Delitto Fortugno

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Omicidio Fortugno: legali condannati, nuovi elementi per difesa
Lunedì 27 Giugno 2011 09:06
Gli avvocati Eugenio Minniti e Rosario Scarfo', legali di fiducia di Domenico Audino e Salvatore Ritorto, entrambi condannati all'ergastolo in appello insieme ad Alessandro e Giuseppe Marciano', ritenuti i mandanti dell'omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale delle Calabria Francesco Fortugno avvenuto a Locri il 16 ottobre del 2005, ritengono che sulla vicenda esistano nuovi e importanti scenari legati alla presenza di una informativa della questura di Reggio Calabria, depositata il primo dicembre del 2005, non aggiunta pero' al fascicolo processuale relativo all'omicidio Fortugno. I legali annunciano che questo nuovo documento verra' introdotto nel procedimento di legittimita' davanti alla Corte Suprema di Cassazione. Tale informativa si riferisce ad alcuni dialoghi intercettati tre giorni prima dell'omicidio tra il boss Mico Libri e alcuni suoi sodali in cui appunto si parla di Franco Fortugno. Nell'informativa, riferiscono gli avvocati, c'e' un'intercettazione in cui gli affiliati dicono al boss: 'se l'e' dimenticato, compare Fortugno'. Don Mico risponde: 'A lui ammazzano. Una sola cosa vi dico: dovete stare attenti che non succeda qualche cazzata, per il resto fate quel che volete'. Per i legali di Audino e Ritorto si tratta di un elemento nuovo presente in altro procedimento. "Noi la inseriremo come documento nel giudizio di legittimita' - ribadiscono - se la Cassazione non ne terra' conto faremo richiesta di revisione del processo". E anticipano che hanno gia' effettuato la richiesta per l'istituzione di una commissione parlamentare d'inchiesta "che possa servire a fare chiarezza su tutti gli aspetti procedurali della vicenda".
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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Interessanti articolo sui n°1-2 del corriere della calabria
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Leggevo qualcosa l'altro giorno su La Riviera:

http://www.larivieraonline.com/Notizie.php?ID_News=5306

Da noi se ne sta effettivamente parlando troppo poco. Aspetto di leggere il Corriere della Calabria.
doddi
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http://www.telereggiocalabria.it/news/1 ... abria.html

27-06-2011 12:19 - Fortugno: le rivelazioni per primo di Corriere della Calabria


E' stato il Corriere della Calabria, il settimanale uscito col suo primo numero il 17 giugno scorso, a rivelare l'esistenza dell'intercettazione delle conversazioni con il defunto boss Mico Libri a Prato. Già il n.1 del settimanale diretto da Paolo Pollichieni segnalava il fatto nuovo e l'esistenza di un'interrogazione parlamentare di alcuni deputati del Pd, primo firmatario Alberto Maritati, mentre nel numero che è andato in edicola il 24 giugno tutta la prima parte era riservata - in riferimento ad una più ampia indagine sui misteri di Reggio Calabria - proprio alla relazione (di cui è stata pubblicata lì'intestazione) dell' ex capo della squadra mobile reggina Salvatore Arena. Il punto di fondo è quello che la Commissione Parlamentare Antimafia - scrive il settimanale - adesso ha deciso di occuparsi della vicenda ed ha aperto un fascicolo sull'intercettazione. Se ne occuperanno Ligotti (Udv) e caruso (Pdl) ma il 'Corriere' riporta anche un dialogo assai preoccupato tra Giuseppe Pisanu e Luigi De Sena sul perché solo ora emerga questa intercettazione. Va, tra l'altro, ricordato come all'epoca dei fatti Pisanu era ministro dell'Interno e De Sena vicecapo della Polizia.
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Mariotta
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peas! ha scritto:Leggevo qualcosa l'altro giorno su La Riviera:

http://www.larivieraonline.com/Notizie.php?ID_News=5306

Da noi se ne sta effettivamente parlando troppo poco. Aspetto di leggere il Corriere della Calabria.


quindi si ipotizzerebbe che Libri fosse il reale mandante dell'omicidio?

o che ne fosse informato?


perchè se lui era il vertice ovvio che l'avrebbero informato o quanto meno gli avrebbero chiesto il permesso di sopprimere Fortugno.


inoltre si ipotizza che le intercettazioni non furono tenute in gran considerazione? o che comunque siano deduzioni retroattive quelle che Libri fosse a conoscenza del prossimo agguato?

Mah!!!Come in tutti o quasi gli eventi criminosi del genere
Il dolore ci rimette in mezzo alle cose in modo nuovo.
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