Nella cenere la prese, sotto la cenere la lasciò.....

[DALTANIUS]

Storia di una parabola che si conclude quest'oggi.
Si sarebbe potuto far molto, si sarebbe potuto evitare tutto questo, se ci fosse stata una tifoseria all'altezza, se i teorici dell' "Iddu sapi", se i "Veri Tifuosi" avessero dato ascolto a chi si era già messo ai margini da tanto tempo, preferendo una onorevole ritirata rispetto ad una distruttiva caduta.
La matematica, l'aritmetica e l'economia non cambiano le loro regole, se un commerciante baffuto tra un eeeeeeeh e un ohhhhhh parla di simpatia e di importanza, di pletoricità dell'organico o di difficoltà oggettive.
Diventa un venditore di fumo, al quale il "basso popolino" dà ascolto seguendolo nelle sue pazze peripezie, per mettere in piedi un teatrino di bassa lega.
E poi gli appelli, i proclami, i discorsi, i viaggi in Australia, per mascherare "un arrosto" dal profumo amaro, già fiutato da parecchia stampa, ma nascosto nel modo più infame possibile: "bisogna pure portarlo a casa lo stipendio....e se poi non mandano i calciatori per le interviste....".
Insomma, una situazione tra il tragico e il drammatico di una città che ha perso nel giro di pochi anni, quasi tutte le proprie realtà sportive.

Ed adesso???? Ed adesso si riparte perchè il mondo gira e il carrozzone continua la sua corsa, sperando di non raccattare per la strada altri simpatici e importanti commercianti.

("Il nostro modello resta sempre l'Udinese").

[Solo amaranto]

Se vabbe' l'Udinese.. pozzo/foti e come paragonare un aragosta/con una busta di spazzatura bruciata

[avanti reggio]

Io resto convinto che in questi anni,i giornalisti leccaculo, abbiano fatto danni catastrofici. Quando era ora di andarci pesante hanno sempre fatto un passo indietro,perchè la Reggina era un bene comune e dovevamo remare tutti dalla stessa parte,come "l'onnipotente" lillo ordinava. Bisognava avere il coraggio di intraprendere una certa linea, a costo di andare contro al padrone, la parte dei tifosi che ha abbandonato la squadra aveva il diritto di essere supportata almeno dall' 1% della stampa locale. Ma il coraggio appartiene a pochi uomini, e la Reggina è affondata da sola....abbandonata a se stessa.

[DALTANIUS]

In realtà alcuni giornalisti hanno detto la verità. Naturalmente una percentuale talmente bassa, cosi da poter essere controllata dal resto della marmaglia che negli anni ha insultato, deriso, osteggiato forte dell'anzianità del tesserino e dei "caddi o culu". Poi, c'era chi tramite mass media "gracchiante", imboniva il popolino basso con "stocco a ghiotta e liviceddi niri" aggiungendo alla già dilagante ignoranza, altra ignoranza, cosicchè la somma delle ignoranze parziali sfociava nell'ignoranza totale.
Una città deprimente, più che depressa.
L'augurio è che chi è stato complice della cancellazione di 100 anni di storia, venga spazzato via insieme alla Reggina Calcio 1986. Purtroppo non sarà cosi. Trattasi di retaggio millenario, laddove il padrone dell'acquedotto che porta all'assetato mezzo bicchiere d'acqua è un santo e chi invece tenta di portare l'acqua ogni giorno è un soggetto indesiderato da allontanare.
Il cambiamento è scomodo e col caldo di luglio diventa ancora più scomodo. Meglio che le cose restino cosi come sono, affinchè il popolino basso rimanga tale e venga controllato dai padroni del vapore.

Al prossimo commerciante.