A.C. Milan - F.C. Inter (0-1)

Tutto quello che riguarda le altre squadre di calcio e gli altri sport.

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Il derby di Milano è la stracittadina calcistica che riguarda la città di Milano e che mette di fronte il Milan e l'Inter. Colloquialmente è detto Derby della Madonnina per la statua della Madonna in cima al Duomo di Milano.

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La cultura popolare voleva che il tifo per l'Inter fosse per i borghesi, a differenza della sua rivale cittadina, il Milan, supportata invece dalle classi popolari.
Infatti, i tifosi dell'Inter soprannominavano i sostenitori rivali del Milan "casciavìt", che in milanese significa "cacciaviti", proprio per indicare l'origine operaia della maggior parte dei tifosi rossoneri, mentre i milanisti chiamavano i loro cugini "baùscia", termine milanese che significa "sbruffone", per indicare uno degli stereotipi dei milanesi, essendo allora la tifoseria nerazzurra composta perlopiù dalle classi altolocate.

Questo divario tra le due tipologie di tifosi andrà spegnendosi sul finire degli anni sessanta insieme alla riconfigurazione dell'assetto sociale e economico dell'Italia e della realtà lombarda, sino ad essere ormai inutilizzabile se non per ragioni puramente di sfottò.
A livello di palmarès si tratta di uno dei match di maggior prestigio nel panorama europeo e dei più prestigiosi in quello mondiale. Le due squadre contendenti sono, infatti, le uniche formazioni europee di una stessa città ad aver vinto la Coppa Campioni. Le due squadre hanno anche vinto il titolo mondiale (quattro volte il Milan e tre l'Inter) cosa che accomuna la città meneghina con Madrid dove anche l'Atletico, pur non avendo mai vinto la Coppa dei Campioni, si è laureato campione del mondo, partecipando alla Coppa Intercontinentale in seguito alla rinuncia del Bayern Monaco.
Le due squadre si sono affrontate due volte in UEFA Champions League: la prima volta nella stagione 2002-2003 in semifinale (record eguagliato solo dal derby di Madrid nella stagione 1958-1959) e nel 2004-2005 ai quarti di finale. Entrambi gli scontri videro prevalere il Milan, prima con un doppio pareggio (0-0 in casa del Milan e 1-1 al ritorno) grazie alla regola del gol fuori casa e dopo con due vittorie (2-0 e poi 3-0 a tavolino dopo le contestazioni dei tifosi nerazzurri sul parziale di 1-0).
Nonostante l'accesa rivalità negli ultimi anni il derby di Milano si è contraddistinto per la totale assenza di violenza tra le due tifoserie che, pur non godendo di buoni rapporti, non ha visto scontri tra le curve (grazie anche all'accordo stipulato dalle stesse).
Prima della scissione di parte dei dirigenti del Milan e la conseguente nascita dell'Inter, il derby di Milano era disputato dal Milan e dall'Unione Sportiva Milanese, società fondata nel 1902 e arrivata per 2 volte seconda in campionato, la quale subirà la fusione con l'Inter nel 1928, per volontà del regime fascista, dando origine all'Ambrosiana-Inter (come verrà ribattezzata alcuni anni dopo). Altri derby venivano disputati con il SEF Mediolanum (1904) e l'Enotria Goliardo (1908), tutti club cittadini che militarono nella massima serie lungo tutti gli anni 10 e 20.


Nella seguente tabella la storia degli incontri disputati tra Inter e Milan. Lo scarto maggiore in gare ufficiali si è registrato l'11 maggio 2001, quando il Milan batté i rivali per 6-0. Negli scontri riguardanti il campionato, l'Inter ha la meglio sul Milan per numero di vittorie, mentre il Milan è in vantaggio sull'Inter nel computo complessivo.

Totale Generale
Incontri Disputati: 277
Vittorie Inter: 97
Pareggi: 72
Vittorie Milan: 108 (Fonte: Wikipedia)


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STADIO GIUSEPPE MEAZZA IN SAN SIRO

7 OTTOBRE 2012 - ORE 20.45

A.C. MILAN 1899 - F.C. INTERNAZIONALE 1908


PROMO: http://www.youtube.com/watch?v=yxbQwAwBYkc

PRESENTAZIONE: http://www.youtube.com/watch?v=CHTolwgHVw4
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ERIK LARSSON © ha scritto:... mentre i milanisti chiamavano i loro cugini "baùscia", termine milanese che significa "sbruffone", per indicare uno degli stereotipi dei milanesi, essendo allora la tifoseria nerazzurra composta perlopiù dalle classi altolocate.
Ah! la saggezza popolare! :cheers :cheers :cheers :cheers
"Nani su iddi e vvonnu a tutti nani;
Nci vannu terra terra, peri e mmani;
E pa malignità brutta e superba,
Ccà non crisci chi erba, erba, erba"
(Nicola Giunta)
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"Sotto al nosto cielo, dentro al nostro stadio"

Il regalo di Pirelli
Lo stadio di San Siro (nome di un santo cui era dedicata una chiesetta nei dintorni) fu un regalo del presidente del Milan Piero Pirelli (in carica dal 1909 per vent’anni) alla "sua" Milano. Il nuovo stadio venne costruito in soli tredici mesi e mezzo grazie al lavoro di 120 operai. Il costo dell’opera fu di circa 5 milioni, l’equivalente di tre miliardi e mezzo di oggi. Il progetto porta la firma degli architetti Stacchini (cui si deve il disegno della Stazione Centrale) e Cugini.
L'inaugurazione
Il "primo" San Siro era un tipico impianto all’inglese con quattro tribune capaci di ospitare 35 mila persone. Fu inaugurato con un derby amichevole, e non poteva essere altrimenti: finì 6-3 per l’Inter (19 settembre 1926). La prima partita di campionato fu invece giocata il 6 ottobre (Milan-Sampierdarenese 1-2), mentre il battesimo internazionale risale al 20 febbraio 1927 (Italia-Cecoslovacchia 2-2). Fino al 1945 San Siro è rimasto la casa esclusivamente del Milan; l’Inter giocava infatti le proprie partite casalinghe all’Arena napoleonica. La "Scala" del calcio ha subìto nel corso della sua storia tante ristrutturazioni, fino a diventare l’imponente monumento di oggi.
Il primo ampliamento
Nel 1935 il Milan vendette l’impianto al Comune che, tre anni dopo, decise di ingrandirlo. Il football diventava sempre più un fenomeno di massa e San Siro dovette adeguarsi. Il progetto di ampliamento - studiato dall’architetto Rocca e dall’ingegner Calzolari - sfruttava le strutture preesistenti che sostenevano un sistema di gradinate a sbalzo e una serie di rampe di accesso esterno. La capienza, in origine, era di 150 mila posti, ma venne ridotta a meno di 100 mila da una delibera del Comune di Milano del 1952. L’inaugurazione del nuovo stadio rimodernato - i lavori furono conclusi nel ’39 con una spesa di lire 5.100.000 - è datata 13 maggio 1939, con la partita Italia-Inghilterra (2-2), che fruttò un incasso di lire 1.200.000
Il secondo maquillage
Nel 1954 iniziarono i lavori del secondo ampliamento, ultimati dodici mesi più tardi con l’inaugurazione del 26 ottobre ’55: la capienza fu estesa a 85 mila posti. Il primo impianto d’illuminazione è datato 1957. Nel ’67 venne invece montato il primo tabellone elettronico che segnalava il punteggio. Nel 1979 l’impianto d’illuminazione fu sostituito da uno più moderno, e il secondo anello dei popolari restaurato. Il 3 marzo 1980 l’impianto è stato intitolato, con una lapide posta all’ingresso principale, a Giuseppe Meazza, indimenticato campione dell’Inter e del Milan morto un anno prima. Nel 1986 il primo anello è stato interamente numerato con seggiolini colorati: rossi in tribuna centrale, arancio sul rettilineo opposto, verdi sotto la curva nord, blu sotto quella degli ultrà milanisti.
Il terzo anello
In occasione della Coppa del Mondo del 1990, il Comune di Milano decide di dare inizio ad un profondo rinnovamento dello stadio “Meazza” dopo aver accantonato l’idea della costruzione di un nuovo impianto per motivi di costi e dei tempi ristretti a disposizione. Il primo pensiero si rivolge alla progettazione di una soluzione avvenieristica e architettonicamente sbalorditiva: la costruzione del terzo anello e della copertura di tutti i posti a sedere. Il progetto firmato dall’Architetto Giancarlo Ragazzi, dall’Architetto Enrico Hoffer e dall’Ingegnere Leo Finzi prevede sostegni autonomi, su cui appoggiare il nuovo anello, disposti attorno allo stadio esistente. Vengono così realizzate allo scopo, undici torri cilindriche in cemento armato che danno accesso alle gradinate, quattro di queste fungono da sostegno anche alle travi reticolari di copertura. Per garantire il massimo del comfort agli spettatori tutti i seggiolini che vengono installati sono ergonomici, numerati e suddivisi cromaticamente in quattro settori. Gli 85.700 posti a sedere che ne risultano sono tutti coperti da lastre in policarbonato che garantiscono un maggior comfort agli spettatori. Viene realizzato un nuovo impianto di illuminazione e un sistema di riscaldamento del manto erboso per tenere controllata costantemente la temperatura del terreno impedendo la formazione di ghiaccio. L’otto di giugno 1990, lo stadio ospita la partita di apertura dei Campionati del Mondo del Argentina–Camerun. Da allora, la “Scala del calcio” milanese ha ospitato e ospita, ogni domenica, le passioni di migliaia di tifosi. Nell’estate 2008, in seguito ai lavori di riqualificazione dello stadio per l’adeguamento della struttura agli standard Uefa, la capienza dello stadio è passata a 80.018 posti.
I numeri
Per costruirlo furono impiegati 10.000 quintali di cemento, 3.500 metri cubi di sabbia e 1.500 quintali di tondini di ferro. Per segnare le linee del campo vengono consumati 80 kg di gesso. Le dimensioni del campo sono di 105 metri di lunghezza per 68 di larghezza. Le travi perimetrali dello stadio sono lunghe 204 e 296 metri e pesano rispettivamente 1.100 e 2.000 tonnellate. Sulla copertura sono sistemati 256 proiettori che funzionano con lampade a vapori alogenuri da 3.500 watt. Per eseguire le principali operazioni di ristrutturazione sono state costruite appositamente due gru alte 64 metri. Al loro interno trovavano alloggiamento una scala di emergenza a più ripiani e un ascensore di servizio di portata 1.000 kg. Lo stadio di San Siro è situato vicino all’ippodromo e dista circa 6 chilometri dal centro della città.
Non solo calcio
Lo stadio di San Siro, simbolo di Milano come la Scala e il Duomo, non è famoso nel mondo solo per il calcio, avendo ospitato diversi eventi passati alla storia. Come il match di pugilato tra Duilio Loi e Carlos Ortis (1° settembre 1960), rivincita per il titolo mondiale dei welter junior. Erano presenti per l’occasione 53.043 spettatori, 8 mila a bordo ring. Quel match, vinto dall’italiano, fruttò un incasso di 130 milioni. Lo stadio milanese ha anche ospitato diversi concerti musicali. Come quello di Bob Marley (27 giugno 1980), che dal palco sotto la curva nord si è esibito nell’unica sua tappa italiana. Per vedere il cantante giamaicano dal vivo era presente sugli spalti un pubblico da derby: 90 mila persone. Stesso clamore per un altro "fuoriclasse" del rock, Bruce Springsteen (1985). La tribuna rossa ha persino ospitato una discoteca all’aperto. Oggi, sotto la curva sud, c’è un museo che ripercorre un secolo di Milan e di Inter attraverso i cimeli dei personaggi che ne hanno scritto la storia. Lo stadio viene visitato, durante la stagione calcistica, da circa 50 mila persone durante i giorni in cui non vengono disputate partite. Dal 1° luglio del 2000 lo stadio è gestito congiuntamente da Milan e Inter. (Liberamente tratto da: Storia di San Siro)
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23.59, Dopo aver fatto una doccia mi ritrovo a commentare una delle partite più strane che abbia mai visto.
Milano è proprio questo, la stranezza di una città che riesce ad essere non violenta per le strade, per la città, ma poi durante una partita di calcio succede quello che non ti aspetti.
Metropolitana fino a piazzale Lotto, mai visto niente di simile, Interisti e Milanisti insieme fino allo stadio da buoni amici. Gruppo di amici anche da Bergamo per metà Milanisti e per metà Interisti che scambiano battute, bevono insieme.......
Mai visto. I derby che ricordavo io erano Messina Reggina o Reggina Cosenza, con salve e pietrate distribuite un pò a tutti. Penso subito che ci sia qualcosa che non mi quadra, ma penso che forse è cosi il calcio e le tifoserie sono cambiate.
Mi trovo nel settore Arancio di San Siro, a ridosso della curva Sud, iniziano i cori dei milanisti di insulto e di sfottò. Noto immediatamente che la tifoseria del Milan è incattivita i cori non sono i classici di sfottò, ma un calciatore dell'Inter è preso di mira: Cassano.
Si inizia con l'esposizione di uno striscione da squalifica del campo: "Cassano gioca col cuore!" per continuare con i cori indirizzati all'ex barese che si allena: "Devi morire". Siamo all'assurdo, l'ultimo derby a cui avevo assistito (un Inter-Milan 0-2 doppietta di Gullit) la curva Milanista non mi era sembrata a livelli cosi beceri.
Dall'altra parte i Bauscia non sono da meno, buu razzisti verso Boateg ed Emanuelson, fumogeni e bengala, altro che daspo.......
Noto stranamente che giocando il Milan in casa, sono presenti diversi tifosi nerazzurri anche nel mio settore. Costoro evidentemente per la prima volta in uno stadio sfoggiano sciarpe con elevata non curanza, come se fossero ad un galà, praticamente a 50 metri di distanza dalla Curva Sud milanista.
In particolare si presentano: "uomo anziano vecchio tifoso interista, genero dell'uomo anziano e figlia (fra l'altro un bel pezzo di fiches)".
Ad un tratto dalla curva sud alcuni tifosi si avvicinano alla balaustra ed iniziano insultare la ragazza dandole della poco di buono attraverso cori.
Il padre risentito si gira verso costoro e li apostrofa con appellativi poco convenevoli, minacciando di chiamare gli stuart qualora l'atteggiamento dei signori non si civilizzi.
E a questo punto che succede la regressione verso la scimmia.
Segna Walter Samuel, la curva dell'Inter esplode.

La tifosa nerazzurra si gira verso la curva del Milan con il dito medio alzato.
Quello che vedo dopo è pura pazzia.
Tre membri, di cui uno alto metri 2, con spalle larghe tipo armadio a quattro ante dell' IKEA, dei Commandos Tigre???? di qualche altro gruppo marginale della curva???? scavalcano la balaustra che separa la curva Sud dal settore arancio. I tre tifosi interisti, capendo la situazione iniziano a scappare, ma lo stadio è pieno di gente (presenti a San Siro oltre 65.000) e non fanno altro che inciampare (c'è gente anche sulle scale).
Intervento della polizia e degli Stuart i tre vengono immediatamente fermati. La partita continua ma non per i tre tifosi inermi dell'inter invitati ad uscire dal settore arancio.
La cosa ancora più assurda e che altri tifosi interisti si presentano col biglietto del settore arancio. Le minacce della sud verbali intimoriscono cosi tanto un ragazzo che deve coprire la maglietta di Milito con il giubotto, subito dopo accompagnato da un applauso dei milanisti........

A fine partita, si ritorna tutti insieme con la stessa metropolitana, come se nulla fosse accaduto.

A dopo per i video.

http://cdn.tuttosport.com//images/ansa/ ... 73_400.jpg (Fonte: Il Quotidiano.net)
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