LE ISOLE FELICI

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http://www.tuttob.com/?action=read&idnotizia=37309

Hellas Verona, l'addio di Gibellini: "Non potevo continuare così. E Mandorlini..."

E' un fiume in piena Mauro Gibellini, presente questa mattina all'hotel San Marco nella conferenza stampa d'addio da lui indetta. "Sono qui per fare degli annunci importanti a voi e ai tifosi" esordisce l'ormai ex ds gialloblù. "Ho sempre creduto alle rassicurazioni del presidente riguardo un mio rinnovo contrattuale. Io ho sempre desiderato di rimanere a Verona per riportare l'Hellas in Serie A, purtroppo questo ora non mi e' possibile. Al mio arrivo dissi che avevo un piano quadriennale per vedere l'Hellas nella massima serie, ci siamo quasi riusciti al secondo anno nonostante qualcuno, per interessi personali, abbia fato passare la stagione appena passata come un vero e proprio miracolo. Le strade di Mauro Gibellini e dell'Hellas Verona si separano, una decisione che ho preso da tempo e che sarebbe arrivata anche in caso di Serie A. Il pensiero di ricominciare un altro anno a queste condizioni mi da il voltastomaco. Non e' possibile portare avanti un progetto con persone verso le quali provo una totale disistima". Gibellini poi entra nel dettaglio riguardo il rapporto con il tecnico Andrea Mandorlini: "Non e' esistita nessuna guerra. Qui stiamo parlando di una vittima e di un carnefice. C'è stata una decisione unilaterale da parte sua di togliermi il saluto e di non parlare più con me. Il tutto risale alla preparazione pre campionato. Tutti ricordano poi la canzone cantata da Mandorlini che ha portai una grave conseguenza per la nostra squadra, molte volte poi sono state affisse sulla bacheca degli spogliatoi frasi lesive nei miei confronti. Il giorno dopo la partita casalinga con il Pescara al campo di Sandra' si e' messo ad insolentirmi fino al punto di mettermi le mani addosso. Io ho cercato di mediare per il bene del Verona. Una cosa mi e' rimasta impressa: mi disse che e' un presuntuoso, cosa che io accosto alla stupidita' più totale. Nell'arco della stagione mi e' stato impedito di andare negli spogliatoi, di mangiare con i giocatori, sono arrivate interferenze in occasione delle sessioni di mercato. Mi riservo perciò il diritto, nel caso ce ne fossero gli estremi, di querelare il tecnico Andrea Mandorlini".

L'ex direttore sportivo poi si sofferma sull'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport e le susseguenti dichiarazioni di Martinelli: "Ho sempre avuto rispetto dell'avversario e anche in questo caso ho riconosciuto al Varese l'onore delle armi, criticando pero' le decisioni arbitrali che ci hanno fortemente penalizzato. Risultato e' essere stato pubblicamente messo alla gogna dal mio presidente. Ci poteva essere un modo più elegante per ricevere il benservito. Il 90% delle cose che ho detto riguardo all'Hellas si sono poi rivelate. Ho commesso si degli errori ma sono sempre stato convinto che questa squadra avrà qualità importanti. Ringrazio il Presidente e Siciliano, i giocatori, veri artefici di questa grade stagione, i fisioterapisti, i medici, i magazzinieri, Sandro Mazzola, i tifosi e la stampa".

Le ultime parole sono dedicate al suo futuro: "Comunico che con ogni probabilità il mio futuro sarà sul Lago di Como. Mi ha conquistato il progetto e l'entusiasmo degli imprenditori che hanno intenzione di investire nella società. Auguro a Sean Sogliano, uomo che stimo molto, di poter centrare già dall'anno prossimo il traguardo che ci e' sfuggito quest'anno e spero in un futuro di poter tornare al Verona con un ruolo diverso, magari proprio con Sogliano".


http://www.ilrestodelcarlino.it/modena/ ... spie.shtml

Sassuolo, Pea: "Passavano gli schemi agli avversari"

Modena, 7 giugno 2012 - «Passavano gli schemi agli avversari, per questo sono stato anche costretto ad allenarmi a porte chiuse».
L’accusa shock arriva da Fulvio Pea che, ospite telefonico ieri sera di Barba e Capelli su Trc Telemodena, spara a zero contro i destabilizzatori già chiamati in causa con l’intervista a Sky.
«Hanno tentato di destabilizzare l’ambiente ma non ci sono riusciti», aveva detto il tecnico un paio di giorni fa, e ieri ha alzato il tiro o, a seconda dei punti di vista, il livello dello scontro chiamando in causa «quanti in questa stagione non hanno voluto il bene del Sassuolo».

Succedeva che, spiega il tecnico, «gli avversari conoscessero in anticipo i nostri schemi provati in allenamento: chi ha fatto il doppio gioco non lo so e non mi interessa, io so quello che ho fatto io, ovvero proteggere e tutelare una squadra per la quale parlano i numeri, ovvero ottanta punti, quaranta punti in casa e quaranta in trasferta».
Nomi, Pea, non ne fa e nemmeno dice se questi sospetti, poi diventati certezze («i ladri hanno commesso l’errore di consegnare la ‘refurtiva’ a gente che conoscevo», aggiunge il tecnico neroverde) possano o meno essere costati i punti complici i quali il Sassuolo anziché in A, è andato a sbattere sullo scoglio Samp, ma le accuse ci sono, e sono gravissime. Il tecnico, del resto, aveva già parlato di «nemici in società» e, vista anche la struttura – oltremodo snella – di piazza Risorgimento, non servono grossi sforzi di fantasia per capire a chi alluda Pea, visto che in sede, siedono un presidente, un direttore generale, un responsabile dell’area tecnica, un segretario e altre figure non, senza offesa, di così primissimo piano.
«Quella dei nemici in società, del resto, era una cosa che avevo già detto a suo tempo. Mi sono trovato affibbiato a tutte le panchine d’Italia e questo succede o quando sei bravissimo o quando qualcuno non ti vuole tra i piedi, e nel mio caso credo che si trattasse della seconda ipotesi», ha detto ancora Pea, derubricando a «personali» i suoi colloqui con Squinzi e sulla vicenda che a questo punto alza, ammesso ce ne fosse bisogno, ancora il livello dello scontro con accuse chiarissime.

«Credo – ha poi aggiunto - che siamo tutti persone intelligenti: io volevo il Sassuolo in serie A come lo volevano altri, ovvero tutti quelli che avevano questa ambizione, e molti miei atteggiamenti sono stati figli della mia volontà di proteggere la squadra da chi faceva altri giochi». Accuse gravissime, destinate a fare discutere, anche al netto del futuro di Pea e del Sassuolo.

«Io voglio fare l’allenatore», ha detto ancora Pea ieri sera in tv, aggiungendo, riguardo alle intenzioni di Squinzi che «il Dottore sa cosa ha costruito in questi anni e cosa ha fatto per la città. Mi auguro che il progetto continui, ma ognuno di noi sa cosa ha fatto per la squadra, e per me parlano gli ottanta punti. Per costruire un futuro, se ci sarà, si può partire da qui».
 
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...adoro il finale d stagione :mrgreen: ( avevo messo anchio lo stesso messaggio poi lo eliminato )
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REGGIOVUNQUE
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ma voi lo sapete che se LA SAMP VA IN A,ATZORI prenderà piu soldi di quelli che prendeva quando allenava??????


(centra poco con sto discorso,ma mi piaceva rendervi pubblico questa notizia)


quasi il doppio...
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Lilleuro
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Che persona schifosa Mandorlini, mamma mia...
Come si dorme non è importante, come si è svegli è importante

Cit. Vadinho
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mandorlini si è dimenticato di essere stato l'unico uomo cacciato dalla romania quando allenava il cluj :salut .........se montato la testa evidentemente allenando quei montanari
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spirito libero
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quanto sero che Mandorlini e il suo Verona il prossimo anno lottino per non retrocedere
Se dai la mano ad un milanista lavala, ma se la dai ad uno juventino controlla che non ti manchi un dito
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spiny79
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che brava gente che c'è nel mondo del calcio...

e poi ci si meraviglia degli imbrogli e degli scandali...

mi sa che sono solo la punta dell'iceberg...
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Serie B, Bari – Garzelli: “Situazione economica pesante”
Lunedì 11 Giugno 2012 10:44

Il Bari non è ancora fuori dalla crisi economica, il d.g. dei pugliesi Garzelli sta provando a portare la barca fuori dalla tempesta. Intervistato dal ‘Corriere dello Sport’, Garzelli fa il punto sulla situazione finanziaria del club: "Il Bari sta cercando di rientrare in un assetto di normalità, la situazione economica è ancora pesante però riuscire a creare una ristrutturazione finanziaria della società rappresenterebbe comunque, un passo avanti molto importante. Fine campionato scorso? Sicuramente la situazione era molto preoccupante. Poi con le cessioni che sono avvenute dopo la retrocessione in B e con la progressiva riduzione dei costi che avremo nel prossimo campionato abbinata a una spalmatura della situazione debitoria dovrebbe permettere alla società di avere una vita normale".

Con i ricavi in picchiata, Garzelli indica un’altra via per uscire dalla crisi: "Bisognerà fare il massimo per riuscire a valorizzare le qualità tecniche dei giovani che abbiamo sperimentato quest'anno magari aggiungendo qualche nuovo elemento per il prossimo campionato. Entrate? In questo periodo dove c'è una flessione generalizzata delle presenze allo stadio e delle sponsorizzazioni diventa difficile pensare che ci possano essere ricavi che consentano di sperare in una risorsa adeguata. Per cui occorre agire sul versante dei costi e pensare poco a quello dei ricavi"

rnp


http://www.reggionelpallone.it/home/39- ... ca-pesante

Il tecnico del Bari Vincenzo Torrente aveva parlato nei giorni scorsi del suo futuro nel club pugliese, ponendo qualche punto interrogativo sulla sua permanenza per via del fatto che la società non lo aveva ancora contattato per fargli conoscere i programmi futuri. Il DS Angelozzi, sulle pagine del Corriere dello Sport, gli ha risposto così: ”Non c’è fretta, per noi il tecnico rimane Torrente, ma bisogna che ci ridimensioniamo tutti, compreso lui. Il mister è un bravissimo allenatore e una persona perbene e vorremmo tenerlo, ma se rimane sulle sue posizioni è difficile che possa rimanere. Serve entusiasmo e un piccolo ridimensionamento, per il bene del Bari”. I problemi economici del club, dunque, non sono per niente finiti e il progetto ambizioso su cui faceva affidamento Torrente per una sua conferma, sembra non esserci.


http://www.seriebnews.com/calcio-mercat ... -del-club/
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sabato, giugno 2nd, 2012 | Posted by Orru
Brescia, dopo Dallamano, lo sfogo di Zoboli: ”Sono triste, lascio la squadra, la società mi ha trattato male”


Dopo Dallamano, anche Davide Zoboli si sfoga contro la società, colpevole di avergli promesso un rinnovo del contratto che non c’è mai stato. Dopo 7 stagioni, inframezzate da un anno al Torino, il numero 2 del Brescia sta per lasciare la squadra in scadenza di contratto. Ma non ci sta e sfoga la sua rabbia verso il club del Presidente Corioni attraverso il ‘Giornale di Brescia’: ”Provo una sensazione strana. La mia vita sta per cambiare radicalmente, lascio un città dove ho vissuto per tanti anni. Purtroppo non ci saranno più margini per un rinnovo, ma dopo tutti questi anni passati qui, avrei meritato maggior riconoscenza. Ma già a settembre sapevo che sarebbe stato così, promesse su promesse e alla fine niente. A gennaio potevo firmare per Verona e Varese, sapevo che ero in scadenza, ma ho voluto credere alle promesse… L’infortunio e i problemi economici contano molto, ma mi sento preso in giro comunque. Corioni? In tutte queste stagioni ci avrò parlato due o tre volte.. Mi dispiace perchè si è sempre circondato di persone che facevano il male del Brescia”. Zoboli poi si lascia andare ai ricordi: ”Vorrei cancellare quella maledetta finale di Livorno nei playoff che io non giocai per un infortunio. Feci di tutto per recuperare, ma qualcuno sparse la voce che mi tirai indietro. Poi chiarii le cose e gli stessi tifosi che mi contestarono, mi applaudirono in seguito. Dirò sempre grazie al Brescia e mi sarebbe piaciuto diventare una bandiera, così come lo è Zambelli. Mi dispiace anche non essere stato capitano in certe occasioni che me la meritavo, ma è acqua passata. Se sono un giocatore a buoni livelli lo devo a questa squadra. Mi sono serviti anche i momenti duri per crescere, anche quando ero fuori squadra perchè qualche compagno non mi voleva in squadra. Addio Brescia, sarai sempre nel mio cuore”.



http://www.seriebnews.com/interviste-es ... tato-male/
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ESCLUSIVA TMW - Livorno, Spinelli: "Ecco perché ho scelto Nicola"
06.06.2012 13.56 di Gianluca Losco articolo letto 4801 volte

http://www.tuttomercatoweb.com/?action=read&id=357904

Il presidente del Livorno, Aldo Spinelli, ha scelto Davide Nicola come prossimo allenatore. Queste le motivazioni date dal presidente ai microfoni di TuttoMercatoWeb.

"La scelta è ricaduta su di lui, c'erano diversi allenatori ma abbiamo scelto lui. Lo conosco dai tempi del Genoa; io, mio fratello e gli altri abbiamo deciso per lui. Puntavamo un allenatore giovane per dare corso al nostro nuovo progetto, quello di valorizzare i giovani. Il nostro obiettivo è la salvezza e poi valorizzare i giovani; naturalmente se dovesse arrivare qualcosa in più, ben venga".
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Ecco lanota integrale diffusa da Noi Lecce:

"Un’intera tifoseria ed un intero territorio stanno seguendo con crescente preoccupazione e sfiducia le vicende legate alle sorti della società giallorossa. Dopo aver invano atteso una comunicazione ufficiale da parte della proprietà attraverso una conferenza stampa, in attesa di conoscere gli sviluppi delle indagini sul cosiddetto scandalo del calcio-scommesse e preso atto del fallimento della trattativa per la cessione del pacchetto di maggioranza della società, il direttivo di 'Noi Lecce' chiede un incontro ufficiale tra una delegazione composta non soltanto da iscritti alla nostra associazione, ma anche a esponenti del panorama locale, dei tifosi organizzati e non al fine di conoscere, senza ulteriori ritardi e stanchi di assordanti silenzi, che intenzioni abbia il gruppo Semeraro, ed in particolare il patron Giovanni, circa il futuro della squadra. Preso atto della volontà dichiarata di dare l’addio ai calciatori che potrebbero rappresentare un valore aggiunto in qualunque categoria, registrata l’amara partenza di mister Serse Cosmi, uno dei pochi che sia riuscito a ridare fiducia, dignità e anima alla squadra ed alla sua tifoseria, ora apprendiamo anche la scelta di sfoltire ulteriormente l’equipe dell’U.S. Lecce S.p.A. che ha un contratto in scadenza il prossimo 30 giugno. Davanti a simili notizie, considerate le imprescindibili e ormai prossime scadenze amministrative da onorare e assistendo alla progressiva disintegrazione del bene primario che per ciascun supporter rappresenta la propria squadra del cuore, attendiamo di capire se esista ancora la possibilità di cedere la società a terzi, se la trattativa con la famiglia Tesoro sia inesorabilmente chiusa e quali iniziative si intendono adottare per far sì che il calcio a Lecce non scompaia definitivamente.


http://www.salentosport.net/?action=read&idnotizia=8671


CALCIOMERCATO - Cacia e Jeda tornano a casa. Un guaio per i bilanci
14.06.2012 14:50 di Alberto Casavecchia articolo letto 77 volte

Brutte (o belle, a seconda dei pareri) notizie per il Lecce. Daniele Cacia e Jeda, la scorsa stagione rispettivamente a Padova e a Novara, torneranno nel Salento, giacché i club prima citati non si avvarranno della possibilità di riscatto.

Un duro colpo per la società che pensava di essersi liberata di due ingaggi non indifferenti (600 mila euro per Cacia, 350 mila euro per Jeda). Carlo Osti resta in attesa di nuove offerte, in maniera tale da poter alleggerire il bilancio con le cessioni dei due attaccanti.


http://www.salentosport.net/?action=read&idnotizia=8738
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Padova

Ai tifosi si chiede di capire sin dall’inizio la scelta che viene compiuta. Una scelta che punta al risultato, prima che allo spettacolo. Di questo si tenga conto quando ci si avvicinerà alla nuova stagione e di questo si tenga conto di fronte a qualche partita in cui magari non tutto funzionerà a dovere. Si parte con tante speranze, ma anche con la consapevolezza che non è più tempo di grandi nomi. Come dimostrato dal Pescara, si possono vincere i campionati anche senza giocatori apparentemente di grido, magari scandagliando pazientemente il mercato alla ricerca del colpo giusto. Arriveranno giocatori funzionali al progetto, giovani di belle speranze probabilmente dalla Primavera dell’Inter (per Romanò e Longo, giusto per fare qualche esempio, verrà fatto subito un tentativo), qualche chioccia eccellente, uomini capaci di stare all’interno di un gruppo. Insomma, nasce un nuovo Padova. Se poi sarà una squadra capace di fare breccia nei cuori dei padovani, solo il campo potrà dirlo. Intanto accogliamo con l’ottimismo che merita questo nuovo corso, così diverso da quelli che abbiamo visto negli anni precedenti e così carico di speranze dopo la cocente delusione appena smaltita per il mancato, incredibile raggiungimento dei playoff.


http://www.padovagoal.it/2012/06/10/sce ... l-mercato/
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Empoli, 14 giugno 2012 - Vitale si dimette dopo 13 anni in seno al club, il presidente Corsi, poco dopo, annuncia che la società è in vendita. Chi si aspettava il botto di fine stagione capisce subito che quello del «Castellani» è un vero e proprio ordigno nucleare.

Scoppia intorno alle 15 di ieri ed è massiccio, dirompente. Prima parla il dg, che spiega i motivi delle dimissioni, ma quando la palla passa al presidente Corsi ci si accorge subito che i fuochi d’artificio sono appena cominciati.
Si parte dalla stagione appena conclusa, si parla di stanchezza, si finisce con l’ammettere quello che è il vero problema: la mancanza di denaro. «Per fare un campionato di serie B servono almeno 4 o 5 milioni di euro — spiega Corsi — e noi in questo momento facciamo fatica a trovarli. Per questo motivo vi comunico che l’Empoli Football Club è in vendita».

La deflagrazione è imminente. E pensare che fino a poco prima parlava solo Vitale. «In 13 anni — dice il dg — abbiamo fatto 5 campionati di serie A e 8 di B. Grazie al mio lavoro e a quello dei miei collaboratori abbiamo fatto incassare a questa societa circa 150 milioni di euro, conquistando un torneo di Viareggio con la Primavera e disputando 7 finali nazionali giovanili. Il mio rapporto col presidente Corsi e con la società dell’Empoli in generale è sempre andato al di là dell’aspetto puramente calcistico, ma in questo momento credo sia giusto fare un passo indietro e dimettersi».

Vitale lascia uno stipendio oneroso (oltre 400.000 euro) e sostiene come la sua non sia una decisione presa in fretta e furia. «L’ho maturata nel tempo — spiega — e vi assicuro che non è dipesa da un episodio particolare. Ringrazio i tifosi per quello che mi hanno fatto vivere».

L’ormai ex dg, nel ripercorrere i momenti più belli della sua storia in azzurro, parla anche della salvezza ottenuta venerdì scorso: «E’ stato il momento più emozionante di questi 13 anni», spiega, aggiungendo che la sua avventura nel calcio non è finita. «Non sono un ragazzino — dice — ma il calcio è la mia vita e senza falsa modestia mi sento ancora in grado di fare cose importanti. In 35 non ho mai fatto spendere un euro ai miei presidenti». Ed è infatti di ieri la notizia che il dg potrebbe trovare casa al Siena.

Ma la notizia vera la dà come detto il presidente Corsi. «Sono dispiaciuto per l’addio di Pino — spiega — e confesso che fino a due giorni fa speravo ancora di proseguire con lui. La verità è che per mandare avanti questa società ci vogliono tanti soldi: io, dopo oltre 20 anni di presidenza, non mi sento più in grado di mantenere un impegno costante per la prosecuzione di un sogno».
A questo punto viene da chiedere se ci sia già qualcuno interessato... «Ci siamo dati cinque o sei settimane di tempo per valutare eventuali proposte — dice ancora Corsi — ma intanto andiamo avanti per la nostra strada e con la nostra programmazione. Dobbiamo prendere esempio da società come Crotone e Cittadella e pensare alla prossima come a una squadra giovane».

Al di là di tutto, la sensazione è che sia iniziata una fase di ridimensionamento dopo i fasti passati e che da qui in avanti sarà davvero dura riuscire a rimanere a certi livelli. La speranza è rappresentata dal possibile arrivo di nuovi investitori, ma di questi tempi e con questi presupposti non è facile. In ogni caso, il 13 giugno 2012, cioè ieri, è una data epocale nella storia del club, quella della fine dell’era Corsi-Vitale.


http://www.lanazione.it/empoli/sport/ca ... ieta.shtml
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Calciomercato Sassuolo, resta il patron Squinzi. Per la panchina duello Di Francesco-Atzori

Buone notizie per il Sassuolo che, con un comunicato apparso sul sito ufficiale della società neroverde, attraverso le parole del presidente Carlo Rossi, ha ufficializzato che il patron Squinzi, che sembrava aver messo in vendita la società, rimarrà alla guida delclub emiliano: “E’ stato un incontro fattivo e costruttivo nel quale il Dottore ha sciolto la riserva, in termini positivi, sul prosieguo dell’attività del Sassuolo Calcio, dopo l’amarezza seguita all’eliminazione dai playoff ed ha confermato la sua fiducia al sottoscritto e a Nereo Bonato”.

Il comunicato del presidente Rossi poi tocca l’argomento mercato, che ovviamente risentirà della crisi economica e di conseguenza di un ridimensionamento in termini economici, e che guarderà soprattutto ai giovani di talento da valorizzare: “Vista l’attuale situazione economica generale – continua il presidente Rossi – dovremo operare con un budget ridotto, il secondo ciclo tecnico, avviato la scorsa stagione, proseguirà comunque secondo dettami già fissati, quelli cioè di un costante rinnovamento e ringiovanimento della rosa, lo sviluppo del settore giovanile, la razionalizzazione e la ottimizzazione dei costi della gestione ordinaria. Il modus operandi sul mercato perseguirà sempre l’obiettivo della patrimonializzazione del parco giocatori, acquisendo atleti giovani e con modalità, quali l’acquisto a titolo definitivo o la compartecipazione, che permettano alla società la valorizzazione del giocatore ed allo stesso tempo il consolidamento di questo nuovo ciclo tecnico avviato con la stagione 2011/2012″.
Ma prima di guardare al mercato calciatori, c’è da decidere chi guiderà il Sassuolo nella prossima stagione, quella del riscatto e dell’assalto alla Serie A, quella del dopo-Pea. I nomi più gettonati nelle ultime ore sono quelli di Eusebio Di Francesco e Gianluca Atzori, ma nelle ultime ore sta prendendo sempre più corpo l’ipotesi Marco Baroni, attuale allenatore della Primavera della Juventus.


http://www.seriebnews.com/calcio-mercat ... co-atzori/
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Bla, bla, bla...abbiamo capito, il tuo presidente non potrebbe trovare difensore migliore.
E quindi? Ma poi, fondamentalmente...tu, chi cazzo sei? (cit.)
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Serie B, Varese: mezza rosa sul mercato, inizia la smobilitazione?
Giovedì 14 Giugno 2012 15:39

Dopo un doppio miracolo inseguito e sfumato sul più bello, a Varese la delusione si tocca con mano. La paura della società è che il contraccolpo della seconda eliminazione ai play-off si faccia sentire nel prossimo campionato. Partito Maran, la scelta riguardante la panchina è ricaduta su Castori, vecchio lupo di mare che vuole rimettersi in discussione dopo l’esperienza negativa di Ascoli.

Il rischio principale riguarda la rosa, molti infatti gli elementi di spicco in lista di partenza. De Luca potrebbe seguire Maran a Catania, o comunque trovare fortuna in serie A. Lo sloveno Kurtic, pilastro del campionato, tornerà al Palermo, mentre il difensore Cacciatore è nel mirino del Cagliari. Futuro incerto anche per il portiere Bressan, i difensori Troest e Terlizzi, gli esterni Rivas e Nadarevic e gli attaccanti Granoche e Plasmati. Una squadra intera potrebbe emigrare verso altri lidi, ricostruire tutto daccapo non sarà facile.


http://www.reggionelpallone.it/componen ... ilitazione
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rca ha scritto:Bla, bla, bla...abbiamo capito, il tuo presidente non potrebbe trovare difensore migliore.
un bla, bla, bla da parte tua non me lo aspettavo. la critica a prescindere non è una cosa che ti contraddistingue.
io non difendo nessuno, analizzo quello che succede alla Reggina e guardo anche al mondo che c'è intorno, per fare una critica costruttiva e discutere delle situazioni bisogna prendere atto delle varie notizie che ci circondano.

questa è l'attuale situazione del calcio italiano e sopratutto di serie B è questa, se poi vogliamo fare finta di niente è un altro discorso.

:salut
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NinoMed ha scritto:
rca ha scritto:Bla, bla, bla...abbiamo capito, il tuo presidente non potrebbe trovare difensore migliore.
un bla, bla, bla da parte tua non me lo aspettavo. la critica a prescindere non è una cosa che ti contraddistingue.
io non difendo nessuno, analizzo quello che succede alla Reggina e guardo anche al mondo che c'è intorno, per fare una critica costruttiva e discutere delle situazioni bisogna prendere atto delle varie notizie che ci circondano.

questa è l'attuale situazione del calcio italiano e sopratutto di serie B è questa, se poi vogliamo fare finta di niente è un altro discorso.

:salut
Noti la sottile differenza tra le dichiarazioni degli altri e quelle di foti?
A me sta più che bene che si dica -una volta per tutte- che tipo di programma si può effettivamente ed oggettivamente attuare. Non roba del tipo "l' ultima curva quest'anno vogliamo superarla", e già da agosto mancavano un portiere ed un allenatore, per chiudere in bellezza con "solo il torino ecc". Se questa ti sembra ancora una critica a prescindere...
E quindi? Ma poi, fondamentalmente...tu, chi cazzo sei? (cit.)
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NinoMed ha scritto:Empoli, 14 giugno 2012 - Vitale si dimette dopo 13 anni in seno al club, il presidente Corsi, poco dopo, annuncia che la società è in vendita. Chi si aspettava il botto di fine stagione capisce subito che quello del «Castellani» è un vero e proprio ordigno nucleare.

Scoppia intorno alle 15 di ieri ed è massiccio, dirompente. Prima parla il dg, che spiega i motivi delle dimissioni, ma quando la palla passa al presidente Corsi ci si accorge subito che i fuochi d’artificio sono appena cominciati.
Si parte dalla stagione appena conclusa, si parla di stanchezza, si finisce con l’ammettere quello che è il vero problema: la mancanza di denaro. «Per fare un campionato di serie B servono almeno 4 o 5 milioni di euro
— spiega Corsi — e noi in questo momento facciamo fatica a trovarli. Per questo motivo vi comunico che l’Empoli Football Club è in vendita».

La deflagrazione è imminente. E pensare che fino a poco prima parlava solo Vitale. «In 13 anni — dice il dg — abbiamo fatto 5 campionati di serie A e 8 di B. Grazie al mio lavoro e a quello dei miei collaboratori abbiamo fatto incassare a questa societa circa 150 milioni di euro, conquistando un torneo di Viareggio con la Primavera e disputando 7 finali nazionali giovanili. Il mio rapporto col presidente Corsi e con la società dell’Empoli in generale è sempre andato al di là dell’aspetto puramente calcistico, ma in questo momento credo sia giusto fare un passo indietro e dimettersi».

Vitale lascia uno stipendio oneroso (oltre 400.000 euro) e sostiene come la sua non sia una decisione presa in fretta e furia. «L’ho maturata nel tempo — spiega — e vi assicuro che non è dipesa da un episodio particolare. Ringrazio i tifosi per quello che mi hanno fatto vivere».

L’ormai ex dg, nel ripercorrere i momenti più belli della sua storia in azzurro, parla anche della salvezza ottenuta venerdì scorso: «E’ stato il momento più emozionante di questi 13 anni», spiega, aggiungendo che la sua avventura nel calcio non è finita. «Non sono un ragazzino — dice — ma il calcio è la mia vita e senza falsa modestia mi sento ancora in grado di fare cose importanti. In 35 non ho mai fatto spendere un euro ai miei presidenti». Ed è infatti di ieri la notizia che il dg potrebbe trovare casa al Siena.

Ma la notizia vera la dà come detto il presidente Corsi. «Sono dispiaciuto per l’addio di Pino — spiega — e confesso che fino a due giorni fa speravo ancora di proseguire con lui. La verità è che per mandare avanti questa società ci vogliono tanti soldi: io, dopo oltre 20 anni di presidenza, non mi sento più in grado di mantenere un impegno costante per la prosecuzione di un sogno».
A questo punto viene da chiedere se ci sia già qualcuno interessato... «Ci siamo dati cinque o sei settimane di tempo per valutare eventuali proposte — dice ancora Corsi — ma intanto andiamo avanti per la nostra strada e con la nostra programmazione. Dobbiamo prendere esempio da società come Crotone e Cittadella e pensare alla prossima come a una squadra giovane».

Al di là di tutto, la sensazione è che sia iniziata una fase di ridimensionamento dopo i fasti passati e che da qui in avanti sarà davvero dura riuscire a rimanere a certi livelli. La speranza è rappresentata dal possibile arrivo di nuovi investitori, ma di questi tempi e con questi presupposti non è facile. In ogni caso, il 13 giugno 2012, cioè ieri, è una data epocale nella storia del club, quella della fine dell’era Corsi-Vitale.[/color]

http://www.lanazione.it/empoli/sport/ca ... ieta.shtml

Lillo Foti parla di 9 milioni :oo: :oo:
rca
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goldenboy ha scritto:
Lillo Foti parla di 9 milioni :oo: :oo:
e introiti di 4,5/5.

uno dei due sta sparando palle.
E quindi? Ma poi, fondamentalmente...tu, chi cazzo sei? (cit.)
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