provalo prima di dire vergogna...ethan ha scritto:Salta tutto per la questione dei "fuorirosa", che vergogna
Tensione Aic-Lega. Lo sciopero è vicino
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E quindi? Ma poi, fondamentalmente...tu, chi cazzo sei? (cit.)
rca ha scritto:provalo prima di dire vergogna...ethan ha scritto:Salta tutto per la questione dei "fuorirosa", che vergogna
A voglia se lo provavo con il lavoro che fanno, lo stipendio lo percepiscono e "fuorirosa" non vuol dire cassa integrazione
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non insisto, sarà certamente come dici tu.ethan ha scritto:rca ha scritto:provalo prima di dire vergogna...ethan ha scritto:Salta tutto per la questione dei "fuorirosa", che vergogna
A voglia se lo provavo con il lavoro che fanno, lo stipendio lo percepiscono e "fuorirosa" non vuol dire cassa integrazione
E quindi? Ma poi, fondamentalmente...tu, chi cazzo sei? (cit.)
rca ha scritto:
non insisto, sarà certamente come dici tu.
Perchè io che cosa sto dicendo? Vanno in cassa integrazione e non percepiscono lo stipendio pieno se messi "fuorirosa"?
per me è una vergogna, per te no e molti altri no.
ethan ha scritto:rca ha scritto:provalo prima di dire vergogna...ethan ha scritto:Salta tutto per la questione dei "fuorirosa", che vergogna
A voglia se lo provavo con il lavoro che fanno, lo stipendio lo percepiscono e "fuorirosa" non vuol dire cassa integrazione
Io non capisco perchè ci si debba indignare se uno è in grado di guadagnare tanti soldi... che poi i calciatori con ingaggi davvero milionari forse non raggiungono neppure il 20% in serie A.
Hanno pochi anni di carriera, capacità tecniche che gli consentono di fare e creare spettacolo ed attorno a loro gira un bel carrozzone di soldi.
E' una trattativa e deve seguire il suo corso.
Mutatis mutandis anche tutti i disoccupati dovrebbero dire vergogna ai lavoratori con posto fisso che si permettono di scioperare.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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In alcuni casi vengono messi al minimo di stipendio, casomai non lo sapessi, con argomentazioni prestestuose da parte di dirigenti e presidenti.ethan ha scritto:rca ha scritto:
non insisto, sarà certamente come dici tu.
Perchè io che cosa sto dicendo? Vanno in cassa integrazione e non percepiscono lo stipendio pieno se messi "fuorirosa"?
per me è una vergogna, per te no e molti altri no.
Ma, ripeto, si vede che tu ne sai più di me quindi non insisto.
E quindi? Ma poi, fondamentalmente...tu, chi cazzo sei? (cit.)
Al minimo di stipedio?chi?e poi esiste un collegio arbitrale in questi casi non siamo mica in URSSrca ha scritto:In alcuni casi vengono messi al minimo di stipendio, casomai non lo sapessi, con argomentazioni prestestuose da parte di dirigenti e presidenti.ethan ha scritto:rca ha scritto:
non insisto, sarà certamente come dici tu.
Perchè io che cosa sto dicendo? Vanno in cassa integrazione e non percepiscono lo stipendio pieno se messi "fuorirosa"?
per me è una vergogna, per te no e molti altri no.
Ma, ripeto, si vede che tu ne sai più di me quindi non insisto.
- grilloparlanterc
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grilloparlanterc ha scritto:stasera sentite i tg e vedrete che quello che avevo detto poco dopo le 16 è vero
ovviamente la A perchè è una lega differente dalla B che giocherà
scusate se mi autocito ma vedete quando l'ho scritto io sul forum (quando tutti dicevano che si stava trovando l'accordo)
GRAZIE V.E. SECONDO .GRAZIE PER AVERCI LIBERATO DAI CRIMINALI BORBONI ASSIEME AI BRIGANTI LORO ALLEATI.GRAZIE PER AVERCI RIDATO LA LIBERTA' ED AVERCI FATTO RIENTRARE TRA I POPOLI "EUROPEI".NO ALLE TRE DITTATURE BORBONICA-NAZISTA -FASCISTA!
grilloparlanterc ha scritto:grilloparlanterc ha scritto:stasera sentite i tg e vedrete che quello che avevo detto poco dopo le 16 è vero
ovviamente la A perchè è una lega differente dalla B che giocherà
scusate se mi autocito ma vedete quando l'ho scritto io sul forum (quando tutti dicevano che si stava trovando l'accordo)
Ma tutti chi? che lo sciopero fosse un ipotesi tutt'altro che remota lo si era capito da qualche giorno ormai
Come si dorme non è importante, come si è svegli è importante
Cit. Vadinho
Cit. Vadinho
- grilloparlanterc
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se vedi le ANSA ADNOKRONOS AGI etc ,di quando mettevo il messaggio sul forum, si diceva che da fonti interne alla lega si stava per raggiungere l'accordo
GRAZIE V.E. SECONDO .GRAZIE PER AVERCI LIBERATO DAI CRIMINALI BORBONI ASSIEME AI BRIGANTI LORO ALLEATI.GRAZIE PER AVERCI RIDATO LA LIBERTA' ED AVERCI FATTO RIENTRARE TRA I POPOLI "EUROPEI".NO ALLE TRE DITTATURE BORBONICA-NAZISTA -FASCISTA!
Io penso che la questione dei fuorirosa sia solo una questione di soldi e di regole troppo elastiche, che attribuiscono al calciatore fin troppa libertà di decidere-imporre le condizioni del loro trasferimento.ethan ha scritto:I mari calciatori gli calpestano il diritto di allenarsi per forza con il resto della squadra quando non fanno più parte del progetto e rifiutano i trasferimenti per fare fottersi i soldi (vedi Suazo all'Inter)
Nella maggior parte dei casi si arriva a minacciare la società di rifiutare qualsiasi trasferimento proposto da quest'ultima che non sia di proprio gradimento, per puro capriccio o perchè il procuratore del calciatore ha già intessuto accordi con altre squadre che gli garantiscono una retribuzione più importante.
Questa situazione si verifica e va quasi sempre a discapito delle piccole squadre, le quali, non potendo garantire le stesse condizioni economiche di quelle grandi, finiscono col perdere i giocatori a parametro zero.
Nel mondo del calciomercato prima di tutto dovrebbe esserci fairplay tra le società, onde evitare ritorsioni reciproche e il conseguente incremento del fenomeno dei fuorirosa. Le società, infatti, nel momento in cui si mostrano interessate all'acquisto di un calciatore, invece di contattare il suo procuratore e cercare di sottrarlo con l'inganno alla società di appartenza, promettendo al procuratore commissioni esose che non gli sono dovute e al calciatore ingaggi da capogiro, dovrebbero manifestare tale interesse direttamente alla società, intavolare delle trattavive con essa e solo successivamente coinvolgere il calciatore.
Le categorie, poi, dei procuratori cd agenti di mercato non fanno altro che peggiorare la situazione, già complessa di suo.
Un'altra osservazione che vorrei fare è che dagli anni '80 in Italia una legge ha riconosciuto il rapporto tra società e calciatore professionista come un vero e proprio rapporto di lavoro subordinato, con la conseguenza che ad esso si applicano quasi tutte le norme applicabili al rapporto di lavoro subordinato ordinario. Ergo godono di tutti i diritti riconosciuti dalla costituzione e dalla legge a qualsiasi lavoratore, come il diritto di sciopero.
Quello che si deve contenstare, secondo me, non è tanto il diritto di sciopero in sè, ma il fatto che la legge attribuisca loro la stessa tutela o quasi di un lavoratore ordinario.
"dopo ogni tempesta, risplende sempre il sole"
Altilivelli.comSunShine* ha scritto:Io penso che la questione dei fuorirosa sia solo una questione di soldi e di regole troppo elastiche, che attribuiscono al calciatore fin troppa libertà di decidere-imporre le condizioni del loro trasferimento.ethan ha scritto:I mari calciatori gli calpestano il diritto di allenarsi per forza con il resto della squadra quando non fanno più parte del progetto e rifiutano i trasferimenti per fare fottersi i soldi (vedi Suazo all'Inter)
Nella maggior parte dei casi si arriva a minacciare la società di rifiutare qualsiasi trasferimento proposto da quest'ultima che non sia di proprio gradimento, per puro capriccio o perchè il procuratore del calciatore ha già intessuto accordi con altre squadre che gli garantiscono una retribuzione più importante.
Questa situazione si verifica e va quasi sempre a discapito delle piccole squadre, le quali, non potendo garantire le stesse condizioni economiche di quelle grandi, finiscono col perdere i giocatori a parametro zero.
Nel mondo del calciomercato prima di tutto dovrebbe esserci fairplay tra le società, onde evitare ritorsioni reciproche e il conseguente incremento del fenomeno dei fuorirosa. Le società, infatti, nel momento in cui si mostrano interessate all'acquisto di un calciatore, invece di contattare il suo procuratore e cercare di sottrarlo con l'inganno alla società di appartenza, promettendo al procuratore commissioni esose che non gli sono dovute e al calciatore ingaggi da capogiro, dovrebbero manifestare tale interesse direttamente alla società, intavolare delle trattavive con essa e solo successivamente coinvolgere il calciatore.
Le categorie, poi, dei procuratori cd agenti di mercato non fanno altro che peggiorare la situazione, già complessa di suo.
Un'altra osservazione che vorrei fare è che dagli anni '80 in Italia una legge ha riconosciuto il rapporto tra società e calciatore professionista come un vero e proprio rapporto di lavoro subordinato, con la conseguenza che ad esso si applicano quasi tutte le norme applicabili al rapporto di lavoro subordinato ordinario. Ergo godono di tutti i diritti riconosciuti dalla costituzione e dalla legge a qualsiasi lavoratore, come il diritto di sciopero.
Quello che si deve contenstare, secondo me, non è tanto il diritto di sciopero in sè, ma il fatto che la legge attribuisca loro la stessa tutela o quasi di un lavoratore ordinario.
Chapeau
Forse la gente si è abituata ad avere una grande squadra senza accorgersi che ogni traguardo per la Reggina resta sempre una grande conquista”
http://www.youtube.com/watch?v=ecZ6h7xtadE" onclick="window.open(this.href);return false;
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Metà e metà.SunShine* ha scritto: Io penso che la questione dei fuorirosa sia solo una questione di soldi e di regole troppo elastiche, che attribuiscono al calciatore fin troppa libertà di decidere-imporre le condizioni del loro trasferimento.
Secondo me è anche colpa dei presidenti che prima di comprare non si fanno i conti giusti e poi si ritrovano in organico un pacco di gente ritenuta "non idonea al progetto". Attenzione, perchè nel calcio, come spesso nella vita, il più grande mangia il più piccolo: quindi lo stesso presidente che si lamenta del comportamento del calciatore "scorretto", forse avrà usato lo stesso stratagemma proprio per comprarlo. E' chiaro che i calciatori devono imparare a non tirare la corda ma lasciando da parte i milionari, quelli che non arrivano a 50.000 € all' anno non sono poi tutto questo "essere privilegiati". Quattro conti alla mano, una casa ed una macchina medioalta e ti sei bruciato 5-6 anni di professione su 12-15...in più dovrai pure mantenere la famiglia e non è detto che hai sempre guadagnato la stessa cifra.
E quindi? Ma poi, fondamentalmente...tu, chi cazzo sei? (cit.)
Bravo, hai dato seguito al discorso. Secondo me è proprio la categoria dei privilegiati che dovrebbe essere abolita e il calcio dovrebbe tornare ad essere un divertimento, non un bussiness. I calciatori dovrebbero, come già succede in islanda, esercitare la loro attività sportiva non in alternativa ad un comune lavoro, ma in concomitanza ad esso.rca ha scritto:Metà e metà.SunShine* ha scritto: Io penso che la questione dei fuorirosa sia solo una questione di soldi e di regole troppo elastiche, che attribuiscono al calciatore fin troppa libertà di decidere-imporre le condizioni del loro trasferimento.
Secondo me è anche colpa dei presidenti che prima di comprare non si fanno i conti giusti e poi si ritrovano in organico un pacco di gente ritenuta "non idonea al progetto". Attenzione, perchè nel calcio, come spesso nella vita, il più grande mangia il più piccolo: quindi lo stesso presidente che si lamenta del comportamento del calciatore "scorretto", forse avrà usato lo stesso stratagemma proprio per comprarlo. E' chiaro che i calciatori devono imparare a non tirare la corda ma lasciando da parte i milionari, quelli che non arrivano a 50.000 € all' anno non sono poi tutto questo "essere privilegiati". Quattro conti alla mano, una casa ed una macchina medioalta e ti sei bruciato 5-6 anni di professione su 12-15...in più dovrai pure mantenere la famiglia e non è detto che hai sempre guadagnato la stessa cifra.
Ma questa soluzione oramai, lo sappiamo bene, è pure utopia.
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Secondo il tuo ragionamento, gli attori dovrebbero guadagnare non più di 10.000 € per ogni filmSunShine* ha scritto:Bravo, hai dato seguito al discorso. Secondo me è proprio la categoria dei privilegiati che dovrebbe essere abolita e il calcio dovrebbe tornare ad essere un divertimento, non un bussiness. I calciatori dovrebbero, come già succede in islanda, esercitare la loro attività sportiva non in alternativa ad un comune lavoro, ma in concomitanza ad esso.rca ha scritto:Metà e metà.SunShine* ha scritto: Io penso che la questione dei fuorirosa sia solo una questione di soldi e di regole troppo elastiche, che attribuiscono al calciatore fin troppa libertà di decidere-imporre le condizioni del loro trasferimento.
Secondo me è anche colpa dei presidenti che prima di comprare non si fanno i conti giusti e poi si ritrovano in organico un pacco di gente ritenuta "non idonea al progetto". Attenzione, perchè nel calcio, come spesso nella vita, il più grande mangia il più piccolo: quindi lo stesso presidente che si lamenta del comportamento del calciatore "scorretto", forse avrà usato lo stesso stratagemma proprio per comprarlo. E' chiaro che i calciatori devono imparare a non tirare la corda ma lasciando da parte i milionari, quelli che non arrivano a 50.000 € all' anno non sono poi tutto questo "essere privilegiati". Quattro conti alla mano, una casa ed una macchina medioalta e ti sei bruciato 5-6 anni di professione su 12-15...in più dovrai pure mantenere la famiglia e non è detto che hai sempre guadagnato la stessa cifra.
Ma questa soluzione oramai, lo sappiamo bene, è pure utopia.
Chiamasi mercato, con domanda ed offerta.
E quindi? Ma poi, fondamentalmente...tu, chi cazzo sei? (cit.)
Sì, Il mercato ci sarebbe comunque ma, a differenza di quanto succede oggi, con un volume d'affari che non toccherebbe cifre altissime.rca ha scritto: Secondo il tuo ragionamento, gli attori dovrebbero guadagnare non più di 10.000 € per ogni film
Chiamasi mercato, con domanda ed offerta.
La logica del mio modesto ragionamento risiede nel fatto che, diminuendo i costi complessivi nel mondo del calcio, dallo stipendio del calciatore al costo della sua cessione, si tornerebbe ad una dimensione normale in cui le speculazioni avrebbero vita difficile, non ci sarebbero interessi di lucro e il calcio diverrebbe puramente e semplicemente uno sport non contaminato dagli interessi economici.
Che poi, mi chiedo: Perché pagare così tanto un calciatore, solo perché è in grado di dare spettacolo? Lo spettacolo non potrebbe essere offerto ugualmente senza che egli guadagni stipendi faraonici?
Io penso che la cultura, lo sport e lo spettacolo in genere siano importanti, e guai a chi cerca di non dare loro la giusta importanza, ma, allo stesso tempo, ritengo che bisognerebbe dare maggiore importanza e giusto valore alle cose: un ricercatore scientifico o un'altra persona che svolge un lavoro equipollente apportano alla collettività molta più utilità di quanto non ne diano calciatori o attori. pertanto perché non dare maggiore riconoscimento a costoro in base al merito e all'utilità che apportano alla società?
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