Messaggio
da DoubleD » 01/06/2011, 13:39
Calcioscommesse: arrestato Signori, Siena e Atalanta rischiano la A
Sospetti anche su Inter-Lecce. Siena e Atalanta rischiano la promozione. In 15 in manette. Indagati Doni e Bettarini. Sonnifero per i calciatori.
Un terremoto si abbatte sul calcio italiano. Beppe Signori, alle spalle una carriera di bomber in serie A con la Lazio, il Bologna e diverse altre squadre, compresa la nazionale, è stato arrestato stamattina nell'ambito di un'inchiesta sul calcioscommesse. Signori è agli arresti domiciliari.
Signori avrebbe contribuito a truccare diversi incontri di serie B e di Lega pro, l'ex Serie C.
Secondo l'agenzia Reuters la Polizia di Stato di Cremona, coordinata dal Servizio Centrale Operativo (Sco) e in stretta collaborazione con le Questure di Bari, Como, Bologna, Rimini, Pescara, Ancona, Ascoli Piceno, Ravenna, Benevento, Roma, Torino, Napoli e Ferrara, ha eseguito 16 misure cautelari a conclusione di un'indagine relativa a una serie di episodi connessi al calcio-scommesse che negli ultimi mesi avrebbero fortemente condizionato il risultato di alcuni incontri dei campionati nazionali di serie B e di Lega Pro.
Nel mirino anche un Inter-Lecce
Diverse le partite del campionato in corso nel mirino della procura di Cremona che ha condotto l’inchiesta sul calcio scommesse. Secondo quanto è emerso dalla conferenza stampa tenuta in questura ad Ascoli Piceno, si tratterebbe, oltre che di Ascoli-Atalanta (finita 1-1), Livorno-Ascoli (1-1), anche di Inter-Lecce, Atalanta-Piacenza. Padova-Atalanta e Siena-Sassuolo.
A proposito di Inter-Lecce, Giuseppe Signori partecipò a una serie di scommesse sulle partite truccate, in particolare con riferimento alla partita Inter-Lecce, dove puntò 150mila euro. Questo scrive il gip di Cremona Guido Salvini nell'ordinanza che ha portato l'ex calciatore agli arresti domiciliari e a provvedimenti restrittivi per altre 15 persone. La scommessa di Signori su Inter-Lecce, però, andò male perché non riuscirono a truccare la partita che finì solo uno a zero, mentre il progetto truffaldino era di farla terminare con quattro reti a zero. La puntata era sui cosiddetti "over".
A rischio la promozione dell'Atalanta
Le conseguenza di questa inchiesta potrebbero essere notevoli. È infatti a rischio la promozione in A dell'Atalanta. Il gip Guido Salvini, nell´ordinanza di custodia cautelare ha spiegato che l'attività dell'organizzazione "rischia di avere già falsato alcuni dei risultati dei vari campionati: basti pensare che l´Atalanta e il Siena sono state recentemente promosse in serie A e si tratta di due delle squadre coinvolte" nella vicenda.
Nell'elenco anche Sommese e Micolucci
Nell'elenco figurano anche i calciatori dell'Ascoli Vittorio Micolucci e Vincenzo Sommese e Gianfranco Parlato, ex giocatore di serie B e C, attualmente collaboratore del Viareggio calcio. Per tutti le accuse sono associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode in competizioni sportive, un'organizzazione che si assicurava affari fino a diverse centinaia di migliaia di euro a partita.
Indagati anche Bettarini e Doni
Sentito telefonicamente da Sky Tg24 il questore di Cremona ha spiegato che "le società non c'entrano, le responsabilità sono solo dei calciatori". E a proposito della notizia secondo la quale sarebbe indagati anche l'ex atalantino Cristiano Doni e Stefano Bettatini il questore di Cremona non ha confermato la notizia.
Calmanti ai calciatori
"Calmanti ai calciatori". Tra gli aspetti emersi nel corso dell'indagine anche i metodi usati per condizionare i risultati degli incontri. Come i calmanti dati ai calciatori, in modo che giocassero al di sotto delle loro possibilità. L'episodio si sarebbe verificato alla fine del campionato scorso della Lega Pro e coinvolgerebbe la Cremonese. In occasione di una sfida importante, uno degli indagati avrebbe messo nelle bibite a disposizione dei calciatori prima e durante l'incontro un calmante per 'addormentarli' e peggiorare le loro prestazioni. Al termine della partita cinque giocatori e un massaggiatore della squadra si sarebbero sentiti male. Da quell'episodio sarebbe scattata l'indagine che ha portato agli arresti di oggi. Nel corso della perquisizione di questa mattina nella casa di uno degli indagati sono stati rinvenuti i tranquillanti e le prescrizioni mediche.
Signori agli arresti domiciliari
L'ex capitano della Lazio è finito agli arresti domiciliari assieme ad altre 7 persone, mentre altre 7 sono in carcere.
Un altro dei destinatari delle ordinanze di custodia cautelare si trova all'estero e sono state avviate le procedure di rogatoria, precisa una fonte della polizia.
Coinvolti calciatori di rilievo ancora in attività
"Oltre agli arrestati, ci sono 28 indagati, tra cui anche calciatori di un certo rilievo ancora in attività", spiega la fonte alla Reuters. "L'attività d'indagine - prosegue la nota - ha consentito di acquisire importanti e inconfutabili elementi probatori idonei a delineare l'esistenza di una organizzazione criminale costituita da calciatori ed ex calciatori professionisti di comprovata esperienza anche a livello nazionale, nonché di titolari di agenzie di scommesse, liberi professionisti e altri individui i quali, con specifici e ben determinati compiti e ruoli, riuscivano o in alcuni casi comunque tentavano di pianificare, attraverso accordi verbali e impegni di carattere pecuniario, la manipolazione di alcuni eventi calcistici".
Nel corso delle indagini, durate 6 mesi, la polizia ha accertato la responsabilità per "un grave evento verificatosi in occasione di un incontro di calcio disputatosi al termine dello scorso anno (a Cremona); le indagini hanno ricondotto tale condotta delittuosa in un contesto ben più ampio collegato ad alcuni soggetti gravitanti nel mondo del calcio che, in ragione di conoscenze e di contatti diretti e indiretti, erano in grado di condizionare i risultati di alcuni incontri per poi effettuare puntate di consistenti somme di denaro attraverso i circuiti legali delle scommesse sia in Italia che all'estero".
Dietro le mafie dell'Est
L’attività dell’associazione che ha scommesso su alcune partite di calcio crea “un terreno fertile per l’insinuazione di elementi di una criminalità organizzata ai più alti livelli”. Lo scrive il gip Guido Salvini, nell’ordinanza che ha portato agli arresti. Nella misura di custodia cautelare, infatti, si segnala “la presenza tra gli investitori e scommettitori di alcuni gruppi dai contorni incerti, quale quello degli zingari”, a capo del quale c’era Almir Gegic detto “lo zingaro”, slovacco arrestato nell’operazione. Inoltre era presente anche un gruppo albanese. Il gip spiega che “sono investiti da questi gruppi per ogni partita truccata capitali dell’ordine delle centinaia di migliaia di euro” di cui non è nota la “provenienza”, dunque non si possono “escludere fatti di riciclaggio”.
A Napoli chiesti 5 anni per Moggi
Cinque anni e otto mesi di reclusione sono stati chiesti nei confronti dell'ex dg della Juventus, Luciano Moggi, nell'ambito del processo penale per Calciopoli.
La richiesta è stata formulata al termine della requisitoria che si è svolta oggi davanti alla nona sezione del Tribunale di Napoli dai pm Stefano Capuano e Giuseppe Narducci.
4 anni per Pairetto, 5 per Bergamo
I pm hanno chiesto una condanna a 4 anni e 6 mesi anche per l'ex designatore arbitrale Pierluigi Pairetto, 5 anni per l'altro ex designatore Paolo Bergamo, 4 anni per l'ex vicepresidente della Figc Innocenzo Mazzini e 3 anni per l'ex arbitro Massimo De Santis; un anno e dieci mesi per Andrea Della Valle e due anni per Diego Della Valle (proprietari della Fiorentina); tre anni e otto mesi per l'ex ds del Messina, Mariano Fabiani.
2 anni per Foti, un anno e 10 mesi per Lotito
Due anni sono stati chiesti dal Pm, inoltre, per il presidente della Reggina, Pasquale Foti; un anno e dieci mesi per Claudio Lotito, presidente della Lazio; un anno e sei mesi per Leonardo Meani, già dirigente accompagnatore del Milan. Per quanto riguarda gli arbitri, le richieste sono per Salvatore Racalbuto di due anni e due mesi, per Pasquale Rodomonti di un anno, per Paolo Bertini di due anni e quattro mesi, per Antonio Dattilo di un anno e otto mesi.
Ultimo aggiornamento: 01/06/11
'' A Reggina Esti Comu U viagra... faci 'nchianari i cazzi "
