Reggina, Storie di ordinaria follia

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il mio editoriale, buona lettura.


Reggina, Storie di ordinaria follia
15 NOVEMBRE 2018 DI ROBERTO MARCIANÒ

Di Roberto Marcianò – L’ultima settimana, è stata per la Reggina la più intensa e delicata di tutta la gestione Praticò, partita con un botta e risposta di comunicati tra i soci di maggioranza e minoranza che avremmo tutti fatto a meno di vedere.

Tutto è iniziato con la convocazione dell’assemblea dei soci straordinaria che aveva all’ordine del giorno il ripianamento dei debiti dell’attuale bilancio. Nel comunicato veniva pure detto che la famiglia Praticò era pronta a farlo ma, che non sarebbe stata più disposta a ripetere la cosa in futuro. Contestualmente, si manifestava la volontà di ridistribuire a costo zero le quote ai soci di minoranza. Ne segue la risposta di uno dei soci minoritari, anche lui attraverso un comunicato, il quale chiede, tra accuse varie, che prima di ripartire le quote la famiglia Praticò avrebbe dovuto ripianare i debiti causati dalla loro gestione.

Il risultato dell’assemblea è stato che il debito è stato ripagato dai Praticò e qualche altro socio e che veniva preso l’impegno di allargare il Cda ai soci di minoranza. Il bello però doveva ancora venire.

La vera e propria follia si è vissuta nel pomeriggio di ieri 14 novembre 2018. Infatti, a partire dalle ore 13, tre delle principali testate giornalistiche cittadine fanno uscire degli articoli nei quali veniva detto che il presidente Praticò avrebbe avuto un incontro con il sindaco Falcomatà durante il quale la società sarebbe stata consegnata nelle mani del primo cittadino che avrebbe dovuto trovare un altro soggetto a cui affidarla. La vicenda fa subito il giro del Web attraverso tutte le pagine e i gruppi di tifosi, noi compresi, che pubblicano la clamorosa notizia.

Da lì a poco, viene pubblicato un comunicato della società nel quale viene smentito categoricamente che la squadra sia stata consegnata al sindaco senza, però, smentire l’incontro con Falcomatà. Pensate sia tutto finito? Niente affatto, la parte più clamorosa deve ancora arrivare.

In serata la società, attraverso l’ennesimo comunicato, fa sapere che il presidente Mimmo Praticò rassegna le dimissioni con effetto immediato e che la società viene affidata per l’ordinaria amministrazione al Cda che lo farà esclusivamente con gli introiti della società stessa, senza più nessun intervento da parte della proprietà.

Qualche minuto dopo, con un altro comunicato, la società pubblica un invito ad una manifestazione di interesse al pacchetto di maggioranza detenuto dai Praticò, i quali intendono vendere la loro quota.

Tutto questo avviene mentre c’è una stagione da mandare avanti, il recupero d’un derby con il Catanzaro ufficializzato per il 28 novembre ed un direttore sportivo che dichiara di voler comprare un centravanti a gennaio. Insomma, storie di ordinaria follia.

https://www.regginalife.com/reggina/reg ... ia-follia/
L'importante non è vincere ma partecipare, con onore, alla sconfitta dell'avversario.
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A mio avviso quello dei Praticò non è un gesto di follia, bensì un gesto di esasperazione, visto che sono stati completamente abbandonati da tutti: in primis dall’amministrazione comunale, con la sua quasi totale assenza specie nella pessima gestione del Granillo.

Va riconosciuto il grande merito di aver salvato il calcio a Reggio Calabria, ma da soli si sono resi conto che non ce la fanno, soprattutto dopo i vari fallimenti tecnici riscontrati sin qui, per non parlare della questione Sant’Agata.

E’ il quarto anno di flop, l’unica nota positiva è stato il ripescaggio in serie C, ma quella è stata una manovra favorita dal Palazzo e non c’entra con l’aspetto strettamente calcistico.

Mantenere la serie C attualmente a Reggio, vivacchiando, non è possibile, dato i recenti precedenti e le aspettative della tifoseria abituata a ben altri obiettivi.

Che la Reggina, così com’è ora, sia un affare a fondo perduto, viene confermato dalla fretta con cui i Praticò si vogliono sbarazzare della stessa.
E’ un cerino che vorrebbero, possibilmente, passare di mano prima della fine dell’anno, questo la dice lunga sulla incerta, nonché insostenibile e gravosa situazione dell’attuale società.

Come sempre, dobbiamo sperare nel famoso stellone amaranto.
S'a Reggina è na malatia, prima Gallo e poi Saladini sunnu i so merici curanti.
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