Reggina Calcio – Al S.Agata controlli in corso della Polizia

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Dinamik
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secondo me tutto questo non è normale, e il fatto che noi siamo qui...a fare considerazioni confuse lo dimostra.
E' fallita una società...e il fallimento della Reggina Calcio non è diverso dal fallimento della PINCOPALLO SPA.
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Jack
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Ragazzi, attenzione ad andare dietro a certi articoli...ma vi rendete conto della cavolata dell'ipotesi sulla cessione del ramo d'azienda?
Ma di cosa stiamo parlando? Chi sarebbe così pazzo da pagare anche 1 euro per acquistare qualcosa che non ha nessun valore?

L'affiliazione sarà revocata perché così prevedono le norme federali in caso di fallimento di una società. Gli asset (eventuali beni di proprietà della Reggina Calcio) ed i crediti verso tesserati (leggi Udinese ecc. per rate ancora dovute per cessione calciatori) restano comunque in capo alla società e dovranno essere usati dai curatori per soddisfare i creditori. Non sono in nessun modo legati alla matricola. L'evenutale mantenimento della matricola/affiliazione, che è da escludere perché le norme federali sono chiare in merito, potrebbe interessare solo per evenutali premi di valorizzazione per giocatori non ancora maturati (questi non sono crediti ma solo ipotetici futuri introiti che ad oggi non hanno nessuna conretezza giuridica).

Ergo sia gli articoli del Dispaccio e di StrettoWeb contengono gravi inesattezze e a mio parere sono scritti per ignoranza degli autori sulla base solo di informazioni per "sentito dire". L'intervista di Strill al curatore è invece più attendibile e infatti non si fa nessun cenno alla questione dei crediti che svanirebbero in caso di revoca della matricola....L'unico interesse che i curatori potrebbero avere per l'evenutale mantenimento dell'affiliazione è legato ai possibili ipotetici incassi futuri da premi di valorizzazione, ma questa possibilità è già chiaramente esclusa dalle norme.

Purtroppo siamo a Reggio e lo stato della città si vede anche dal livello dei suoi"pseudo" giornalisti...

Zappia Goal ha scritto:
Dinamik ha scritto:
Mave ha scritto:La Reggina è fallita. Era una notizia nell’aria da tempo, ma il suo destino non si è ancora concluso. Non è più nelle disponibilità di Lillo Foti, ma adesso si svolgerà tutta la trafila che la legge richiede per provare fino alla fine a tutelare i creditori.
Dieci, quindici, venti milioni di euro. L’importanza della cifra è ormai relativa, dato che l’obiettivo dei curatori fallimentari sarà quello di ottenere quanto più possibile dalle macerie di una società che ha scritto la storia.
A capo della società, adesso, ci sono due professionisti che si occuperanno dell‘esercizio provvisorio.
Gli incaricati sono Massimo Giordano e Fabrizio Condemi. Proprio Condemi, ai nostri microfoni, fa il punto della situazione.
“La società continuerà la propria vita nell’interesse dei creditori. Sono tutti alla pari. E cercheremo di valorizzare al meglio gli asset che fanno fa parte della Reggina Calcio, adesso gestita da noi. Andrà tutto all’asta e, quindi, al miglior offerente. Cercheremo di accorciare il più possibile i tempi e di avviare il tutto nei prossimi giorni” .
La società amaranto è ancora viva, dunque.
Le norme federali e quelle della Figc spesso non vanno d’accordo. Ma la matricola appartiene ancora agli asset, se Tavecchio dovesse decidere di revocarcela impugneremo la questione andando a chiedere lumi sul perchè non sia stata già revocata l’anno scorso, anche se si tratta di un caso più unico che raro in cui viene ammessa una squadra in soprannumero in Serie D, mentre l’altra conserva la sua matricola. Si potrebbe generare una lunga trafila di ricorsi”.
Se il S.Agata dovesse essere dissequestrato tornerebbe nelle competenze della Reggina Calcio?
“Se dovesse accadere non potremmo ovviamente pensare di venderlo non facendo parte delle proprietà della società, ma potremmo pensare di utilizzare la struttura con fini calcistici in modo da averne un ritorno che, nel tempo, potrebbe permetterci di abbassare il monte debitorio.”.
Nome, logo, matricola, palmares, centro sportivo. Tutte cose che potrebbero fare gola all’attuale Ssd Reggio Calabria che diventerebbe senza più dubbio alcuno la naturale prosecuzione della Reggina. C’è possibilità di trovare un accordo con Mimmo Praticò?
“La matricola è legata ai crediti che alcuni calciatori vantano nei confronti della vecchia società. Chi la vuole deve farsene carico davanti alla Figc. L’ideale per noi sarebbe vendere o comunque trovare un accordo che coinvolga tutti gli asset societari. Quello che è certo è che tutto andrà al miglior offerente e non si potrà pensare che la Ssd Reggio Calabria abbia una corsia riservata”.
“Formalmente – aggiunge Comdemi – non sarebbe possibile traferire i titoli sportivi, dato che ad esempio l’attuale Napoli, sotto il profilo strettamente tecnico-burocratico, non può essere considerato lo stesso che ha avuto Maradona e la Fiorentina sia diversa da quella precedente all’intermezzo della Florentia Viola”.
E non è un caso che nella corsa al ripescaggio la Figc non faccia leva sulle tradizioni dei club, ma su quelli delle città.

http://sport.strill.it/sport-strill-it- ... ara-conto/
Non ho capito se è un attacco indiretto alla Reggio Calabria :scratch
Il curatore deve fare gli interessi dei creditori.
E li tutelerà.
Se la SSD è interessata, faccia un'offerta e il resto verrà da sè.
Chiaro, no ???
Jack
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Qui un articolo un po' più serio di Tuttoreggina. Onore a loro che almeno scrivono con qualche congizione di causa....

REGGINA CALCIO - Cosa succede adesso: nel dettaglio tutte le ipotesi sul futuro dell'asset sportivo del club
08.06.2016 17:20 di Redazione Tuttoreggina Twitter: @tuttoreggina

REGGINA CALCIO - Cosa succede adesso: nel dettaglio tutte le ipotesi sul futuro dell'asset sportivo del club


Cosa succede con l'apertura della procedura fallimentare della Reggina Calcio?

Il club di via delle Industrie, è ora affidato a due curatori fallimentari, individuati nelle persone di Massimo Giordano e Fabrizio Condemi. Saranno loro a traghettare il club all'eventualità della sparizione, nel senso aziendale del termine.

Saranno loro a incaricarsi di fare una stima del valore del club, di tutti gli asset (ramo sportivo e di altro genere), che fanno capo alla Reggina Calcio 1986 SPA.

Ci sono, infatti, da soddisfare i vari creditori (lo Stato, i vari tesserati, ecc, ecc.) che fanno parte del monte debitorio del club. I curatori, dovranno dunque cercare di soddisfare tutti i creditori.

Tra gli asset in capo alla società, oltre al marchio, ci potrebbero essere anche immobilizzazioni in vari istituti bancari, eventuali crediti da riscuotere, strutture immobili e altre proprietà. Il tutto, verrà messo all'asta.

Sarà possibile mettere in vendita anche il semplice ramo sportivo dell'azienda Reggina Calcio 1986 SPA. Ciò che significa? Di fatto, la matricola, sempre che non incorrerà nel frattempo la revoca dell'affiliazione, può essere ceduta al miglior offerente, che però, secondo quanto disposto dall'articolo 52, comma 3 delle Norme Organizzative Federali Interne, dovrà farsi carico dei debiti sportivi della società. Tanto per intenderci, l'eventuale acquirente del ramo sportivo della Reggina Calcio, dovrà acquistare il titolo sportivo e pagare i vari Bonazzoli, Amoruso e compagnia, più tutti coloro che tra i tesserati reclamano somme mai corrisposte.

Naturalmente, sarà messo all'asta anche il marchio, che come capitato in altre realtà, è passibile di valutazione economica.

Attenzione alle vicende del Sant'Agata, che sorge su un terreno demaniale, dunque non in possesso della Reggina Calcio 1986 SPA.

Di fatto, è l'atto conclusivo di una storia trentennale di un ciclo glorioso per il sodalizio che ha raccolto l'eredità della AS Reggina nel lontano 1986.

http://www.tuttoreggina.com/casa-sant-a ... club-29723
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Jack ha scritto:Qui un articolo un po' più serio di Tuttoreggina. Onore a loro che almeno scrivono con qualche congizione di causa....

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08.06.2016 17:20 di Redazione Tuttoreggina Twitter: @tuttoreggina

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Cosa succede con l'apertura della procedura fallimentare della Reggina Calcio?

Il club di via delle Industrie, è ora affidato a due curatori fallimentari, individuati nelle persone di Massimo Giordano e Fabrizio Condemi. Saranno loro a traghettare il club all'eventualità della sparizione, nel senso aziendale del termine.

Saranno loro a incaricarsi di fare una stima del valore del club, di tutti gli asset (ramo sportivo e di altro genere), che fanno capo alla Reggina Calcio 1986 SPA.

Ci sono, infatti, da soddisfare i vari creditori (lo Stato, i vari tesserati, ecc, ecc.) che fanno parte del monte debitorio del club. I curatori, dovranno dunque cercare di soddisfare tutti i creditori.

Tra gli asset in capo alla società, oltre al marchio, ci potrebbero essere anche immobilizzazioni in vari istituti bancari, eventuali crediti da riscuotere, strutture immobili e altre proprietà. Il tutto, verrà messo all'asta.

Sarà possibile mettere in vendita anche il semplice ramo sportivo dell'azienda Reggina Calcio 1986 SPA. Ciò che significa? Di fatto, la matricola, sempre che non incorrerà nel frattempo la revoca dell'affiliazione, può essere ceduta al miglior offerente, che però, secondo quanto disposto dall'articolo 52, comma 3 delle Norme Organizzative Federali Interne, dovrà farsi carico dei debiti sportivi della società. Tanto per intenderci, l'eventuale acquirente del ramo sportivo della Reggina Calcio, dovrà acquistare il titolo sportivo e pagare i vari Bonazzoli, Amoruso e compagnia, più tutti coloro che tra i tesserati reclamano somme mai corrisposte.

Naturalmente, sarà messo all'asta anche il marchio, che come capitato in altre realtà, è passibile di valutazione economica.

Attenzione alle vicende del Sant'Agata, che sorge su un terreno demaniale, dunque non in possesso della Reggina Calcio 1986 SPA.

Di fatto, è l'atto conclusivo di una storia trentennale di un ciclo glorioso per il sodalizio che ha raccolto l'eredità della AS Reggina nel lontano 1986.

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Appunto la matricola verrà ritirata secondo il regolamento. :thumright
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Il marchio fossi praticò lo comprerei anche per non usarlo.
Nella storia recente, anche io vista la mia età, si associa la R alla Reggina e non il pallone storico (as reggina 1914).
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Dinamik ha scritto:Il marchio fossi praticò lo comprerei anche per non usarlo.
Nella storia recente, anche io vista la mia età, si associa la R alla Reggina e non il pallone storico (as reggina 1914).
Per marchio non si intende solo il simbolo grafico ma anche il nome Reggina Calcio che fa parte del marchio registrato.
L'importante non è vincere ma partecipare, con onore, alla sconfitta dell'avversario.
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Jack ha scritto:Qui un articolo un po' più serio di Tuttoreggina. Onore a loro che almeno scrivono con qualche congizione di causa....

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08.06.2016 17:20 di Redazione Tuttoreggina Twitter: @tuttoreggina

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Saranno loro a incaricarsi di fare una stima del valore del club, di tutti gli asset (ramo sportivo e di altro genere), che fanno capo alla Reggina Calcio 1986 SPA.

Ci sono, infatti, da soddisfare i vari creditori (lo Stato, i vari tesserati, ecc, ecc.) che fanno parte del monte debitorio del club. I curatori, dovranno dunque cercare di soddisfare tutti i creditori.

Tra gli asset in capo alla società, oltre al marchio, ci potrebbero essere anche immobilizzazioni in vari istituti bancari, eventuali crediti da riscuotere, strutture immobili e altre proprietà. Il tutto, verrà messo all'asta.

Sarà possibile mettere in vendita anche il semplice ramo sportivo dell'azienda Reggina Calcio 1986 SPA. Ciò che significa? Di fatto, la matricola, sempre che non incorrerà nel frattempo la revoca dell'affiliazione, può essere ceduta al miglior offerente, che però, secondo quanto disposto dall'articolo 52, comma 3 delle Norme Organizzative Federali Interne, dovrà farsi carico dei debiti sportivi della società. Tanto per intenderci, l'eventuale acquirente del ramo sportivo della Reggina Calcio, dovrà acquistare il titolo sportivo e pagare i vari Bonazzoli, Amoruso e compagnia, più tutti coloro che tra i tesserati reclamano somme mai corrisposte.

Naturalmente, sarà messo all'asta anche il marchio, che come capitato in altre realtà, è passibile di valutazione economica.

Attenzione alle vicende del Sant'Agata, che sorge su un terreno demaniale, dunque non in possesso della Reggina Calcio 1986 SPA.

Di fatto, è l'atto conclusivo di una storia trentennale di un ciclo glorioso per il sodalizio che ha raccolto l'eredità della AS Reggina nel lontano 1986.

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Non penso proprio che Praticò sia così pazzo da procedere in tal senso..anche perchè credo non abbia le possibilità.
cicciox80
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http://www.reggionelpallone.it/2016/06/ ... uova-fase/
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Partito l'esercizio provvisorio dopo il fallimento della Reggina: la storia amaranto verrà ceduta al migliore offerente. Il punto, con il curatore, il dott. Condemi.
Numero di matricola – tradotto nell’affiliazione alla FIGC – nome, storia, blasone e marchio, gestione del Centro Sportivo Sant’Agata. Beni materiali e immateriali. Tutto ciò che è di pertinenza della Reggina Calcio è nelle mani di Fabrizio Condemi e Massimo Giordano, i due professionisti incaricati dal Tribunale della gestione dell’esercizio provvisorio della società dichiarata fallita questa mattina. Il loro obiettivo? Trarre dalla cessione il maggior profitto possibile e mettere a disposizione dei numerosissimi creditori della Reggina Calcio, dallo stato ai privati, la somma più considerevole.

Tutto semplice e lineare? Nient’affatto. Il dott. Condemi ci ha ricevuti nel suo studio in centro città permettendoci così di avere chiara la percezione di quanto delicata sia la materia, non solo perché tocca la sfera degli affetti dei curatori.


Un elegante fermacarte sovrasta una pila di documenti sulla scrivania: è il simbolo della Reggina Calcio, in metallo. “Era qui già da parecchio tempo – precisa con un sorriso Condemi (nella foto, ndr) – non è certo una novità legata a questo incarico, me lo regalò tanti anni fa il dott. Iacopino“. La Reggina è una grande passione, bisognerà traghettare il suo patrimonio di storia e blasone in questo periodo di transizione. “Riflettere asetticamente non è semplice. Il mio compito, tuttavia, sarà agire come se non stessi trattando un bene che coincide con la mia squadra del cuore“.

Il cellulare squilla continuamente, com’è inevitabile in una giornata simile: c’è la macchina dell’informazione a caccia dei prossimi sviluppi, colleghi per alcune consulenze, il dott. Giordano con il quale viene fissato un appuntamento per domattina, molto presto. “Il tempo che abbiamo a disposizione non è moltissimo“, precisa, “abbiamo molto da fare. E’ già stato nominato un comitato dei creditori, cercheremo di agire nel minor tempo possibile“.

La sentenza odierna, intanto, ha stabilito un esercizio provvisorio di 90 giorni. Questo il margine entro il quale i due curatori avranno il compito di rendere più proficua possibile la cessione di quanto di proprietà della Reggina Calcio. “E’ un caso anomalo – spiega Fabrizio Condemi – perchè a differenza degli altri conosciuti in precedenza, l’esercizio provvisorio avviene non in continuità di stagione ma addirittura anche in mancanza di una squadra e dunque di una patrimonialità di calciatori“.

LA STORIA AMARANTO ALL’ASTA - Quali, dunque, i beni che potranno essere ceduti nel corso dell’esercizio provvisorio? Tutto ciò che è riconducibile alla Reggina Calcio. “Storia sportiva, nome, marchio, tutto ciò che viene comunemente inteso come blasone. Ma non solo. La Reggina ha in gestione il S.Agata (che verrà presto sbloccato) fino al 2020, quindi anche l’utilizzo dei campi“.

Dal punto di vista meramente economico, poi, l’asso nella manica è l’affiliazione alla FIGC. “Perchè se il fallimento ha cristallizzato la situazione debitoria che resta così invariata e viene separata, l’esercizio provvisorio permette agli acquirenti di poter rilevare la situazione sportiva del club presso la Federazione. Di conseguenza, al netto degli eventuali debiti con la FIGC, ci sono i crediti vantati dalla Reggina Calcio (Bochniewicz il più importante, più tutti i premi di valorizzazione che matureranno nel caso di esordio in A o di cessione dei calciatori formatisi nel settore giovanile amaranto) che abbiamo ragione di credere che siano maggiori“.

reggina_calcio_facebookLa differenza, in positivo, sarà la base per trattare il valore della cessione. Ad essa, andranno sommati i valori attribuibili agli altri beni materiali e immateriali messi a disposizione. Da questa addizione verrà fuori il prezzo che chi sarà interessato ad acquisire ciò che è riconducibile alla Reggina dovrà versare.

POSSIBILI ACQUIRENTI - L’interlocutore privilegiato sarà indubbiamente Mimmo Praticò, presidente della SSD Reggio Calabria che si propone come erede naturale, appunto, della Reggina. “Lo incontreremo presto, è ovvio – spiega Condemi – ci farebbe solo piacere potesse esser lui a rilevare la totalità dei beni a disposizione“. Non sarà, tuttavia, l’unico soggetto con il quale Condemi e Giordano potrebbero interfacciarsi. “Il nostro dovere è quello di trovare la soluzione migliore per i creditori e dunque vendere al migliore offerente. Non possiamo dunque escludere a priori possano esserci altri soggetti interessati“.

Presidente Praticò Reggina Sarnese 2015/2016Tutto sarà più chiaro dopo un confronto con i vertici federali, che sarà programmato a strettissimo giro di posta. “Incontrare Tavecchio è tra le nostre priorità“, assicura Condemi. Sarà necessario capire, infatti, quali prospettive possano aprirsi in ambito sportivo per chi si assicurerà i beni della Reggina Calcio. Il responso, in questo senso, inevitabilmente influirà sull’appetibilità che gli stessi potranno avere.

AFFILIAZIONE - L’ulteriore interrogativo, sempre legato alla figura di Tavecchio, è riferibile alla possibilità del presidente federale di revocare l’affiliazione alla Reggina. Decisione che comporterebbe la cessazione dell’esercizio provvisorio, essendo venuti meno i presupposti che l’hanno giustificata e determinata.

Tuttavia, il mantenimento dell’affiliazione al termine della scorsa stagione sportiva e a seguito della mancata iscrizione era stato un atto non del tutto lineare della FIGC, non essendo espressamente previsto dalle NOIF. Niente di irregolare, sia chiaro, la decisione rientra nella discrezionalità del presidente federale. Ad oggi, però e di conseguenza, un improvviso ripensamento dei vertici federali sarebbe difficilmente giustificabile dagli stessi di fronte allo Stato, rappresentato dal Tribunale che ha predisposto l’esercizio provvisorio nell’interesse specifico dei creditori.

prat-tavecchioFacile presupporre, dunque, che qualora Tavecchio propendesse per la revoca dell’affiliazione nel corso dei 90 giorni di esercizio provvisorio i curatori citerebbero la FIGC in sede civile per far valere le proprie ragioni. Una prospettiva che tutte le parti in causa, presumibilmente, tenderanno ad evitare.

La partita è dunque più che mai aperta, su ogni fronte. La Reggina Calcio è fallita. Si apre ufficialmente la corsa a raccoglierne l’eredità.

Gianpiero Versace – Vincenzo Ielacqua
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http://ildispaccio.it/primo-piano/11181 ... n-lega-pro
"Stato di insolvenza conclamato ed irreversibile". Con questi termini, i giudici Campagna, Asciutto e Drago sintetizzano il fallimento decretato nei confronti della Reggina Calcio, nel testo della sentenza trascritta il 7 giugno 2016. Ad interessare, adesso, sono gli aspetti che da un lato potrebbero consentire al Tribunale di Reggio Calabria di recuperare diversi crediti; dall'altro, ai tifosi di riavere la Reggina subito. Anche su questi fondamentali aspetti, la sentenza si sofferma ampiamente: "Esperire il tentativo di evitare la revoca dell'affiliazione, con la presentazione immediata di un'apposita istanza in autotutela presso la competente federazione (come già accaduto in passato per altre società sportive), specie al fine di mantenere gli assets immateriali e materiali; così da consentire: 1) di non disperdere i crediti sportivi per "premi di preparazione calciatori tesserati da società professionistiche con vincolo pluriennale" e gli eventuali crediti che potrebbero maturare in caso di presenza in prima squadra per "calciatori con vincolo pluriennale Reggina tesserati da altre società";
2) il mantenimento dell'attività del settore giovanile presso il Centro Sportivo Sant'Agata per non disperdere i giovani attualmente iscritti;
3) conservare, conseguentemente, la concessione (in proroga) del Centro Sportivo Sant'Agata, secondo le indicazioni pervenute dalla Provincia, di cui alla nota allegata agli atti, anche alla luce del dissequestro delle quote sociali e del patrimonio aziendale della Reggina Calcio S.p.A. disposto nelle more dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria e condizionato all'emissione della sentenza di fallimento; 2. mantenere il marchio e la denominazione sociale; 3. proseguire, attraverso l'utilizzazione completa delle strutture del Centro Sportivo Sant'Agata, tutte le attività in essere, sia quelle legate al settore giovanile, sia quelle che consentono l'attuazione di una serie di diverse iniziative economiche (sportive, ludiche, ecc. ..) connesse allo sfruttamento del centro sportivo medesimo, secondo le dettagliate indicazione contenute nel Business Plan in atti". Questi, dunque, i passaggi salienti della sentenza di fallimento emessa nei confronti della Reggina Calcio, con riferimento ai prossimi tre mesi di esercizio provvisorio in mano ai curatori Condemi e Giordano. Evitare la revoca dell'affiliazione è il passaggio focale, messo nero su bianco. Ancor più dell'intenzione di mantenere in vita il marchio e la denominazione sociale. In più, l'eventuale sblocco del Sant'Agata consentirà il prosieguo dell'attività giovanile: fondamentale infatti, per salvare la matricola, sarà l'iscrizione ai campionati Allievi e Giovanissimi regionali per la stagione sportiva 2016/17: costa circa 70 euro, i creditori comprenderanno. Non è tutto. Il Tribunale di Reggio Calabria, per la Reggina Calcio, auspica anche la riammissione "in una serie professionistica sportiva (in ragione della storia sportiva, del bacino di tifosi, della particolare importanza in ambito sportivo della Città di Reggio Calabria, ecc.), con conseguente ulteriore accrescimento del valore aziendale". Speranze improntate ad un ottimismo apparentemente smodato, le prossime settimane diranno se è in realtà fondato. Di sicuro il Tribunale, davanti alla Figc, rappresenta un interlocutore credibile. Già mantenere affiliazione e matricola sarebbe un'impresa, i curatori fallimentari dovranno interpretare (non a proprio piacimento ovviamente) le normative interne federali. Per chiedere la riammissione in Lega Pro, poi, bisognerà inserirsi in un vuoto normativo: non esiste infatti una regola che consenta tale manovra per un club reduce da una mancata iscrizione, ma nemmeno una regola che lo vieti. Al momento sembra un paradosso, una forzatura: ma per saldare qualche creditore in più (tra cui l'Agenzia delle Entrate e diversi calciatori), Tribunale e Figc potrebbero concordare nel "costringere" la Reggina Calcio a tornare in campo.
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Conosco personalmente Fabrizio Condemi e so quanto sia "Malato" di Reggina un tempo e SSD oggi...
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ho letto sulla gazzetta del sud di oggi che il debito verso i tesserati è di 3.000.000 di euro quindi chi vorrebbe la matricola dovrebbe pagare come minimo codesta cifra ed immagino che bisognerebbe pagarla sull'immediato qui ci stiamo ammazzando che non troviamo 250.000 euro x il possibile ripescaggio credo che nessuno voglia dare in beneficenza questi soldi a vuoto anche perchè poi servirebbero i soldi x il ripescaggio(cosa impossibile) questa operzione costerebbe sui 4.500.000-5.000.000 di euro una follia!!!!!
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ManAGeR78 ha scritto:Conosco personalmente Fabrizio Condemi e so quanto sia "Malato" di Reggina un tempo e SSD oggi...


ho visto una sua foto nell articolo del "il dispaccio" di ieri,ma chi è,il tenore????

(cu su ricorda in curva sud????? :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: )
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Altro creditore e'lo stesso Curatore Fallimentare.
Il suo onorario viene pagato coi soldi ricavati dalla curatela. Mica lavora gratis per la Reggina...
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Upipicegliu ha scritto:Altro creditore e'lo stesso Curatore Fallimentare.
Il suo onorario viene pagato coi soldi ricavati dalla curatela. Mica lavora gratis per la Reggina...
... e perchè dovrebbe?
:scratch
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No, per carità', ci mancherebbe.
Solo che leggendo il thread sembra che, da bravo tifoso, stia quasi facendo un favore alla fine alla ex squadra.
Invece è' lavoro, direi.
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Mave
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stavo pensando una cosa...lo so, non ho niente da fare e pensare




ma.....


i 300k al ferencvaros per kovacksic?? fanno parte dei debiti?
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Pietro
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Scusate, ma adesso la reggina 1914 si allenerà al S. Agata? anche la sede sarà spostata li?

P.s. Chiedo sempre agli admin se si può fare qualcosa per aumentare i pixel delle immagini caricate
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