Solo avendo la cultura della sconfitta – dice Giuntoli – potevamo puntare su tutti questi giovani. Sapevamo che si poteva perdere e che non ci sarebbero state pressioni. La dimensione della provincia è fondamentale per la formazione di questi giovanissimi calciatori. Accanto a questa cultura, ci vuole pazienza, cioè saperli aspettare, avere una buona organizzazione e soprattutto cercarli, possibilmente per primi, nelle serie minori».
di Vincenzo Del Giudice - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/8fk2Ht