"CI SONO PERSONE PRONTE AD INVESTIRE.."

Tutto sulla Reggina

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REGGIOVUNQUE
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".....NELLA NOSTRA SOCIETà"

questo e tanto altro dice Praticò stasera:

http://sport.strill.it/sport-strill-it- ... ie-tifosi/
“Ci sono delle persone che sono pronte ad investire nella nostra società. Ci stiamo confrontando e verificando questa possibilità”. Lo ha detto il presidente della Ssd Reggio Calabria Mimmo Praticò, ospite di Fuorigioco su ReggioTv. “Questa società – prosegue – ha fatto degli sforzi eccezionali perchè si è sentita in dovere di dare lustro a questa città ed a questi tifosi. Se dovessimo rimanere questi soci faremo di tutto per mettere in campo la miglior squadra possibile, ma non posso assicurare che sarà una formazione da primato assoluto per budget. Se ci fosse qualcuno pronto ad allestire uno squadrone sono pronto a farmi da parte per il bene di Reggio Calabria”. E ancora: “Il nostro progetto ha realmente valenza sociale. Potevamo fare solo due squadre di settore giovanile, invece ne abbiamo fatte sette. Per spostare una nostra formazione giovanile a Nardò servono 1600 euro, non 300 come per andare a Roccella. Solo il settore giovanile ci è costato 100.000 euro e sono rientrati solo 15-20.00 euro. Noi guardiamo al futuro e riteniamo di dover dare un servizio a questa città. Qualcuno dice che non faremo 3500 abbonati? Cambieremo stadio, giocheremo a Bocale che ha minori costi di gestione”. Resta sempre attuale la questione denominazione: “Ad oggi la situazione è in fase di stallo. Bisogna vedere cosa succederà da qui ai primi di giugno, sappiamo quali sono le situazioni che dobbiamo monitorare perchè si sblocchino. E se ancora non ci chiamiamo Reggina bisogna chiedere conto soprattutto ad altri, non a noi”. E sul rapporto coi tifosi: “Non potrò mai ringraziarli abbastanza. Mi sono preso l’impegno di portare la squadra sotto la curva anche dopo una sconfitta e ho chiamato i giocatori uno ad uno perchè andassero ad omaggiare chi ci sostiene sempre”. E sui play off: “Si sta facendo demagogia sulla loro utilità. Il nostro dovere è lottare per arrivarci e trarne fuori il massimo perchè possono aprirci porte inattese”. - See more at: http://sport.strill.it/sport-strill-it- ... oBrDj.dpuf


chi sa qualche cosa in più?
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spirito libero
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saranno nuovi australiani...stesso periodo delle cavolate dello scorso anno..cambiano solo i personaggi...prima Foti ora Praticò..ormai non mi illudo piu
Se dai la mano ad un milanista lavala, ma se la dai ad uno juventino controlla che non ti manchi un dito
toffoli
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Pratico' cazzaro come Foti? .....mah....e che si deve sentire ..... Non ho ascoltato il passaggio dove parlava di nuovi soci....Ma ho sentito che il Presidente ha precisato che l'anno prossimo non si potranno spendere gli stessi soldi di quest'anno ..... e questo lo chiamate cazzaro?..... Più chiaro di così.....Ha praticamente detto che anche per il prossimo anno non potremo competere per il vertice della classifica ma faremo, se tutto va bene, un campionato dignitoso. Scusate ma questo significa sparare cazzate? I canguri appartengono a zio Lillino....il principale responsabile di questa situazione
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reggino91
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Speriamo bene anche se le premesse sono preoccupanti a leggere questa intervista. Che significa cambieremo stadio e giocheremo a Bocale? Spero sia solo una provocazione detta tanto per dire altrimenti la cosa sarebbe parecchio grave,se non giocano al Granillo non sono e non saranno mai la Reggina,la nostra casa è il Granillo. Apparte questo si dice che ci sono imprenditori pronti a subentrare ma date le premesse e le delusioni di questi ultimi anni,vedi australiani,io non ci spero per nulla. Alla fine rimaranno,ben che vada,questi che sono ora e Praticò ha detto chiaramente che non hanno soldi neanche per vincere il prossimo campionato di serie D. In pratica ci aspetta un altro campionato inutile come quello di quest'anno,il secondo di fila nei dilettanti a perdere contro il Sersale o la Sancataldese. Io sinceramente non me la sento,ragazzi veramente amareggiato,l'ho seguita e sostenuta sempre fino alla fine anche nei dilettanti,ma vi giuro che sto arrivando alla fine,non so se me la sento ancora di seguirla con la stessa passione con cui l'ho fatto in tutti questi anni. Anche nei momenti più bui. Ho resistito fino ad ora ma se l'andazzo dovesse essere ancora questo mi dispiace io getto la spugna. Sono stanco. Non si può continuare così, nei dilettanti a perdere contro i paesini di campagna. Abbiamo sopportato un fallimento ed un anno di assestamento perchè si ripartiva da zero ma ora basta! Non ci sono più scuse o alibi che tengano! Fino ad oggi sono stato paziente ma ora basta! Se l'anno prossimo non fanno una squadra per vincere il campionato,tipo cavese o Siracusa di quest'anno, è meglio che non si iscrivono. La reggina non può stare in D per storia e per bacino d'utenza. Siamo in D e non in B e dobbiamo vincere il campionato. Squadre come piacenza,parma,Venezia,sambenedettese e forse Taranto lo hanno vinto quest'anno e noi dovremo vincere il prossimo anche perché il Siracusa probabilmente salirà e magari la Cavese sarà in un altro girone. La mia fiducia è a tempo determinato. Sono pronto a mollare e come me lo faranno altri che non si abboneranno allo stadio. Se hanno queste premesse l'anno prossimo 3500 abbonati li vedono col binocolo! Ormai la gente è stanca: o si vince l'anno prossimo oppure rischiano di far allontanare definitivamente la piazza dalla squadra ed al campo ci andranno 200 persone. Fra l'altro non si sa neanche se si chiameranno reggina e questo è inaccettabile. Se si chiamerà ancora Reggio Calabria sarà una vergogna e la gente non lo accetterà mai,soprattutto la tifoseria. Martino pare riconfermato e forse pure Cozza... Le premesse non fanno presagire nulla di buono.
mubald

Ricominciamo con generiche "persone" senza nomi e cognomi.Boh...Forse saranno parenti di Scali....Finche' non vedo qualcuno che fa una dichiarazione e una offerta PUBBLICA DAVANTI A TUTTI per me sono chiacchiere
soloamaranto22
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Vedo che continuare a dire cose errate pare Essere il loro obiettivo del secolo.
Lo vuole capire che La squadra deve giocare Al Granillo o i tifosi sono sempre quelli che devono pagare per colpe Di chi gestisce o ha gestito in precedenza?
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ManAGeR78
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Secondo me è assolutamente possibile e mi auguro anche probabile che ci siano nuovi possibili soci pronti a subentrare.
La Reggina ha ancora il suo fascino
Me lo auguro davvero, perché si rischia, altrimenti, di rimanere anonimi e in serie D ancora lungo, o peggio di scomparire per qualche anno
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"I know I was born and I know that I'll die. The in between is mine. I AM MINE!" (Eddie Vedder)
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nick
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Mi sembra scontato che a Praticò dobbiamo solo dire grazie per non aver permesso la scomparsa del calcio a Reggio. Ma quando qualche anno fa, in tempi non sospetti, io e molti altri utenti di questo forum affermavamo che se Lillo il pricchio mollava ci sarebbe stato il vuoto intendevamo proprio la situazione che stiamo vivendo adesso. Ben inteso che le colpe di Foti sono imperdonabili, le domande che probabilmente ci poniamo tutti sono sempre le stesse: c'è qualcuno in città che ha la possibiltà di investire ingenti capitali ? e se si, ha voglia di farlo nel calcio? chi sarebbero questi probabili nuovi investitori? Non ci resta che sperare che cio' che ha detto il presidente sia solo un modo per attirare maggiore attenzione...
« Reggio è un grande giardino, uno dei luoghi più belli che si possano trovare sulla terra. »
(Edward Lear, Diario di un viaggio a piedi, 1847[1])

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EktorBaboden
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nick ha scritto:Mi sembra scontato che a Praticò dobbiamo solo dire grazie per non aver permesso la scomparsa del calcio a Reggio. Ma quando qualche anno fa, in tempi non sospetti, io e molti altri utenti di questo forum affermavamo che se Lillo il pricchio mollava ci sarebbe stato il vuoto intendevamo proprio la situazione che stiamo vivendo adesso. Ben inteso che le colpe di Foti sono imperdonabili, le domande che probabilmente ci poniamo tutti sono sempre le stesse: c'è qualcuno in città che ha la possibiltà di investire ingenti capitali ? e se si, ha voglia di farlo nel calcio? chi sarebbero questi probabili nuovi investitori? Non ci resta che sperare che cio' che ha detto il presidente sia solo un modo per attirare maggiore attenzione...
A gestire una squadra come lo faceva Foti il pricchio sarei stato capace anche io. Tanto lui non pagava nessuno...
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Mi sembra chiaro il concetto. Loro una "Reggina" non se la accollano. Eventualmente continuano la loro attività, visto che hanno un bel settore giovanile, in un impianto più piccolo perché con pochi abbonati è inutile aprire il granillo. Tutto ciò per chi voleva rendersene conto era chiaro sin dall'inizio, per questo secondo me avrebbero dovuto subito puntare alla promozione investendo qualcosa in più. Ma l'ssd ha fatto calcoli diversi e rispettabilissimi visto che i soldi ce li mettono loro. Dovrebbero accadere fatti straordinari ma ho seri dubbi che accadano. La loro è una programmazione a lunga scadenza, magari fra qualche anno se le cose funzionano o se arriva qualche socio a portare soldi (senza pretendere di comandare qualcosa ovviamente) proveranno a salire. Per ora anime in pace. La Reggina è stata uccisa...
Allah è grande, Gheddafi è il suo profeta!
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DoubleD
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Si sono fatti avanti altri imprenditori
Non significa e non ha sparato minchiate dicendo nuovi paperon de paperoni
Cercate di capire

Inoltre ha detto e ha voluto far capire che per il nome loro lo vogliono come lo vogliamo noi
Ma non dipende da loro
Né da noi
Ma da quello che non ci ha iscritti
Lo volete capire?

Inoltre ha detto di non voler illudere la gente dicendo che vinceremo il campionato
Ma di certo è nelle loro volontà salire di categoria

Punto Granillo
Provocazione
'' A Reggina Esti Comu U viagra... faci 'nchianari i cazzi "

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goldenboy
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Da persona vera e sincera Praticò parla da padre di famiglia...vogliamo fargli una colpa che non ha soldi per fare uno squadrone? Io personalmente no...come non lo incolpo perchè non fa i nomi dei possibili soci....speriamo in questi nuovi soci, sapevamo tutti che se volevamo ambire a traguardi importanti non potevamo farlo con questa società che si è comunque presa la briga di riportare il calcio a Reggio!!!
Sul fatto dello stadio...chiaro che si tratta di una provocazione rivolto all'amministrazione comunale che l'anno prossimo si troverà a gestire direttamente il Granillo, dovendo provvedere lei alla manutenzione di tutto l'impianto.... e sul nome la colpa sappiamo di chi è... :salut
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io2
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Nuovi investitori, non vuol dire una persona che prende il controllo. Può essere benissimo qualcun altro che entri in società mettendo soldi ma non la maggioranza.
In pratica, nuova liquidità.
L'importante non è vincere ma partecipare, con onore, alla sconfitta dell'avversario.
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REGGIOVUNQUE
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potrebbe essere tutto e niente........(anche perché nel documento copiato e incollato,si parla anche di persone che potrebbero permettere a Praticò di farsi da parte)

diciamo anche che x l anno prox al contrario di ora quest anno che si è partiti da 0 NON SERVONO li stessi soldi anche senza nuovi soci..

x quanto riguarda il Granillo,io non ho seguito l intervista dal vivo,ma da quello che ho capito (ed è sempre stato inserito in questo messaggio),è stata SOLO una sua risposta a chi gli chiedeva:"e se non avrete più i 3500 abbonati di quest anno???
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REGGIOVUNQUE ha scritto:potrebbe essere tutto e niente........(anche perché nel documento copiato e incollato,si parla anche di persone che potrebbero permettere a Praticò di farsi da parte)

diciamo anche che x l anno prox al contrario di ora quest anno che si è partiti da 0 NON SERVONO li stessi soldi anche senza nuovi soci..

x quanto riguarda il Granillo,io non ho seguito l intervista dal vivo,ma da quello che ho capito (ed è sempre stato inserito in questo messaggio),è stata SOLO una sua risposta a chi gli chiedeva:"e se non avrete più i 3500 abbonati di quest anno???

se vuoi vincere 1 milioncino devi metterlo in conto
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Rhegion
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"Persone pronte ad investire" portano soldi.
In serie D nessuno si alza la mattina per destinare propri denari (investire) in un progetto perdente o da metà classifica.
Ne deriva che se c'è gente disposta ad entrare e, quindi, condividere la propria disponibilità economica con gli attuali soci; evidentemente lo farà a patto che ci sia un progetto di vertice.
Il dato importante e, visto il recente passato direi "positivissimo", è che ci sia fermento intorno alla Reggina .
L'esito è demandato agli attuali interpreti del fermento, con l'auspicio che non prevalgano , come avveniva con Foti, gelosie e smisurata possessività in senso all'attuale asse societario, tali da allontanare questi ipotetici investitori.
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reggino91
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Un altro nome e magari un altro stadio? Il calcio reggino sbanda e del futuro non c’è certezza.

“Ridateci la nostra storia”, cantano senza sosta gli unici vincitori di una stagione da dimenticare. Su e giù per il Meridione, i tifosi amaranto, su campi che – con tutto il rispetto per le avversarie – appena qualche anno fa sarebbero apparsi inadatti per giocarci perfino un’amichevole ed oggi sono teatro dell’ormai consueto spettacolo sugli spalti durante le gare ufficiali della squadra che rappresenta Reggio Calabria. Una città che oggi può dirsi degnamente rappresentata, invece, soltanto e proprio da loro, da quegli stessi tifosi che legittimamente ambiscono ad un ritorno alla normalità e invece ieri sera hanno visto disgregarsi l’ennesima certezza.

“Molti ignorano i costi necessari per l’attività societaria. Nessuno ci obbliga a giocare al Granillo anche nel prossimo futuro. Faremo meno abbonati? Chi vuole venire, viene. Non sto scherzando e non è una provocazione, potremmo anche decidere di giocare a Ravagnese o a Bocale“. Così il presidente Praticò, ospite di ReggioTV.

A tutto c’è un limite. E non ci riferiamo all’ambito strettamente calcistico, lo sport conosce vittorie e sconfitte. Certo, le figuracce della SSD Reggio Calabria cominciano ad esser troppe, ed è il caso di porre freno e rimedio anche in questo settore. C’è stata Roccella con il punteggio all’intervallo che segnava 3-0 per gli amaranto, ma per quelli jonici. C’è stata la Leonfortese, che potrà raccontare di aver schiaffeggiato in casa ed in trasferta la squadra dello Stretto. C’è stato lo Scordia che ha goduto al Granillo, convinto di aver compiuto un’impresa difficile da replicare e invece immediatamente bissata da un incredulo Agropoli. Ci sono 17 punti di distacco dalla vetta e 14 dal terzo posto nonostante Siracusa e Frattese abbiano giocato rispettivamente una e due partite in meno del Reggio. C’è stato un campionato – di Serie D – sostanzialmente finito il 31 gennaio quando la Cavese ha passeggiato al Granillo chiarendo oltre ogni ragionevole dubbio quanto la SSD Reggio fosse inadatta ad ambire al vertice.

Eppure non è questo il limite che diventa delittuoso scavalcare. Di alibi per ciò che di imbarazzante sta raccontando il campo ne esistono parecchi, li abbiamo lungamente narrati ed evidenziati. Sono diritto di una società che ha compiuto sforzi inenarrabili ed oggettivamente meritori per dare continuità al calcio cittadino, restano sacrosanti e nel nostro giudizio vanno riconosciuti. Almeno per questa stagione, nata maldestramente per responsabilità che è doveroso ricercare altrove.

Il limite è quella storia che la tifoseria chiede e cui l’intera comunità amaranto inevitabilmente tende.

Cos’è, la storia? Al di là di discorsi più o meno demagogici, o populisti, o retorici, la storia – per una squadra di calcio – riteniamo sia quell’insieme di cose tangibili ed intangibili che sono di proprietà degli appassionati e che permettono loro di identificarsi inequivocabilmente con la loro squadra del cuore.

In senso assoluto potrebbero esser riassunti in cinque punti. Il nome, appunto, naturalmente prima di ogni altra cosa, insieme alla maglia. Lo stadio, il logo, il blasone.

Analizziamo ogni aspetto, partendo da quelli “positivi”. Il logo riteniamo sia un aspetto sul quale è possibile soprassedere: la Reggina, infatti, ne ha avuti di diversi nel corso del suo percorso secolare, dallo storico pallone vintage alla “R” stilizzata, tutti entrati nella memoria collettiva ma nessuno probabilmente con criterio di univocità tale da poter esser definito un caposaldo assoluto. L’attuale logo del Reggio, peraltro, richiama quello dell’AS Reggina ed è dunque già rivolto alla fiera identità. Il blasone, poi, inteso come riassunto di quelle pagine d’emozioni sportive positive e negative scritte negli anni – almeno e sempre secondo il nostro giudizio – nessun tribunale potrà mai sottrarlo, possederlo o assegnarlo, essendo già (e per sempre) proprietà di tutti gli appassionati che hanno legato il loro nome agli amaranto.

Restano, dunque, i tre aspetti principali: nome, maglia, stadio. Fino a ieri, Deo gratias, almeno due di questi erano saldamente in possesso e soltanto uno, il nome, rientrava nella “storia” che la tifoseria pretende di riconquistare e che – peraltro – nessuno come la stessa SSD Reggio ambisce a ritrovare. Da ieri, tuttavia, nel momento in cui viene affermato che, “nessuno ci obbliga a giocare al Granillo e valutiamo Bocale”, si aprono inevitabilmente nuovi, inquietanti scenari.

Seppure il presidente Praticò abbia specificato il contrario, assicurando che non fosse una provocazione, vogliamo ostinatamente credere sia così. E vogliamo credere che la stella polare del massimo dirigente amaranto e dei dirigenti tutti sia ben diversa, anzi opposta. Perché sostenere il concetto espresso nel corso della trasmissione ben condotta dai colleghi Ripepi e Lamberti vorrebbe dire non fare un passo verso la storia, ma compiere una giravolta, voltarle le spalle e correre in senso contrario.

La invitiamo, presidente Praticò, a tornare sulle proprie parole e correggere il tiro di dichiarazioni che nel corso di una diretta televisiva possono non esser state pesate a dovere. Succede. Qualora il senso del suo pensiero, come crediamo e speriamo, dovesse esser diverso da quello esposto negli studi di ReggioTV la invitiamo a rassicurare pubblicamente un ambiente che mai come adesso ha bisogno di certezze e non di vedere sgretolare perfino quelle poche, ultime, traballanti rimaste.

E’ vero, nessuno impedisce di portare la squadra a giocare chissà dove. Ma sarebbe altrettanto legittimo chiedersi, in tal caso, che natura abbia e quale sia esattamente la squadra che lei presiede.

La Reggina? Presidente, in piena coscienza, si immagina gli sportivi reggini, la domenica, dover andare a seguire il Reggio Calabria al Campoli di Bocale, ad esempio? “Chi vuole, viene”, ha detto. Ma smarrito (temporaneamente, si spera) il nome, perso lo stadio, ci sarebbe da augurarsi che, nel caso, si vesta almeno l’amaranto.

Oppure no…

http://www.reggionelpallone.it/2016/04/ ... -amaranto/


Ottimo articolo.
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reggino91
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http://ildispaccio.it/calcio/105210-il- ... in-serie-d


Il calcio a Reggio non si salva rimanendo in Serie D



di Paolo Ficara - "Dobbiamo scappare da questa categoria". Questo il monito del direttore generale Gabriele Martino all'atto della propria presentazione come tesserato della Asd Reggio Calabria, avvenuta con accanto il presidente Mimmo Praticò. Un obiettivo, quello della promozione, ribadito più volte sia dal navigato dirigente che dal tecnico Ciccio Cozza, durante il girone d'andata. A poco sono valsi i tentativi di precisazione ("campionato dignitoso" et similia) del vertice societario quando i buoi erano già scappati, troppo presto, dalla stalla.

Al di là dell'eventuale piccola consolazione dell'accesso ai pleonastici playoff, la stagione 2015/16 per la nuova società reggina è una Waterloo. Già da gennaio, quindi a metà stagione, l'obiettivo promozione è diventato irraggiungibile. Sono mesi che gli aspetti sportivi interessano meno di quelli societari. Una montagna di alibi ha fagocitato sul nascere ogni abbozzo di critica, per un'accozzaglia in grado di vincere fin qui solo 12 partite sul campo su un totale di 33 disputate, e di rimediare brutte figure contro gente che non è mai apparsa nell'album Panini.

Un anno fa, di questi tempi, scrivevamo che nessuno poteva fare peggio rispetto agli ultimi 6 anni di gestione della Reggina. Oggi, prima di chiederci se esiste qualcuno in grado di andare più giù di un quinto posto (attuale, che ancora potrebbe diventare un quarto o un sesto) nel girone meno difficile della Serie D, ci fermiamo un attimo e pensiamo. Pensiamo che i soldi sono stati spesi, per una cifra che si aggira sul milione; ma l'anno prossimo potrebbe non ripetersi l'afflusso al botteghino di 3.500 speranzosi, e di sicuro non sarà possibile attingere dal sequel di una sottoscrizione popolare. A proposito, la cifra rimasta alla ats "Salviamo la Reggina" non è mai stata comunicata.

Poi dopo il fischio finale di Reggio Calabria-Agropoli 1-2, tocca sentire il rammarico di chi teme di vanificare tutto con questa sconfitta. Ma vanificare cosa? Arrivare a 14 punti dal primo posto piuttosto che 17, cosa cambia? Per quella che è stata la risposta della piazza, nonché la cifra investita, si doveva come minimo battagliare fino all'ultimo con le prime della classe. Anziché stare a crucciarsi sul raggiungimento o meno dei playoff, il presidente Praticò si chieda come mai, nelle ultime settimane, il segno delle partite del Reggio Calabria sia spesso corrisposto alla quota più alta indicata dai bookmakers.

Il tempo di chiedere l'attenzione della città, nei confronti di chi si è autoproclamato salvatore del calcio a Reggio, è ormai finito. Qui non è stato salvato proprio nulla. A meno che non ci si sia davvero convinti che arrivare a 15 punti dalla Frattese in Serie D, possa rappresentare qualcosa di positivo per la piazza. Tale sospetto ci viene, quando si assiste a scene di pur sempre rispettabile commozione o gioia per una vittoria ottenuta a Palmi. I tempi dei successi all'Olimpico di Roma sono ormai lontanissimi, di questo dobbiamo evidentemente farcene una ragione.
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per una volta posso concordare con quanto scritto da Ficara, clamoroso!
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Sin dall'alba di questa nuova era ho pensato che questa società non potesse essere in grado di riportare la reggina nel mondo professionistico. Da sempre penso che questi signori abbiamo svolto un compito fondamentale, quello di tenere in vita il calcio reggino, ma ho sempre sostenuto che gli stessi si siano caratterizzati per essere un gruppo volenteroso ma povero privo di quelle risorse che avrebbero permesso o permetterebbero il salto di qualità. Sono pronti a consegnare il testimone, rimanendo nella società, a gruppi o dirigenti più facoltosi ricoprendo incarichi dirigenziali di livello ma economicamente di minore impatto rispetto ad auspicabili subentranti.
Questo ruolo in questo forum in molti lo abbiamo capito riconoscendo meriti ma indubbiamente con altrettanta franchezza siamo stati in molti a capire gli errori commessi ed anche le notevoli difficoltà incontrate affrontate tuttavia spesso con disarmante inadeguatezza.
Purtroppo c'è chi continua a guastare, a non capire ed a fare orecchio da mercante e mi riferisco alla componente economicamente influente della città o provincia (se esiste), alla politica e ad una parte dei mass-media segnatamente ad un paio di testate che continuano imperterriti a svolgere un compito chiaro ed inequivocabile: screditare per distruggere, annullare quel minimo che è stato costruito.
Forse pensano di tirare la volata a qualcuno. Boh!.
E' ormai evidente che se tutte le forze politico-sociali non si accorderanno per raggiungere un'unità di intenti non si andrà da nessuna parte e le dichiarazioni di un assai torvo praticò manifestano una sorta di impotenza di fronte all'indifferenza o all'ostilità della città e di alcuni fronti mediatici.
Incomprensibile l'atteggiamento di questa città e di una larga schiera dei propri cittadini.
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