FOTI SUL FALLIMENTO : DOLORE TROPPO FORTE

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Se andrà come dici tu l'anno prossimo ci sarà chi tiferà hinterreggio/reggina, chi tiferà lillo foti e chi se ne sbatterà Altamente e andrà a farsi una passeggiata al mare.

Prova ad indovinare a quale categoria apparterrò io.

Tu, ovviamente, sarai dalla parte di lillo foti, come sempre.
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Reggina, Foti a StrettoWeb: “vedere Titti piangere è stato terribile, Nick Scali persona straordinaria”
Reggina, due giorni dopo il dramma della mancata iscrizione al prossimo campionato le parole del Presidente Lillo Foti
16 luglio 2015 19:02 | Peppe Caridi

E’ ancora sofferente il Presidente della Reggina Lillo Foti dopo il triste epilogo della sua era iniziata nel lontano 1986: “il dolore ormai l’ho assorbito, rimane il dispiacere terribile di aver visto soffrire tanta gente cara. Le lacrime di Titti Fazzari, che rappresenta l’emblema della Reggina, non me le potrò mai dimenticare“. Concedendosi ai microfoni di StrettoWeb, lo storico patron amaranto lascia partire qualche stoccata ai rappresentanti istituzionali del territorio, che nei fatti hanno abbandonato la Reggina al proprio destino: “io non è che dalle istituzioni mi aspettassi chissà che, ma ero andato a dicembre a parlare con tutti. Gli ho chiesto aiuto, gli ho chiesto disponibilità, gli ho chiesto sostegno. Non gli ho chiesto soldi e non l’ho fatto a titolo personale per la mia persona, ma l’ho fatto per la Reggina che è un patrimonio di tutti, e che io avevo già deciso di lasciare ritenendo concluso il mio ciclo. Non è che le difficoltà me le sono inventate il 14 luglio come qualcuno vuole far credere. L’anno scorso, mi ricordo che era luglio 2014, quando in sala stampa subito dopo l’iscrizione in extremis perfezionata per pochi minuti ho annunciato che la Reggina avrebbe lanciato l’azionariato popolare, leggevo la soddisfazione di tutti ma poi quando è partita la sottoscrizione nessuno ha pensato di alimentarla, di sostenerla. La città non ha risposto. Abbiamo raccolto 16.000 euro, di cui 5.000 euro versati da un solo soggetto. Gli altri quasi tutti dai genitori dei ragazzi del Sant’Agata, alcuni anche genitori dei professionisti in prima squadra. La città è rimasta completamente fuori nonostante la Reggina venisse da 29 anni di storia straordinaria. Abbiamo portato a Reggio successi impressionanti rispetto al tipo di territorio in cui abbiamo operato, e oggi la Reggina fallisce con un centro sportivo di quella portata nell’indifferenza più totale. E’ una cosa veramente allucinante, qualcosa di clamoroso che scivola addosso come se nulla fosse“.

Inevitabili le domande su Nick Scali e sulla trattativa con l’imprenditore calabro-australiano: “io di Nick Scali non posso che parlarne bene, è una persona straordinaria. In Australia mi ha dato un’accoglienza eccezionale, ho trascorso otto giorni in un altro continente lontano in cui non mi ha mai fatto mancare l’affetto, la stima e la simpatia che ho quotidianamente in casa mia. Ho conosciuto la sua famiglia, sono stato a casa sua, non posso dire altro che spendere parole positive, eccezionali, per il mio amico Nick, per come Nick Scali s’è manifestato con Lillo Foti, ma anche per quello che in Australia gli altri calabresi pensano e dicono di lui. Poi che l’operazione Reggina non sia andata in porto, ci può anche stare. Per quale motivo? Beh, sui motivi c’ho qualche mia idea… Se non ci fosse stata quella pausa, quell’intoppo legato alla mia salute, probabilmente avremmo potuto concludere in modo diverso la trattativa. Quel problema personale ha pregiudicato notevolmente tutta la situazione della Reggina, non posso averne la certezza perché le cose sono sempre in divenire, ma sono convinto che al 99% senza quei problemi avrei potuto trovare una soluzione. Nick Scali è stato un sogno, è stato un progetto che avrebbe permesso alla Reggina di avere un’immagine internazionale, l’avrebbe proiettata in una realtà, in un contesto di tutt’altro livello per una durata significativa. Era qualcosa che proprio per questo motivo avevo deciso di sposare in pieno, forse mi sono illuso, ma io per come l’avevo pensata, verificata e poi immaginata, la ritenevo un’operazione che avrebbe permesso alla Reggina di aprirsi a 360° e di uscire da un piccolo contesto territoriale, guardando al mondo intero. Certamente in tanti a Reggio non hanno capito la portata di questo progetto e non dico che hanno la responsabilità di aver fatto saltare tutto, ma certamente c’è un concorso di colpe e hanno contribuito all’esito negativo con pettegolezzi e falsità. Mi resta l’amicizia di uno come Nick Scali e non è cosa da poco“.

Poi parliamo del futuro della Reggina e a Lillo Foti torna la malinconia: “ecco, adesso serve qualcuno che crei una nuova società, per richiedere l’ammissione in serie D servono 350.000 euro, poi bisogna costruire una squadra da zero, bisogna capire che strutture usare. E’ molto più difficile di quello che sarebbe stato ripartire dalla Reggina Calcio, che è una Spa e che adesso continuerà un suo percorso amministrativo fino all’udienza fallimentare di fine agosto“.

http://www.strettoweb.com/2015/07/reggi ... ia/302425/
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Ancora con ste minchiate,"i pettegolezzi" "le falsità" "ho chiesto aiuto", bugiardo imbroglione ed anche molto limitato.
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il peggior cancro che esprime Reggio Calabria, subito dopo la 'ndrangheta
trentaprile

Tullio TINTI, Pasquale FOTI, Maria Concetta Angela FAZZARI, in concorso tra loro della violazione dell'art. 1, comma 1 e dell'art. 9 del CGS per essersi di fatto associati al fine di commettere illeciti consistenti nel pagamento in favore delle diverse Società appartenenti al gruppo G. di numerose fatture per operazioni inesistenti da parte della REGGINA service – RESER Srl al fine di trarne comunque profitto a danno della stessa Società".


Quando faciva sti cosi non ciangiva però
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trentaprile ha scritto:Tullio TINTI, Pasquale FOTI, Maria Concetta Angela FAZZARI, in concorso tra loro della violazione dell'art. 1, comma 1 e dell'art. 9 del CGS per essersi di fatto associati al fine di commettere illeciti consistenti nel pagamento in favore delle diverse Società appartenenti al gruppo G. di numerose fatture per operazioni inesistenti da parte della REGGINA service – RESER Srl al fine di trarne comunque profitto a danno della stessa Società".


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No a ddi tempi pare chi ririva
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Quando dice che la città non ha contribuito mi offende
Dovrebbe ringraziare invece tutti i reggini se il suo cuore ancora batte. In altre piazze lo avrebbero fatto letteralmente fuori.
Non poteva mettere mani al suo conto corrente e salvare la reggina????? Per poi riprenderseli con le entrate delle cessioni,di stuani,del giocatore dell udinese ecc?
come posso fare ad avere un incontro con lui e fare tutte le domande scomode che nessun giornalaio di reggio ha saputo fare???
Buffoni voi giornalisti,tutti indistintamente. Ielasi,favano,caridi borta a bandera,ecc
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goodfellow ha scritto:Contento io, esatto.

Se andrà come dici tu l'anno prossimo ci sarà chi tiferà hinterreggio/reggina, chi tiferà lillo foti e chi se ne sbatterà Altamente e andrà a farsi una passeggiata al mare.

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Tu, ovviamente, sarai dalla parte di lillo foti, come sempre.

no io sarò sempre dalla parte della Reggina, sicuramente non dalla parte dell'Hintreggina o come la chiameranno.
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ESCLUSIVA TMW - Violante: "Reggina grande per tanti anni solo grazie a Foti"
16.07.2015 19.00 di Stefano Sica articolo letto 15067 volte
ESCLUSIVA TMW - Violante: "Reggina grande per tanti anni solo grazie a Foti"

"Io devo solo ringraziare il presidente Lillo Foti perché mi ha permesso di crescere come dirigente e uomo di calcio. Se Reggio Calabria, intesa come tifosi, città ed istituzioni, ha avuto la gioia di festeggiare vittorie a San Siro come all'Olimpico, il merito è solo di Foti, tutta la vita". C'è amarezza e un pizzico di nostalgia nelle parole di Salvatore Violante, per un quinquennio colonna dell'area tecnica della Reggina in partnership col direttore sportivo Simone Giacchetta. Prima il dovuto omaggio al patron Lillo Foti, con cui ha condiviso gioie e dolori in un'era difficile per i colori amaranto. Poi l'analisi malinconica ma dettagliata di un crac purtroppo nell'aria da troppi mesi.

La Reggina scompare dal panorama professionistico nazionale: come è stato possibile arrivare a questo?
"Degli errori sono stati commessi, sicuramente. Da Foti come da me o da tutti coloro che hanno lavorato nella Reggina. Ma nessuno può dimenticare che il presidente ha fatto sacrifici enormi in tutti questi anni, mettendo in secondo piano famiglia, affetti e salute. A me dispiace che una minima parte dei tifosi pensi che Foti si sia arricchito con la Reggina. E' assolutamente falso. La Reggina è stata arricchita da lui, semmai. Foti ha messo a disposizione della società conoscenze, competenze, strutture, mentalità e pragmatismo. Ha portato avanti questo giocattolo da solo per 30 anni, con tutti gli oneri e gli onori. Questa società è stata capace di creare qualcosa di importante nel corso degli anni. Quando io sono arrivato, mi sono inserito subito in un contesto ben rodato che faceva capo a Foti e a Giacchetta. C'era un'organizzazione oliata che curava nei minimi dettagli scouting e settore giovanile. Nessuno potrà mai smentire, numeri alla mano, tutto ciò che abbiamo creato. Ovviamente la retrocessione dalla A alla B è stata l'anticamera di un dispendio economico imponente. Foti, infatti, voleva risalire subito nella massima serie per ridare linfa vitale al club da un punto di vista economico e permettergli di andare avanti. Sono stati fatti degli investimenti importanti ed è andata male. La Reggina non è stata promossa e i passivi si sono prolungati nel tempo senza che ci sia stata mai la possibilità di azzerarli".

Possibile che il disinteresse delle forze imprenditoriali della città e della regione abbiano influito su questo tracollo?
"In questo ho un grande rammarico: l'imprenditoria locale ha ceduto frettolosamente alle voci che parlavano di un Foti abituato a decidere sempre da solo senza ascoltare nessuno. Io posso smentire questa leggenda avendo partecipato in prima persona a tutte le decisioni prese dalla società durante la mia permanenza a Reggio. Lui ha sempre coinvolto tutti nelle sue idee, in cinque anni alla Reggina non gli ho mai sentito imporre il nome di un solo allenatore. Foti non ha avuto mai aiuti dagli imprenditori locali, ha condiviso sempre questo progetto con poche persone di fiducia. Chi non si è avvicinato lo ha fatto solo per sentito dire, mai dopo un confronto col presidente. Io posso raccontare anche un altro aneddoto: un anno fa Foti, subito dopo aver provveduto alla fideiussione per l'iscrizione al campionato, si è presentato davanti ai dipendenti ringraziandoli ad uno ad uno per la loro dedizione. Un padre padrone non agirebbe mai così. L'impegno di un pool di imprenditori avrebbe evitato questo tracollo, già molto prima di martedì scorso".

E' imminente una sua collaborazione con Pasquale Foggia nell'ambito dell'omonima scuola calcio sita a Napoli. Ce ne spiega i dettagli?
"Da tanti anni ci lega una grande amicizia. Lino ha avuto l'idea di ampliare il progetto della sua scuola calcio trasformandola in una Academy con più sedi regionali e nazionali. Mi ha coinvolto nelle sue idee per la fiducia che ripone in me dal punto di vista tecnico, umano e professionale. E' in embrione una bella collaborazione nella quale le nostre conoscenze potranno unirsi all'interno di un'unica società finalizzata a creare un connubio importante tra prima squadra e settore giovanile. Abbiamo un orizzonte ambizioso: curare l'addestramento tecnico senza trascurare l'aspetto sociale. Non abbiamo la presunzione di avere, tra i nostri iscritti, tutti calciatori dal sicuro avvenire. Piuttosto vogliamo far avvicinare al calcio tanti ragazzi che, diversamente, potrebbero cedere a tentazioni malsane, specie in alcuni quartieri a rischio di Napoli. Il calcio deve rappresentare solo un percorso di crescita formativo per questi ragazzi. C'è un motto a cui sono affezionato: se è difficile diventare campioni nel calcio, abbiamo l'obbligo morale di esserlo nella vita. Insomma, crediamo nell'Academy come "must" sociale. La Pasquale Foggia Academy sarà un punto di riferimento importante in tante città italiane e avrà un unico programma tecnico e didattico. La sede pilota sarà sempre a Napoli, alla Loggetta, dove è sita la scuola calcio Pasquale Foggia. Poi ne saranno stabilite altre due ad Agnano e nel comune di Curti, presso lo stadio comunale. Poi ci sono richieste per esportare l'Academy in altre zone della Campania e nel resto d'Italia".

Il suo futuro immediato?
"Ho avuto qualche contatto con alcune società di A e B. Sono stato interpellato per una collaborazione tecnica riferita soprattutto all'area scouting. Tuttavia, prima di prendere qualsiasi decisione, non potrò non confrontarmi con Simone Giacchetta, che è stato il mio direttore sportivo alla Reggina, e chiaramente con Lino Foggia. Se non dovessi raggiungere alcun accordo, mi aggiornerò professionalmente con viaggi studio all'estero portando peraltro avanti il progetto di Webapp, denominata All Scouting, a cui tengo molto. Alcuni club stanno già testando questa piattaforma e i riscontri sono positivi. La Virtus Entella è stata in questo senso una società pilota avendo creduto più delle altre nei benefici di questa Webapp. Fra due settimane sarà pronta la versione definitiva che permetterà di gestire tutti gli aspetti essenziali del programma per come l'ho ideato io".

http://www.tuttomercatoweb.com/lega-pro ... oti-705119
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