La mia parabola discendente

Tutto sulla Reggina

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RONDO
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Ho visto la prima volta la Reggina in una gara di Coppa Italia di C, a Barcellona,contro il Messina. Agosto o settembre 1984. Perdemmo 1-0, gran gol di Catalano.Lì nacque il mio amore per la maglia amaranto: non digerii quella sconfitta, l'acredine dei messinesi in mezzo ai quali mi trovai mio malgrado, controbilanciati dai barcellonesi che tifavano palesemente Reggina e non capivo (allora) perchè...
La mia prima volta al Comunale fu contro il Canicattì, campionato successivo: 3-1, e solo a pensare a quei nomi (Tarocco, Cracchiolo, Bellaspica; Mondello, Bottaro, Cristiano; Vittiglio, Raggi, Perfetto, Amato, Spinella) mi viene la pelle d'oca al ricordo della loro grinta, del loro cuore e della loro PROFESSIONALITA'. Con i lucciconi ricordo la vittoria al Celeste con la rete di Simonini, le lacrime per essere stato assente l'anno prima alla vittoria firmata Catanese causa febbre... Come non dimenticherò mai le trasferte in A, in B, in C... con papà o con gli ultras... Con la mia ragazza/moglie o con il manipolo di amici di sempre.... Km su km, in casa e fuori, perchè mi riconoscevo in quella maglia, in quei valori che le attribuivo: orgoglio, dignità, voglia di non piegarmi e di non strisciare neppure davanti ai "troppo" forti.
E' tutto finito. E non certo per le retrocessioni sul campo. E' tutto finito e non certo per il 4-0 di ieri. E' tutto finito perchè ormai da anni la maglia amaranto è uno STRACCIO fatto indossare a gente indegna che per un tozzo di pane (che non sanno neppure se e quando mangeranno!) non conosce nulla del sudore, del sangue, della passione e della fierezza che quella maglia ha raccontato dal 1914 fino al 2009. CHE CAZZO NE SANNO LORO? CHE CAZZO NE SANNO di cosa significa VIVERE una passione ed un amore che ti brucia dentro soldi, salute e affetti, consumandoti quei minuti o quelle ore in cui gli affanni quotidiani riesci a lasciarteli alle spalle?

QUESTA NON E' LA MIA REGGINA. QUELLA DI CUI MI SONO INNAMORATO E QUELLA PER LA QUALE, A 9 ANNI, AVEVO IMBUSTATO 50.000 LIRE PER CONTRIBUIRE A SALVARLA DAL FALLIMENTO NEL 1985....
Oggi, orgogliosamente, i denari che avrei speso per traghetto, autostrada, benzina e biglietti li riservo a mio figlio. Che, a 4 anni, già mi parla di Reggina e di stadio. Mio figlio non merita di "capire di calcio" in questo momento.
Non con questa regginina piccolina piccolina. LA REGGINA DEL PAPA', un giorno gli spiegherò, NON ESISTE PIU'.
RAMBO
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Leggendo le tue righe ritrovo la mia passione, che insieme condividiamo io tu, altri 100 e altri 10.000 non meritiamo tutto questo.Ecco come hanno ricambiato il senso di appartenenza e l'orgoglio di chi l'anno scorso dopo la retrocessione si è messo a festeggiare in città SE C1 SARA' IO C1 SARO'.
ora dove sono?
Teniamo duro ancora un paio di mesi,l'anno prossimo si fallisce e si ricomincia.
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ago
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Ti capisco eccome...
anch'io non mi riconosco da tempo in questa reggina, anch'io, anche se parto da ricordi più lontani (jacoboni, poppi, sali... per intenderci...) considero le edizioni reggina degli ultimi anni un'offesa al passato fatto di calore, impegno, professionalità ed attaccamento. Però come avrai letto anche nel topic della partita di ieri non riesco ad addossare grandi colpe a questi ragazzotti senza spinta emotiva perché come sempre il pesce puzza dalla testa e se il presidente non riesce a costruire un gruppo che prima di tutto assicuri fierezza ed orgoglio per la maglia, se il presidente ha l'unico grande obbiettivo quello economico cercando di fare una squadra con quello che si trova, non c'è e non ci sarà mai nessuna trasmissione di passione ed amore per la maglia. L'esempio è quello di uno che svende, anzi regala, tutto per non anticipare 1/100 di quello che si è messo da parte, di uno che non crede neppure in quello che fa, che tira a campare con la speranza di succhiare ancora qualcosa....
Si Rondo ti capisco ed apprezzo sempre quello che scrivi, tutto intriso da sentimenti profondi e da sincera passione, ma l'unico grande colpevole di questa situazione è l'attuale presidente che ormai da tempo non è animato da passione e che non se ne vuole andare per riconsegnare la reggina alla gente anche in D.... chissà forse in una situazione del genere uscirebbero allo scoperto gli indolenti e fantomatici pretendenti reggini..... e pensare che cosentino avrebbe fatto carte false..... mah!!!
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ManAGeR78
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RONDO ha scritto:Ho visto la prima volta la Reggina in una gara di Coppa Italia di C, a Barcellona,contro il Messina. Agosto o settembre 1984. Perdemmo 1-0, gran gol di Catalano.Lì nacque il mio amore per la maglia amaranto: non digerii quella sconfitta, l'acredine dei messinesi in mezzo ai quali mi trovai mio malgrado, controbilanciati dai barcellonesi che tifavano palesemente Reggina e non capivo (allora) perchè...
La mia prima volta al Comunale fu contro il Canicattì, campionato successivo: 3-1, e solo a pensare a quei nomi (Tarocco, Cracchiolo, Bellaspica; Mondello, Bottaro, Cristiano; Vittiglio, Raggi, Perfetto, Amato, Spinella) mi viene la pelle d'oca al ricordo della loro grinta, del loro cuore e della loro PROFESSIONALITA'. Con i lucciconi ricordo la vittoria al Celeste con la rete di Simonini, le lacrime per essere stato assente l'anno prima alla vittoria firmata Catanese causa febbre... Come non dimenticherò mai le trasferte in A, in B, in C... con papà o con gli ultras... Con la mia ragazza/moglie o con il manipolo di amici di sempre.... Km su km, in casa e fuori, perchè mi riconoscevo in quella maglia, in quei valori che le attribuivo: orgoglio, dignità, voglia di non piegarmi e di non strisciare neppure davanti ai "troppo" forti.
E' tutto finito. E non certo per le retrocessioni sul campo. E' tutto finito e non certo per il 4-0 di ieri. E' tutto finito perchè ormai da anni la maglia amaranto è uno STRACCIO fatto indossare a gente indegna che per un tozzo di pane (che non sanno neppure se e quando mangeranno!) non conosce nulla del sudore, del sangue, della passione e della fierezza che quella maglia ha raccontato dal 1914 fino al 2009. CHE CAZZO NE SANNO LORO? CHE CAZZO NE SANNO di cosa significa VIVERE una passione ed un amore che ti brucia dentro soldi, salute e affetti, consumandoti quei minuti o quelle ore in cui gli affanni quotidiani riesci a lasciarteli alle spalle?

QUESTA NON E' LA MIA REGGINA. QUELLA DI CUI MI SONO INNAMORATO E QUELLA PER LA QUALE, A 9 ANNI, AVEVO IMBUSTATO 50.000 LIRE PER CONTRIBUIRE A SALVARLA DAL FALLIMENTO NEL 1985....
Oggi, orgogliosamente, i denari che avrei speso per traghetto, autostrada, benzina e biglietti li riservo a mio figlio. Che, a 4 anni, già mi parla di Reggina e di stadio. Mio figlio non merita di "capire di calcio" in questo momento.
Non con questa regginina piccolina piccolina. LA REGGINA DEL PAPA', un giorno gli spiegherò, NON ESISTE PIU'.
Mi identifico in tutto e per tutto.
Io nato e vissuto per anni in Via Stadio a Monte, che respiravo Reggina h24
Mi sa che abbiamo più o meno la stessa età, e soprattutto lo stesso pensiero, così come anche io un filgio di 4 anni che scalpita per venire allo stadio...
Io però attendo, perché non vorrei bruciargli le aspettative, proprio perché della Reggina degli ultimi anni non ci si può proprio innamorare.
Non è quella che mi ha fatto fare sacrifici grandi e piccoli per stargli accanto.
Certo oggi la porto dentro e mi spinge a non mollare, ma non abbiamo futuro così.
Lo spingerei involontariamente a tifare per una strisciata blasonata, e sarebbe imperdonabile a casa mia! :mrgreen:
Però voglio credere fortemente che RISORGEREMO e torneremo, presto, a riconoscerci in quella maglia e poter finalmente tramandare questa meravigliosa passione.
Con affetto :salut
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"I know I was born and I know that I'll die. The in between is mine. I AM MINE!" (Eddie Vedder)
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Pietro
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Io non sono di Reggio, abito in pronvincia (a 70Km circa)... mi ricordo la prima volta che sentii parlare della reggina era il 99, la settimana prima di Torino Reggina, allora avevo 7 anni seguivo un pò il calcio, ma nemmeno sapevo che esistava una squadra vicino a casa mia che stava per andare a giocare con le grandi del calcio, mi ricordo la gioia quando appresi che la Reggina andò in serie A perchè già la sentivo mia, mi misi a seguirla costantemente, poi ogni domenica da mio nonno (che era Messinese) mi mettevo a piangere per ogni sconfitta con lui pronto a sfottermi :), la seconda promozione con quella B meravigliosa con Colomba mi faceva credere che un giorno avremmo vinto lo scudetto e chiedevo sempre a mio zio di portarmi al granillo. Poi 7 meravigliosi anni in A con le soddisfazioni nei derby e le rivincite sul mio caro nonnino. Che bello era seguire quella Reggina. Gli ultimi due anni di B mi hanno tolto parecchio entusiasmo, un po ritrovato in serie C, per la prima volta per me. Ma purtroppo la sconfitta di Lamezia mi ha ricordato che ad oggi siamo la Reggina che perdeva con Gallipoli e Cittadella... una società ormai pronta a fallire, ma comunque quando torneremo ad essere quella Reggina che in A ben figurava queste esperienze, queste traferte in C, mi renderanno ancora più orgoglioso di tifare Reggina

:flag :flag
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ago
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Sec. me sti giocatori hanno un basso quoziente intellettivo....
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ago ha scritto:Sec. me sti giocatori hanno un basso quoziente intellettivo....
:salut e sono senza carattere..
L'ignoranza è meno dannosa del confuso sapere.
Cesare Beccaria
un giorno senza un sorriso è un giorno perso(C.Chaplin)
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