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Comune di Reggio moroso, consiglieri sotto sfratto

Inviato: 28/06/2011, 14:03
da peas!
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Comune di Reggio moroso, consiglieri sotto sfratto
Non ci sono i soldi per pagare l'affitto dei locali destinati ai gruppi e la proprietaria dell'immobile ha deciso di avviare un'azione per mandare via gli eletti dal popolo. La cifra? Ventimila euro
di Mario Meliadò, 28/06/2011 12:00

Via Giudecca di Reggio Calabria, al di là delle sue radici storico-semantiche che rimandano al forte insediamento ebraico di secoli addietro, da alcuni anni a questa parte è un simbolo. Intanto, perché è ormai quasi un landmark per la città dello Stretto, ospitando il famoso (o famigerato?) tapis roulant, sul quale persino le splendide finaliste di “Miss Italia nel Mondo” hanno voluto a tutti i costi farsi immortalare in tutta la loro bellezza. E poi, per una buona fetta di Reggio Calabria, via Giudecca è un’icona politica. E’ infatti la strada che, dopo i fasti di Palazzo San Giorgio (che da anni ormai accoglie solamente i gruppi consiliari di maggioranza) e la minor gloria – parliamo di arredi e decoro, più che di location – di Palazzo Cilea fino alla riapertura del Teatro comunale intitolato al compositore palmese, da lungo tempo al civico 35 ospita i gruppi consiliari di minoranza. E dunque del centrosinistra (cui da poche settimane si sono aggiunti gli alfieri del Polo civico di Peppe Bova). A pagamento. Proprio qui, però, sta il problema.

CONSIGLIERI IN AFFITTO LORO MALGRADO
Il centralissimo stabile di via Giudecca (pochi passi a piedi da Palazzo di città) dà spazio «a pagamento» ai gruppi d’opposizione presenti nel Consiglio comunale reggino in quanto non si tratta di un immobile del patrimonio dell’Ente locale, bensì di un edificio privato. Nello specifico, l’appartamento al secondo piano che da poco meno di 10 anni (praticamente dall’inizio dell’ “era Scopelliti” a Palazzo San Giorgio) ospita i gruppi di minoranza, in questi anni già ne aveva viste di cotte e di crude.
Lamentele circa l’idoneità degli spazi disponibili; obiezioni sul presunto minor prestigio della dislocazione dei gruppi consiliari d’opposizione rispetto a quelli della maggioranza (che continuano ad aver sede al pianterreno della stessa Casa comunale che, al primo piano, ospita le riunioni dell’Assemblea); veementi polemiche sulla congruità dei canoni di locazione che l’Ente è costretto a versare al “padrone di casa” da circa un decennio proprio perché al Palazzo storico di piazza Italia non ci sono abbastanza metri quadri per tutti. E, negli ultimi anni, i brucianti problemi economici.
Per dire, nel settembre 2009 l’allora consigliere comunale e segretario provinciale del Pdci Massimo Canale denunciò pubblicamente a mezzo stampa che esponenti politici dell’opposizione, i propri collaboratori, i loro interlocutori abituali e occasionali, perfino cronisti e troupe televisive erano tutti costretti ad arrampicarsi a piedi per due piani (ovviamente, nel caso dei consiglieri comunali per parecchie volte al giorno) in quanto la proprietaria dell’unità immobiliare, stufa di non vedersi corrispondere il canone di locazione da lunghi mesi, aveva fatto disabilitare l’ascensore… e solo e unicamente per il secondo piano. L’elevatore continuava a funzionare regolarmente da e verso tutti gli altri piani del palazzo. E poi, tra gli ultimi mesi del secondo mandato da primo cittadino di Peppe Scopelliti e i primi da “facente funzioni” dell’oggi presidente della Provincia Peppe Raffa, l’onta di vedersi tagliate utenze telefoniche ed elettriche “a raffica” da Telecom ed Enel, come denunciato da uno sbalordito Demetrio Delfino (Rifondazione comunista), sempre per il solito motivo: la prolungata morosità dell’Amministrazione.

LO SFRATTO
Beh, ne è passata d’acqua sotto i ponti, da allora. Per esempio, Canale (che aveva fatto sapere a tutta la città quanto fosse economicamente malmesso Palazzo San Giorgio: al punto da …lasciare letteralmente “a piedi” una dozzina d’eletti di minoranza) prima s’è staccato dalla famiglia Tripodi e dai Comunisti italiani, poi ha imbroccato un’impervia candidatura a sindaco per uno scalcinatissimo centrosinistra raccogliendo quasi il 10% di suffragi in più della sua coalizione… Ma i problemi dello stabile di via Giudecca che fine hanno fatto? Facile: si sono aggravati. E molto. Fino al collasso.
Al punto che ieri mattina (lunedì 27 giugno), nel corso di un’accorata conferenza stampa del centrosinistra a ranghi serrati, è spuntato il solito Delfino (nel frattempo, confermato in Consiglio comunale nel partito di Paolo Ferrero) a tirar fuori una notizia incredibile: in una città da 180mila abitanti, che ha titolo normativo per appellarsi orgogliosamente Città metropolitana insieme a un manipolo di reali megalopoli italiane (da Milano a Napoli, passando per la Capitale), non ci sono i soldi per pagare l’affitto dei locali in cui opera buona parte dei gruppi consiliari.
Non una tiritera dei “soliti comunisti” per stigmatizzare il ritardo di una settimana nel corrispondere la “pigione” a un piccolo proprietario indifeso… Più plasticamente, un processo civile da 20mila euro circa di controvalore attraverso il quale la proprietaria dell’immobile Francesca Labate, tramite il suo avvocato Domenico “Mimì” Retez, ha ritenuto d’intentare un ignominioso sfratto per morosità nei confronti, nientemeno, che del Comune di Reggio Calabria. Per quale motivo? L’Amministrazione che ha le redini della più grande e popolosa città calabrese (talora, ricordarlo giova) non le corrisponde il canone locativo da circa un biennio.

IL PARADOSSO DELLE “MANI BUCATE”
Nell’intera, tosta vicenda, si staglia un aspetto paradossale che fa rimuginare politici e addetti ai lavori. In questi anni, non è che il Comune di Reggio abbia fatto opera di self-restraint mangiando, un po’ alla Corrado Alvaro, pane e cipolle: no, proprio.
Earth Wind & Fire e Ricky Martin, l’ex Presidente della Camera Irene Pivetti (che per i talk show in via Marina era eccezionale, per fare l’assessore esterno della giunta Raffa non andava bene neanche un po’) e i vari costantinivitagliano capitanati da Lele Mora (in atto, temporaneamente impossibilitato a tornare in riva allo Stretto…), l’intero staff di Rtl per lunghi mesi ogni estate (a proposito: quest’estate l’emittente dei regginissimi fratelli Suraci tornerà a infiammare la “movida” reggina, stavolta però coi soldi della Regione, oggi guidata dall’ex sindaco di Reggio Scopelliti); e poi ancòra, Kool & The Gang, Duran Duran, Elton John sono solo alcuni dei celebrati (e costosissimi) ospiti della musica, dello spettacolo e dello showbiz internazionale che si sono avvicendati sul lungomare Falcomatà e in altri significativi angoli della “città dell’amore”. Solo l’imponente show del portoricano Ricky Martin (“Livin’ La Vida Loca” e “Maria” tra le sue hits) è costato oltre 400mila euro: 20 volte l’importo della causa che adesso sta per costare a Palazzo San Giorgio uno sfratto quale “cattivo pagatore” che, come dire?, è difficile venga ricordato dai posteri esattamente come una medaglia al valor amministrativo.

L’INCUBO DEL DISSESTO
Secondo il centrosinistra, peraltro, c’è molto di più. Per lunghissimi anni consiglieri comunali come Demetrio Naccari Carlizzi (poi assessore regionale della giunta Loiero), Francesco Gangemi, Seby Romeo e altri hanno chiesto un’immediata verifica dell’effettivo stato delle casse comunali e hanno macinato conferenze stampa su conferenze stampa. Invano. Il piddino Romeo, fra i più attivi nel denunciare gli enormi problemi finanziari di Palazzo San Giorgio, malgrado i quasi mille suffragi non è stato neanche rieletto. Neppure l’interrogazione di vari parlamentari del centrosinistra in cui si quantificava in 330 milioni di euro il presunto mega-deficit dell’Ente locale reggino – con una risposta “perplessa” del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Carlo Giovanardi, leader dei Popolari liberali, che sulla scorta di dati prefettizi in pratica ammetteva l’esistenza del gigantesco splafonamento – ha raggiunto la sua finalità politica precipua.
Poi però sono accadute tante cose: dalle allucinanti scoperte su versamenti allegri quanto ingiustificati a personaggi vari ed eventuali al suicidio del dirigente comunale alle Finanze Orsola Fallara, dai mille misteri tuttora da chiarire su strani viaggi a Malta di personaggi con valigie piene di soldi all’intervento (anche in ragione di un fascicolo aperto dalla Procura della Repubblica della città del bergamotto) degli ispettori del Ministero delle Finanze, che hanno attestato un “buco” di almeno 130 milioni di euro.
La prima conferenza stampa congiunta sul bilancio tenuta dal centrosinistra sotto la sindacatura di Demy Arena tratteggia un corpus contabile andato in cancrena. Stando a questo troncone della minoranza, lo certificherebbero gli immensi debiti del Comune in materia idrica e verso le società miste (i cui dipendenti ripetutamente sono scesi in piazza perché senza stipendio per mesi), i pignoramenti e i decreti ingiuntivi che quotidianamente piovono a decine sul “bunker” che è la Casa comunale; perfino, un maxidebito da 17 milioni di euro (verso la “mista” Acquereggine, che si occupa di ciclo idrico e depurazione delle acque) mai iscritto a bilancio a causa di motivi (per ora) indecifrabili. Ma l’unica risposta mai sfoggiata dalla maggioranza di centrodestra, adesso e negli anni precedenti, fa riferimento a una «grave carenza di liquidità, del tutto assimilabile alla situazione di molte altre città italiane».

LA RICHIESTA DELL’OPPOSIZIONE
Canale e Delfino, insieme a Peppe Falcomatà, Giuseppe Marino, Nicola Irto (i tre consiglieri del Partito democratico) e Nino Liotta (della “civica” Energia Pulita), ora chiedono con grande nettezza al primo cittadino di dichiarare immediatamente il dissesto finanziario dell’Ente (che, recita il Testo unico Enti locali, si verifica «se l’Ente non può garantire l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili ovvero esistono nei confronti dell’Ente locale crediti liquidi ed esigibili cui non si possa fare validamente fronte»), che peraltro andrebbe deliberato dallo stesso Consiglio comunale e accompagnato da apposita relazione dettagliata del collegio dei revisori dei conti, specificando di essere pronti a collaborare attivamente già un secondo dopo per realizzare in concordia e condivisione tutti gli atti propedeutici al risanamento dell’Ente che, peraltro, ai sensi dell’art. 245 del Tuel il Governo dovrebbe affidare a un «organo straordinario di liquidazione».
Ma… c’è un “ma” grande quanto una casa. Venisse dichiarato il dissesto – che ovviamente non potrebbe comunque essere responsabilità dell’attuale Giunta, in sella da un grappolo di giorni appena -, scatterebbe «l’interdizione quinquennale dai pubblici uffici per il responsabile. E quindi – ghigna Massimo Canale – Arena difficilmente potrà mai ammettere che siamo al dissesto, perché la prima conseguenza sarebbe il commissariamento della Regione Calabria per l’interdizione “obbligata” dell’ex primo cittadino di Reggio Scopelliti».

Re: Comune di Reggio moroso, consiglieri sotto sfratto

Inviato: 28/06/2011, 14:13
da onlyamaranto
Da rimanere senza parole...se tutto ciò fosse vero, saremmo un caso nazionale, una vergogna

PS vado OT per sottolineare un attimo come secondo me il centrosinistra abbia in questo Consiglio una squadra di tutto spessore, giovani motivati, intelligenti, molto ma di molto superiore ai loro colleghi di schieramento della scorsa legislatura, e superiore anche a quella di centrodestra attuale, non c'è gara proprio.
Peppe Falcomatà in testa, Nicola Irto, Marino, Liotta, lo stesso Canale e Delfino, davvero persone in gamba.

Re: Comune di Reggio moroso, consiglieri sotto sfratto

Inviato: 28/06/2011, 18:23
da CALABRESE
VInce sempre il modello Reggio. :muro:

Re: Comune di Reggio moroso, consiglieri sotto sfratto

Inviato: 29/06/2011, 9:17
da UnVeroTifoso
onlyamaranto ha scritto:Da rimanere senza parole...se tutto ciò fosse vero, saremmo un caso nazionale, una vergogna

PS vado OT per sottolineare un attimo come secondo me il centrosinistra abbia in questo Consiglio una squadra di tutto spessore, giovani motivati, intelligenti, molto ma di molto superiore ai loro colleghi di schieramento della scorsa legislatura, e superiore anche a quella di centrodestra attuale, non c'è gara proprio.
Peppe Falcomatà in testa, Nicola Irto, Marino, Liotta, lo stesso Canale e Delfino, davvero persone in gamba.
Tanto in gamba che Reggio non li ha premiati. Purtroppo.

Re: Comune di Reggio moroso, consiglieri sotto sfratto

Inviato: 29/06/2011, 9:41
da rca
UnVeroTifoso ha scritto:
onlyamaranto ha scritto:Da rimanere senza parole...se tutto ciò fosse vero, saremmo un caso nazionale, una vergogna

PS vado OT per sottolineare un attimo come secondo me il centrosinistra abbia in questo Consiglio una squadra di tutto spessore, giovani motivati, intelligenti, molto ma di molto superiore ai loro colleghi di schieramento della scorsa legislatura, e superiore anche a quella di centrodestra attuale, non c'è gara proprio.
Peppe Falcomatà in testa, Nicola Irto, Marino, Liotta, lo stesso Canale e Delfino, davvero persone in gamba.
Tanto in gamba che Reggio non li ha premiati. Purtroppo.
Beh, intanto hanno l'opportunità di farsi valere e sentire ad ogni passo della maggioranza. Non la definirei cosa da poco.

Re: Comune di Reggio moroso, consiglieri sotto sfratto

Inviato: 29/06/2011, 9:45
da UnVeroTifoso
rca ha scritto:
UnVeroTifoso ha scritto:
onlyamaranto ha scritto:Da rimanere senza parole...se tutto ciò fosse vero, saremmo un caso nazionale, una vergogna

PS vado OT per sottolineare un attimo come secondo me il centrosinistra abbia in questo Consiglio una squadra di tutto spessore, giovani motivati, intelligenti, molto ma di molto superiore ai loro colleghi di schieramento della scorsa legislatura, e superiore anche a quella di centrodestra attuale, non c'è gara proprio.
Peppe Falcomatà in testa, Nicola Irto, Marino, Liotta, lo stesso Canale e Delfino, davvero persone in gamba.
Tanto in gamba che Reggio non li ha premiati. Purtroppo.
Beh, intanto hanno l'opportunità di farsi valere e sentire ad ogni passo della maggioranza. Non la definirei cosa da poco.
Sono in numero ridotto RCA... farsi valere è praticamente impossibile. Si può solo denunciare, come ha fatto Canale in tutti questi anni. Ma la gente non vuole ascoltare. :wink

Re: Comune di Reggio moroso, consiglieri sotto sfratto

Inviato: 29/06/2011, 14:19
da onlyamaranto
rca ha scritto:
UnVeroTifoso ha scritto:
onlyamaranto ha scritto:Da rimanere senza parole...se tutto ciò fosse vero, saremmo un caso nazionale, una vergogna

PS vado OT per sottolineare un attimo come secondo me il centrosinistra abbia in questo Consiglio una squadra di tutto spessore, giovani motivati, intelligenti, molto ma di molto superiore ai loro colleghi di schieramento della scorsa legislatura, e superiore anche a quella di centrodestra attuale, non c'è gara proprio.
Peppe Falcomatà in testa, Nicola Irto, Marino, Liotta, lo stesso Canale e Delfino, davvero persone in gamba.
Tanto in gamba che Reggio non li ha premiati. Purtroppo.
Beh, intanto hanno l'opportunità di farsi valere e sentire ad ogni passo della maggioranza. Non la definirei cosa da poco.

Esatto...e questo sarà il loro banco di prova, ed hai ragione, non è poco, ma moltissimo;
saper esercitare il ruolo di opposizione non è facile nè scontato, bisogna essere sempre presenti (fisicamente in Consiglio, e a livello di contenuti), informarsi bene dell'andamento delle cose cittadine, non fare demagogia, non fare inciuci sottobanco, molto spesso anche nel recente passato l'opposizione è stata finta, assente, quando non connivente, ed è questo il guaio della democrazia, quando l'opposizione non fa il suo lavoro con spessore e dignità, le cose vanno male.

Re: Comune di Reggio moroso, consiglieri sotto sfratto

Inviato: 29/06/2011, 15:38
da pellarorc
impressionante!
scandaloso!scandaloso!!!