Il Calcio impossibile della LegaPro

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IL CALCIO IMPOSSIBILE DELLA LEGA PRO
Il calcio impossibile della lega pro
Sponsor poveri, stadi vuoti e diritti tv scarsi, mentre le spese restano alte. I club della ex serie C faticano a far quadrare i conti e dopo aver lasciato spesso per mesi i giocatori senza stipendio falliscono uno dietro l'altro: le squadre sparite dal 2000 ad oggi sono state più di 100. Senza contare il danno sportivo, con la classifica decisa non dai risultati sul campo ma dai punti di penalizzazione dovuti ai ritardi nei pagamenti

di COSIMO CITO, FRANCESCO SAVERIO INTORCIA e ANTONINO PALUMBO. Con un commento di MASSIMO MAZZITELLI. Video di EDOARDO BIANCHI e ANNA LAURA DE ROSA

Sepolti sotto una montagna di debiti

di FRANCESCO SAVERIO INTORCIA
ROMA - L'insostenibile leggerezza del pallone di periferia è testimoniata dall'affollamento del suo cimitero sportivo: 107 squadre di provincia sparite dal 2000 a oggi, seppellite da una montagna di debiti. Il piccolo mondo della serie C ha cambiato nome, mutato formula, lanciato lo streaming gratuito di tutte le sue partite sul web. Ma anche adesso che si chiama Lega Pro, che ha una divisione unica e ha ridotto i club in lizza, resta un torneo in cui è difficile arrivare a fine mese, figurarsi a fine stagione. Ci sono i calciatori del Savoia che non vedono uno stipendio da mesi e hanno inscenato plateali forme di protesta, come quella di allenarsi in strada, fuori dallo stadio. Quelli del Monza, in ritiro prima di una partita importante, hanno imparato a fare la spesa e cucinarsi la pasta da soli. Il Barletta, invece, per trovare acquirenti alla società è arrivato a dare la procura a un capo ultrà.
Lega Pro, la rabbia del Savoia: "Senza soldi anche per il sapone"

Quando la classifica la scrive il giudice. Se il caso-Parma ha scosso la serie A e costretto la Lega al mutuo soccorso per salvare la faccia al campionato, in Lega Pro la crisi dei club è qualcosa di perfettamente ordinario, un male necessario e inestirpabile, con riflessi evidenti sui destini sportivi. Basta dare un occhio alle classifiche dei tre gironi: 16 club sono stati sanzionati per irregolarità amministrative e ritardi nei pagamenti, e le penalizzazioni, che oscillano di concerto con i gradi della giustizia sportiva, ammontano a 49 punti. In questo momento, almeno: erano arrivate a 64 prima degli sconti in appello. Il Novara era in testa al suo girone, con un piede in B, quando si è visto togliere 8 punti per inadempienze negli stipendi ed è scivolato al quarto posto, a metà aprile. Non ha smesso di vincere, ha riacquistato 5 punti in appello, è tornato in corsa per la promozione diretta. Tutto in due settimane, in pieno rush finale. La Reggina, invece, prima è retrocessa per una penalizzazione di 12 punti, poi è stata rianimata dalla Corte d'Appello che gliene ha restituiti 10, mentre il presidente Foti è in procinto di vendere il club a imprenditori calabresi emigrati in Australia.


Se la Crisi Football Club fosse una squadra reale, con i suoi 49 punti lotterebbe anche quest'anno per i play-off. Il dato è impressionante perché quella in corso è la prima stagione dopo la riforma. Non più due categorie (C1 e C2, poi Prima e Seconda Divisione), una drastica riduzione dei club a 60 unità (erano 90 nei quadri originari). Il vecchio sistema era insostenibile: la C2/Seconda Divisione, in particolare, più che avamposto del professionismo, era diventata una terra di nessuno. Facile approdarvi dalla D con una squadra dilettantistica, ancor più facile sparire nel giro di un anno o due. Tagliati i rami secchi, la nuova Lega Pro doveva essere virtuosa, esaltare il suo lato migliore: il torneo dei campanili, dei piccoli grandi derby, delle realtà imprenditoriali legate al territorio. A questi livelli, il calcio non si fa con i soldi di tv e sponsor, e i ricavi al botteghino non bastano mica a coprire i costi. In serie C, il calcio si nutre ancora dei baiocchi del presidente, della sua famiglia, della sua azienda.
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InGinocchioSi
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Il discorso e' valido per piccole societa' magari neopromosse che arrivano dal dilettantismo.
Ma non certo per squadre di piazze medie (come Reggio) e che arrivano in c da svariati anni nelle serie superiori.
Per queste ultime la domanda da porsi semmai sarebbe un'altra...colpa dell'incompetenza o dell'avidita'? O peggio entrambe le cose?
Porre la Reggina sullo stesso piano dell'ischia o del savoia mi pare proprio eccessivo.
miguelito
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InGinocchioSi ha scritto:Il discorso e' valido per piccole societa' magari neopromosse che arrivano dal dilettantismo.
Ma non certo per squadre di piazze medie (come Reggio) e che arrivano in c da svariati anni nelle serie superiori.
Per queste ultime la domanda da porsi semmai sarebbe un'altra...colpa dell'incompetenza o dell'avidita'?
direi entrambi. Gli errori di Lillo sono palesi: ha fatto terra bruciata intorno a lui eliminando collaboratori,dirigenti, responsabili, ecc., accentrando tutte le cariche nella sua persona, gestendo il parco calciotori come si gestisce una polleria dove i polli una volta svezzati vengono messi in commercio. Il non essere falliti negli anni precedenti non è un merito considerando gli introiti milionari che ha havuto in questi anni da vendite di calciatori, diritti televisivi, sponsor e quanto altro.
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NinoMed
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Lega Pro C, il campionato ‘fantasma’. Chi si iscrive l’anno prossimo ?


Lunedì 18 Maggio 2015
16:12
Pallone lega pro
E’ come una corsa al contrario. Agli antipodi rispetto al pensiero di De Coubertin (‘l’importante è partecipare’) il campionato di Lega Pro diventa sempre più un fuggi fuggi generale. Chiarissimo, in merito, il pensiero di Francesco Manniello: “La Lega Pro è il campionato dei debiti. Non posso più andare avanti, tifo per questi colori ma è arrivato il momento di fermarmi”. Le vespe quindi rischiano seriamente di dover progettare un nuovo futuro, discorso simile per il Benevento. Dopo gli investimenti milionari dell’ultimo lustro, la promozione in serie B è rimasta un miraggio. Oreste Vigorito, presidente dei campani, dichiara amareggiato: “Il sogno è finito. Sono dispiaciuto di non aver regalato la promozione a questa città. Non iscriverò la squadra al campionato, le istituzioni sono già al corrente di questa mia scelta. Consegnerò la documentazione al Sindaco”. E’ un disco che si ripete, per ulteriore conferma basta sentire le dichiarazioni di Schiavone, presidente del Martina Franca: “Da questo momento, non sono più il presidente del Martina calcio per una mia scelta, una scelta che è finalizzata a dare ancora una volta un contributo. Penso che continuare a fare calcio sia impossibile per chiunque. Senza definire la questione stadio, non si può organizzare, uniformare ed armonizzare la società che può e deve diventare una società di professionisti sotto tutti i punti di vista”.
Un campionato ‘fantasma’ quindi, che vede inoltre un Messina che dopo la gestione Lo Monaco dovrà trovare una nuova via. Il club siciliano ancora non sa chi dovrà affrontare nello spareggio play-out tra Savoia e Reggina, altre due società sull’orlo del baratro. Se per i campani il destino appare segnato, gli amaranto sperano nella trattativa con gli australiani per evitare il fallimento. Il Matera, rarità tra le poche, non soffre di problemi economici ma vede il futuro minacciato da un illecito sportivo che potrebbe costare caro. La situazione generale del campionato di Lega Pro appare disastrata e impietosa, con almeno 14 società (su 60, un quarto del totale) che rischiano seriamente di non potersi iscrivere al prossimo campionato. Sin troppo facile evidenziare che serve una profonda e urgente riforma della terza serie, altrimenti destinata ad ‘affiancare’ rapidamente l’universo dilettantistico.

- See more at: http://sport.strill.it/citta/2015/05/18 ... AQ8WS.dpuf
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altre tre squadre si iscrivono all'elenco delle squadre che non si sa che fine faranno.
:read:
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...ed io continuo a domandarmi...che senso hanno i play out :scratch :scratch :scratch :scratch :scratch

...e qui si è parlato SOLO delle squadre del girone C.............ma non sono le uniche.
mubald

Non vale per tutte le societa' di cui si parla forse,ma i tempi del "non vonnu nchianari" potevano essere tristi per le tifoserie momentaneamente coinvolte(ricordo il Monza del giovane Galliani e quella e' provincia ricca).Ma le societa' vivevano piu' o meno tranquillamente e non si parlava di fallimenti.Oggi coi soldi delle Tv ci provano tutti.Spendono piu' contando che i rientri dei diritti bastino e invece si fa il passo piu' lungo della gamba
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Principe Amaranto
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Juve Stabia si sapeva, un'altra squadra di ladroni. Hanno fatto tante storie per tornare in B, e il presidente con amici mafiosi a destra e sinistra, progettava già di lasciare la nave.
Martina vabbè, è da Gennaio che non sanno come fare.

Sul Benevento sono sorpreso, avevano uno dei pochi presidenti che spendevano, ora anche lui evidentemente ha capito..

Di tutte ste squadre, l'unica che si può alzare siamo noi e tra la penuria generale, se riuscissimo a rilanciarci sarebbe un gioco da ragazzi tornare in B.
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fuorisede
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Piazza "media" non lo so, Inginocchio: Reggio è comunque più grande di Bergamo, Cesena, Sassuolo, Cagliari, Empoli, Udine e Parma. Ha un bacino più grande (esempio: l'Atalanta la tifano solo a Bergamo, i bresciani non fanno cose del genere, il vibonese simpatizza per la Reggina, per esempio, e anche la provincia di CZ, se il CZ non fa buoni campionati).

Reggio Calabria rispecchia ciò che Napoleone diceva della Cina: è un gigante che dorme. Il momento nel quale si sveglierà saranno c***i per tutti... l'Udinese - Udine: abitanti 90000, solo un attimo in più di competenza - sta costruendo uno stadio di proprietà e prepariamoci a vederla fare l'Europa un anno sì e l'altro no. Servono idee e soldi, u Signuri mi ndi mandi ss'australiani...
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fuorisede ha scritto:Piazza "media" non lo so, Inginocchio: Reggio è comunque più grande di Bergamo, Cesena, Sassuolo, Cagliari, Empoli, Udine e Parma. Ha un bacino più grande (esempio: l'Atalanta la tifano solo a Bergamo, i bresciani non fanno cose del genere, il vibonese simpatizza per la Reggina, per esempio, e anche la provincia di CZ, se il CZ non fa buoni campionati).

Reggio Calabria rispecchia ciò che Napoleone diceva della Cina: è un gigante che dorme. Il momento nel quale si sveglierà saranno c***i per tutti... l'Udinese - Udine: abitanti 90000, solo un attimo in più di competenza - sta costruendo uno stadio di proprietà e prepariamoci a vederla fare l'Europa un anno sì e l'altro no. Servono idee e soldi, u Signuri mi ndi mandi ss'australiani...

ma qualche anno fa mi sembra di aver letto da qualche parte i vari numeri su bacino di utenza e quant altro,forse sotto una prospettiva sky che vedeva aumentare o scendere abbonamenti in base alle squadre(ma probabilmente confondo due articoli diversi)

Fatto sta che la reggina come bacino di utenza MONDIALE se la giocava con le big tranquillamente........ed era se non tra le prima 5,tra le 10 squadre piu seguite,in tv (allora avevano un discorso dettagliato dovendo dire x chi facevi l abbonamento)...quindi quello che dici è piu che sensato.........
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spirito libero
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io dico che se la trattativa con questi australiani va in porto ci ripescano tranquillamente...
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spirito libero ha scritto:io dico che se la trattativa con questi australiani va in porto ci ripescano tranquillamente...


spirito...è OVVIO...non ci sono punti interrogativi...ovvio..... :salut :salut :salut :salut
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Lecce, Tesoro: "Chi è interessato si faccia avanti. Promozione extrema ratio"
25.05.2015 15.24 di Tommaso Maschio articolo letto 2647 volte


Attraverso un'intervista rilasciata al sito ufficiale del club Savino Tesoro, proprietario del club salentino, ha fatto il punto sulla situazione relativa alla cessione della società: "Purtroppo non ci sono novità tangibili al momento, a parte quelle che si leggono sui giornali. Le leggo anche io visto che nessuno ha parlato con me. Leggo di gente disponibile, ma non capisco perché in questi tre anni nessuno si sia avvicinato per aiutarci e dare un contributo minimo. Io ce la sto mettendo tutta, ho lasciato il deposito cauzionale e sono pronto a lasciare la squadra gratis e in condizioni migliori di come l'avevo rilevata. La mia intenzione non è quella di iscrivere la squadra in Promozione, questa sarebbe l'estrema soluzione se dovesse continuare il disinteresse per la società. Barba? Ha le capacità economiche per sostenere una squadra come il Lecce, ha detto che mi contatterà a breve per espormi i suoi progetti e attendo con impazienza questo momento perché a lui non chiuderò certamente la porta visto che ha avuto un'esperienza importante nel mondo del calcio. Corvino? Non ho mai parlato con lui, ma il suo è un nome ricorrente negli ultimi tre anni e se vorrà rilevare il Lecce può contattarmi direttamente. Ferrero? Sembrava volesse comprare il Lecce in mezz'ora, poi è sparito e ho letto sui giornali che voleva anche il Benevento, il Cosenza, il Piacenza e il Messina. - continua Tesoro chiudendo a possibili ripensamenti - Sono molto stanco e ritengo di aver fatto il mio tempo. Dopo tre anni è giusto che questa impresa la provi qualcun alto, magari con maggiore entusiasmo e risorse rispetto a quelle che ho in questo momento. Detto questo mi impegnerò fino all'ultimo giorno utile affinché il Lecce resti nella categoria di competenza".

http://www.tuttomercatoweb.com/lega-pro ... tio-684267
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spirito libero ha scritto:Lecce, Tesoro: "Chi è interessato si faccia avanti. Promozione extrema ratio"
25.05.2015 15.24 di Tommaso Maschio articolo letto 2647 volte


Attraverso un'intervista rilasciata al sito ufficiale del club Savino Tesoro, proprietario del club salentino, ha fatto il punto sulla situazione relativa alla cessione della società: "Purtroppo non ci sono novità tangibili al momento, a parte quelle che si leggono sui giornali. Le leggo anche io visto che nessuno ha parlato con me. Leggo di gente disponibile, ma non capisco perché in questi tre anni nessuno si sia avvicinato per aiutarci e dare un contributo minimo. Io ce la sto mettendo tutta, ho lasciato il deposito cauzionale e sono pronto a lasciare la squadra gratis e in condizioni migliori di come l'avevo rilevata. La mia intenzione non è quella di iscrivere la squadra in Promozione, questa sarebbe l'estrema soluzione se dovesse continuare il disinteresse per la società. Barba? Ha le capacità economiche per sostenere una squadra come il Lecce, ha detto che mi contatterà a breve per espormi i suoi progetti e attendo con impazienza questo momento perché a lui non chiuderò certamente la porta visto che ha avuto un'esperienza importante nel mondo del calcio. Corvino? Non ho mai parlato con lui, ma il suo è un nome ricorrente negli ultimi tre anni e se vorrà rilevare il Lecce può contattarmi direttamente. Ferrero? Sembrava volesse comprare il Lecce in mezz'ora, poi è sparito e ho letto sui giornali che voleva anche il Benevento, il Cosenza, il Piacenza e il Messina. - continua Tesoro chiudendo a possibili ripensamenti - Sono molto stanco e ritengo di aver fatto il mio tempo. Dopo tre anni è giusto che questa impresa la provi qualcun alto, magari con maggiore entusiasmo e risorse rispetto a quelle che ho in questo momento. Detto questo mi impegnerò fino all'ultimo giorno utile affinché il Lecce resti nella categoria di competenza".

http://www.tuttomercatoweb.com/lega-pro ... tio-684267

se vanno a controllare le carte del LECCE secondo me trovano cose assurde,visto che nel giro di 10 anni hanno cambiato un casino di Presidenti,e nessuna la vuole.......

peccato,spero che riescano a salvarla...
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Lega Pro, bollino rosso per due gloriose “big”: adesso rischiano di sparire
Il Lecce e il Benevento rischiano di non iscriversi al prossimo campionato di Lega Pro, i presidenti hanno deciso di lasciare

25 maggio 2015 18:03 - Stefano Vitetta


La stagione di Lega Pro per Lecce e Benevento è terminata, un campionato deludente per due piazze che si sono affacciate al torneo con l’intenzione di conquistare la promozione in B. Il Lecce non è riuscito a qualificarsi per i playoff, mentre il Benevento ha subito una pesantissima sconfitta negli spareggi promozione. La situazione delle due società è delicatissima con i presidenti che hanno confermato l’addio. Il presidente Tesoro in conferenza stampa ha ribadito la volontà di lasciare il Lecce e di non iscriverlo al prossimo campionato. Stesso discorso per il Benevento con il presidente Vigorito che ha confermato la stessa decisione. Due piazze importanti che rischiano di non iscriversi al prossimo campionato di Lega Pro e salutare il calcio professionistico.

reggina sotto curva sudAltre due squadre prestigiose del campionato di Lega Pro girone C sono Reggina e Messina che si affronteranno nel delicato match playout che inizierà domani con la partita del Granillo. Entrambe le società vivono una difficile situazione economica, il presidente Lo Monaco ha confermato l’addio al Messina a fine stagione a prescindere dal risultato. Situazione diversa alla Reggina con la cordata australiana interessata a rilevare il club: la conclusione della trattativa sembra legata al raggiungimento della salvezza, poi tutto potrebbe essere in discesa.

http://www.calcioweb.eu/2015/05/lega-pr ... re/215566/
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Se fossi Foti, con la sua mente criminale, offrirei un milioncino a Lo Monaco per farmi vincere il derby e far affondare il Messina. Così lui se ne uscirebbe da Buddaciland con dei soldi, e noi avremmo la certezza della categoria e quindi della cordata. In fondo per della gente che vuol mettere 10 milioni di euro cos'è un milioncino?

Io non lo farei mai. Io sono sportivo,

Foti però per me ci ha almeno pensato :D
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