E adesso cosa succederà altro?
Inviato: 27/01/2016, 19:28
http://ildispaccio.it/primo-piano/97810 ... -s-reggina
Tenete a portata di mano un bicchiere d'acqua ed una pillola contro il mal di testa, prima di leggere questo articolo. Le distorsioni mediatiche degli ultimi mesi non hanno aiutato il tifoso a comprendere, a tempo debito, che la Asd Reggio Calabria non è la prosecuzione della Reggina in quanto non eredita un bel nulla, tranne il diritto a rappresentare la città nei campionati calcistici. Adesso ci sforzeremo di non aumentare ancor di più la confusione.
In questo articolo si parla della A.S. Reggina. Non della Reggina Calcio, né della Asd Reggio Calabria. Bensì della società dichiarata fallita nel maggio 1986, morta, sepolta e rimpiazzata a tutti gli effetti proprio dalla Reggina Calcio in ambito sportivo. Una società per la quale, a distanza di 30 anni, non si è ancora chiusa la procedura fallimentare.
Un epilogo che però non dovrebbe tardare, si fa per dire, ad arrivare. Un'offerta pervenuta nei mesi scorsi per il vecchio marchio della Associazione Sportiva Reggina, dovrebbe risultare soddisfacente per la curatela fallimentare, recentemente dichiarata creditrice di una cifra a cinque zeri. In questi giorni si sta infatti accelerando per la chiusura di questa trentennale procedura, segnale che la generosa somma presentata l'estate scorsa potrebbe almeno meritare una risposta, positiva o negativa che sia.
Contrariamente a quanto riportato nell'agosto scorso, l'offerta (o comunque, la più elevata rispetto ad altre ipotetiche ulteriori) non è pervenuta da alcuno degli attuali soci della Asd Reggio Calabria. Né tantomeno dalla Reggina Calcio, che il proprio marchio ce l'ha e lo conserva. Si tratta di un privato cittadino, che evidentemente ha interesse o motivo per appropriarsi di un marchio storico.
Per far capire di quanti significati sia impregnato quel marchio, basti risalire ai tempi della Reggina guidata dal mister Nevio Scala, con presidente Pino Benedetto ed amministratori delegati Lillo Foti e Mimmo Praticò. I venditori ambulanti fecero sicuramente affari tra il 1988 ed il 1989, e magari qualche tifoso conserva ancora il gagliardetto "confusionario" acquistato in un'epoca in cui non ci si era sicuramente posti un problema d'identità, di matricola, di denominazione o chissà che: nome della nuova società (Reggina Calcio, che successivamente avrebbe stilizzato la R col pallone) e simbolo della società giuridicamente estinta (A.S. Reggina).
regginagagliardettoAl momento in cui scriviamo, il Tribunale di Reggio Calabria non ha ancora deciso se accettare l'offerta per il vecchio marchio della A.S. Reggina, giacente da 30 anni. Ma qualora dovesse pronunciarsi positivamente, è legittimo pensare che il nuovo ipotetico proprietario non se lo appenderà in soggiorno al solo scopo di farne sfoggio con parenti ed amici. Più plausibile attendersi che ne venga fatto l'uso più opportuno, ossia associarlo ad una squadra di calcio.
Correre in soccorso della Reggina Calcio, unirsi alla Asd Reggio Calabria portando in "dote" un bagaglio pesante e significativo, o battere una terza strada? È presto per capire eventuali future intenzioni, anche perchè, ribadiamo, in questo istante il marchio della A.S. Reggina è senza padrone. Non stiamo alludendo alla creazione di una terza società, quindi se non avete ancora versato la pillola nel bicchiere potete rimandare ad altre occasioni. Ma di sicuro c'è un terzo contendente che sta partendo in contropiede. Opportuno rinnovare il monito estivo: consentite ai tifosi di unirsi sotto un'unica bandiera per sostenere la mamma Reggina, senza creare ulteriori dubbi su chi sia il papà.
Tenete a portata di mano un bicchiere d'acqua ed una pillola contro il mal di testa, prima di leggere questo articolo. Le distorsioni mediatiche degli ultimi mesi non hanno aiutato il tifoso a comprendere, a tempo debito, che la Asd Reggio Calabria non è la prosecuzione della Reggina in quanto non eredita un bel nulla, tranne il diritto a rappresentare la città nei campionati calcistici. Adesso ci sforzeremo di non aumentare ancor di più la confusione.
In questo articolo si parla della A.S. Reggina. Non della Reggina Calcio, né della Asd Reggio Calabria. Bensì della società dichiarata fallita nel maggio 1986, morta, sepolta e rimpiazzata a tutti gli effetti proprio dalla Reggina Calcio in ambito sportivo. Una società per la quale, a distanza di 30 anni, non si è ancora chiusa la procedura fallimentare.
Un epilogo che però non dovrebbe tardare, si fa per dire, ad arrivare. Un'offerta pervenuta nei mesi scorsi per il vecchio marchio della Associazione Sportiva Reggina, dovrebbe risultare soddisfacente per la curatela fallimentare, recentemente dichiarata creditrice di una cifra a cinque zeri. In questi giorni si sta infatti accelerando per la chiusura di questa trentennale procedura, segnale che la generosa somma presentata l'estate scorsa potrebbe almeno meritare una risposta, positiva o negativa che sia.
Contrariamente a quanto riportato nell'agosto scorso, l'offerta (o comunque, la più elevata rispetto ad altre ipotetiche ulteriori) non è pervenuta da alcuno degli attuali soci della Asd Reggio Calabria. Né tantomeno dalla Reggina Calcio, che il proprio marchio ce l'ha e lo conserva. Si tratta di un privato cittadino, che evidentemente ha interesse o motivo per appropriarsi di un marchio storico.
Per far capire di quanti significati sia impregnato quel marchio, basti risalire ai tempi della Reggina guidata dal mister Nevio Scala, con presidente Pino Benedetto ed amministratori delegati Lillo Foti e Mimmo Praticò. I venditori ambulanti fecero sicuramente affari tra il 1988 ed il 1989, e magari qualche tifoso conserva ancora il gagliardetto "confusionario" acquistato in un'epoca in cui non ci si era sicuramente posti un problema d'identità, di matricola, di denominazione o chissà che: nome della nuova società (Reggina Calcio, che successivamente avrebbe stilizzato la R col pallone) e simbolo della società giuridicamente estinta (A.S. Reggina).
regginagagliardettoAl momento in cui scriviamo, il Tribunale di Reggio Calabria non ha ancora deciso se accettare l'offerta per il vecchio marchio della A.S. Reggina, giacente da 30 anni. Ma qualora dovesse pronunciarsi positivamente, è legittimo pensare che il nuovo ipotetico proprietario non se lo appenderà in soggiorno al solo scopo di farne sfoggio con parenti ed amici. Più plausibile attendersi che ne venga fatto l'uso più opportuno, ossia associarlo ad una squadra di calcio.
Correre in soccorso della Reggina Calcio, unirsi alla Asd Reggio Calabria portando in "dote" un bagaglio pesante e significativo, o battere una terza strada? È presto per capire eventuali future intenzioni, anche perchè, ribadiamo, in questo istante il marchio della A.S. Reggina è senza padrone. Non stiamo alludendo alla creazione di una terza società, quindi se non avete ancora versato la pillola nel bicchiere potete rimandare ad altre occasioni. Ma di sicuro c'è un terzo contendente che sta partendo in contropiede. Opportuno rinnovare il monito estivo: consentite ai tifosi di unirsi sotto un'unica bandiera per sostenere la mamma Reggina, senza creare ulteriori dubbi su chi sia il papà.