Laganà si “prende” la Viola: "Voglio essere protagonista"

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Hurricane82
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Laganà si “prende” la Viola
Il talento è tornato a casa: «Voglio essere protagonista sul parquet
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REGGIO CALABRIA
Luca Laganà e la Viola. Un sogno che finalmente si avvera:
«Eh già, sono molto soddisfatto di come sono andate le cose, adesso tocca a me. Ci tengo a ringraziare tutti dalla società ai miei agenti, ma soprattutto i miei genitori che mi hanno supportato in questa mia ennesima scelta. Come hai detto desideravo molto tornare a Reggio e indossare questa maglia, siamo solo all’inizio e devo dimostrare ancora tutto, ma potete stare tranquilli che ci metterò il 1000%».

Quanto è importante per te arrivare nella principale realtà cestistica della tua città?
«Molto, credo che arrivi nel momento migliore perchè avevo bisogno di nuovi stimoli e di nuove motivazioni per continuare a migliorarmi, e sicuramente quello di poter ripercorrere il tragitto che mio padre ha fatto con l’allora Cestistica Piero Viola dalla serie B alla serie A1 è lo stimolo più grande che la pallacanestro possa darmi».

Cosa può dare Laganà alla Viola?
«Beh tanta voglia di fare sicuramente, dopo un anno di “quasi-letargo” non vedo l’ora di tornare ad essere protagonista sul parquet. Ho caratteristiche di gioco abbastanza perimetrali ma non ho certo paura di sporcarmi le mani o di sgomitare per giocare dentro l’area, poi ovviamente darò il massimo in
tutto quello che il coach mi chiederà di fare».


Le esperienze lontano da casa quanto hanno influito sulla maturazione del Laganà uomo e giocatore?
«Tantissimo, partire da 16enne, lasciare casa, famiglia e amici non è stato per niente facile, ho affrontato momenti difficili che mi hanno aiutato a maturare
prima rispetto a un mio normale coetaneo e sono contento di come ne sono uscito e soprattutto di come sono diventato. Parlando dell’aspetto cestistico, misurarmi con giocatori veri non ha fatto altro che farmi accumulare esperienze su esperienze, dal terzo posto alle finali nazionali under 17 alla finale
di coppa italia di legadue dello scorso anno, sono cresciuto molto tecnicamente, fisicamente, ma soprattutto mentalmente, e non vedo l’ora di dimostrarlo».


Il giocatore che ha impressionato di più Laganà nelle sue esperienze professionistiche?
«Alvin Young, non ho dubbi su questo. Ho legato molto con lui, che in un certo senso mi ha “adottato” nei miei anni reggiani, aiutandomi a crescere passo dopo passo in allenamento. E’ un giocatore unico, talento immenso e fisico devastante il tutto unito ad una testa attiva come un computer che calcola ogni minimo dettaglio alla perfezione".

Il sogno nel cassetto di Luca?
«Adesso? No…Ne riparliamo a giugno».

E' la risposta di un piccolo grande uomo che ha già le idee chiare sul suo futuro.

Giuseppe Dattola
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