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RADIAZIONE-NON RADIAZIONE PREZIOSI

Inviato: 15/09/2011, 19:46
da cozzina1
Calciopoli, altro mistero. Preziosi non era radiato?Carraro, Abete e il caso della preclusione scomparsa con incredibile sconto di penaNarducci e la doppia veritàVIDEO: Il commento di A. Moretti© Foto PegasoTORINO - Mamma mia mi sono perso la ra­diazione, anzi le radiazioni... Potrebbe anche cominciare così questa incredibile (incre­dibile?) storia. Perché non a tutti è andata così male come a Luciano Moggi, Antonio Gi­raudo e Innocenzo Mazzini, che nelle prossime settimane (probabilmente la prima di ot­tobre) proveranno ad evitare l’ergastolo sportivo commina­to questa estate dalla Figc, proprio allo spirare della con­danna a cinque anni conse­guenza di Calciopoli. Abete, infatti, è stato segugio impla­cabile - seppur lentissimo ­per la triade Moggi-Giraudo-Mazzini, ma la Figc (con Car­raro prima e Abete poi) non è stata così implacabile nei con­fronti di tutti, come vedremo. Un tema d’attualità, credia­mo, visto che si sente il presi­dente Abete rivendicare l’e­quanimità, imparzialità, l’e­quidistanza federale. E la Ju­ve attaccarlo in ogni sede pro­prio sul posizionamento dei piatti della bilancia federale.

CASO PREZIOSI/1 - Il presi­dente del Genoa, Enrico Pre­ziosi, per esempio se l’è cava­ta e con la Figc è riuscito a se­dersi al tavolo delle trattative per patteggiare anche quello che nessuno immaginava pat­teggiabile. Cinque anni di squalifica sostituiti da una multa (!), nei giorni in cui su di lui era ancora pendente una richiesta di radiazione: un record. Eppoi niente radia­zione nel luglio 2010, allo sca­dere dei primi cinque anni di sanzione, quelli comminati per la combine di Genoa-Ve­nezia del 2005 e per la dazio­ne in busta gialla - e non vali­getta, per carità - contenente 250 mila euro (per cui è stato infine condannato penalmen­te a febbraio 2011 a 4 mesi per frode sportiva). Niente ra­diazione, dunque, ma anzi un nuovo arbitrato nel dicembre 2010, nel quale si chiede di transare la squalifica di 6 me­si per il caso Milito-Motta, ma si finisce a trattare di 19 mesi di squalifiche varie, per le quali si addiviene ad un ac­cordo che magicamente libera Preziosi del peso della giusti­zia sportiva dal 20 gennaio 2011.

RISERVATO - Queste storie la Figc non le ha raccontate: pat­to di riservatezza che non è stato chiesto dal Genoa, come sostenuto dal presidente Abe­te di recente, ma concordato dalle parti e sancito dagli ar­bitrati di cui si è avuta finora la secretazione, impedendo al­l’opinione pubblica di formar­si un’idea a riguardo sulla di­sponibilità o meno delle san­zioni disciplinari di questo ge­nere alla transabilità. Eppure bastano emeroteche e memo­ria per ricostruire. E riscopri­re la clamorosa sparizione di una radiazione, quella richie­sta e ottenuta dalla Procura Figc nell’agosto 2005 per l’af­faire Genoa-Venezia; quella richiesta di preclusione che lo stesso presidente genoano ac­cetta coi 5 anni di squalifica che spireranno il 26 luglio 2010 (a verbale) rinunciando al Tar e ai risarcimenti chiesti nel gennaio 2006 nel primo dei suoi arbitrati presso il Co­ni con la Figc. Allora coman­dava Carraro in Figc, e la Le­ga Calcio (anch’essa chiamata in causa) era quella di Gallia­ni: lo tsunami di Calciopoli era di là da venire. La Figc s’impegna, così, (ma poteva farlo? Ci si affida ad un dub­bio interpretativo dell’allora articolo 27 dello Statuto?) a far decadere il «pendente pro­cedimento disciplinare» per violazione della clausola com­promissoria per essere anda­to al Tar senza aver prima percorso tutte le strade della giustizia sportiva come preve­de la legge 280 “Stoppa-Tar” (il Genoa in C rischiava altri 3 punti di penalizzazione).

PREZIOSI/2 e 3 - Passiamo al 2010: Preziosi ottiene l’arbi­trato per il fallimento Como. E’ il 23 febbraio, 12 giorni do­po la sua condanna penale per il caso Genoa-Venezia, ot­tiene l’arbitrato: assolti Dal Cin (per altro anche la sua ra­diazione pendente decade dal luglio 2010), il figlio Matteo e Capozucca. Dopo 16 mesi dalla richiesta fatta dal presi­dente del Genoa, arriva final­mente l’udienza arbitrale per trattare l’annullamento degli altri 5 anni rimediati per il fallimento Como. Si dovrebbe­ro sommare a quelli del caso Genoa-Venezia e spostare il reintegro al luglio 2015. Ma l’avvocato del presidente, Grassani, riesce a far valere il ritardo con cui si è arrivati al­l’arbitrato e convince la Figc: 150 mila euro da destinare al calcio africano, siamo nell’an­no di Sudafrica 2010, in fon­do...

NEL FRATTEMPO - Altre sanzioni gravano su Preziosi (le comporrà a dicembre 2010 pagando una sanatoria di 50 mila euro, e accettando un fi­ne pena per il 20 gennaio 2011), ma nel frattempo Abe­te ottiene il 28 aprile 2010 il primo parere della Corte di Giustizia federale sulla radia­bilità di quelli condannati pri­ma del luglio 2007, quando cambiano regole e statuti. «Radiazione automatica» per i 42 soggetti, tra cui Moggi e Preziosi. E invece no: richie­sto altro parere interpretati­vo, si finisce l’iter interno il 13 luglio, Abete deve comunica­re. Ma altro stop: la radiazio­ne vale per tutte le federazio­ni e allora? Si chiede all’Alta Corte Coni, in data 19 gen­naio 2011 un nuovo parere, quello che condurrà al proces­so “attualizzato” per il quale s’appellano al Coni gli ultimi radiati Moggi, Giraudo e Mazzini. Nel frattempo, a Preziosi è scaduta la squalifi­ca di cinque anni per Genoa-Venezia: nessuno ha esercita­to il potere/dovere di agire e la radiazione non c’è più. Ca­pita, no?


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Re: RADIAZIONE-NON RADIAZIONE PREZIOSI

Inviato: 15/09/2011, 20:44
da Violins&RosesEnough
Radiare Preziosi? Mai, sono disposto ad incatenarmi davanti alla sede della federcalcio! :mrgreen: :okok: