L’operazione Dirty Soccer da parte della squadre mobile di Catanzaro ha portato all’arresto di 50 persone, dal secondo filone sono emersi nuovi dettagli e altre squadre coinvolte. Sotto indagine c’è la partita Barletta-Catanzaro con il ds Ortoli contattato affinchè vincesse contro il Barletta, coinvolto anche il calciatore Domenico Giampà che però si è rifiutato di accettare la proposta. Dalle indagini risulta che il presidente Cosentino era a conoscenza della richiesta, il numero uno del club si è difeso: “non esiste, mai nessuno ha parlato con me di queste cose, se Giampà mi avesse detto una cosa del genere avrei subito denunciato il tutto. Non venderei una partita di calcio neppure per dieci milioni di euro – dichiara a CatanzaroSport24 – Per fortuna che a Barletta abbiamo pareggiato, così non ci saranno dubbi su quanto è pulito il Catanzaro e il sottoscritto. Non credo che Ortoli sia un uomo del genere, disonesto, ma non posso mettere la mano sul fuoco per gli altri, lo posso fare solo per me stesso”.
“Ti ricordi l’anno scorso quando ti sono venuto a trovare..” dice Di Nicola. “Come no .. sono contento .. assolutamente si, ma tu dove giochi poi giovedì..” è la risposta di Ortoli. Di Nicola: “Io giovedì sono a Savona, però questa sera sono a cena ‘hai capito’”. Ortoli: “ho capito, capito e quindi?”. Di Nicola: “Se mi dai l’Ok è Ok!? Ortoli: “Di che tipo! per loro..” Di Nicola: “Eh”. Ortoli: “Eee, se è cosi eee ..”. Di Nicola: “Come l’anno scorso .. capito”. Di Nicola – è scritto nel provvedimento di fermo – non trovava nell’Ortoli inizialmente un esplicito consenso ad alterare la gara in favore del Barletta, mentre si era subito dimostrato interessato a combinare a favore del Catanzaro. Ortoli, che evidentemente era stato protagonista anche in quella vicenda illecita dell’anno precedente, capiva immediatamente che il ds dell’Aquila si riferiva ad una combine, ma la sua unica domanda, per evitare fraintendimenti, era quella di sapere se la partita andava combinata a favore del Catanzaro visto il riferimento alla scorsa stagione (….come l’anno scorso….) o a favore del Barletta (…per loro?…).
Il ds del Catanzaro cercava di spiegare al collega che alterare la partita in favore del Barletta non sarebbe servito a nessuno: ‘Secondo me non serve proprio a niente .. cioè .. sprecare una ‘fiche’ capito secondo me… capito..”. Successivamente Ortoli, nel corso di un incontro di persona con Di Nicola “nel quale – scrive il pm – avrebbe dovuto definire gli ultimi aspetti della combine, rappresentava le motivazioni per cui non poteva più agire in favore di Di Nicola e quindi di Corda. Infatti raccontava al collega della squadra aquilana che vi era stato un ‘asse’ parallelo, autonomo rispetto al loro, nell’organizzazione della combine, che vedeva Luigi Condò, direttore sportivo del Barletta, rivolgersi con l’intermediazione di Maglia a Giampà che accettava la combine e se ne faceva portavoce con il presidente Cosentino, trovando in quest’ultimo un netto rifiuto”.
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Se dai la mano ad un milanista lavala, ma se la dai ad uno juventino controlla che non ti manchi un dito