: risse, pestaggi, spedizioni punitive, bullismo, affliggono alcune zona della città dal tardo pomeriggio fino a sera, poi c’è il rischio rapine. Guai a fermarsi in macchina o in moto in alcune zone, quelle periferiche e più isolate, puntuale arriva il rapinatore da solo o in gruppo. Quando il colpo riguarda solo i soldi non si denuncia nemmeno, e questo rende la situazione veramente insostenibile. I grandi titoli dei quotidiani locali (l’episodio è avvenuto alle 22,30, troppo tardi per Tg e giornali a tiratura regionale o nazionale) attirano lettori nelle edicole e commenti non benevoli da parte dei residenti nei confronti di questi rapinatori in trasferta. E l’episodio passa come un «normale» fatto di cronaca. Fatalmente si aspetta il nuovo sparo nel buio, la prossima vittima. Sperando che non sia uno delle migliaia di ragazzi che affollano i locali nella calda notte aversana.
http://corrieredelmezzogiorno.corriere. ... 6294.shtml
AVERSA A MORIRE PASQUALE PILLERI, 31ENNE DI SANT'ARPINO
Tentano di rubargli il motorino,
poliziotto spara e uccide rapinatore
A fare fuoco è stato un agente di polizia fuori servizio.
Minacciato con la fidanzata dal malvivente armato
ha estratto la pistola e centrato l'uomo con quattro colpi
CASERTA - Uno sparo nel buio, poi altri tre. Un agente della polizia di Stato reagisce al tentativo di rapina di una coppia di malviventi e ferisce a morte uno dei due, mentre l’altro scappava via impaurito. Il delitto è avvenuto in una traversa di piazza Marconi, ad Aversa, proprio di fronte alla chiesetta di «Succurre miseri» che era destinata in passato a ospitare i condannati a morte che dovevano essere giustiziati l’indomani proprio in piazza Marconi. Questa piazza la sera diventa un mega parcheggio che serve i ristoranti della zona (cinque nel raggio di 500 metri) ed è la zona preferita dai rapinatori e dai ladri d’auto. Scarsamente illuminata poi la traversa che prende il nome dalla chiesetta è un punto ideale per compiere le rapine. Strada stretta, ma ampie possibilità di fuga visto che a 200 metri da quell’incrocio si possono raggiungere i centri della provincia di Napoli, Lusciano, Trentola e la superstrada.
I due rapinatori (il morto è un pregiudicato di 30 anni, Pasquale Pilari, di Sant’Antimo) hanno individuato l’agente fuori servizio che stava viaggiando sul suo motociclo assieme alla fidanzata. La presenza di una donna seduta sul sellino posteriore, la giovane età del guidatore hanno fatto pensare a un «colpo facile». È arrivata quindi la frase di prassi: «Dammi questa moto», ma non la consegna. L’agente (questa la prima ricostruzione fatta dagli uomini del commissariato Ps di Aversa, sul posto anche il dirigente, il vice questore Luigi Del Gaudio) ha fatto finta di scendere per consegnare il motoveicolo, ma contemporaneamente ha estratto la sua pistola e ha fatto fuoco battendo sul tempo Pasquale Pilari che aveva in mano una calibro 9x21 con il colpo in canna. I quattro colpi esplosi dall'arma del poliziotto hanno raggiunto in pieno il pregiudicato, mentre il complice scappava a piedi e si dileguava nel dedalo di vicoli del centro storico, probabilmente a bordo di una moto con la quale i due erano arrivati da Sant’Antimo ad Aversa. Il soccorso del 118 e il trasporto in ospedale sono stati inutili, il rapinatore è deceduto proprio mentre la scientifica stava compiendo i suoi rilievi e iniziava l’interrogatorio della coppia per ricostruire l’esatto svolgimento dei fatti. La pistola 9x21 è stata trovata dov’era caduto il rapinatore: matricola abrasa per questa micidiale automatica. In mattinata sarà mandato un rapporto all’autorità giudiziaria che esaminerà il caso.
Nell’afosa mattinata i commenti sull’episodio sono disparati: commozione per la morte di un trentenne, ma anche piena solidarietà all’agente che ha reagito al tentativo di rapina. Nella zona, raccontano alcuni residenti del centro storico, i proprietari dei locali sorvegliano di sera le auto dei clienti, con il telefonino sempre a portata di mano per avvertire polizia o carabinieri nel caso di rapine. Con l’avvicinarsi delle ferie estive aumentano nella zona i furti (così come a Natale o a Pasqua) assieme alle estorsioni. Una situazione quella dell’ordine pubblico che preoccupa non poco: risse, pestaggi, spedizioni punitive, bullismo, affliggono alcune zona della città dal tardo pomeriggio fino a sera, poi c’è il rischio rapine. Guai a fermarsi in macchina o in moto in alcune zone, quelle periferiche e più isolate, puntuale arriva il rapinatore da solo o in gruppo. Quando il colpo riguarda solo i soldi non si denuncia nemmeno, e questo rende la situazione veramente insostenibile. I grandi titoli dei quotidiani locali (l’episodio è avvenuto alle 22,30, troppo tardi per Tg e giornali a tiratura regionale o nazionale) attirano lettori nelle edicole e commenti non benevoli da parte dei residenti nei confronti di questi rapinatori in trasferta. E l’episodio passa come un «normale» fatto di cronaca. Fatalmente si aspetta il nuovo sparo nel buio, la prossima vittima. Sperando che non sia uno delle migliaia di ragazzi che affollano i locali nella calda notte aversana.