NUOVO FORMAT LEGAPRO 2013/14

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spirito libero
Ehi cosa bella!
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Iscritto il: 11/05/2011, 13:24

La riforma dei campionati di Lega Pro è legge. A partire dalla stagione 2014-2015 saranno 60 le squadre che disputeranno l'ex serie C, in 3 gironi da 20. Addio a Prima e Seconda divisione dunque. La stagione 2013/14 sarà invece di transizione. Il passaggio verrà effettuato in modo simile a quanto era stato ipotizzato negli ultimi mesi, con nessuna retrocessione dalla Prima Divisione e ben nove dalla Seconda. Solo metà delle società di Seconda Divisione resteranno quindi nella Lega Pro unica, mentre rimarranno tutte quelle di Prima Divisione che non saranno promosse in serie B.

Ecco cosa prevede il nuovo articolo 49 delle Noif che regola la transizione.

Per la stagione 2013/14 la Lega Pro sarà ancora articolata in due gironi di Prima Divisione, con un totale di 33 squadre (un girone da 16 e uno da 17), e due di Seconda Divisione, con un totale di 36 squadre (18 per girone). Sono previsti eventuali ripescaggi per completare l'organico di 69 società.


Per la stagione 2014/15 invece la Lega Pro sarà composta da un unico campionato, con tre gironi da 60 squadre, per un organico complessivo di 60 squadre. Il passaggio da 69 a 60 club richiede ovviamente una modifica ai criteri di promozione e retrocessione usati per lo scorso campionato e per quello in corso.

Nella stagione 2013/14 quindi:
- saranno promosse dalla Prima Divisione alla Serie B, per ciascun girone, la prima classificata e la vincente dei playoff;
- non ci saranno retrocessioni dalla Prima Divisione alla Seconda Divisione;
- tutte le squadre di Seconda Divisione non retrocesse in Serie D otterranno il titolo sportivo per l'iscrizione al campionato ad unica Divisione della Lega Pro per la stagione 2014/2015;
- retrocederanno dalla Seconda Divisione alla Serie D nove squadre per girone: le ultime sei classificate più tre perdenti i playout. I playout si giocheranno tra le squadre arrivate al 9°, 10°, 11° e 12° posto, che si affronteranno in semifinali e poi finale, sempre con gara di andata e ritorno: solo chi vincerà la finale rimarrà in Lega Pro.

Si tratta di regole che, soprattutto in Prima Divisione, rischiano di compromettere anche seriamente la competizione sportiva. La Lega Pro prevede di adottare premi e incentivi di tipo economico in funzione della posizione in classifica di squadre che altrimenti avrebbero poco interesse a migliorarla. Probabile anche l'ampliamento dei playoff dalla seconda alla nona classificata (e non più dalla seconda alla quinta).

Inoltre, è stato stabilito che, una volta a regime la nuova formula del campionato, in caso di necessità saranno effettuali ripescaggi per integrare l'organico fino a raggiungere le 60 società.

Sono stati già fissati, per le prossime tre stagioni, «ulteriori principi da recepirsi nelle disposizioni sulle Licenze Nazionali e sul controllo delle società professionistiche partecipanti ai campionati della Lega Pro».

Per l'iscrizione al campionato, le società di Lega Pro dovranno:
- aver assolto il pagamento degli emolumenti ai tesserati, ai dipendenti ai collaboratori addetti al settore sportivo, nonché le relative ritenute Irpef, contributi Inps, Fondo Fine Carriera e Fondo di solidarietà, se costituito, fino al mese di maggio di ciascuna stagione sportiva. Il pagamento del mese di giugno deve avvenire entro il 16 agosto successivo;
- aver assolto il debito Iva scaduto al 31 dicembre dell'anno precedente;
- presentare un budget finanziario per il periodo 1 luglio - 30 giugno, redatto su base trimestrale;
- depositare fideiussione bancaria (per la prossima stagione, 400mila euro per la Seconda Divisione e 600mila euro per la Prima Divisione, poi 600mila euro per la Lega Pro unica);
- disporre di un parametro PA pari almeno a 0,12 unità di patrimonio netto contabile per ogni unità di attivo patrimoniale per la stagione 2013/2014, a 0,15 per la stagione 2014/2015 e a 0,18 per la stagione 2015/2016;
- effettuare gli adempimenti entro il 30 giugno;
- disporre di stadi con una capienza di 1.500 spettatori per la Seconda Divisione e di 3.000 spettatori per la Prima Divisione, poi di 3.000 spettatori per la Lega Pro unica.

Restano ferme tutte le altre disposizioni che hanno regolato la materia nelle scorse stagioni, quando non incompatibili con i principi sopraelencati.

http://www.ilmondodipavia.it/pagina.php?b=sKS2QBwQ9b
Se dai la mano ad un milanista lavala, ma se la dai ad uno juventino controlla che non ti manchi un dito
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