Ieri, durante la plenaria di Strasburgo, sono intervenuta sulla vicenda del Tav chiedendo l’invio di una delegazione del Parlamento europeo in Val di Susa e il ritiro dei finanziamenti. Continuerò a insistere, il popolo No Tav non può essere abbandonato.
Di seguito il testo del mio intervento:
Ieri 60.000 italiani hanno manifestato in Val di Susa contro l’assurdo progetto di costruire il TAV Torino-Lione. Come eurodeputato condanno ogni forma di violenza, sia quella dei facinorosi infiltrati che ieri hanno creato disordini sia la violenza di deputati e ministri che oggi hanno voluto assimilare il pacifico popolo NO-TAV ai black-bloc.
Tutti sanno che il TAV in Val di Susa non si farà mai. È possibile militarizzare un territorio per 20 anni? Questo è il risultato del mancato ascolto dei cittadini e deve essere un insegnamento per l’Unione Europea: le opere si fanno con i cittadini e per i cittadini. Non per i comitati di affari partitici di destra e sinistra!
Le scadenze temporali poste dalla Commissione per l’erogazione del contributo europeo pari a 662 milioni di euro sono tutte scadute. Kallas si decida a ritirare il contributo immediatamente. L’Italia con queste continue proroghe sta godendo di privilegi che non vengono assegnati ad altri Stati membri.
Invito infine la commissione petizioni ad inviare quanto prima una delegazione in Val di Susa per sincerarsi di quanto sta accadendo e per ascoltare le popolazioni. Il Parlamento Europeo non deve abbandonare questi cittadini e le loro ragioni.
Qui di seguito, invece, il messaggio che ho inviato ai manifestanti domenica 3 luglio:
Innanzitutto voglio scusarmi per non poter essere li presente al vostro fianco in questo giorno così importante. Con Gianni Vattimo, Luigi de Magistris e altri eurodeputati di differenti nazionalità sin dall’inizio del nostro mandato stiamo lavorando in Europa come sponda istituzionale di questo stupendo e non violento popolo valsusino che da anni si oppone ad un assurdo progetto di distruzione del proprio territorio e del proprio futuro.
Oggi, questa manifestazione, ci dimostra che la gente della Val di Susa non è sola, che il sostegno e la vicinanza giungono da ogni angolo dell’Italia. Tutto ciò sta accadendo non solo come atto di solidarietà tra cittadini ma perché oggi, come qualche settimana fa coi referendum, c’è una parte dell’Italia che vuole mandare un messaggio chiaro e deciso ai comitati d’affari partitici: quello che loro vogliono imporci non è il modello di vita, economico e di democrazia che vogliamo per il nostro paese. Qua non conta essere di destra o di sinistra. Qua conta essere semplicemente dalla parte giusta, quella dei cittadini.
Concludo comunicandovi che domani, durante la seduta del Parlamento Europeo a Strasburgo continuerò la battaglia che stiamo portando avanti, facendomi portavoce delle istanze e delle argomentazioni del popolo No-Tav rispetto alla questione della cancellazione dei contributi europei per questa assurda opera.
Ringrazio ogni singola persona che si è mobilitata per questo “assedio” pacifico che mi auguro non degeneri in alcuna forma di incidenti. Spero che tutti, sia le forze dell’ordine che i cittadini, agiscano responsabilmente.
Blog Sonia Alfano
Fiero di averti votato.
il post è del 5 luglio.