REGGIOVUNQUE ha scritto:sciabolata,quello che vado dicendo io è che UN FALLIMENTO non porterebbe AUTOMATICAMENTE un nuovo inizio...o almeno non nell immediato....qui invece pare che sia tutto automatico e facile....
poi lo dico da giorni,se ipoteticamente ci fossero acquirenti(e l unica notizia è quella del bar di mio compare SEBY,che non ho motivo di dubitare),pronti a prendere la società dopo il fallimento e cercando titoli sportivi a destra e manca,bhe..................ci saranno meno tifosi di ora,e alla pari dell HINTERREGGIO(con tutto il rispetto)
Certo, rialzarsi da un fallimento seppur con ipotetici compratori seri e con tanto denaro liquido non è semplice x nessuno, non lo metto in dubbio. Ma la stessa Reggina 1986 che stava scomparendo, poi nel giro di 3 stagioni collezionò una promozione e sfiorò la Serie A. Perché all'epoca c'erano persone che ancora avevano tutto da dimostrare e sapevano soffrire e costruire piano piano, programmare, cosa che dopo la Serie A si è totalmente smesso di fare pensando che tutto fosse quasi un atto dovuto, e mi ci metto pure il tifoso reggino che dopo tre/quattro salvezze all'ultima giornata si era stufato di soffrire chiedendo l'Europa, lecito magari per un tifoso che sogna e deve sognare, ma direi lontano dalla realtà alla quale appartiene. La Società invece ha creduto, nell'uomo e nella funzione di Foti, che tutto fosse "semplice", bastava accaparrarsi le amicizie giuste e ogni anno vivere di rendita con le plusvalenze. Oggi siamo esattamente la somma di anni di completa gestione fallimentare, ma siccome in Italia dimettersi è un'azione che richiede dignità in corda a pochi, forse a 1 su un milione, stiamo qui a vedere vituperata una squadra che viene puntualmente sbeffeggiata in ogni dove, con tifosi al limite della depressione, e che se pure finisse in D credo molto molto difficile possa essere messa in grado di riappropriarsi del professionismo, con Foti sempre più contestato e invecchiato in sella, che di certo allestirebbe la rosa con uomini di Eccellenza o Promozione locale.
Fallire, assolutamente fallire, è la soluzione, ripartire dalla melma del calcio italiano ma con gente e aria nuova, con pazienza, senza alcuna pressione ma con un piano serio per gente seria e attendibile, di certo non il Manenti di turno!