Un grosso in bocca al lupo al nuovo duo alla guida tecnica della nostra Reggina.
Vi chiedo solo di mettere in campo 11 uomini veri, perché a prescindere dal risultato sportivo, vorrei recuperare la dignità di tifoso.
Grazie
In Bocca al Lupo al duo Gagliardi-Zanin
Moderatori: NinoMed, Bud, Lilleuro
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grilloparlanterc
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forse era meglio per zanin che rifiutasse (così da prendere le distanze da foti) e che per quanto riguarda il capoosservatori se questa è la qualifica ho letto sul forum, ebbene che ci spiegasse, assieme al ds giacchetta, gli ultimi anni di calciomercato e le squadre allestite, se come desumo, dalla carica ricoperta, sono i responsabili di questo settore della reggina calcio
non me la sento di mandare un in bocca al lupo e quindi mettermi dalla parte (della scelta) di foti
qui ci voleva un tecnico ottimo di serie b
nulla contro le persone, ma se si fossero rifiutati foti avrebbe dovuto prendere un allenatore di serie b ottimo
non me la sento di mandare un in bocca al lupo e quindi mettermi dalla parte (della scelta) di foti
qui ci voleva un tecnico ottimo di serie b
nulla contro le persone, ma se si fossero rifiutati foti avrebbe dovuto prendere un allenatore di serie b ottimo
GRAZIE V.E. SECONDO .GRAZIE PER AVERCI LIBERATO DAI CRIMINALI BORBONI ASSIEME AI BRIGANTI LORO ALLEATI.GRAZIE PER AVERCI RIDATO LA LIBERTA' ED AVERCI FATTO RIENTRARE TRA I POPOLI "EUROPEI".NO ALLE TRE DITTATURE BORBONICA-NAZISTA -FASCISTA!
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OronzoPugliese
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Non fosse altro che si tratta comunque di persone serie e legate alla Reggina.
Zanin da calciatore mai sopra le righe, mai una parola di troppo, e lo lego a due ricordi: il primo quel fantastico esordio, bagnato anche dal gol del 2-0, contro la corazzata Udinese nel 1988, davanti a 15 mila spettatori letteralmente stipati nel vecchio comunale ed esaltati da una B che mancava da ben 14 anni, e che allora per noi rappresentava l'eldorado; il secondo negativo (ma lui non c'entra), visto che il treno con cui andai allo spareggio di Pescara, 10 mesi dopo, era denominato proprio "Zanin"...
Su Gagliardi molti hanno già ricordato quella incredibile salvezza del 1996: ricordo ancora la rassegnazione tornando in macchina da Palermo dove, perdendo una partita dominata per un rimpallo su Barraco, eravamo praticamente spacciati. In realtà, più che di un miracolo sportivo si trattò di ritrovarsi un calendario estremamente favorevole in quanto Pescara e Lucchese, affrontate il casa, stagnavano a metà classifica senza più obiettivi e non opposero certo, si può dire, una strenua resistenza, mentre fuori affrontammo una Pistoiese già retrocessa ed imbottita di ragazzini, ma soprattutto la Reggiana di Ancelotti che avendo vinto a Verona sette giorni prima era già promossa in A e si apprestava a festeggiare in casa dopo una settimana di bagordi. Il suo principale merito, se ce ne fu uno, fu quello di rasserenare l'ambiente, compattare la squadra e rimotivare i calciatori, tra cui Aglietti che, incredibilmente fischiato nelle ultime gare casalinghe nonostante 13 gol all'attivo (siamo stati capaci anche di questo), ne fece 5 negli ultimi 360 minuti. Da allora a Reggio Gagliardi fu comunque considerato una sorta di talismano (e soprannominato, anche per la sua struttura fisica, Asu i Coppi)
Zanin da calciatore mai sopra le righe, mai una parola di troppo, e lo lego a due ricordi: il primo quel fantastico esordio, bagnato anche dal gol del 2-0, contro la corazzata Udinese nel 1988, davanti a 15 mila spettatori letteralmente stipati nel vecchio comunale ed esaltati da una B che mancava da ben 14 anni, e che allora per noi rappresentava l'eldorado; il secondo negativo (ma lui non c'entra), visto che il treno con cui andai allo spareggio di Pescara, 10 mesi dopo, era denominato proprio "Zanin"...
Su Gagliardi molti hanno già ricordato quella incredibile salvezza del 1996: ricordo ancora la rassegnazione tornando in macchina da Palermo dove, perdendo una partita dominata per un rimpallo su Barraco, eravamo praticamente spacciati. In realtà, più che di un miracolo sportivo si trattò di ritrovarsi un calendario estremamente favorevole in quanto Pescara e Lucchese, affrontate il casa, stagnavano a metà classifica senza più obiettivi e non opposero certo, si può dire, una strenua resistenza, mentre fuori affrontammo una Pistoiese già retrocessa ed imbottita di ragazzini, ma soprattutto la Reggiana di Ancelotti che avendo vinto a Verona sette giorni prima era già promossa in A e si apprestava a festeggiare in casa dopo una settimana di bagordi. Il suo principale merito, se ce ne fu uno, fu quello di rasserenare l'ambiente, compattare la squadra e rimotivare i calciatori, tra cui Aglietti che, incredibilmente fischiato nelle ultime gare casalinghe nonostante 13 gol all'attivo (siamo stati capaci anche di questo), ne fece 5 negli ultimi 360 minuti. Da allora a Reggio Gagliardi fu comunque considerato una sorta di talismano (e soprannominato, anche per la sua struttura fisica, Asu i Coppi)
"Mister te sarà ti, muso de mona. Mi son el signor Nereo Rocco"
intervista a zanin movembre 2014
Quale la cura possibile per una Reggina malata ?
"Nel breve periodo è difficile individuarla, credo ci sia una soluzione ma serve tempo".
Prego.
"Nella Reggina deve cambiare tutto, parlo a livello di mentalità e organizzazione. Si deve lavorare alla ricerca di un calcio equilibrato ma propositivo, che possa dare risultati e riportare un pò di entusiasmo tra i tifosi. Se si hanno delle idee, ma non la forza e la pazienza necessaria per perseguirle, è tutto inutile".
http://www.reggionelpallone.it/componen ... 2945-zanin
Quale la cura possibile per una Reggina malata ?
"Nel breve periodo è difficile individuarla, credo ci sia una soluzione ma serve tempo".
Prego.
"Nella Reggina deve cambiare tutto, parlo a livello di mentalità e organizzazione. Si deve lavorare alla ricerca di un calcio equilibrato ma propositivo, che possa dare risultati e riportare un pò di entusiasmo tra i tifosi. Se si hanno delle idee, ma non la forza e la pazienza necessaria per perseguirle, è tutto inutile".
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